Fondi dell’8 per mille per le scuole, oltre mille Comuni in corsa

da Il Sole 24 Ore

Fondi dell’8 per mille per le scuole, oltre mille Comuni in corsa

di Massimo Frontera

Richieste record per i fondi da destinare a interventi di edilizia scolastica. I criteri per l’assegnazione delle risorse

Ormai è un riflesso condizionato: non appena si apre un’opportunità di finanziamento per le scuole si scatena la ressa. L’ultima occasione è quella dei fondi dell’8 per mille, da quest’anno resi accessibili anche all’edilizia scolastica. La scadenza per le candidature è stata fissata al 15 dicembre scorso.
La risposta degli enti locali è stata travolgente: oltre mille richieste hanno intasato l’apposita casella di posta elettronica (ufcam.dica@pec.governo.it). Un numero elevatissimo, che però potrebbe parzialmente ridursi per l’eliminazione di eventuali invii doppi da parte di qualche ente.

Le richieste
Ma, in ogni caso, è certo che le richieste superano di gran lunga i fondi disponibili. «Ci sono circa 36 milioni a disposizione quest’anno e sono arrivate oltre mille richieste di Comuni», riferiscono fonti dell’unità di missione sull’edilizia scolastica di Palazzo Chigi, guidata da Laura Galimberti. La struttura ha il compito di stilare la graduatoria “tecnica” delle richieste da consegnare a palazzo Chigi entro il 30 aprile prossimo. La graduatoria definitiva sarà quella che uscirà dal Consiglio dei ministri, approvata con decreto.
È importante ricordare che i 36 milioni disponibili non sono tutti per le scuole ma vanno ripartiti tra tutti i cinque tipi di intervento ammessi a beneficiare dei fondi dell’8 per mille. Oltre ai progetti per le scuole, sono finanziabili anche le iniziative contro la fame nel mondo, gli interventi contro le calamità naturali, le azioni per l’assistenza ai rifugiati e la tutela dei beni culturali. Le richieste per le scuole hanno superato di gran lunga tutte le altre misure, riferiscono sempre fonti della struttura di missione di Palazzo Chigi.
A fare da guida nell’assegnazione delle risorse è il decreto recentemente diffuso da Palazzo Chigi, che indica – per ciascun ambito di intervento – i criteri di valutazione delle iniziative. Per quanto riguarda le scuole, sono previsti i seguenti elementi di valutazione (con i relativi pesi percentuali): pericolo da presenza di amianto (max 20%); sicurezza statica e antisismica, con eventuale inagibilità totale o parziale (max 20%); messa in sicurezza di solai e controsoffitti (max 15%); rimozione di barriere architettoniche (max 10%); efficientamento energetico (max 10%); localizzazione in aree a rischio sismico (max 10%); qualità tecnica dell’intervento e cofinanziamento pubblico o privato (max 15%).