Buonascuola ora non canto

BUONASCUOLA ORA NON CANTO MA VE LA CANTO di Umberto Tenuta

CANTO 374 BUONA SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI

La Scuola o è buona o non è buona per nessuno.

È buona la Scuola che garantisce il successo formativo a tutti gli studenti.

Docenti sono coloro che garantiscono il successo formativo a tutti gli studenti.

Chi non lo garantisce non è docente.

 

 

Più chiaro di così?

<<Ogni uomo è destinato ad essere un successo e il mondo è destinato ad accogliere questo successo>> [1]

<<L’autonomia delle istituzioni scolastiche …si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento>>[2].

Questa è la finalità della scuola.

Dirigenti e Docenti sono pagati per garantire il successo formativo a tutti gli studenti.

Dirigenti e docenti sono coloro che assolvono il compito di garantire il successo formativo a tutti gli studenti.

Dirigenti e docenti che non garantiscono il successo formativo a tutti gli studenti non assolvono il compito per il quale sono stati assunti e sono pagati.

Questo è il problema.

Che facciamo?

Paghiamo e premiamo chi assolve il proprio compito?

E chi non lo assolve?

Rimane al suo posto!

Lo Stato paga coloro che non adempiono i propri impegni, i propri doveri, i propri compiti?

Libero di farlo!

Ma non nella Scuola.

Non si possono lasciare nella scuola coloro che non assolvono il loro compito di garantire il successo formativo a tutti gli studenti.

Non si possono lasciare nemmeno per un solo giorno.

Non si può attendere che essi si impegnino ad assolvere i loro compiti per essere premiati.

Nel frattempo essi producono danni irreparabili.

E non è scontato che essi si impegneranno ad assolvere i propri compiti.

Questo è il problema!

…Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d’animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell’iniqua fortuna, o prender l’armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli.

Morire, dormire, nulla di più, e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio e alle infinite miserie, naturale retaggio della carne, è soluzione da accogliere a mani giunte….

Non accogliere a mani giunte!

Piuttosto svegliare dal sonno con un bel tintinnio di euro tutti gli uomini di scuola.

E chi non si sveglia lo lasciamo nel letto di casa sua.

Fino al pranzo ed alla cena di casa sua.

Fuor di metafora, non si possono lasciare nella scuola coloro che non garantiscono il successo formativo a tutti loro alunni.

È doveroso ed agevole individuare i pochi che la scuola non considerano il loro grande impegno.

Ma è altresì doveroso mettere tutti i dirigenti e tutti i docenti nella condizione di dedicare tutto il loro tempo per assolvere pienamente i loro compiti.

Garantire il successo formativo a tutti gli studenti è compito grande e meritevole, meritevole per tutti, meritevole anche di un adeguato compenso.

Ed il merito va riconosciuto.

Va riconosciuto a tutti coloro che non demeritano.

Quelli che demeritano non sono molti.

E sono facilmente individuabili.

Individuabili, noti, riconosciuti, famosi.

Non tutti vogliono meritare.

Ma nessuno vuole demeritare.

La malasorte nessuno la ama.

Tutti la temono.

Tutti la fuggono.

CONCLUSIONE?

La Buona Scuola è buona.

La Buona Scuola tratta bene tutti i docenti che garantiscono il successo formativo a tutti i loro studenti.

La Buona Scuola tratta bene tutti gli studenti perché lascia a casa tutti i dirigenti e tutti i docenti che non garantiscono il successo formativo a tutti i loro studenti.

State sicuri che nessun docente vorrà rimanere a casa sua.

Ora sì che si cambia verso!

Tutti felici, tutti contenti.

Docenti e studenti.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

[1] FAURE E, (a cura di), Rapporto sulle strategie dell’educazione, Armando-UNESCO, Roma, 1973, p. 249.

[2] D.P.R. 8.3.1999, n.275−Art.1−Natura e scopi dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.