Il bonus maturità

Il bonus maturità.
E’ un peccato che il riconoscimento del voto di “maturità” ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea a numero programmato rischi di essere vanificato dopo essere stato atteso per sei lunghi anni (la legge che lo prevedeva è la n.1 del 2007). A gran voce, infatti, viene chiesto il congelamento del decreto che lo istituisce. Le ragioni sono le più disparate, ma molte riguardano la novità dello strumento statistico utilizzato perché discrimina i voti a seconda della scuola dove sono stati assegnati. La stessa tabella fornita dal Ministero ha generato perplessità e critiche di non correttezza. Certamente è mancata l’informazione necessaria ad interpretarle correttamente a partire dall’elenco delle 6573 “scuole” e alla presenza dello stesso voto in più caselle, ad esempio 100 nei 4 percentili previsti, dovuta ad una precisa scelta, quella, cioè, di assegnare, in questo caso, la media aritmetica dei punteggi e non il punteggio minimo. Mancanza di informazione dunque e mancanza di discussione sulle scelte. Ma uno strumento è pur sempre uno strumento: si può affinare e rendere più adeguato allo scopo. Quello che ci si augura è che si trovi il modo per chiarire e migliorare e non per affossare un provvedimento normativo che riconoscendo – anche se in misura minima, solo 10 punti! – il percorso scolastico, costituisce un modo concreto per legare maggiormente scuola e università. Un legame che il punteggio attribuito al voto di “maturità” abbozzerebbe solamente e che invece è necessario rendere più forte saldandole culturalmente e pedagogicamente, in ciò che si studia e si apprende a scuola e in ciò che è richiesto per l’accesso ai corsi universitari. E’ questa, peraltro, la parte più significativa del decreto n.334 del 24 aprile in particolare laddove fissa i contenuti delle prove di accesso in un modo che appare non tener conto di ciò che si fa a scuola e dei risultati di apprendimento che essa persegue. Ma questa è, sorprendentemente, la parte meno discussa, su cui meno si riflette

Il “bonus maturità” nei percentili pubblicati il 31 maggio. I conti non tornano.
La tabella pubblicata sul sito http://www.universitaly.it/index.php/accessoprogrammato/lista  sembra già aver sollecitato molti dubbi circa la sua correttezza. Studenti e genitori interessati chiedono spiegazioni. Nelle quattro colonne della tabella – P80, P85, P90, P95 – figurano voti inferiori a 80/100 che sarebbero valutati 4, 6, 8 o 10 punti. In alcune scuole i voti 100/100 figurano tanto nella colonna P90 (8 punti) quanto nella colonna P95 (dieci punti). Quale è il punteggio? Al solo scopo di fornire uno strumento di calcolo circa la novità dei “percentili” si offre la possibilità di utilizzare il foglio excel qui accessibile (elaborato dal prof. Maurizio Vichi) che consente, nota la distribuzione dei voti nella scuola, nella sessione d’esame 2012, di ottenere il punteggio da assegnare. E’ sufficiente sostituire nella colonna B (numero studenti) i dati riguardanti la scuola interessata.