Concorso: prove scritte sopra le righe. Un problema per i commissari

da tuttoscuola.com

Concorso: prove scritte sopra le righe. Un problema per i commissari

A un primo sguardo non si può non restare perplessi di fronte ai contenuti di alcune delle prove scritte (8 quesiti, di cui 2 in inglese, a cui rispondere in 150 minuti) assegnate ai candidati impegnati nel concorso a cattedre. Facciamo due esempi.

Sui quesiti di storia l’editorialista del Corriere (e professore di storia contemporanea) Ernesto Galli della Loggia ha scritto parole di fuoco, chiedendo al Ministero di rendere noti i nomi di coloro (“uscieri?“) che “si sono inventati le domande scritte di storia“: sei “domanducce“, tutte ad amplissimo raggio (tra quelle citate da Galli: “le migrazioni come fondamento delle società umane dal XII al XXI secolo”; “l’elezione di Barack Obama e la storia degli afroamericani dal XVIII al XXI secolo”; “la storia dell’Islam dal VII al XXI secolo”) per ognuna delle quali “si chiedeva nient’altro che ‘la definizione del problema, il percorso didattico, la bibliografica specifica sia storiografica sia riferita alle fonti (ma dov’è la differenza?), la filmografia’, e, tanto per buona misura, anche l’indicazione delle appropriate gite scolastiche in relazione a ognuno dei temi suddetti“.

E che dire dei quesiti di italiano per la classe di concorso AD04? Esempi, che si trovano online (ma perché il Miur non pubblica tutti i quesiti di tutte le prove scritte?): “Poesia di Montale. Improntare una verifica finale per il quinto anno delle superiori sul tema della memoria, inserendo anche Leopardi, Pascoli, Gozzano e Ungaretti con attenzione all’analisi e alla comprensione. Fare anche una griglia di valutazione”; “Curricolo di lettura per secondaria di primo grado di 3/4 testi di cui anche stranieri sul tema del diverso, il profugo lo straniero. Spiegare perché alla classe e quali collegamenti tra i testi”; “Improntare una lezione sulla densità demografica di due ore a primo anno primo biennio superiore”.

È evidente che a quesiti di questa portata (più i due in inglese) non si può rispondere in modo esauriente in 150 minuti, a meno di essere dotati di una straordinaria capacità di sintesi, al di là della preparazione.

Non sappiamo se e in quante altre classi di concorso siano state date prove della stessa complessità. In ogni caso il compito di chi dovrà valutare gli elaborati dei candidati sarà arduo. Consigliamo ai commissari di concordare una griglia e di redigere valutazioni provvisorie – diciamo per almeno i primi 20-30 testi – fino a raggiungere uno standard valutativo stabile e condiviso.