Avviamento al lavoro nel Sud

Avviamento al lavoro nel Sud con il nuovo progetto AIPD

Saranno 35 le persone con sindrome Down del Sud Italia e Isole (in una fascia d’età compresa tra i 18 e i 29 anni) coinvolte nel nuovo progetto dell’Associazione Italiana Persone Down, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, dedicato agli inserimenti lavorativi nel Meridione. L’obiettivo del progetto “Lavoriamo in rete – percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud”, della durata di 18 mesi è quello di incrementare la motivazione, la consapevolezza, la capacità e l’occupabilità delle persone con sindrome di Down. Il progetto coinvolgerà 13 operatori e 13 sezioni AIPD (35 persone con sindrome di Down e 35 famiglie), sei regioni nel Sud Italia e le due Isole (Bari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Matera, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Potenza, Reggio Calabria, Termini Imerese).

Secondo un’indagine condotta da AIPD nel 2013 su 43 delle proprie Sezioni, su 1.026 persone con sindrome di Down maggiorenti aderenti alla rete, solo 125 (il 12%) lavora con un regolare contratto (dei 125 solo il 12,8% dal Sud e le Isole). In Italia, nel 2011, rispetto alle 644.029 persone con disabilità iscritte agli elenchi unici del collocamento e ai 37.375 posti disponibili, sono stati realizzati 22.023 avviamenti: di questi 4.761 nel Centro, 2.409 nel Sud/ Isole, 14.853 nel Nord (VI Relazione al Parlamento sulla Legge 68/99).
Il progetto AIPD prevede una serie di azioni nel corso dei 18 mesi: consulenza, informazione e formazione in presenza (incontri di formazione per familiari, percorsi di orientamento e formazione per giovani con sindrome di Down) e a distanza (tramite corso online e telefono), azioni di sensibilizzazione del mondo aziendale/istituzionale e monitoraggio e tutoraggio in situazione e l’avvio di nuovi servizi di inserimento lavorativo (SIL) presso le Sezioni che ne sono sprovviste. Verrà inoltre creato un database online di raccolta dati dei potenziali lavoratori e delle aziende dei territori coinvolti.

“Tali azioni – spiega Monica Berarducci, responsabile dell’Osservatorio sul mondo del Lavoro di AIPD e ideatrice del progetto – coinvolgeranno direttamente le organizzazioni partecipanti rendendole protagoniste, con l’obiettivo di potenziare la rete delle sedi AIPD presenti nel Sud e le Isole e creare poli regionali per l’impiego, scardinando il pregiudizio che consiste nel pensare che l’inserimento lavorativo delle persone con sindrome Down è solo un’opportunità “occupazionale” o terapeutica, quindi un peso per l’impresa e non un contributo alla produttività aziendale. Importante anche il lavoro sulle famiglie, in un percorso che permetta loro di riconoscere il loro figlio finalmente adulto e di pensare l’inserimento lavorativo come una reale possibilità di esprimere le capacità lavorative delle persone con sindrome Down e non solo come ore della giornata da riempire”.