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Disabilità, cure ad hoc e tempi ridotti: a Budrio il futuro delle “assistive technology”

da Redattore sociale

Disabilità, cure ad hoc e tempi ridotti: a Budrio il futuro delle “assistive technology”

Tecnologie e riabilitazione dell’arto superiore. Sono i due progetti di ricerca portati avanti da Centro Protesi Inail di Budrio, Azienda Usl Bologna e Asl Romagna. Lucibello: “La nostra mission è la qualità della vita dei lavoratori infortunati”

BUDRIO (Bologna) – La parola chiave è “sinergia”, tra i soggetti coinvolti e tra i dispositivi già esistenti. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei pazienti in carico, perché tornino a essere parte integrante e attiva della società. Come? Dando loro la possibilità di avere le cure migliori e di recuperare nel minor tempo possibile. Queste le linee guida emerse dall’incontro di questa mattina nell’Auditorium di Budrio ‘Progetti di ricerca per la salute in Emilia-Romagna’, con al centro la qualità della vita nelle collaborazione tra Centro protesi Inail, Azienda sanitaria locale di Bologna e Azienda unità sanitaria locale della Romagna.
“Davanti a numerosi esempi di sprechi, Inail ha scelto la strada dell’estrema attenzione alla qualità della vita dei lavoratori infortunati seguiti – ha spiegato Giuseppe Lucibello, direttore generale Inail –. 50 anni fa, qui a Budrio è stata progettata la prima protesi a comando elettrico: quanti passi avanti sono stati fatti da allora. Oggi, grazie a una rete estesa anche ad alcuni degli istituti di ricerca più importanti d’Italia, come l’Istituto italiano di tecnologia di Genova o la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, si possono raggiungere ulteriori traguardi. Con partner d’eccellenza si ottengono risultati eccellenti”. Perché, come ha detto Giulio Pierini, sindaco di Budrio, in apertura di convegno, “il risultato finale è molto più della somma dei singoli”.
L’incontro è stato l’occasione per raccontare le sinergie avviate sul territorio per lo studio delle attività tecniche, sanitarie, riabilitative e d’integrazione sociale riguardanti dispositivi, metodiche e tecnologie innovative. Per l’occasione, sono stati presentati due progetti nati e portati avanti proprio grazie a questa innovativa collaborazione. Il primo ha come oggetto i dispositivi tecnici, che includono sia i meccanismi che possono essere applicati su un paziente, sia quelli esterni (sedie a ruote, cuscini). Il metodo prevede progettazione, prova e valutazione di tutte le “assistive technology”, le tecnologie informatiche ed elettroniche al servizio delle persone con disabilità. Il progetto durerà 3 anni e prenderà corpo sul territorio: esperti si recheranno nelle case, negli ambienti dei pazienti per capire esattamente di cosa essi abbiano bisogno, per fornire loro la soluzione adeguata (dalla casa domotica, all’interfaccia vocale, per esempio). Perché ogni persona ha necessità specifiche, che devono essere soddisfatte con taglio artigianale, sartoriale. A portare avanti questa idea, oltre al Centro protesi Inail e all’Asl di Bologna, l’Associazione Glic, la rete nazionale dei centri ausili indipendenti. Cosa significa? Significa che queste tre realtà si mettono al completo servizio del disabile, trovando per lui gli ausili tecnologici adeguati. I centri Glic – 27 in 14 Regioni – sono totalmente indipendenti da qualsiasi interesse commerciale: sono pubblici e gratuiti, e hanno il solo scopo di suggerire i dispositivi migliori. Le prime regioni in cui partirà questa sperimentazione saranno Lombardia, Veneto, Toscana, Puglia, Campania, Lazio ed Emilia-Romagna. Al termine dei 3 anni sarà possibile riportare i risultati ottenuti a Inail, perché possa modularsi secondo le varie esigenze rilevate.

Il secondo progetto presentato riguarda lo sviluppo di strumenti per la valutazione funzionale e la riabilitazione delle patologie della spalla, a partire da un numero e da qualche interrogativo: nel 2012, il 6 per cento degli infortuni totali riguardavano l’arto superiore. Tre le domande del lavoratore infortunato: quanto tempo servirà per recuperare? Cosa riuscirò a fare veramente? Riuscirò a tornare a lavorare? Per dare risposte efficaci, serve una riabilitazione non generica, ma personalizzata. Così, il Centro protesi Inail e l’Azienda Usl di Bologna hanno scelto di collaborare con l’Ospedale Cervesi di Cattolica, leader per tutte le patologie della spalla. Nel Laboratorio di biomeccanica intitolato a Marco Simoncelli (il giovane pilota nacque proprio in quella struttura), un’equipe di chirurghi e di fisioterapisti lavorano insieme per misurare numericamente la qualità del movimento e aiutare la successiva diagnosi, che sarà il più calzante possibile e sarà in grado di prevedere tempi e margini di recupero. A Inail saranno forniti strumenti semplici di valutazione da diffondere nelle unità territoriali, perché tutti possano disporre del trattamento migliore, ottimizzando i tempi.

“Il Centro protesi Inail, la sua collaborazione con il pubblico e i due progetti presentati rappresentano un’eccellenza – ha commentato il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini –: un’eccellenza di cui andare ancora più fieri perché alle cure unisce la ricerca, contribuendo così alla crescita occupazionale. La mission di queste realtà è dare speranza alle persone, per questo non un solo euro sarà tagliato rispetto agli anni passati. Gli 8 miliardi da destinare alla sanità sono confermati, cosi come i 460milioni per il welfare. Qualità e attenzione delle persone: nel vostro lavoro c’è molta Emilia-Romagna”. (Ambra Notari)

Il metodo analogico

Il metodo analogico, ideato dal maestro Camillo Bortolato, è riuscito in pochi anni a rivoluzionare la didattica della matematica nella scuola primaria, aiutando più di 500.000 alunni ad avvicinarsi all’apprendimento in un modo nuovo, spontaneo, a misura di bambino.

Il Centro Studi Erickson organizza in tutto il territorio nazionale corsi di formazione sul metodo analogico, avvalendosi della collaborazione di una rete di formatori specializzati e di comprovata esperienza.

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Quali sono i punti di forza della tua didattica inclusiva? E quelli di debolezza?

Questo questionario è uno strumento di autovalutazione, utile per riflettere sulle proprie metodologie e prassi didattiche, senza chiaramente nessuna volontà di valutare la qualità globale dell’insegnamento.

Compilandolo, potrai capire dove già stai agendo in ottica inclusiva e dove invece è possibile indirizzare maggiori approfondimenti, aggiornamento professionale e sviluppo di prassi didattiche efficaci, valorizzando i sette punti chiave della didattica inclusiva presentati nel volume BES a scuola.

Rispondi alle domande, pensando alla tua esperienza e alle metodologie didattiche adottate in classe.

Al termine verrà visualizzato il tuo profilo con un grafico a radar che indicherà la tua posizione rispetto alle dimensioni analizzate.

Per compilare il questionario sono necessari circa 10 minuti.

Forchette, braccia robotiche, supporti: ausili al servizio dei disabili

Forchette, braccia robotiche, supporti: ausili al servizio dei disabili

Conclusa la prima edizione di Hackability, gara non competitiva per la realizzazione di ausili tecnologici a basso costo. Per un mese, designer e disabili hanno lavorato insieme su oggetti realizzabili con stampanti 3 D

da Redattore sociale
25 marzo 2015

TORINO – C’è la forchetta elettronica per attorcigliare gli spaghetti, il braccio robotico per mangiare la bistecca o il carillon a ultrasuoni, che insegna a camminare ai bambini ciechi dalla nascita. Ecco cosa accade quando metti insieme un gruppo di designer all’avanguardia con altrettanti disabili dotati d’ingegno e attitudine al problem solving. A farli incontrare, a Torino, ci hanno pensato quelli del consorzio Kairos, raggruppamento di cooperative sociali che lavorano su tutto il territorio sabaudo; e che a febbraio hanno lanciato la prima edizione di “Hackability”, una gara “non competitiva” per la realizzazione di ausili tecnologici low cost rivolti ai portatori di disabilità. Che si è conclusa nei giorni scorsi con la premiazione di cinque prototipi realizzati utilizzando stampanti 3 D e macchine a taglio laser, e progettati da altrettante squadre composte da creativi e disabili.

Il primo incontro era avvenuto il 7 febbraio nella sede di Fablab, laboratorio di ingegneria digitale nel quartiere di San Salvario. Quel giorno, progettisti e portatori di disabilità avevano elencato le rispettive necessità e competenze, dividendosi quindi in gruppi da cinque persone ciascuno, per lavorare a progetti che li hanno tenuti occupati per tutto il mese appena trascorso.

Giancarlo Posati, ad esempio, è un uomo sulla sessantina, paralizzato dal collo in giù. Per trovare un apparecchio che gli permettesse di telecomandare televisore, decoder e radio, le sue ricerche lo hanno portato fino in Danimarca: il dispositivo ha addirittura un telefono cellulare incorporato, ma proprio per questo la batteria ha una vita estremamente breve e va ricaricata di continuo. A ovviare ci ha pensato Francesco Rodighiero, designer industriale specializzato in domotica sociale; che ha realizzato “Mando”, un telecomando universale che, grazie all’uso combinato di infrarossi e radiofrequenze, può comandare in remoto qualsiasi tipo di elettrodomestico, oltre agli apparecchi radiotelevisivi. “Con il nostro modello non si può telefonare – scherza Rodighero – ma il costo è sceso da 2500 a 200 euro”. Ma la vera novità, come spiega  Rodighiero, è che il dispositivo “può clonare le frequenze di qualsiasi altro telecomando”. “All’interno, – precisa – oltre a un trasmettitore, abbiamo inserito un ricevitore: in questo modo, ‘Mando’ può intercettare gli impulsi diretti a un qualsiasi elettrodomestico, registrandoli e utilizzandoli per telecomandarlo”.

Ivan Vannicelli, invece, è affetto da una forma di disabilità motoria: ha una vera passione per gli spaghetti, ma fino a qualche tempo fa li mangiava di rado, perché le sue dita non riescono a modulare il movimento della forchetta. A ovviare, in questo caso, ci ha pensato la squadra capitanata da Daniele De Angelis, progettista specializzato in design industriale. Che per Ivan, al costo complessivo di 25 euro circa, ha realizzato una forchetta elettronica che li attorciglia al solo tocco di un pulsante. “Abbiamo iniziato prendendo una serie di calchi delle sue mani – spiega De Angelis – per progettare un’impugnatura che vi si adattasse alla perfezione. Quindi è bastato inserire un motorino dc, un interruttore e una batteria al litio: tutti componenti acquistabili in un qualsiasi negozio di elettronica”.

Proprio la semplicità di progettazione e d’uso pare il trait d’union di molte delle creazioni presentate: per aiutare una ragazza non vedente a utilizzare il forno, ad esempio,  Domenico Cardinale ha progettato “Manipola”, prototipo di manopola da forno con i vari simboli posti in rilievo. Per permettere a Valentina Alessandria di spostarsi dalla sedia a rotelle al sedile della macchina senza affaticare troppo le braccia, invece, la squadra di Luisa Gardin ha inventato una semplice plancia ergonomica con delle fessure per le mani, del tutto priva di componenti elettronici, che può essere riposta sul retro della carrozzina e, all’occorrenza, montata su uno dei lati.

“L’idea – spiega Carlo Boccazzi Varotto, ideatore dell’iniziativa – era di costruire oggetti di alta qualità, che fossero però facilmente riproducibili a costi contenuti, grazie alle possibilità offerte da macchinari come le stampanti 3 D e alla flessibilità di componenti come le schede Arduino. Questa forma di prototipizzazione leggera fa parte di una cultura che negli Stati Uniti risale agli anni 70, ma in Italia è molto più recente. Oggi, recandosi in un Fab lab (termine che indica un’officina che offre servizi di fabbricazione digitale) è possibile realizzare qualsiasi oggetto con grande risparmio di tempo e denaro: per questo, a breve caricheremo in rete tutti i progetti sotto licenza creative commons, in modo che chiunque possa fruirne”. (ams)

La dislessia sale in cattedra

La dislessia sale in cattedra. Se ne parla all’Università di Siena

 

La dislessia sale in cattedra. Di disturbi dell’apprendimento si parlerà, infatti, anche all’Università di Siena grazie ad un’iniziativa promossa dall’Associazione SerenaMente e dall’Ufficio Accoglienza Disabili dell’Ateneo senese in collaborazione con il Centro Dedalo e l’AID (Associazione Italiana Dislessia) -sezione di Siena.

Un Open Day Young gratuito rivolto agli studenti universitari e delle scuole superiori che si terrà sabato 14 marzo dalle 14 alle 24 presso il Complesso San Niccolò negli spazi ubicati al piano terra. Interventi, laboratori esperenziali e proiezioni video arricchiranno la riflessione intorno a diagnosi precoce, strumenti compensativi, percorsi personalizzati e metodologie didattiche in ambito scolastico e universitario, approfittando della competenza di esperti logopedisti e operatori del doposcuola specializzato e dei racconti e  testimonianze dirette dei ragazzi dislessici.

Si comincia alle ore 14 con il saluto dei rappresentanti delle istituzioni presenti e dei rappresentanti dell’Associazione Serena-Mente. Seguirà il racconto delle attività del doposcuola realizzato dall’Associazione che viene direttamente dalla voce dei ragazzi con DSA che lo frequentano. Dopo la proiezione di un video a cura dell’AID-sezione di Siena, ci sarà un focus specifico dedicato al tema “Il metodo di studio efficace dalle Scuole Superiori all’Università”. Il pomeriggio proseguirà con un laboratorio esperenziale condotto dai ragazzi nel quale sarà possibile condividere esperienze, dubbi e lavorare sulle motivazioni indispensabili per affrontare nuovi percorso scolastico. Un desk informativo realizzato dall’Ufficio Accoglienza Disabili dell’Università in collaborazione con l’equipe multidisciplinare del Centro Dedalo fornirà informazioni utili ad orientare meglio i ragazzi con DSA alle facoltà universitarie. Le lingue straniere saranno al centro di un laboratorio specifico per approfondirne l’apprendimento con strategie efficaci mentre un altro laboratorio dimostrativo illustrerà l’uso di ePico! il programma compensativo per la lettura, la scrittura, lo studio e l’organizzazione delle informazioni. Grande attesa per la proiezione del film “Stelle sulla terra” di Aamir Khan e per il laboratorio di Musica&Dislessia nel quale viene mostrato in che modo la musica viene impiegata come strumento riabilitativo, la cosiddetta via fonologica che mediante il suono favorisce l’apprendimento. In chiusura è previsto un aperitivo con musica live. Gli studenti potranno divertirsi e ballare fino a mezzanotte. Un modo per passare una serata diversa in spazi inconsueti solitamente dedicati allo studio.

Gli Open Day saranno tre giornate di consulenza gratuita presso il Centro Dedalo in Via Massetana Romana 64 (sopra l’Euronics), previste sabato 28 febbraio, sabato 14 marzo e sabato 28 marzo, nelle quali sarà possibile acquisire informazioni e strumenti per orientarsi nel trattamento dei disturbi dell’apprendimento.

Attivazione dei corsi di formazione sulle competenze digitali dei docenti

USR Lazio. Attivazione dei corsi di formazione sulle competenze digitali dei docenti

Si comunica che l’Istituto Margherita di Savoia è stata individuata come scuola-polo del PNSD e ha attivato i corsi di formazione, finanziati dal M.I.U.R. con D.D.G. 3573 del 20/12/2013, per le competenze digitali rivolti ai docenti in servizio presso le scuole della Regione Lazio.
Ogni corso prevede di norma 2 incontri in presenza di 3 ore ciascuno, riproposti in periodi diversi nelle cinque sedi formative afferenti a questo scuola-polo, di seguito specificate:
– Istituto Magistrale Statale “Margherita di Savoia” – Via Cerveteri, 55/57 – Roma;
– Liceo Classico Statale “Giulio Cesare” – Corso Trieste, 48 – Roma;
– Istituto Tecnico Industriale Statale “Vallauri” – Via Salvo d’Acquisto, 37 – Velletri (RM);
– Istituto Comprensivo Velletri Centro – Via Oberdan, 1 – Velletri (RM);
– Istituto Comprensivo Statale – Via Bellini, 1 – Cassino (FR).
INFO: http://iismargheritadisavoia.it/polo-formativo-

Il murale degli “artisti autistici” sarà esposto al palazzo dell’Onu

Il murale degli “artisti autistici” sarà esposto al palazzo dell’Onu

Sbarcherà a New York , diviso in dieci pannelli, per essere esposto fino alla fine del mese in una sala del Palazzo di Vetro: è l’opera collettiva che i ragazzi autistici convocati da Insettopia realizzeranno, il 2 aprile, presso il Maxxi di Roma. “Mettiamo al mondo l’inconcepibile!”

da Redattore sociale
24 marzo 2015

ROMA – Dal Museo Maxxi di Roma viaggeranno direttamente fino al Palazzo dell’Onu di New York, per raccontare a tutto il mondo qualcosa di nuovo sull’autismo: sono le opere egli “artisti autistici” di Insettopia, convocati da Gianluca Nicoletti per il 2 aprile al Maxxi, dove realizzeranno un grande murale, per celebrare la Giornata mondiale dell’autismo. L’opera sarà quindi divisa in dieci pannelli e imbarcata su un aereo per New York, dove resterà esposta, nella prestigiosa sede, per un mese.

E i “grandi preparativi per il 2 aprile” li racconta Nicoletti sul suo blog: “Si stanno muovendo eserciti! – riferisce – Mi diverte vedere all’opera nei corridoi più usurati i professionisti dell’ autismo, affannosissimi a contendersi con il bilancino quali saranno gli equilibri da rispettare tra le varie associazioni, correnti politiche, parrocchie, venature dello spettro…Nei vari talk televisivi che quel giorno avranno in scaletta un passaggio sull’ autismo, come l’ hanno avuto per la festa del papà, per san Valentino, per il compleanno di Simona Ventura ecc.”.

Accanto ai “professionisti dell’autismo”, lontano dagli “usurati corridoi”, ci sono loro, “gli impresentabili” di Nicoletti, che ultimamente hanno fatto proprio “il mantra che ci ha regalato l’amico Bergonzoni, che è un poeta e ci ha detto ‘mettiamo al mondo l’inconcepibile!’. Questo  ci ripetiamo e andremo avanti fino a che non vedremo i nostri figli ‘opere d’ arte’ esposti al Maxxi”. Ed è a questi “impresentabili” che aprirà le parti niente meno che il Palazzo dell’Onu: “una grande notizia – annuncia Nicoletti -: il  murale che i nostri autistici artisti realizzeranno il 2 aprile al Maxxi sarà diviso in dieci pannelli che saranno esposti per un intero mese al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York. L’ Italia è uno dei pochi Paesi che hanno ottenuto uno spazio espositivo nella prestigiosa sede dell’ ONU, in quanto le è stata assegnata la vice presidenza nei lavori preparatori per la convenzione sui diritti delle persone con disabilità”.

Corsi di tifloinformatica Apple e Windows

UICI Modena. Corsi di tifloinformatica Apple e Windows

Il Consiglio dell’I.Ri.Fo.R. ISTITUTO PER LA RICERCA, LA FORMAZIONE E LA RIABILITAZIONE, Sez. Prov.le di Modena ha deciso di attivare corsi di informatica per sistemi operativi Apple e Windows.
Per quanto riguarda l’argomento Apple è stato organizzato un corso base con sistema operativo OSX 10.10 Yosemite, l’ultimo uscito della casa di Cupertino, mentre per quanto riguarda Windows, con screen reader NVDA, la versione 7 o 8 in base alle esigenze dei corsisti.
I corsi avranno entrambi durata di 24 ore che si svolgeranno in 6 sabati presso la nostra sede di Via Don Lorenzo Milani, 54.
Le adesioni sono aperte anche a tutti coloro che hanno l’esigenza di apprendere le tecniche di utilizzo di sistemi operativi assistiti, Insegnanti di sostegno, genitori, volontari ecc.
Si prega di iscriversi esclusivamente via mail all’indirizzo modena@irifor.eu entro mercoledì 25 marzo.
Sabato 28 marzo, alle ore 15.00, ci sara’ un primo incontro per dare la possibilità ai docenti di formare i gruppi di lavoro.
Per info, rivolgersi alla segreteria della sezione allo 059 30 00 12 o al Presidente Ivan Galiotto al 339 73 85 484.
ISTITUTO PER LA RICERCA, LA FORMAZIONE E LA RIABILITAZIONE
SEZIONE PROVINCIALE DI MODENA
Tel. 059 30 00 12
Via Don Lorenzo Milani, 54
E-mail: modena@irifor.eu
41122 Modena
Sito: www.uicimodena.it

Get Online Week: settimana europea dell’inclusione digitale

Settimana europea dell’inclusione digitale: le iniziative di CittadinanzAttiva e BandieraGialla

Dal 18 al 29 marzo si celebra il Get Online Week: la settimana europea dedicata all’inclusione digitale e alla promozione, attraverso la rete, di nuove opportunità per i cittadini.
La manifestazione è promossa dalla rete Telecenters Europe di cui fa parte anche la Regione Emilia Romagna con il Progetto Pane e Internet.

E proprio grazie all’apporto della Cabina  di Regia Pane e Internet, che vede tra i partner anche il Forum Terzo Settore Emilia Romagna, nella nostra regione saranno organizzate più di 50 iniziative per sensibilizzare i cittadini sull’uso di Internet e del digitale. Durante la settimana sono in programma inaugurazioni dei primi Punti Pane e Internet; attività formative; incontri per la promozione della facilitazione digitale nelle biblioteche; appuntamenti tematici sulla comunicazione web e testimonianze sulle opportunità di lavoro e imprenditoriali in ambito digitale, convegni e tanto altro.

Due gli appuntamenti promossi dalle organizzazioni del Forum.
Mercoledì 25 e giovedì 26 marzo , dalle 9 alle 13, l’associazione CittadinanzAttiva e Informatici senza Frontiere organizzano presso la sede di CittadinanzAttiva, in via Irma Bandiera 3/2 a Bologna, due giornate di informazione e approfondimento. Tra i temi trattati quello delle informazioni on line sul tema del riciclo e della raccolta differenziata a Bologna; la sicurezza e l’affidabilità negli acquisti on line; l’alfabetizzazione informatica per promuovere l’inclusione digitale e l’orientamento ai servizi online offerti dalle banche attraverso l’home banking.

“Scrivere e comunicare in modo efficace sul web” sarà invece il tema al centro dell’incontro promosso dal circolo Arci BandieraGialla assieme al Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara e in programma a Ferrara giovedì 26 marzo dalle 16.30 alle 19.30 presso la sede del CSV, in via Ravenna 52. L’appuntamento è rivolto ai gruppi del terzo settore per un’introduzione agli strumenti e ai metodi per una comunicazione efficace sul proprio territorio, con i propri soci e le istituzioni, anche attraverso le nuove opportunità offerte dalla rete, dai social network a tutti gli strumenti multimediali (video, foto, suoni, …). Per partecipare è necessario comunicare la propria iscrizione al Centro Servizi di Ferrara: tel. 0532/20.56.88 – segreteria@csvferrara.it

Difficoltà grafomotorie, disgrafia o scarsa volontà?

Bicinicco (UD). Difficoltà grafomotorie, disgrafia o scarsa volontà?

Martedì 31 marzo 2015 alle ore 20.30, presso la Sala Conferenze del Centro di Aggregazione Giovanile di Bicinicco (UD), all’interno del ciclo di incontri rivolti a genitori e docenti, appuntamento dal titolo
“Difficoltà grafomotorie, disgrafia o scarsa volontà?”

La disabilità tra le riforme

La disabilità tra le riforme

Lunedì 23 marzo 2015 alle ore 9.00, presso l’Auditorium della Regione FVG – Via Sabbadini, 31 – a Udine, il Centro InfoHandicap FVG e la Coop. Soc. Hattiva Lab, con il patrocinio della Regione FVG, di FederSanità ANCI e la Consulta regionale delle Associazioni delle Persone Disabili e delle loro Famiglie del FVG Onlus, organizzano un Focus sulla Riforma Sanitaria del Friuli Venezia Giulia, aperto a tutti, dal titolo
“La disabilità tra le riforme”
Parteciperà la dott.ssa Maria Sandra Telesca, Assessore alla salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociale e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia.