Esclusione disabili dalle prove Invalsi, inchiesta del Corriere della sera on line

da Tecnica della Scuola

Esclusione disabili dalle prove Invalsi, inchiesta del Corriere della sera on line
di L.F.
Sale forte la protesta dei docenti e genitori di studenti con bisogni educativi speciali perché esclusi, a causa del loro essere diversamente abili, dalle prove Invalsiche che si sono svolte in questi giorni.
Docenti e genitori hanno avviato una raccolta di firme denunciando che i quiz Invalsi sospendono i più elementari diritti di integrazione scolasticaNella rubrica Reportime del “Corriere della sera on line”, Antonella Cignarale, espone il problema che di fatto esclude dalla regolare partecipazione allo svolgimento dei test Invalsi gli studenti diversamente abili. Infatti nel regolamento dello svolgimento delle prove Invalsi, per gli allievi con bisogni educativi speciali ci sono dei protocolli che limitano di fatto e sostanzialmente la loro regolare partecipazione alle prove. Durante le prove dei test Invalsi è ammesso l’uso di sistemi dispensativi, utili agli alunni diversamente abili, purché non modifichino in alcun modo le condizioni di somministrazione per sé e per gli altri alunni.  Quindi non è stato possibile, ad esempio,effettuare per gli ipovedenti la lettura ad alta voce, non è stato possibile garantire la presenza dell’insegnante di sostegno, a meno che l’alunno con gravi disabilità o con disturbi specifici di apprendimento non venga allontanato fisicamente dal resto della sua classe. In più è stata prevista la segnalazione del codice di disabilità, in modo da considerare separatamente la valutazione dei test e non inserirla nella statistica dei risultati del resto dei compagni.  Ce n’è abbastanza per gridare allo scandalo e mandare su tutte le furie docenti e genitori degli studenti con bisogni educativi speciali. Si è fatto notare anche, da generose insegnati di sostegno, che in alcuni casi, la disabilità motoria, non diminuisce le abilità cognitive e riguardanti la sfera dell’apprendimento ed anzi, la partecipazione dell’alunno portatore di handicap, avrebbe potuto innalzare anche la misura della valutazione della classe e della scuola.  Nel servizio di Reportime si è tenuto a sottolineare che per la legge n. 104/1992 per l’integrazione sociale e la tutela dei diritti delle persone disabili, la Repubblica dovrebbe promuovere la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nella società e nel lavoro e predispone interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale della persona handicappata. A questo proposito verrebbe da domandarsi: “ forse l’Invalsi è un ente totalmente estraneo alla nostra Repubblica?”.