Istruzione Adulti – Richiesta intervento

Roma, 23 gennaio 2014
Prot. n. 27/2014DP-stm

Alla Prof. ssa Maria Chiara Carrozza Ministro Istruzione, Università e Ricerca

E p.c. Al Dott. Gabriele Toccafondi Sottosegretario Ministero Istruzione, Università e Ricerca
Al Dott. Luciano Chiappetta Capo Dipartimento Istruzione Ministero Istruzione, Università e Ricerca

Oggetto: Istruzione Adulti – Richiesta intervento

Onorevole Ministro Carrozza,
In un suo intervento all’iniziativa della FLC CGIL sulla valutazione, Lei ebbe modo di dire che la dispersione scolastica si combatte anche con il rilancio del sistema dell’Istruzione degli Adulti e che quindi era necessario anche in Italia adottare quelle strategie sull’apprendimento permanente che caratterizzano in Europa le politiche sociali della maggior parte dei Paesi.

La FLC CGIL, pur nutrendo molte perplessità sul Regolamento licenziato nell’ottobre 2012 per l’avvio del nuovo sistema dell’Istruzione degli Adulti, i così detti CPIA, ha dato il suo fattivo contributo sia ai tavoli convocati dall’Amministrazione che nel percorso di costruzione delle Linee guida, la cui commissione ha fornito un pregevole contributo.

Già nella circolare sulle iscrizioni era comparsa rispetto all’anno passato una limitazione sui tempi di presentazione delle domande che invece debbono allargarsi per i cittadini che hanno bisogno di questo sistema di istruzione. Era un campanello di allarme che ha avuto una conferma nell’incontro del 14 gennaio 2014.

Il 14 gennaio appunto viene presentata alle Organizzazioni Sindacali la proposta di organico per i CTP e i Corsi serali: si determina un modello di Istruzione degli Adulti non all’altezza delle necessità sociali del Paese. Il taglio sull’organico dei corsi serali e le proposte di riorganizzazione dei CTP negano l’innovazione didattica e soprattutto impediscono la riconversione dell’organico tagliato nei nuovi compiti indicati dal Regolamento. Per esempio le commissioni per la certificazione delle competenze e per l’orientamento, che discendono dalla legge 92 del 2012 e su cui ha deliberato la Conferenza delle Regioni.

In questo anno scolastico si sono avviati i progetti assistiti che dovrebbero sperimentare quanto indicato dalle linee guida, in un’ottica di rete territoriale che veda il sistema pubblico al centro delle relazioni tra soggetti accreditati del territorio sul quale insiste il progetto: ma che senso ha questa sperimentazione alla luce delle proposte di cui sopra?

Onorevole Ministro, la scuola pubblica di qualità deve garantire a tutti i cittadini le pari opportunità di formazione ed è grave che l’ottica dei tagli del Ministero dell’Economia e delle Finanze intervenga su quelle fasce sociali che nella crisi economica e nel disagio sempre più crescente troverebbero nell’istruzione un riscatto alla loro condizione.

Onorevole Ministro, la FLC CGIL conta su un suo intervento che restituisca al sistema dell’Istruzione degli Adulti la pari dignità degli altri livelli di scuola e che la veda protagonista delle politiche sull’apprendimento permanente.

Il Segretario Generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo