Scuola, in rete le linee guida della riforma: assunzione per 150 mila professori precari

da La Stampa

Scuola, in rete le linee guida della riforma: assunzione per 150 mila professori precari

Gli scatti saranno basati sul merito e non sull’anzianità. Renzi: rivoluzione in un anno
La «sorpresa» promessa è arrivata. Per ora a parole, ma dalla Legge di stabilità sarà tradotta in concreto: l’assunzione di 148.100 nuovi insegnanti a settembre 2015. Il Governo ha messo on line stamani le Linee guida per la scuola accompagnandole con un video messaggio in cui il Premier, Matteo Renzi, non lascia dubbi sulle intenzioni: «abbiamo un anno di tempo per rivoluzionare la scuola italiana». 

Oltre all’infornata di assunzioni (3 mld per “coprirle” cominciando a mettere soldi dalla Legge di stabilità) – che incassano il plauso per nulla scontato del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: «una svolta dopo anni di tagli alla scuola pubblica e di precarizzazione del personale» – il duo Renzi-Giannini ha messo in campo un nutrito pacchetto di interventi catturando anche l’attenzione dell’Ocse: «la riforma proposta può dare risposte importanti».

Dal 2016 si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, stop alle supplenze, scatti in base al merito e non più in base all’anzianità per gli insegnanti, alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali, più inglese («per evitare di parlarlo come lo parlo io: è un “globish” più che un english» ha ammesso Renzi) ed economia tra i banchi, musica e sport nella primaria, apertura agli investimenti privati anche con School bonus.

 

E c’è tanto altro ne «La buona scuola», il corposo documento messo a punto dall’Esecutivo, sul quale dal 15 settembre (e fino al 15 novembre) partirà la consultazione del mondo della scuola. «La più grande, a mia memoria, che sia mai stata fatta» ha osservato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, aggiungendo che con questa operazione si tira una linea col passato. La titolare del dicastero di viale Trastevere da lunedì prossimo sarà in tour per l’Italia per raccontare quel che il Governo intende fare.

 

Bisognerà convincere anche i sindacati. «Giù le mani dagli scatti di anzianità e no secco al potenziamento dei poteri dei presidi» ha già detto la Gilda mentre Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola, teme a gennaio, quando si passerà alla fase attuativa, «difficoltà di coperture sollevate dalla ragioneria, o dal ministero dell’Economia», preoccupazione condivisa dall’associazione di genitori Age. Il rischio di «alimentare illusioni e delusioni», per Francesco Scrima leader della Cisl scuola, è alto. Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil giudica negativamente «la mancanza nel documento di qualunque riferimento al rinnovo del contratto, fermo da 7 anni» e su analogo tasto preme Marco Paolo Nigi dello Snals secondo il quale «per rendere credibile il piano urge il rinnovo del contratto».

 

Nelle Linee guida per la scuola «c’è un grande assente: il diritto allo studio» denuncia l’Unione degli studenti alla quale non va affatto giù «una scuola finanziata dai privati». E Udu e Rete degli studenti puntano il dito contro un’istruzione fatta a compartimenti stagni: «riformare la scuola senza creare ponti di collegamento solidi con il mondo dell’università, che da anni è stata abbandonata a sé stessa, rischia di lasciare il proseguo del percorso di studi al completo sfascio».

 

Sul cote’ politico scettica Sel «per ora solo pagine online», sarcastico Storace (La Destra) «si vota ad aprile?» e graffiante Alemanno «Renzi ancora schiavo della cultura sessantottina». «Dal “facciamo” al “faremo”, inversione a U» hanno commentato i pentastellati, ma tante sono state anche le aperture di credito con la speranza, condivisa da molti, che la scuola diventi anche la risposta strutturale alla disoccupazione giovanile.

 

 

Ecco i 12 punti chiave della riforma:

 

– MAI PIÙ PRECARI NELLA SCUOLA – Un piano straordinario per assumere 150 mila docenti a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie a Esaurimento.

 

– DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO – 40 mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. D’ora in avanti si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, come previsto dalla Costituzione. Mai più “liste d’attesa” che durano decenni.

 

– BASTA SUPPLENZE – Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, dando agli studenti la continuità didattica a cui hanno diritto.

 

– LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITÀ, VALUTAZIONE E MERITO – Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie a una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola. Dal 2015 ogni scuola pubblicherà il proprio Rapporto di Autovalutazione e un progetto di miglioramento.

 

– LA SCUOLA SI AGGIORNA: FORMAZIONE E INNOVAZIONE – Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione attraverso lo scambio fra pari. Per valorizzare i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi.

 

– SCUOLA DI VETRO: DATI E PROFILI ONLINE – Online dal 2015 i dati di ogni scuola (budget, valutazione, progetti finanziati) e un registro nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l’offerta formativa.

 

– SBLOCCA SCUOLA – Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose per la scuola. Per abolirle tutte.

 

– LA SCUOLA DIGITALE – Piani di co-investimento per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi. Disegnare insieme i nuovi servizi digitali per la scuola, per aumentarne la trasparenza e diminuirne i costi.

 

– CULTURA IN CORPORE SANO – Portare Musica e Sport nella scuola primaria e più Storia dell’Arte nelle secondarie, per scommettere sui punti di forza dell’Italia.

 

– LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI – Rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere, a partire dai 6 anni. Competenze digitali: coding e pensiero computazionale nella primaria e piano «Digital Makers» nella secondaria. Diffusione dello studio dei principi dell’Economia in tutte le secondarie.

 

– FONDATA SUL LAVORO – Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno, estensione dell’impresa didattica, potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale.

 

– LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA SCUOLA – Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF), renderne trasparente l’utilizzo e legarlo agli obiettivi di miglioramento delle scuole. Attrarre risorse private (singoli cittadini, fondazioni, imprese), attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche.