Dotazione organica di sostegno: come funzionerà con le aree unificate?

da Tecnica della Scuola

Dotazione organica di sostegno: come funzionerà con le aree unificate?
di Lucio Ficara
Il nuovo meccanismo potrebbe penalizzare i docenti che provengono da classi di concorso per le quali è obbligatoria la laurea.
Con la recente unificazione delle 4 aree di sostegno, cambiano anche le modalità per quanto riguarda i trasferimenti.
Questa unificazione nasce con il decreto istruzione del novembre 2013 , dove all’art.15 comma 3 bis è scritto che le aree scientifica (AD01), umanistica (AD02), tecnica professionale artistica (AD03) e psicomotoria (AD04) di cui all’articolo 13, comma 5, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e all’ordinanza del Ministro della pubblica istruzione n. 78 del 23 marzo 1997, sono unificate. Al citato comma 5 dell’articolo 13 della legge n. 104 del 1992, le parole: «, nelle aree disciplinari individuate sulla base del profilo dinamico-funzionale e del conseguente piano educativo individualizzato» sono soppresse.
Le suddette aree disciplinari continuano ad essere utilizzate per le graduatorie di cui all’articolo 401 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, e per i docenti inseriti negli elenchi tratti dalle graduatorie di merito delle procedure concorsuali bandite antecedentemente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
Questa unificazione sta creando dei timori, denunciati dai docenti di ruolo che appartengono alla dotazione organica di sostegno, i cosiddetti Dos. Infatti un gruppo di docenti di sostegno calabresi, analizza le conseguenze negative che potrebbero scaturire da questa maldigerita unificazione delle aree. Tra queste negatività denunciate, due sono particolarmente rilevanti.In primo luogo lo svilimento delle competenze specifiche dei docenti, peculiari dell’area didattica di riferimento che andrà ad incidere negativamente sull’apprendimento degli studenti con disabilità. Ma c’è anche un problema di carattere tecnico-amministrativo, in quanto nell’area AD03 predominano i docenti diplomati che hanno punteggi di servizio molto alti, perché hanno iniziato a lavorare appena diplomati, questi potrebbero avvantaggiarsi di questa unificazione, scavalcando in graduatoria i docenti che appartenevano alle aree AD01 e AD02 dove si accede e si accedeva esclusivamente con il possesso della laurea.
Per l’appunto i docenti di sostegno calabresi, che hanno denunciato questi timori, chiedono al Miur e ai sindacati di attuare una rettifica nella tabella della valutazione dei titoli, dando un bonus aggiuntivo alla laurea, sul modello dei 30 punti che furono concessi ai docenti abilitati con le Siss nelle graduatorie permanenti. La domanda che ci poniamo è: “Questi timori sono realmente fondati?”
Cerchiamo di capire come funzionerà la mobilità e l’assegnazione dei posti con le aree unificate. Nel CCNI sulla mobilità scuola del 26 febbraio 2014 si è dovuto riscrivere l’articolo 30, riferito al sostegno per le scuole secondarie di II grado, che originalmente conteneva la suddivisione delle quattro aree di sostegno. La nuova stesura, fatta poco prima delle vacanze pasquali sotto forma di sequenza contrattuale, abolisce le aree di sostegno e dispone che i movimenti avverranno senza tenere conto dell’area di appartenenza del docente interessato. C’è da dire che la dotazione organica di sostegno non è stata abolita, ma sarà formata da un’unica area. Al docente trasferito su Dos, non verrà assegnata la cattedra ma soltanto la titolarità Dos, soltanto dopo, in fase di utilizzazioni, sarà assegnato l’incarico annuale. Bisogna dire che esiste sempre la tutela della continuità didattica a prescindere dal punteggio di graduatoria, che attutirebbe la problematica dell’unificazione delle aree.
Nell’immediato, questa unificazione, andrà ad avvantaggiare soprattutto per i trasferimenti interprovinciali, i docenti appartenenti alle aree dove ci sono meno posti. I timori lanciati dai docenti di sostegno calabresi, a nostro parere non sono del tutto infondati soprattutto se ci dovessero essere contrazioni organiche di posti, allora la soluzione sarebbe quella di riconoscere alla laurea una plusvalenza che non tocca al semplice diploma.