Archivi categoria: Sociale

DSA e SCUOLA: a partire dal 30 Giugno cambiano le cose!

da Il Pescantinese

DSA e SCUOLA: << a partire dal 30 Giugno cambiano le cose !

A partire dal 30 Giugno gli psicologi che lavorano presso Studi privati del Veneto non potranno piu’ emettere diagnosi dalla scuola per i disturbi specifici dell’apprendimento ( DSA ), come ad es. la dislessia.

Questo comporterà un consistente aumento delle liste d’attesa per le ULSS e, di conseguenza, deiu ritardi nell’attivazione degli aiuti a scuola imposti dalla legge 170 del 2010. Tale Problema avrà serie ripercussioni sulle famiglie di bmbini con DSA che non potranno piu’ esercitare il diritto alla salute per i propri figli.

Dalla legge regionale 16/2010 si evince che ” i disturbi specifici dell’apprendimento ( dsa ) , ossia la dislessia , la disgrafia o disortografia e la discalculia, rappresentano il 20-25% di tutti i problemi dell’apprendimento che emergono durante i primi anni della frequenza scolastica, che nel loro insieme coinvolgono il 15-18% della popolazione in età scolare. Nel 60%dei casi i DSA nn sono isolati e si associano fin dall’inizio a disturbi dell’atte nzione, della condotta e psicopatologici ” .

Stime piu’ caute parlano del 3-4% circa, confermate da dati piu’ recenti rilevati iin Friuli Venezia Giulia direttamente sulla popolazione scolastica che rintracciano la presenza di circa il 3,1- 3,2 % di DSA.

Inclusione scolastica: riforme e temi urgenti

Inclusione scolastica: riforme e temi urgenti

Molti i temi relativi al diritto allo studio sul tavolo dello specifico Comitato tecnico dell’Osservatorio del Ministero dell’Istruzione sull’inclusione degli alunni con disabilità.

Presieduto dal sottosegretario Reggi, il Comitato, l’11 giugno, ha visto la partecipazione di esperti universitari, dirigenti ministeriali e di FAND e FISH, le federazioni maggiormente rappresentative delle associazioni di persone ed alunni con disabilità.

Si è discusso della proposta di legge predisposta da tempo dalle associazioni per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica e già presentata all’Osservatorio. Le disposizioni che la proposta prevede potrebbero favorire la continuità didattica, oggi frenata dal diffuso precariato, creando degli appositi ruoli per i docenti per il sostegno.

Vi si ribadisce anche l’obbligo di riduzione del numero di alunni per classe e del numero di alunni con disabilità nella stessa classe. Ed ancora: l’obbligo di formazione iniziale ed in servizio dei docenti sulle didattiche inclusive.

La proposta – già presentata – in Parlamento sarà esaminata entro luglio dal Ministero insieme con i parlamentari firmatari e le associazione per accelerarne l’approvazione.

Le associazioni hanno poi richiesto il ripristino dei fondi ministeriali per l’inclusione scolastica, fortemente ridotti sino quasi all’eliminazione negli ultimi anni. A tal proposito ci saranno a breve incontri col Ministero dell’Economia.

Inoltre, entro giugno, in attuazione di disposizioni già vigenti, verrà emanata una circolare che, a partire dall’inizio di settembre, avvierà la formazione dei docenti di classe dei singoli alunni con disabilità ed altri bisogni educativi speciali anche per evitare la delega didattica ai soli docenti per il sostegno.

Assai dibattuti problemi urgenti come la garanzia di “accessibilità” dei “prodotti informatici” (registri elettronici, portale MIUR ecc.), quello del controllo sull’adeguatezza degli attuali corsi di specializzazione per il sostegno, su cui sono state presentate interrogazioni parlamentari, e quello dello sciopero del personale ATA. A partire dal 1° settembre sarà infatti loro revocata l’indennità per l’assistenza igienica agli alunni con disabilità più gravi. Ciò comprime fortemente il diritto allo studio di tali alunni e le associazioni si sono dichiarate intenzionate a sostenere lo sciopero, se non si troveranno soluzioni adeguate e urgenti. Su quest’ultimo aspetto il Sottosegretario Reggi, in chiusura, ha dichiarato che una soluzione andrà certamente trovata.

Un ultimo aspetto riguarda la sensibilizzazione: la celebrazione del 3 dicembre – Giornata mondiale delle persone con disabilità – quest’anno si svolgerà per la prima volta d’intesa tra Ministero ed associazioni.

Il Presidente Nazionale FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
Vincenzo Falabella

Il Presidente Nazionale FAND – Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità
Giovanni Pagano

Hai un figlio disabile? Non vai in pensione

da VITA.IT

Hai un figlio disabile? Non vai in pensione

di Sara De Carli

Con la riforma Fornero i permessi goduti con la legge 104 e la maternità facoltativa non vengono “conteggiati” ai fini pensionistici. Carlo Giacobini spiega l’assurdità di questa norma, «che si può cambiare solo con una nuova legge»

<fornero-elsa4.jpg>
Il titolo è forte, un po’ estremizzato, ma la sostanza ci è molto vicina. Sui social, un genitore ha fatto una sintesi concreta: «ci stai dicendo che per noi genitori con la 104 (cioè con figli disabili gravi) al posto del pre-pensionamento di 5 anni di cui si discute da decenni, toccheranno cinque anni di lavoro in più rispetto a tutti gli altri?!? Non c’è mai limite alle assurdità su questo tema».
C’è da non crederci, per la palese ingiustizia della misura, ma è proprio così. Andiamo per gradi. La riforma Fornero ha introdotto la “pensione anticipata”, stabilendo che per andare in pensione prima dell’età anagrafica prevista (in questo momento 66 anni e tre mesi per gli uomini e un minimo di 62 e tre mesi per le donne) servono (nel 2013) 42 anni più 2 mesi di contributi versati per gli uomini e 41 più 2 mesi per le donne. La riforma prevede anche che chi fa richiesta di questa pensione anticipata – che prevede comunque un consistente requisito contributivo – prima dei 62 anni avrà una penalizzazione dell’1 o del 2% a seconda dei casi. Nel conteggio di questi anni entrano però  – questa è la novità  – solo i giorni «effettivamente lavorati» e non quelli coperti da contributi figurativi, fatta eccezione per infortuni, malattia, servizio di leva e maternità obbligatoria. Di fatto chi si presenta allo sportello Inps si sente dire che i giorni in cui un lavoratore è stato assente per permessi retribuiti per motivi familiari, lutto, diritto allo studio, donazione del sangue, sciopero non sono “buoni”. Volgare e antipatico, ma i giorni si conteranno in unità o decine. Ma non solo. L’enormità della cosa arriva qui: non valgono nemmeno i giorni di assenza per la legge 104/1992 (che riconosce permessi retribuiti per l’assistenza di un figlio disabile) e addirittura il congedo parentale (ex maternità facoltativa). Si tratta di 180 giorni a figlio nel caso del congedo parentale e di 3 giorni al mese nel caso della 104 (più il congedo straordinario di due anni), che in una vita da genitore di figlio disabile diventano un pesante pacchetto. Se nel computo dei 42 e rotti anni ci sono delle giornate così, coperte solo da contributi figurativi, scatta la decurtazione dell’assegno (dell’1% o del 2%, a seconda dei casi): l’alternativa è una sola, restare al lavoro per recuperare i giorni mancanti (qui le informazioni più tecniche). Carlo Giacobini, il direttore di HandyLex, è uno dei più grandi esperti in Italia di diritti e persone con disabilità ed è stato il primo in assoluto a sollevare la questione.

Quella che circola è un’interpretazione, un timore, o è proprio vero? Scusi la domanda, ma suona talmente assurdo…
È vero e non dipende dall’Inps. È scritto nero su bianco nella norma della manovra Fornero, legge 214 del 2011, articolo 24 combinata con art. 14 della legge 14 del 24 febbraio 2012. Quei 42 anni e 2 mesi devono riferirsi a lavoro effettivamente prestato, eccezionalmente sono conteggiate come lavoro prestato le assenze per malattia, maternità obbligatoria, infortunio, servizio di leva. Tutto il resto è fuori.
Come mai la questione viene a galla solo ora?
L’avevamo segnalato già nel 2011, ma in quel momento la situazione politica era tale che non si è riusciti a portare l’attenzione su questo tema come su altri, altrettanto delicati. La manovra Fornero comunque si è perfezionata solo a luglio e quindi con le prime persone che stanno andando in pensione con quelle regole la situazione è esplosa.
Per un genitore con un figlio disabile, concretamente le nuove regole cosa comportano?
Questo significa che chi ha fruito di due anni di congedo dovrà lavorare due anni in più per maturare quel diritto. Se non lo fa incorre in penalizzazioni di trattamento. Facciamo i conti, la legge 104 dà diritto a tre giorni al mese di assenza, che fanno 30 all’anno: questo significa che il padre di un ragazzo con disabilità che oggi ha 60 anni e per 20 anni ha usufruito dei permessi lavorativi mensili, dovrà rimanere in servizio due anni in più. Una beffa: quello che era ipotizzato come un aiuto, alla fine della fiera vene fatto pesantemente ripagare.
Tra le famiglie c’è grande disorientamento. Come vi muoverete ora?
Solo un intervento normativo potrà sanare questa situazione, non c’è altra strada. Tecnicamente è molto semplice, basta aggiungere alla legge un periodo che include i permessi per la legge 104 e i congedi parentali fra le eccezioni. Il vero nodo da affrontare sarà quello della copertura. È una questione eminentemente politica. Noi stiamo già predisponendo una proposta di legge da presentare, ma deve esserci un gruppo trasversale di parlamentari che poi se ne faccia carico in Parlamento.

Educare è orientare

Convegno Educare è orientare

Sede del corso e date: Università Pontificia Salesiana, Roma, 25 ottobre 2014

Promosso da:
Università Pontificia Salesiana, Facoltà di Scienze dell’Educazione, in collaborazione con Edizioni Centro Studi Erickson e la Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”.

Relatori:

Pina Del Core (Preside della Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, Roma)
Anna Maria di Fabio (Docente di Psicologia dell’orientamento professionale, Università di Firenze)
Giorgio Sangiorgi (Presidente Società per l’Orientamento, Università di Cagliari)
Speranzina Ferrario (Responsabile nazionale del Piano per l’orientamento permanente del MIUR)
Maria Assunta Zanetti (Presidente C.OR. Centro Orientamento, Università di Pavia)
Anna Grimaldi (Dirigente Isfol)
Massimo Margottini (Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre)
Arduino Salatin (Preside dello IUSVE di Venezia e Vice Presidente Invalsi)
Lauretta Valente (Presidente del Ciofs-FP)
Alessandro Ferraroli (già Presidente Cospes)
Michele Pellerey (Emerito di Didattica generale, Università Salesiana di Roma)

Comitato scientifico:
Michele Pellerey, Pina Del Core, Speranzina Ferraro, Massimo Margottini

Comitato organizzativo:
Dariusz Grzadziel, Emad Samir, Stefano Tognacci

Presentazione
Nel 1954 iniziava le sue pubblicazioni la rivista Orientamenti Pedagogici. L’editoriale del suo primo numero, firmato da Pietro Braido, era dedicato al tema “Educare è orientare”. Orientare in due direzioni: come aiuto e guida all’elaborazione di un personale progetto di vita, ma soprattutto come base e sostegno per il potenziamento della persona nelle qualità individuali che consentono di affrontare positivamente le sfide della vita, dello studio e del lavoro e così poter realizzare le proprie aspirazioni. In altre parole l’orientamento andava considerato come dimensione fondamentale di ogni processo educativo e formativo. In questa prospettiva andavano rilette anche le sue due declinazioni: come orientamento scolastico e come orientamento professionale.
La giornata di studio è stata progettata come conclusione di un’annata della rivista dedicata, a sessant’anni della sua prima pubblicazione, alla stessa tematica: Educare è orientare. La finalità fondamentale dell’iniziativa è rivolta a una rilettura delle tendenze presenti nella pratica e nella riflessione critica in merito allo sviluppo di tale dimensione educativa e formativa. Ciò risulta sempre più urgente di fronte alle sempre più sollecitanti e per molti versi drammaticamente impegnative trasformazioni della società e del mondo del lavoro. Basti pensare alle ricadute, anche sul piano delle scelte personali, dovute ai fenomeni di globalizzazione e di innovazione tecnologica e comunicativa.

http://formazione.erickson.it/corsi_convegni/educare-orientare/?utm_campaign=maggio&utm_medium=email&utm_source=111

A Gaza Italia e Palestina s’incontrano per i diritti delle persone disabili

A Gaza Italia e Palestina s’incontrano per i diritti delle persone disabili

 

Giovedì 29 maggio 2014 EducAid in partenariato con FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha organizzato a Gaza City un incontro per celebrare la ratifica da parte dello Stato di Palestina della Convenzione sui Diritti delle persone con disabilità e per discutere sui prossimi passi da compiere per applicare appieno la Convenzione stessa.

Secondo EducAid e FISH questo è un momento particolarmente favorevole per agire sulle istituzioni pubbliche anche in vista della formazione del nuovo Governo Palestinese atteso ad ore.

Hanno partecipato all’incontro tutte le organizzazioni di persone con disabilità della Striscia di Gaza ed un nutrito numero di organizzazioni non governative palestinesi ed internazionali che lavorano nel settore.

All’incontro ha partecipato Pietro Barbieri, in quanto esponente di spicco del movimento delle persone disabili in Europa, portavoce del Forum Terzo Settore in Italia ed ex-presidente di FISH. Nonostante la sua disabilità è riuscito a superare le barriere costituite dal check point di Erez, unico accesso alla Striscia venendo da Israele.

Cuore della discussione la Convenzione che indica al Governo le modalità per implementare efficacemente la Convenzione stessa: i governi devono nominare un referente per la Convenzione che annualmente dovrà redigere un rapporto sulla reale situazione dei diritti delle persone disabili che deve essere trasmesso alle Nazioni Unite.

La società civile ha un ruolo altrettanto importante dovendo redigere un rapporto ombra che, come il precedente, va inviato alle Nazioni Unite.

Come ha affermato Pietro Barbieri, “le organizzazioni possono imparare molto dagli incontri necessari per elaborare il rapporto ombra; gli consente di capire il fenomeno della disabilità nel suo insieme, sviluppare un discorso comune e imparano ad essere efficaci nel rapportarsi con le istituzioni e con la società nella quale vivono.”

Adesso giustizia sociale

FISH a Renzi: adesso giustizia sociale

Calati i toni di una intensa campagna elettorale, FISH ritrova il clima più consono per rilanciare i temi che più le appartengono: quelli delle politiche sociali.

“Ci aspettavamo che un decreto che ha nell’oggetto la giustizia sociale cogliesse l’occasione per un rilancio delle politiche sociali a favore delle persone con disabilità, gli anziani, i minori.”

La riflessione è di Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, a margine del Decreto-legge 66/2014, più noto per essere il provvedimento che ha concesso i “famosi” 80 euro nelle buste paga di chi ha un reddito inferiore ai 24mila euro. Il decreto è in questi giorni all’esame del Parlamento per la conversione in legge.

“È un provvedimento che contiene molti elementi positivi in termini di trasparenza e ristrutturazione della gestione pubblica, che spinge verso una modalità di spesa più razionale, contenendo sprechi e abusi. Ma prevede anche significative restrizioni per Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. Oltre che ai Ministeri.”

Il decreto, in effetti, impone risparmi per 2,1 miliardi nel 2014.

Ai Ministeri 200 milioni (300 nel 2015 e nel 2016) vengono “tagliati” direttamente dal decreto-legge riducendo i relativi stanziamenti. I rimanenti 500 dovranno essere recuperati direttamente dagli stessi Ministeri.

Il Ministero dell’Istruzione, ad esempio, restituisce 6,3 milioni per il 2014 e 9,4 milioni per ciascuno dei due anni successivi. La preoccupazione corre all’obbligo di aggiornamento in servizio sulle didattiche inclusive, ottenuto dalle associazioni in sede di approvazione della Legge 128/2013 e che verosimilmente è destinato a rimanere lettera morta.

Ma poi tocca a Comuni, Città metropolitane e Province.

Il decreto impone loro risparmi di 700 milioni per il 2014 e di oltre un miliardo per ciascuno dei prossimi tre anni. Il risparmio dovuto dagli Enti locali sarà calcolato sulla loro spesa nell’ultimo triennio. È un calcolo indistinto, però, che comprende sia voci di ordinaria amministrazione e gestione che servizi sociali come le mense e i servizi scolastici o le rette in struttura per disabili, minori, anziani.

Paradossalmente verrebbero premiati i Comuni che meno spendono in servizi alla persona o che, magari, pretendono una maggiore partecipazione alla spesa.

“Ci sembra prevalga ancora la logica dei tagli lineari. – prosegue Falabella – Non si opera alcuna distinzione fra il tipo di spesa e la qualità dei servizi erogati dai Comuni e dalle Città metropolitane. Vengono messi sullo stesso piano la carta per le fotocopie e i servizi per i disabili o ai minori. Quella che era un’occasione di riqualificare la spesa e per premiare i Comuni più virtuosi in termini di politiche sociali rischia di andare persa se il Parlamento non interviene in sede di conversione in legge.”

La FISH chiede, quindi, un intervento correttivo su tali criteri, primo ed importante presupposto per rilanciare in modo efficace la spesa sociale (agli ultimi posti in Europa), per attuare il Piano di azione biennale per la disabilità e per ripensare l’inclusione sociale e il contrasto all’impoverimento senza i quali non vi è giustizia sociale.

Individuazione precoce delle difficoltà e dei disturbi di apprendimento (DSA)

Individuazione precoce delle difficoltà e dei disturbi di apprendimento (DSA) Legge 170/2010

GiADA: la soluzione ideale per far fronte ai concreti bisogni educativi e didattici della Scuola e per adempiere alle richieste normative della Legge 170/2010 e delle successive circolari ministeriali.

Cos’è?
GiADA permette di essere erogato grazie a pacchetti modulari e personalizzati in funzione delle esigenze della scuola. Prevede a inizio anno una prima somministrazione di prove didattiche validate e standardizzate a livello nazionale e una seconda somministrazione a fine anno scolastico.

Convegno Supereroi fragili

Convegno Supereroi fragili,
Rimini 24 e 25 ottobre 2014

1° CONVEGNO
#SUPEREROIFRAGILI
Adolescenti a scuola tra vecchi e nuovi disagi
Sede del corso: Palacongressi di Rimini

Data e orari
Venerdì 24 ottobre dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30
Sabato 25 ottobre dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.00

Presentazione
L’età preadolescenziale e adolescenziale rappresenta una fase delicata dello sviluppo, caratterizzata da rapide trasformazioni fisiche, psicologiche e relazionali. Durante il Convegno si approfondiranno le difficoltà e i disagi tipici dell’adolescenza, soffermandosi sulle possibili cause e sulle conseguenti reazioni e condotte comportamentali che spesso preoccupano familiari e insegnanti. Bullismo e cyberbullismo, disturbi del comportamento alimentare, condotte autolesive, dipendenze vecchie e nuove: un mondo intrecciato di difficoltà da gestire. Si forniranno indicazioni e suggerimenti operativi, con l’intento di stimolare una visione critica dei vari fenomeni, dei possibili interventi, senza trascurare l’importanza di una prevenzione adeguata e tempestiva.

Focus su
• Bullismo e cyberbullismo
• Vecchie e nuove dipendenze
• Identità digitale
• Autolesionismo
• Disturbi del comportamento alimentare
• Dispersione scolastica
• Devianza
• Sessualità
• Identità di genere
• Discriminazione ed esclusione

Struttura
Il Convegno è strutturato in 2 sessioni plenarie
e in 14 workshop di approfondimento .

Destinatari
Insegnanti, educatori, psicologi, medici, pedagogisti, riabilitatori e genitori.

Accreditamenti
Ministero della Salute
È stato richiesto l’accreditamento ECM per le figure riportate nell’apposita sezione del sito dedicato.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
L’accreditamento del Centro Studi Erickson al MIUR dà diritto all’esonero dal servizio del personale della scuola che partecipi al Convegno, nei limiti previsti dalla normativa vigente.
Accreditamento CFU (Crediti Formativi Universitari)
Con l’attestato di frequenza sarà possibile fare richiesta dei crediti CFU presso la propria Facoltà.

Newsletter disabilità

Newsletter disabilità, supplemento al n.129, maggio 2014

Contrassegni handicap, dal 14 luglio si ritirano al nuovo sportello Tper di
via San Donato 25
Da lunedì 14 luglio il contrassegno H di tipo europeo dovrà essere ritirato
esclusivamente presso gli sportelli di via San Donato 25 appositamente
dedicati da Tper a questa attività. Tutti coloro che hanno già presentato
richiesta di contrassegno H saranno contattati per fissare un appuntamento
per il ritiro che, come previsto dalla vigente normativa, deve essere
effettuato direttamente dal titolare del contrassegno, munito di documento
di identità valido e due foto formato tessera uguali e recenti.
Gli orari di apertura al pubblico dei nuovi sportelli di via San Donato
sono i seguenti:
da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.30; martedì e giovedì anche dalle
14.30 alle 18; chiuso sabato e festivi.
Da settembre il nuovo sportello sarà aperto anche al sabato mattina.
Leggi tutto nel sito degli sportelli sociali:
http://www.comune.bologna.it/sportellosociale/notizie/2731/76382

Lavori in strada Maggiore e zona via Carracci (ingresso Stazione FFSS)
Tutte le informazioni utili per ridurre al minimo i disagi
-Zona via Carracci:
http://www.comune.bologna.it/news/riqualificazione-de-carracci-al-i-lavori-definitivi
– Strada Maggiore:
http://www.comune.bologna.it/news/cantiere-bobo-tutte-le-informazioni-sui-lavori-di-strada-maggiore-e-mazzini

Permessi per la “104” a parenti di terzo grado
I tre giorni al mese di permesso retribuito per assistere familiari con
gravi handicap possono essere chiesti anche per parenti o affini entro il
terzo grado se costoro non hanno coniuge o genitori che possono assisterli.
Rispondendo con
l’interpello 19 del 26 giugno al quesito posto dalle associazioni Anquap e
Cida, il ministero del Lavoro chiarisce che questa è l’unica condizione e
non rileva che vi siano altri parenti o affini, di grado inferiore che
potrebbero assistere la persona disabile. Perché il lavoratore possa
chiedere i tre giorni di permesso per assistere un parente o un affine di
terzo grado è sufficiente, quindi, che i genitori o il coniuge della
persona che necessita dell’assistenza si trovino in una delle seguenti
condizioni: abbiano compiuto i sessantacinque anni di età; siano anche essi
affetti da patologie invalidanti; siano deceduti o mancanti.
Leggi tutto l’articolo del Sole24h ripreso dal sito dell’ASnffas
http://www.anffas.net/Page.asp/id=264/N201=1/N101=3856/N2L001=Varie/permessi-per-la-104-a-parenti-di-terzo-grado

Permessi legge 104. Utilizzazione dei permessi per scopi diversi
Sentenza n. 4984 del 4 marzo 2014:  Utilizzare i permessi della legge n.
104/1992, concessi per l’assistenza ad un soggetto invalido, per scopi
diversi, costituisce un inadempimento grave, che giustifica il
licenziamento senza preavviso da
parte del datore di lavoro. La sentenza riguarda un lavoratore privato, ma
quanto stabiliscono i giudici è riferibile anche ai lavoratori pubblici.
Leggi tutto:
http://www.aranagenzia.it/araninforma/index.php/maggio-2014/34-sentenze/1046-sentenza-corte-cass-n4984-2014

Disabilità, arrivano le “misure di semplificazione”
E’ tempo di “semplificazioni” per  la disabilità in Italia. O, almeno, così
pare: nel giro di pochi giorni, vanno infatti in questa direzione la
campagna lanciata dal responsabile Welfare del Pd Davide Faraone, mirata
proprio all’alleggerimento degli oneri burocratici che gravano sulle
persone disabili e sulle loro famiglie; a seguire, la circolare dell’Inps,
che esonera dalle visite di accertamento i minori con autismo “non lieve”
e, da ultimo, l’approvazione in Consiglio dei ministri, nei giorni scorsi,
del decreto-legge sulla semplificazione e trasparenza amministrativa.
Pubblicato il 24 giugno scorso in Gazzetta ufficiale, il decreto legge n.
90/2014, in attesa di conversione in legge ma già in vigore, contiene
infatti, all’articolo 5, importanti indicazioni per la “semplificazioni”
rivolte ai “soggetti con invalidità”.
Leggi nel sito dello sportello sociale:
http://www.comune.bologna.it/sportellosociale/notizie/2731/76357

Ricette mediche per i malati cronici
Riforma della Pubblica amministrazione pubblicata in Gazzetta ufficiale: in
particolare, con il D.L. 90/2014 sono state introdotte novita’ in tema di
sanita’.
– Art. 26 (Semplificazione per la prescrizione dei medicinali per il
trattamento di patologie croniche)
Grande novita’ per i malati cronici, cioe’ per piu’ di 14 milioni di
persone che rappresentano il 24% degli assistiti dal Servizio Sanitario
Nazionale. La validita’ delle ricette per i malati cronici passa infatti da
60 a 180 giorni. Inoltre, sempre per le patologie croniche, il medico puo’
prescrivere medicinali fino a 6 pezzi per ricetta, purche’ gia’ utilizzati
dal paziente da almeno 6 mesi. In tal caso, la durata della prescrizione
non puo’ comunque superare i 180 giorni di terapia. Niente piu’ file dal
medico di famiglia dunque, con uno snellimento burocratico che va a tutto
vantaggio dei malati cronici e delle loro famiglie.
Leggi tutto nel sito degli sportelli sociali:
http://www.comune.bologna.it/sportellosociale/notizie/2731/76363
(fonte newsletter salute informa)

Agevolazioni auto per disabili: novità per i minori
Una recente Circolare dell’Agenzia delle Entrate è tornata sulla
agevolazioni fiscali sui veicoli destinati al trasporto delle persone con
disabilità. Sono due le questioni trattate: le agevolazioni fiscali nel
caso di furto del veicolo, il tema dell’addattamento obbligatorio del
veicolo nel caso serva al trasporto di un minore. In entrambi casi la
normativa preesistente è stata modificata con esiti favorevoli alle persone
disabili.
Leggi la scheda informativa su handylex.org:
http://www.handylex.org/gun/agevolazioni_auto_furto_minori.shtml

Riforma Terzo Settore: plauso con distinguo

Riforma Terzo Settore: plauso con distinguo

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha diffuso in queste ore la bozza delle “Linee guida per una riforma del Terzo Settore”, un ambizioso intento di revisione delle regole che riguardano l’associazionismo no-profit, il volontariato, la cooperazione sociale, le fondazioni e le imprese sociali.

Si tratta di un assieme di interventi che si attendono da anni e che potrebbero rappresentare sia una giusta valorizzazione di questo settore che rappresenta una risorsa per l’Italia, sia l’occasione per qualificare gli interventi e premiare quelli più efficaci, corretti, trasparenti.

La FISH plaude, quindi, alla direzione intrapresa, si confronterà sui contenuti e attende di vederne declinare le azioni conseguenti.

Accoglie con interesse l’ipotesi del servizio civile universale, aperto finalmente a tutti i giovani che intendano davvero essere di aiuto al Paese mettendosi a disposizione con senso civico e con la voglia di intraprendere un’esperienza educativa e di servizio.

Con attenzione la FISH osserva la volontà di valorizzare il principio della sussidiarietà orizzontale e verticale investendo molto sulla partecipazione e sul coinvolgimento dei corpi intermedi e, in particolare, delle organizzazioni del terzo settore.

Su tale aspetto l’intenzione del Governo è quella di rivedere anche la Legge 328/2000 per coinvolgere maggiormente gli organismi non profit nella programmazione territoriale dei servizi. È una prospettiva positiva solo se a fianco ad un ruolo più forte del no-profit si prevede una più complessiva revisione della stessa 328/2000 – l’ultima legge quadro sui servizi sociali largamente inapplicata nelle sue parti più rilevanti – che consenta di ripensare efficacemente le politiche sociali a partire dalla definizione condivisa dei livelli essenziali di assistenza.

Nella bozza di Riforma viene espressa anche la priorità dell’“introduzione di incentivi per la libera scelta dell’utente a favore delle imprese sociali mediante deduzioni e detrazioni fiscali oppure mediante voucher.”

Riteniamo – segnala Vincenzo Falabella, Presidente FISH – che su tale sintetica dichiarazione sia opportuno un approfondito confronto che sia incentrato più sul principio e concetto di ‘libera scelta’ del Cittadino che sugli interventi di incentivo all’impresa sociale. Lo stesso riferimento alla voucherizzazione dei servizi e alle detrazioni/deduzioni non rappresenta una tutela completa ed esaustiva del diritto alla libera scelta.”

Anche su questi delicatissimi temi, negli interessi delle persone e delle loro famiglie, FISH parteciperà al dibattito e alla consultazione che si avvierà nelle prossime settimane.

Convegni

Corso base di formazione per tecnici ABA (Applied Behavior Analysis)

NEW    Corso base di formazione per tecnici ABA
(Applied Behavior Analysis)
Sede del corso: Trento (Edizioni Centro Studi Erickson)

Data e orari:
lunedì 9, martedì 10, mercoledì 11 giugno 2014: 9.00-13.00 e 14.00-18.00, giovedì 12 giugno 2014: 9.00-13.00 e 14.00-16.00

Docenti
Carlo Ricci (Presidente dell’Istituto Walden – Laboratorio di Scienze Comportamentali di Roma e Bari)
Chiara Magaudda (responsabile dell’Unità Operativa per l’intervento precoce sui disturbi pervasivi dello sviluppo dell’Istituto Walden)
Giorgia Carradori (psicologa, ANFFAS di Ostia), Alberta Romeo (psicologa clinica e psicoterapeuta)
Delia Bellifemine (psicologa e psicoterapeuta)

Presentazione
Il Centro Studi Erickson organizza, in collaborazione con l’Istituto Walden di Roma, il corso base di formazione per tecnici ABA (Applied Behavior Analysis).
Gli studi e le ricerche sulla validazione empirica dell’efficacia dei Programmi di Intervento Intensivo Precoce nell’ambito dei disturbi pervasivi dello sviluppo e nelle varie forme di autismo, mediante l’approccio Applied Behavior Analysis, assegnano un ruolo fondamentale come predittore di successo del trattamento alle attività quotidiane svolte dalla figura professionale che nell’approccio originale, nei Paesi anglosassoni, viene spesso etichettata con il termine “Terapista ABA”. In Italia tale termine richiama le figure professionali tipicamente sanitarie risultando riduttivo pertanto, in alternativa, utilizzeremo l’espressione di “Tecnico ABA”…

Per il programma completo consulta la pagina dedicata

Costi e modalità di iscrizione:
€ 450,00 + IVA 22% (€ 549,00 IVA inclusa), per la scheda di iscrizione clicca qui

ATTENZIONE!
Il corso è a numero chiuso, esauriti i posti disponibili non sarà più possibile iscriversi.

Il corso permette l’accesso all’elenco pubblico dei professionisti formati Erickson!

Le funzioni esecutive nei disturbi e nelle difficoltà di apprendimento
Sede del corso: Trento (Edizioni Centro Studi Erickson)

Data e orari:
venerdì 5 e sabato 6 settembre 2014: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00

Docente
Luigi Marotta (Logopedista, IRCSS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma e Università LUMSA, Roma)

Presentazione
Il corso fornirà ai partecipanti i protocolli di diagnosi condivisi ai sensi della Consensus Conference sui DSA del 2010, con attenzione anche alle ultime ricerche presenti in letteratura. Partendo da questi presupposti metodologici saranno proposte le attività di trattamento delle principali Funzioni Esecutive coinvolte nell’apprendimento di lettura, scrittura e calcolo: Attenzione, Memoria di Lavoro, Flessibilità Cognitiva e Capacità di Inibizione dello stimolo irrilevante. Si lavorerà direttamente su casi clinici sui quali dovrà essere formulata una diagnosi nosografica, proposte le prove di approfondimento per la diagnosi e le tecniche di trattamento logopedico. Le attività avranno un taglio prevalentemente pratico-applicativo.

Per il programma completo consulta la pagina dedicata

Costi e modalità di iscrizione:
€ 200,00 + IVA 22% (€ 244,00 IVA inclusa), per la scheda di iscrizione clicca qui
I corsi online di maggio
9 maggio 2014:La valutazione della disgrafia. Corso Base

9 maggio 2014:Il parent training nell’autismo

16 maggio 2014:Didattica metacognitiva e strategie di studio. Corso avanzato

16 maggio 2014:Il test BVN

23 maggio 2014:Lavorare con gli utenti musulmani

NEW    23 maggio 2014:Studenti con sordità. Linguaggio, lettura, grammatica e testualità
NEW    23 maggio 2014:Sviluppare i prerequisiti per la scuola primaria
Corsi online con iscrizioni sempre aperte:

Alunni con Bisogni Educativi Speciali: indicazioni operative per promuovere l’inclusione scolastica

Convegno
Sviluppare le abilità di comunicazione nella disabilità

Sede del corso: Trento (Edizioni Centro Studi Erickson)

Data e orari: venerdì 16 maggio dalle 14.00 alle 18.00 e sabato 17 maggio dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00

Docenti
Carlo Ricci (Istituto Walden, Roma)
Mauro Mario Coppa (Lega del Filo d’Oro, Osimo, Ancona)
Alberta Romeo (Istituto Walden, Roma)
Orazio Miglino (Seconda Università di Napoli)
Andrea Martinuzzi (IRCCS “E. Medea”, Associazione La Nostra Famiglia)
Maria Antonella Costantino (Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa, Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Fondazione IRCCS “Ca’ Granda” Ospedale Maggiore Policlinico, Milano)

Presentazione
Un’abilità di comunicazione deficitaria o inadeguata è alla base della maggior parte dei problemi di comportamento – frequenti in varie forme di disabilità – che ostacolano talvolta non solo l’apprendimento, ma anche la partecipazione sociale e la relazione interpersonale.L’incremento del repertorio e delle modalità comunicative deve quindi necessariamente essere una delle priorità nell’intervento educativo-riabilitativo per ampliare e rendere accessibili le possibilità di relazione e inclusione. Un adeguato sviluppo delle abilità comunicative riduce infatti sensibilmente la probabilità di sviluppare comportamenti disadattavi che diventano, in molti casi, l’unica modalità a disposizione delle persone con disabilità, per esprimere i propri i bisogni, richiamare l’attenzione o evitare una situazione non gradita.

Destinatari: educatori, logopedisti, psicologi, insegnanti di ogni ordine e grado.

Costi e modalità di iscrizione:
Il costo del Convegno è di € 220,00 IVA compresa, per la scheda dedicata clicca qui
————–

DSA Homework Tutor
Formazione di figure professionali a supporto del bambino, della famiglia e della scuola
Sede del corso: Trento (Edizioni Centro Studi Erickson)

Data e orari: lunedì 30 giugno, martedì 1 e mercoledì 2 luglio: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 e giovedì 3 luglio: dalle 9.00 alle 13.00

Docenti
Federica Brembati (AbilMente, Studio Associato di Psicologia e Pedagogia, Cassano d’Adda – Milano)
Roberta Donini(AbilMente, Studio Associato di Psicologia e Pedagogia, Cassano d’Adda – Milano)
Silvia Andrich (Centro Studi Erickson, Trento)
Mario Di Pietro (Servizio per l’Età Evolutiva, ULSS 17 di Este/Monselice, Padova)
Flavio Fogarolo (Associazione Lettura Agevolata onlus, Venezia)

————–
ADHD Homework Tutor
Formazione di figure professionali a supporto del bambino, della famiglia e della scuola
Sede del corso: Trento (Edizioni Centro Studi Erickson)

Data e orari: mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 agosto: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 e sabato 30 agosto: dalle 9.00 alle 13.00

Docenti
Francesca Offredi (UO NPI Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona)
Gianluca Daffi (Università Cattolica del Sacro Cuore e NPI Spedali Civili di Brescia)
Giorgia Sanna (Pedagogista, Centro Studi Erickson, Trento)
Silvia Andrich (Centro Studi Erickson, Trento)
Mario Di Pietro (Servizio per l’Età Evolutiva, ULSS 17 di Este/Monselice, Padova)

————–

Comunicare in modo efficace
Parole e gesti, pensieri ed emozioni. Come comunicare senza fare e farsi del male?
Sede del corso: Trento (Edizioni Centro Studi Erickson)

Data e orari: venerdì 12 settembre 2014: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 e sabato 13 settembre 2014: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00

Docenti
Giuseppe Maiolo (Libera Università di Bolzano e Cooperativa Sociale ONLUS Il Germoglio – Sonnenschein, Bolzano)

http://www.formazione.erickson.it

Biondelli e le azioni per la disabilità

Biondelli e le azioni per la disabilità

A quasi un mese dalla nomina dei sottosegretari, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ha finalmente provveduto ad affidare le relative deleghe.

All’onorevole Franca Biondelli sono state affidate le delicate tematiche della famiglia, inclusione e politiche sociali, immigrazione e politiche di integrazione.

Sarà quindi Biondelli il referente politico governativo anche sulle azioni per la disabilità che attendono da tempo un radicale e deciso intervento.

“Sarebbe ingenuo e intempestivo esprimere pareri, positivi o negativi che siano, su di un sottosegretario o di un ministro prima di averlo visto all’opera – così commenta Vincenzo Falabella, nuovo presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – Doveroso invece rivolgere un augurio di buon lavoro, data anche la mole delle aspettative che attende Biondelli.”

Apprezzate le primissime dichiarazioni di Biondelli rispetto all’ineludibile necessità di aumentare adeguatamente il Fondo per le non autosufficienze e di promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Ci si augura analoghi intenti anche per l’esangue Fondo per le politiche sociali.

Il neo-sottosegretario ha anche richiamato l’urgenza di abbreviare i tempi e le procedure per la concessione dell’indennità di accompagnamento, oggi attestati appena sotto i 400 giorni.

“Su tale aspetto – prosegue Falabella – non vorremmo che ci si limitasse ad un pur utile intervento di semplificazione amministrativa. Ricordiamo che i tempi di concessione delle provvidenze economiche sono lievitati negli ultimi anni, pur essendo stato informatizzato l’intero sistema, perché INPS ha occupato enormi risorse umane e organizzative nella verifica straordinaria di oltre un milione di posizioni. Una caccia ai cosiddetti falsi invalidi che ha prodotto risultati irrisori ed enormi disagi fra i disabili veri. Non è solo la procedura che va snellita, ma anche i criteri di valutazione devono essere profondamente rivisti per essere più efficaci per le persone e per evitare elusioni.”

E la revisione dei criteri di accertamento e valutazione è un tema centrale, assieme ad altri, del Piano di Azione sulla disabilità già approvato con DPR e pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel dicembre scorso.

“È un documento che prevede azioni concrete già sul tavolo del Governo, e quindi anche dell’onorevole Biondelli, ma su cui non si è ancora iniziato ad operare ed agire. E nemmanco a confrontarsi. Lavoro, scuola, inclusione, mobilità, salute, autonomia personale: tutti aspetti ben declinati nelle loro problematicità ma anche nei praticabili interventi. FISH è pronta al confronto, da subito e con la consueta disponibile concretezza per realizzare davvero quel Piano.”