Sport, nella scuola arrivano i tutor: “Sconfiggiamo la sedentarietà”

da Repubblica.it

Sport, nella scuola arrivano i tutor: “Sconfiggiamo la sedentarietà”

Annunciato un progetto per le ultime tre classi delle primarie che estende l’alfabetizzazione motoria dei bambini italiani. La nuova figura affiancherà gli insegnanti. Delrio: “Giornata decisiva per il mondo dell’istruzione”

ROMA – Un cambiamento epocale nella scuola. Non ha dubbi il presidente del Coni, Giovanni Malagò presentando il progetto “Sport di classe” che introdurrà il tutor sportivo, una figura che aiuterà gli insegnanti. Un colpo alla sedentarietà.

Il nuovo piano partirà inizialmente per le classi terze, quarte e quinte della scuola primaria: gli alunni faranno due ore di educazione fisica a settimana. L’alfabetizzazione allo sport dei bambini italiani fino ad oggi si limita all’11% degli istituti italiani. “La cosa che volevamo fare concretamente era quella di mettere insieme quelle forze che si occupano di sport”, ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, all’istituto comprensivo Manin di Roma. Viene introdotto, infatti, un nuovo sistema di organizzazione dell’educazione fisica nelle scuole: per la prima volta vengono integrate le competenze del Miur e del Coni per una gestione condivisa delle attività sportive, attraverso organi provinciali e regionali.

“Questo progetto è nel mio programma da quando mi sono candidato. Ho detto che questa era la madre di tutte le battaglie” ha spiegato soddisfatto Malagò. “Ho litigato con qualcuno all’interno del nostro mondo che mi diceva di non preoccuparci del tema scuola che non ci compete – ha sottolineato -. Io sono andato avanti lo stesso e siamo partiti dal format portato avanti con determinazione dai miei predecessori. Cambiando il nome, alfabetizzazione motoria, che a me non era mai piaciuto e andando su un percorso più chiaro”.

Prevista una attenzione particolare ai disabili, grazie al coinvolgimento del Comitato italiano paraolimpico. “Se lo sport oggi ha un valore di crescita culturale del paese è dovuto alla scelta di abbattere un grande muro”, ha detto il presidente del Cip, Luca Pancalli.

Lo sport sarà più presente nella scuola, è questo il senso del progetto. “C’è una sinergia con lo Stato che ha capito che non si poteva andare avanti così. E’ un momento epocale, noi mettiamo le nostre risorse a disposizione”. Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio è soddisfatto: “Per noi lo sport fa parte del grande progetto educativo della scuola: c’è la competizione, ma anche il gioco di squadra e il sapere accettare le sconfitte. Oggi dunque è una giornata decisiva per la scuola italiana, ma anche per lo sport italiano”.