L’Accademia apre le porte al ragazzo disabile che vuole diventare un artista

L’Accademia apre le porte al ragazzo disabile che vuole diventare un artista

Dopo l’esame di Stato sognava d’iscriversi all’Accademia di belle arti di Bologna, ma il suo diploma non gli permetteva di farlo. Fornaroli (direttore): “Stiamo lavorando a un progetto che gli permetta di frequentare come uditore e partecipare attivamente ai corsi”

da Redattore Sociale
25 settembre 2015

BOLOGNA – L’Accademia delle belle arti di Bologna apre le sue aule per accogliere Andrea Mezzetti, il ragazzo disabile che sogna di diventare un artista. Dopo l’esame di maturità Andrea aveva espresso il desiderio d’iscriversi all’università e di frequentare il corso di pittura. Ma, il suo diploma a metà rischiava di sbarrargli le porte dell’Accademia. “Stiamo lavorando a un progetto che gli permetta non solo di frequentare come uditore – dice Enrico Fornaroli, direttore dell’Accademia delle belle arti –, ma anche di partecipare attivamente ai corsi che potrà seguire. Non abbiamo mai avuto ragazzi con il suo tipo di disabilità e per questo stiamo cercando una soluzione specifica per il suo caso”. Fornaroli spiega che, quest’anno, la richiesta di Andrea non è isolata: l’obiettivo è raccogliere i desideri e le esigenze di tutti i ragazzi interessati e formulare una proposta concreta: “Uniremo i loro sogni e le loro necessità alle nostre possibilità”, assicura.

Andrea ha 24 anni e 5 anni fa ha avuto un incidente stradale che lo ha costretto sulla sedia a ruote. Dopo gli anni di terapia e di riabilitazione nel 2012 è ritornato in classe, all’Istituto Aldini Valeriani di Bologna, e qui lo scorso giugno ha conseguito la maturità ottenendo un certificato di frequenza, che però non gli permette, in base a quanto stabilisce la legge, di iscriversi all’università ma solo di assistere alle lezioni come uditore. Il suo amore per i colori e i pennelli però ha spinto il suo insegnante di sostegno della scuola superiore a contattare l’Accademia e cercare una soluzione per permettere ad Andrea di poter apprendere e sperimentare i diversi stili di pittura. “Per ora abbiamo parlato solo con il suo insegnante – dice Tiziana Cerbai, referente per gli studenti disabili dell’Accademia – ma per fine mese è previsto un incontro con Andrea e sua madre. In quell’occasione ci conosceremo e insieme capiremo come strutturare le sue giornate in Accademia”.

Le difficoltà di Andrea sono legate non solo agli spostamenti che il ragazzo deve fare per muoversi tra le aule, ma anche a come riuscire a seguire le lezioni e prendere appunti. La difficoltà nel muovere bene le mani gli impedisce di scrivere, ma quando si ritrova un pennello tra le dita tutto diventa più semplice per quest’artista in erba che adora Degas, Monet e Turner e spera di poterli emulare. In attesa di sapere cosa gli riserva il futuro Andrea si esercita a disegnare dipingendo le sue emozioni e ciò che vede dalla finestra di casa sua. (Dino Collazzo)