Gli scatti di merito? Alla fine valgono solo 16 euro (lordi) in busta paga

da Corriere.it

Gli scatti di merito? Alla fine valgono solo 16 euro (lordi) in busta paga

di Claudia Voltattorni

«Sessanta euro lordi al mese per premiare il merito sono una presa in giro». Chissà cosa direbbe la maestra di una scuola di provincia di Roma se sapesse che la bozza del disegno di legge che il governo licenzierà il prossimo martedì, e che il Parlamento dovrà approvare «in un tempo sufficiente ma non biblico» (chiede il premier Matteo Renzi), prevede invece un aumento di appena 10 euro lordi al mese per gli scatti di anzianità e di 16 euro per quelli di merito. I conti li ha fatti la Uil Scuola studiando l’articolo 20 della bozza dedicato alla Progressione economica del docente, che prevede i due binari di carriera, uno uguale per tutti basato sull’anzianità, l’altro sul merito. Il conto viene fatto sulle risorse «a legislazione previgente», che ad oggi è di circa 350 milioni di euro all’anno da dividere tra prof e personale Ata. «Calcoliamo che circa 280 milioni sono per i docenti – spiega Massimo Di Menna, leader Uil Scuola -: la Buona Scuola ne assegna il 30% a tutti per l’anzianità, che fanno circa 125 euro in più all’anno, 10 euro lordi al mese». Per il merito, invece, il testo del governo prevede di utilizzare il 70% del totale. «Con uno stipendio medio di 1.400 euro al mese – continua Di Menna -, abbiamo calcolato che un aumento di merito generico arriva a 192 euro all’anno, cioè 16 al mese, lordi». Il tutto dal 2019. Se invece, il merito dovesse essere diviso in tre fasce, si arriverebbe ad un aumento di 11 euro mensile per la fascia più bassa: «È offensivo – dice Di Menna -; ma visto che è solo una bozza, magari hanno solo scritto male il testo…».