Il rapporto
padre-figlio, il valore del paesaggio, il
Pil, l’uomo nello spazio, i confini. Ce n’è per tutti i gusti nella prima prova della maturità 2016,
che accanto all’analisi del testo di Umberto Eco (leggi il commento della Tipologia A) propone temi molto variegati (
leggi tutte le tracce). “Ci sono spunti più complessi e altri più semplici, alcuni che si prestano alla
personalizzazione e altri più adatti alle
teorizzazioni. Credo che nessuno studente di fronte a queste tracce abbia pensato ‘oddio, cosa faccio?’, ma che un po’ tutti abbiano trovato un appiglio a cui aggrapparsi”, commenta lo scrittore
Giorgio Nisini. Più caustico, invece, il parere dello storico
Giovanni Sabbatucci: “È ora che il
Ministero la smetta di rifugiarsi in tracce
banali su
avvenimenti e ricorrenze storiche. Così si favoriscono troppo gli studenti meno preparati”. Per il
sociologo e prorettore alla comunicazione della Sapienza università di Roma
Mario Morcellini (nella foto), invece, “nel complesso i quattro temi sono una lodevole inchiesta sul sapere dei giovani. Dovrebbero essere studiati dai ricercatori universitari, come elemento della cultura contemporanea”.
Morcellini, però, vuole muovere “solo una notazione”. “
Ho apprezzato molto la traccia su Umberto Eco (leggi il commento) – puntualizza – ma credo che lui non sarebbe d’accordo con la scelta. Aveva, infatti, chiesto per dieci anni di non essere commemorato”.