Patto sulla scuola: “Un premio ai prof ma dovranno lavorare di più”

da la Repubblica

Patto sulla scuola: “Un premio ai prof ma dovranno lavorare di più”

Calendario e stipendio: ecco la rivoluzione in arrivo. La settimana sarà di 36 ore, 22 giorni per i recuper. Scuole aperte fino alle 10 di sera

Corrado Zunino

ROMA – Il nuovo cantiere di viale Trastevere ha prodotto la prima opera: il piano per la scuola. Prevede un nuovo contratto di lavoro: più ore per tutti i docenti, 36 a settimana, e aumenti di stipendio a chi si prende responsabilità, offre competenze specifiche. A quattro mesi dall’insediamento, il Miur del ministro Giannini e del sottosegretario Reggi ha preparato il primo dossier sul futuro dell’istruzione italiana.

Nei prossimi giorni andrà al vaglio del premier Renzi e il 15 luglio sarà presentato in società: una consultazione generale. “Dieci giorni ancora e la nostra proposta diventerà una legge delega”, dice il sottosegretario Roberto Reggi, autore del piano. Prima della pausa estiva il governo vorrebbe approvarlo in Consiglio dei ministri.

La scuola italiana non potrà più essere – “e non sarà più” – un ammortizzatore sociale. E così il nuovo piano affronta subito la questione più complicata: il contratto. Riguarda un milione di insegnanti. Il sindacato Anief ha chiesto preventivamente di fermare tutto, “prima si portino gli stipendi ai livelli dei paesi industrializzati, poi discutiamo”. Reggi ha ribaltato la questione e avanzato una proposta organica: scatti d’anzianità invariati e premi stipendiali fino al 30 per cento per i docenti impegnati in ruoli organizzativi (vicepresidi, docenti senior) o attività specializzate (lingue e informatica). In cambio il ministero chiede agli insegnanti una maggiore disponibilità: più ore a scuole per un periodo più lungo.