Torino: il ministro Giannini non si presenta

In occasione della visita del ministro dell’istruzione Giannini, che poi non si è presentata, una cinquantina di studenti, appartenenti per di più al Last- laboratorio studentesco, e di lavoratori della scuola aderenti alla CUB hanno organizzato un presidio di fronte alla facoltà di Architettura al Valentino.
Avuto notizia della defezione del ministro, i manifestanti si sono recati all’Ufficio Scolastico Regionale in Corso Vittorio per quello che, ironicamente, è stato definito un Coffee Break, in realtà una richiesta di incontro con il Direttore Scolastico regionale.
In particolare la CUB Scuola intendeva presentare una diffida ai dirigenti scolastici che in questi giorni stanno anticipando le data degli scrutini, violando la normativa, al fine di sabotare lo sciopero degli scrutini previsto in Piemonte il 12 e 13 giugno.
La CUB intendeva richiedere una precisa presa di posizione da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale e una circolare che rammentasse ai dirigenti scolastici che non possono compiere attività antisindacale.
Il Vice Direttore Scolastico Regionale, Giuseppe Bordonaro, ha rifiutato di discutere dell’argomento sostenendo che l’incontro non gli era stato richiesto in anticipo, dimostrando in questo modo che il rispetto della forma vale solo a discrezione dell’amministrazione e che parrebbe che la mancanza di anticipo nella richiesta di un incontro è più rilevante di atti illegali compiuti da dirigenti scolastici più realisti del re.

La CUB Scuola ribadisce che denuncerà nelle sedi opportune i dirigenti scolastici che tenteranno di sabotare gli scioperi e ritiene che sarebbe dovere dell’Ufficio Scolastico Regionale intervenire a difesa sostanziale e non solo formale della legalità quotidianamente violata da dirigenti ottusamente zelanti.

Gli studenti  hanno comunque esposto uno striscione riportante le loro, e nostre, rivendicazioni,

Per la CUB Scuola Università Ricerca
Cosimo Scarinzi