Organici stabili per decreto, ma ancora da definire per la legge

da La Tecnica della Scuola

Organici stabili per decreto, ma ancora da definire per la legge

L’organico per il 2015/2016 sarà incrementato con l’avvio del Piano “Buona Scuola”, ma per intanto il consueto decreto ministeriale lo blocca sui valori del 2010/2011, come previsto dalla legge.

I numeri sono lì e dicono molto se non proprio tutto.
Il decreto ministeriale che sta per essere firmato determina l’organico di diritto per il prossimo anno: per l’infanzia dovrebbe rimanere stabile, stessa cosa capiterà alla secondaria di primo grado (per gli amanti della precisione diciamo che si parla di 17 posti in più); per la primaria si prevedono quasi 900 posti in meno mentre per la secondaria di secondo grado ci saranno quasi 900 posti in più (ma a fronte di un aumento di 13mila alunni).
A conti fatti l’organico resta complessivamente stabile come peraltro previsto dalle disposizioni in vigore che vogliono i posti bloccati rispetto al tetto del 2010/2011.
A questo punto si tratta di capire cosa accadrà nel momento in cui andrà in applicazione il decreto legge che darà il via alle nuove assunzioni.
Come avvenuto in altre circostanze i posti che si aggiungeranno dovrebbe essere inseriti nell’organico di fatto; ma questa volta la situazione è un parecchio diversa, perchè non si tratta di poche migliaia di posti ma di un numero che è pari a un quinto dell’intero organico già esistente.
Oltretutto nel contratto sulla mobilità sottoscritto fra Ministero e sindacati esiste una clausola ben precisa che prevede la riapertura del contratto nel caso in cui dovessero cambiare i numeri dell’organico.  Ma nel frattempo, entro il 16 marzo i docenti di ruolo devono presentare domanda di trasferimento. Il fatto è che è difficile, se non impossibile, che il “nuovo” organico venga ridefinito prima di quella data, quindi potrebbe accadere che i nuovi posti siano a disposizione per i neo-assunti ma non per chi è già in servizio.
A noi sembra già di sentire odore di aule di tribunale, come al solito i sarà la giustizia ordinaria a dover affrontare e risolvere i pasticci dell’Amministrazione.