I have a dream, una mostra fotografica racconta il lavoro delle persone disabili

I have a dream, una mostra fotografica racconta il lavoro delle persone disabili
Redattore Sociale del 13/06/2023

NOVARA. Il pasticcere? Il ferroviere? La commessa, la bibliotecaria? Il cameriere in un bar? Oppure il fotografo? Un sogno che può essere realizzato nell’ambito del progetto “Bisogni e desideri 2022” promosso da Gea società Cooperativa sociale di Novara e sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus che coinvolge persone con disabilità intellettiva lieve (di età compresa tra i 17 e i 40 anni) che, solitamente, completato il percorso scolastico ed entrati nell’età adulta, sperimentano un calo di attenzione e capacità di presa in carico da parte dei servizi pubblici. Grazie alla collaborazione con Oltre le Quinte a.p.s, OrientaMente a.p.s. e Associazione per la Lotta alla Sofferenza Psichica, tra le varie opportunità il progetto ha offerto la possibilità di frequentare un corso di fotografia promosso proprio da Oltre le Quinte e condotto dalla fotografa Silvia Pastore con Monia Mantovani e l’assistenza organizzativa di Cristina Pastrello, in cui i partecipanti si sono messi in gioco, alla scoperta dei mestieri che più li affascinano con l’obiettivo di migliorare la conoscenza e la consapevolezza di sé.

“Esperienze come quella del corso di fotografia – commenta la Presidente di Gea scs, Rossella Carrera – stimolano l’avvio di rapporti interpersonali autentici tra i partecipanti e il miglioramento della capacità di relazionarsi nella dimensione gruppale, con un ridimensionamento della dimensione egocentrica e una maggiore attenzione e disponibilità verso l’altro da sé, quindi, sono assolutamente di grande valore”. Gea Società cooperativa sociale nasce nel 2001, con l’impegno di fornire un servizio residenziale a persone adulte con disabilità intellettiva medio-lieve. Gestisce sette gruppi appartamento (cinque a Novara e due a Trecate), che accolgono 41 utenti, segnalati da Comune di Novara, Cisa Ovest Ticino, Comunità Montana della Valsesia e relativi distretti Asl. Il progetto “Bisogni e desideri 2022” intende proseguire un lavoro avviato tra il 2019 e il 2021 grazie a Fondazione Compagnia di San Paolo e mettere a frutto la rete di relazioni sviluppata in seguito al progetto “Una comunità che cura”, sostenuto da Regione Piemonte.

Ai soggetti coinvolti viene offerta l’attivazione di percorsi personalizzati che puntano al potenziamento delle abilità, stimolano la capacità di autodeterminazione e prevengono il progressivo isolamento, attraverso azioni di socializzazione e inserimento in contesti ludico-sportivi, culturali e associativi. Contestualmente, vengono strutturati momenti di condivisione e supporto per i caregiver con l’impegno a diffondere nella comunità una maggiore conoscenza dei bisogni, delle caratteristiche e delle potenzialità dei giovani adulti con disabilità lieve, per favorire l’affermarsi di un contesto sociale e culturale a loro favorevole. I soggetti affetti da ritardo mentale rappresentano l’1% della popolazione nazionale. La parte preponderante di questi (83-85%) è affetta, però, da una disabilità intellettiva lieve, fanno sapere i promotori del progetto. Ha, cioè, buone capacità di movimento e orientamento nello spazio e nel tempo e un grado di autonomia più o meno alto. Si tratta di una condizione che non comporta la necessità di una presa in carico totalizzante, ma che rappresenta anche un maggior fattore di rischio, data la tendenza dei servizi sociali e assistenziali a concentrare le risorse in favore delle situazioni più gravi.