INACCETTABILE, VOGLIAMO LE DIMISSIONI

GLI STUDENTI A VALDITARA: INACCETTABILE, VOGLIAMO LE DIMISSIONI

Oggi, alla trasmissione Mattino 5, il ministro Valditara ha definito impropria la lettera della preside Savino del Liceo Leonardo da Vinci di Firenze, nella quale si condannava con forza l’aggressione squadrista subita da due studenti del liceo Michelangiolo da parte di militanti di Azione Studentesca, associazione legata a doppio filo con Fratelli d’Italia. Una lettera in cui la Preside ricordava le radici del fascismo novecentesco, ed invitava a non abbassare la guardia in questi tempi in cui la Destra eversiva torna ad alzare la testa.

Il ministro Valditara ha invitato la preside a  “riflettere sulla Storia e sul presente”, sottolineando la necessità di “difendere le proprie frontiere e ricordare (…) l’identità di un popolo”, e definendo la lettera “un atto di propaganda”. 

“È una dichiarazione di una gravità inaudita. È grave perché attacca direttamente la legittima, oltre che corretta, dichiarazione di una dirigente. – dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi – È grave perché fa propri i riferimenti ideali di una Destra nazionalista ed apertamente reazionaria. È grave, soprattutto, perché il Ministro Valditara ha preferito esprimersi sulla lettera di una preside piuttosto che condannare la violenza squadrista che a Firenze si è consumata.”

Sui fatti del Michelangiolo non è stata ancora spesa una parola, né da parte di Valditara né da parte di nessuno degli esponenti di governo. Un silenzio che puzza, se non di collusione, quantomeno di omertà. 
Tutto questo non può essere accettato.

“Chiediamo – continua Notarnicola- le dimissioni immediate del Ministro Valditara: perché è inaccettabile che non ci sia stata alcuna dichiarazione di condanna da parte del Ministro sull’aggressione fascista di pochi giorni fa; perché non si può pretendere di governare il mondo della Scuola a colpi di dichiarazioni autoritarie e colpevolizzanti; perché il confronto con gli studenti viene negato in ogni spazio. Adesso basta: Valditara dimettiti!”