Invalsi: il futuro della valutazione chi lo decide?

da tuttoscuola.com

Invalsi: il futuro della valutazione chi lo decide?

Giovedì scorso nel corso della presentazione al ministero dell’istruzione dei dati di rilevazione degli apprendimenti dell’anno 2013-14 da parte dell’Invalsi ci sono stati alcuni comportamenti anomali che non sono sfuggiti agli osservatori più attenti.

Poiché l’Invalsi ha avuto un ruolo importante in tutta la complessa operazione di rilevazione (un plauso alla tempestività dell’intera operazione conclusa a brevissima distanza dallo svolgimento delle prove) era scontato che nella presentazione avesse un ruolo di riguardo. Ma è sembrato che l’ospite in casa Miur fosse proprio il ministero stesso che, è bene ricordarlo, è il committente di tutta l’operazione.

C’è una rinuncia del Miur a gestire adeguatamente una materia così complessa come è il sistema di valutazione? C’è una tacita delega all’Invalsi? Oppure quest’ultimo, come era avvenuto con il presidente Sestito, si sta appropriando di un ruolo che va anche oltre il mandato tecnico?

Questa impressione si è ulteriormente rafforzata quando al ministro Giannini è stato chiesto quali eventuali modifiche sono previste per la valutazione nell’esame di terza media e in quello della maturità.

Il ministro non ha risposto alla domanda – nonostante vi sia un cantiere appositamente voluto da lei proprio sulla valutazione – e ha preferito passare la parola direttamente al rappresentante dell’Invalsi che ha fornito interessanti delucidazioni in merito per entrambe le tipologie dell’esame di Stato. Ma  la valutazione non è una competenza primaria del Miur?