Scuola superiore: problematiche nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento

da Tecnica della Scuola

Scuola superiore: problematiche nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento
di L.L.
Alcuni suggerimenti del Miur per affrontare la transizione da un ordinamento all’altro, con particolare riferimento agli studenti non ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato o quando si è in presenza di di carenze e bisogni formativi differenziati
Con la nota prot. n. 4985 del 24 settembre 2013 il Miur ha risposto ad alcuni quesiti relativi alla posizione scolastica degli alunni non ammessi alla classe successiva nella fase di transizione dal vecchio al nuovo ordinamento di istruzione secondaria di secondo grado. Ovviamente, come per tutti i momenti di transizione da un ordinamento all’altro, le problematiche saranno diverse ed eterogenee, legate sia alla non ammissione degli studenti alla classe successiva o all’esame di Stato, sia quando si è in presenza di di carenze e bisogni formativi differenziati.

Soprattutto per quanto concerne queste ultime ipotesi, il Miur auspica che le scuole possano realizzare, nell’ambito delle ordinarie attività di sostegno e di recupero, le iniziative ritenute opportune ai fini del proficuo inserimento degli alunni nelle classi, con esclusivo riferimento alle discipline non presenti nel vecchio ordinamento o alle discipline caratterizzate da importanti innovazioni di contenuto e metodo.
In ogni caso, deve essere escluso il ricorso ad esami integrativi che potrebbero precludere l’accesso degli studenti in questione alle classi che seguono i piani didattici del nuovo ordinamento.
Nei primi mesi dell’anno scolastico potranno anche essere organizzate particolari azioni di sostegno nei confronti di studenti che manifestino significative persistenti difficoltà di adeguamento alle modificazioni curricolari introdotte.

Gli ultimi rantoli di un agonizzante fondo d’Istituto

da Tecnica della Scuola

Gli ultimi rantoli di un agonizzante fondo d’Istituto
di Lucio Ficara
La sorte del FIS sembra ormai segnata: nell’arco di un paio di anni sparirà per lasciare spazio ad un sistema di aumenti stipendiali legati alla valutazione dei docenti.
Recupero degli scatti d’anzianità o fondo d’Istituto? Sembrano queste le due opzioni che il mondo della scuola si trova davanti;  se viene concessa l’una, si deve rinunciare all’altra e viceversa. Una scelta difficile che rischia di farci fare la fine del povero “asino di Buridano”, che nel dubbio di una drammatica scelta, morì di stenti per non sapere cosa fare per prima, se bere o mangiare.
Bisogna comunque ricordare, per un dovere di onestà intellettuale, che la Flc Cgil, aveva chiaramente previsto, che se si fosse risolto il problema dello sblocco degli scatti di anzianità del 2011 con le risorse del fondo d’Istituto, e si fosse continuato con questo meccanismo anche per il 2012 e 2013, il FIS nel 2014 si sarebbe totalmente azzerato. Per questo motivo il sindacato di Mimmo Pantaleo, rischiando l’isolamento sindacale, aveva scelto di non firmare l’accordo che vedeva lo sblocco degli scatti del 2011, a discapito di oltre 300milioni di euro da decurtare dalle risorse del fondo d’Istituto dell’anno scolastico 2012-2013. Adesso la storia si ripete per lo blocco degli scatti di anzianità per le annualità 2012 e 2013. Cosa fare? Dove trovare le risorse finanziarie per questa operazione? A queste domande, che non possono avere delle risposte certe, possiamo rispondere con una affermazione, che ha una fondata certezza: “Il fondo d’Istituto con cui si pagano tutte le attività extra curricolare didattiche, ma anche il lavoro di carattere organizzativo è già totalmente insufficiente per garantire i servizi essenziali, figuriamoci se si può decurtare ancora di altre risorse per pagare gli scatti del 2012”. Il nostro pensiero si sofferma , in particolar modo, sul saccheggio che il MOF ha subito in questi ultimi anni, soprattutto per impedire il blocco degli scatti, e sulle risorse previste dall’art.64 comma 9 della legge 133/2008, in cui era stato previsto che il 30% degli 8 miliardi di euro di tagli di spesa sull’istruzione, dovessero servire ad incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della scuola, ma che invece sono stati dirottati per sbloccare gli scatti del 2010 e 2011. Questo significa che c’è un obiettivo ben preciso da parte di chi ci governa, che prescinde dal colore politico e dalla maggioranza che sostiene il governo, larghe intese comprese: l’obiettivo è quello di azzerare il fondo d’Istituto, utilizzando le risorse economiche risparmiate per dare il via ad un sistema di progressione di carriera legata alla produttività del docente. Sembra già di sentire i rantoli di un agonizzante fondo d’Istituto, tanto che nel DEF , il documento di economia e finanza per il 2014, il governo ha scritto una nota che affronta il nodo della valutazione delle prestazioni dei docenti e la correlata progressione di carriera, definita anche dal punto di vista economico. Forse siamo difronte all’azzeramento del fondo d’istituto? Sicuramente questa nota, scritta nel DEF, va nella direzione di voler eliminare il dubbio tipico dell’asino di Buridano, scatti d’anzianità o fondo d’Istituto? Né l’uno né l’altro, l’intenzione è di eliminare il meccanismo legato all’anzianità di servizio degli scatti, ma anche la distribuzione alle scuole, legata al numero degli studenti iscritti, del fondo d’Istituto. Forse è giunta l’ora dell’ultimo rantolo del fondo d’Istituto prima della sua morte, dal prossimo anno scolastico potremmo trovarci senza più FIS, sempre che gli angeli custodi dei sindacati lo permettano.

Annuncio del Governo: basta con le carriere per anzianità

da Tecnica della Scuola

Annuncio del Governo: basta con le carriere per anzianità
di R.P.
L’aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) prevede l’abolizione degli scatti di stipendio legati all’anzianità e l’introduzione di un sistema “premiale”. Ma i sindacati ci staranno ? La Flc-Cgil ha già detto di no.
E’ stato reso noto dal Ministro Saccomanni l’aggiornamento al Documento di Economia e Finanza per il 2013. Il capitolo sulla scuola (due paginette scarse) sta facendo discutere e ha già messo in fibrillazione le organizzazioni sindacali. Il documento, infatti, sottolinea che “la valorizzazione del personale docente passa per la definizione di nuove modalità di sviluppo di carriera dei docenti stessi, con l’avvio di un sistema di valutazione delle prestazioni professionali collegato ad una progressione di carriera, svincolata dalla mera anzianità di servizio” Se il Governo rispetterà questa indicazione programmatica, la prossima tornata contrattuale sarà davvero difficile. E’ molto probabile, infatti, che – dopo un blocco degli stipendi che dura da diversi anni e con un fondo di istituto ridotto all’osso – i sindacati pretendano almeno qualche adeguamento delle retribuzioni al costo della vita che, nel frattempo, è inesorabilmente cresciuto. Oltretutto c’è da ricordare che l’ipotesi di carriere dei docenti legate alla valutazione delle prestazioni professionali non ha mai avuto vita facile nel mondo della scuola. Il caso più clamoroso si verificò nel 2000 con il famoso “concorsone” di Berlinguer che provocò addirittura le dimissioni del Ministro (ma non dei segretari nazionali dei sindacati che avevano l’anno precedente avevano firmato l’accordo). Per non parlare della prima bozza del “disegno di legge Aprea” che prevedeva livelli diversi nella carriera dei docenti e che, proprio per questo venne duramente contestata non solo dai sindacati ma anche dallo stesso PD. Insomma quello del “merito” continua ad essere un vero e proprio “tabù” e c’è da chiedersi come si potrà aprire il tavolo contrattuale a queste condizioni. La Flc-Cgil ha già lanciato la sfida: “Se il Governo pensa di non rinnovare i contratti dei settori pubblici, nella parte economica e normativa, e allo stesso tempo intervenire unilateralmente sui docenti della scuola con modalità di sviluppo delle carriere collegate alla valutazione individuale, sappia che siamo pronti alla mobilitazione”. Il prossimo passaggio sarà quello della legge di stabilità e a quel punto tutti i nodi arriveranno al pettine. A ottobre il clima sarà davvero caldo.

Tar Lazio: nel concorso dirigenti scolastici vale anche il servizio preruolo

da Tecnica della Scuola

Tar Lazio: nel concorso dirigenti scolastici vale anche il servizio preruolo
di L.L.
Il Tribunale amministrativo di Roma aderisce all’orientamento della Corte di Giustizia europea sulla non discriminazione tra lavoratori con contratti a tempo determinato e indeterminato, e accoglie il ricorso collettivo di alcuni docenti per l’annullamento di una parte del DDG che ha bandito il concorso per dirigenti scolastici
Il Tar Lazio, sez. Roma, con sentenza n. 8086/2013 si è recentemente pronunciato sul ricorso presentato da diversi docenti contro il Miur e gli Uffici scolastici regionali per l’annullamento del bando di concorso (e relative graduatorie) emanato con DDG del 13 luglio 2011, avente ad oggetto l’indizione del concorso per esami e titoli peri l reclutamento di dirigenti scolastici.

Il ricorso chiedeva, in particolare, l’annullamento del DDG nella parte in cui, all’art. 3, comma 1 – REQUISITI DI AMMISSIONE, prescriveva che il requisito del servizio d’insegnamento effettivamente prestato di almeno cinque anni deve essere maturato dopo la nomina in ruolo, con esclusione, quindi, del complessivo servizio scolastico pre- ruolo, riconosciuto ai docenti assunti con contratto a tempo indeterminato in virtù del decreto di ricostruzione della carriera.
I ricorrenti erano insegnanti di ruolo delle istituzioni scolastiche ed educative statali, in possesso di laurea, che avevano maturato un servizio effettivamente prestato di almeno cinque anni per effetto del decreto di ricostruzione giuridica della carriera e, dunque, cumulando il servizio di ruolo con il servizio pre-ruolo prestato con i contratti a tempo determinato (annuali o fino al termine delle attività didattiche).
Tali ricorrenti, risultati vincitori del concorso avendo superato tutte le fasi dello stesso concorso (preselezione, le prove scritte e le prove orali), erano stati però inseriti “con riserva” nelle graduatorie di merito per il reclutamento dei Dirigenti scolastici.
Sulla base di diverse sentenze recenti della Corte di Giustizia Europea del 2011 e 2012, che si sono espresse sulla non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e quelli a tempo determinato, il Tar Lazio è giunto alla conclusione che deve essereesaminata la questione della incidenza delle conclusioni della Corte di Giustizia sulla fattispecie disciplinata dall’art. 1, comma 618, della legge n. 296 del 2006 che definisce le modalità delle procedure concorsuali per il reclutamento dei dirigenti scolastici fissandone i principi tra i quali quello del requisito, in capo al personale docente educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali in possesso di laurea, della maturazione dopo la nomina in ruolo di “…servizio effettivamente prestato di almeno cinque anni”.
Le decisioni della Corte di Giustizia si stagliano nella considerazione, enunciata nelle stesse pronunce, che osta a che “i periodi di servizio prestati da un dipendente pubblico temporaneo di un’Amministrazione pubblica non vengono presi in considerazione ai fini dell’accesso di quest’ultimo, divenuto nel frattempo dipendente pubblico di ruolo…, a meno che la esclusione non sia giustificata da ragioni oggettive…”.
Ciò perché “…il semplice fatto che il dipendente pubblico temporaneo abbia prestato detti periodi di servizio in base ad un contratto o un rapporto di lavoro a tempo determinato non costituisce una tale ragione oggettiva”.
Il Tar ha ritenuto di aderire al principio affermato nella decisione pubblicata in data 8/9/2011 poi confermata anche con successiva decisione della stessa Corte di Giustizia (Sesta Sezione) del 18 ottobre 2012.
Ha così accolto il ricorso collettivo, ma alle seguenti condizioni:
In conclusione la impugnativa proposta con il ricorso introduttivo seguito dai successivi motivi aggiunti avente ad oggetto la esclusione dalla procedura preselettiva per la partecipazione al concorso di cui trattasi viene a trovare possibilità di accoglimento per quelli tra i ricorrenti che versioni nelle seguenti condizioni: a)abbiano svolto insegnamenti in posizione non di ruolo a tempo determinato anche prima della assunzione con contratti a tempo indeterminato per periodi utili ai fini del raggiungimento dei complessivi cinque anni che si richiedono;
b)hanno superato le prove dello stesso concorso (preselettive e successive) cui abbiano comunque partecipato anche in virtù dei provvedimenti intervenuti nella fase del giudizio cautelare;
c)abbiano presentato, in riferimento ad apposita censura formulata nel ricorso introduttivo, domanda di ammissione anche in forma cartacea, nei quali sensi il Collegio ritiene definibile la stessa censura che i ricorrenti hanno formulato sin dal ricorso introduttivo (secondo motivo).”

Comodato d’uso, priorità a meno abbienti e meritevoli

da Tecnica della Scuola

Comodato d’uso, priorità a meno abbienti e meritevoli
Via libera alla distribuzione delle risorse stanziate nel Dl scuola per il comodato d’uso. La ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha firmato il decreto che stabilisce i criteri per ripartire gli 8 milioni disponibili (2,7 per il 2013, 5,3 per il 2014) alle istituzioni scolastiche
I fondi serviranno per l’acquisto, da parte di scuole o reti di scuole, di libri di testo e dispositivi elettronici per la lettura di materiali didattici digitali da concedere in comodato d’uso agli studenti delle secondarie di primo e secondo grado. Si tratta del primo decreto attuativo del decreto scuola “L’Istruzione riparte” varato il 9 settembre scorso dal Consiglio dei ministri. 
 Priorità a meno abbienti e meritevoli: 
Nella ripartizione delle risorse disponibili per il 2013 è stata data priorità ai territori dove le famiglie vivono una situazione di maggiore disagio economico e ai meritevoli. I 2,7 milioni disponibili per quest’anno sono infatti destinati alle scuole secondarie statali di primo e secondo grado che si trovano in Regioni dove il tasso di famiglie disagiate (con reddito netto fino a 15.493,71 euro) è superiore al 15%. Le risorse saranno date a ciascuna scuola in base al numero di studenti iscritti. I fondi disponibili per il 2014 (5,3 milioni) saranno destinati, con un successivo decreto, anche alle scuole delle restanti Regioni. 
Criteri per l’accesso al comodato:
Le scuole daranno in comodato d’uso i testi o i dispositivi elettronici agli studenti che ne faranno richiesta, che avranno i requisiti economici necessari e che non risulteranno beneficiari di altri contributi per la fornitura gratuita, totale o parziale, dei libri di testo e per l’acquisto di supporti elettronici per la didattica. A parità di condizioni economiche, il comodato d’uso sarà concesso agli studenti più meritevoli in base ai voti finali dell’anno scolastico precedente. Viene data priorità, poi, ai ragazzi iscritti nelle classi dove i tetti di spesa sono più elevati: le prime delle scuole secondarie di primo grado e le prime e terze delle secondarie di secondo grado. Saranno le scuole, in piena autonomia, a decidere come ripartire la somma ricevuta tra l’acquisto di libri e l’acquisto di dispositivi elettronici. Sempre le scuole stabiliranno, nei loro regolamenti, i termini per l’utilizzo annuale e la restituzione di libri e dei dispositivi concessi in comodato.

Con gli stranieri in classe gli italiani peggiorano nei test

da Tecnica della Scuola

Con gli stranieri in classe gli italiani peggiorano nei test
di P.A.
I risultati di uno studio riportati da Pietro Ichino
Il Corriere della Sera riporta oggi in un articolo a firma di Pietro Ichino i risultati di uno studio condotto dal senatore di Scelta Civica con Rosario Ballatore e Margherita Fort («The Tower of Babel in the Classroom », www.andreaichino.it), da cui emerge che sostituendo un nativo con un immigrato in una classe della seconda elementare, la frazione di risposte corrette dei nativi nei test Invalsi si riduce del 12% in italiano e del 7% in matematica (dati relativi al 2009-10). La buona notizia è che questo sensibile effetto negativo (comparabile ad esempio a quello di avere genitori disoccupati o con un diploma non superiore alla scuola superiore) sparisce nelle quinte elementari: la scuola italiana riesce ad integrare gli stranieri ma in tempi relativamente lunghi, che devono assolutamente essere accorciati. È sorprendente che nel nostro Paese ci si debba dividere tra chi urla sconsideratamente contro l’immigrazione (tra l’altro dimenticando che gli studenti stranieri sono mediamente meno di 2 per classe e che solo il 6% delle classi supera la soglia del 30% di immigrati) e chi, per reazione, nega, o è costretto a negare, un’eventualità tutt’altro che remota: quando anche un solo straniero entra in una classe l’integrazione non può avvenire immediatamente — come per un colpo di bacchetta magica — e può avere un impatto sugli apprendimenti dei compagni. Si rischiano accuse infamanti di razzismo suggerendo che forse non sia una buona idea gettare allo sbando gli immigrati nelle classi senza una guida specifica e che meglio sarebbe, come accade in altri Paesi, disegnare percorsi diversificati di integrazione graduale, da definire a seconda delle situazioni.

Carrozza all’Ansa: “Moralizzare i concorsi”

da Tecnica della Scuola

Carrozza all’Ansa: “Moralizzare i concorsi”
di P.A.
Piano nazionale ricerca pronto entro l’anno. Da legge di stabilità attendo indirizzo su ricerca. “No al valore legale del voto”. La ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza è la protagonista oggi del Forum all’Ansa.
“Penso che quello dei programmi tagliati e dell’aggiornamento sia un problema enorme: per esempio la storia contemporanea non viene studiata, ho constatato di persona che alcuni studenti non sapevano nulla sull’assassinio di Kennedy o sul ’68. Il problema si vede anche sulle scienze: ieri, nella cerimonia al Quirinale, si è parlato della lotta alle malattie genetiche, tutti i nostri studenti devono conoscere il Dna altrimenti non si può conoscere la contemporaneità”. Ha poi annunciato il “Piano nazionale della ricerca” che sarà pronto entro l’anno e dovrà essere organizzato all’insegna della competitività, riferendosi al più vasto programma di ricerca varato dall’Unione Europea. ”Il documento sarà pronto entro il 2013 e siamo già partiti con un impegno a livello nazionale e a livello europeo, soprattutto in vista del programma Horizon 2020”. Mobilità e servizi sostenibili per le città, oppure sistemi per raggiungere i territori italiani più isolati, le zone di montagna: sono esempio delle ”sfide” al centro del Piano Nazionale della Ricerca 2014-2016, ha detto Carrozza. “Va moralizzato il tema dei concorsi. Servono concorsi nazionali con commissioni nazionali e responsabilità diretta dei commissari”, ha ancora detto Maria Chiara Carrozza. La ministra, riferendosi alle polemiche di questi giorni sul concorso universitario di cardiologia alla Sapienza, ha aggiunto “è inaccettabile che un docente dica di un ricercatore ‘mi accompagnava a casa’, dovrebbe caso mai essere il contrario e cioè che sia il professore ad aiutare il giovane”. “E sono in particolare le facoltà di medicina quelle da cui mi arrivano le maggiori doglianze sui concorsi”, ha aggiunto il ministro ribadendo l’importanza di arrivare a concorsi trasparenti. “A matematica, ad esempio – ha aggiunto – queste cose non succedono”. In Italia “bisogna studiare bene una lingua straniera, tanto che vorrei che non si doppiassero più i programmi in tv”. “Penso che quello dei programmi tagliati e dell’aggiornamento sia enorme: per esempio la storia contemporanea non viene studiata, ho constatato di persona che alcuni studenti non sapevano nulla sull’assassinio di Kennedy o sul ’68. Il problema si vede anche sulle scienze: ieri nella cerimonia al Quirinale, si è parlato della lotta alle malattie genetiche, tutti i nostri studenti devono conoscere il Dna, altrimenti non si può conoscere la contemporaneità” Parlando poi del valore legale del titolo di studio ha detto: “Sono contraria al valore legale del voto di maturità e di laurea. Sono contrarissima a dire che bisogna dare valore al voto, soprattutto se abbiamo commissioni che dipendono dalla soggettività”.
“Va moralizzato il tema dei concorsi. Servono concorsi nazionali con commissioni nazionali e responsabilità diretta dei commissari”. “Il percorso per accedere all’insegnamento dovrà avere come primo pilastro la formazione, poi ci dovrà essere una pista unica che porta al concorso”, ha detto il ministro dell’Istruzione spiegando che naturalmente ci sono anche le “graduatorie ad esaurimento” perché vanno tenuti presenti i diritti acquisiti. Per quanto riguarda i tirocini formativi (Tfa), il ministro ha detto che è importante stabilire prima “il numero di professori di cui abbiamo bisogno, per non formarne di più che poi non possono entrare in ruolo”. Sull’ingresso dei prof il ministro sta quindi lavorando: “Ho trovato stratificazioni di normative – ha concluso – ma ho capito anche che sono state illuse molte persone che si ritrovano un titolo che non possono spendere”. “Rifiuto lo slogan che chiudere sia un valore: va chiuso qualcosa per aprire qualcos’altro, abbiamo bisogno di tante università. Piuttosto servono Piani strategici a livello regionale”: Così il ministro rispondendo al governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, favorevole alla chiusura di alcuni atenei (Bari, ‘Dalla legge di stabilità mi aspetto un chiaro indirizzo sulla ricerca e l’innovazione”, ha aggiunto il ministro Carrozza. “L’aria in Consiglio dei ministri è buona. Abbiamo lavorato sui provvedimenti. Mi auguro che il governo duri almeno per gestire la presidenza italiana della Ue, siamo già un po’ in ritardo”, ha spiegato. Tornare al voto “con questa legge elettorale sarebbe una occasione persa, il risultato sarebbe simile. La politica dovrebbe fare passi avanti. D’altra parte non ho visto una programmazione, proposte credibili. Dovrebbero emergere idee nuove: non sento nulla, il quadro è desolante. Non ho sentito nulla, c’è un silenzio assordante, liti sui nomi più che sui contenuti. Il governo, invece, ha varato molti decreti”. “Dal Pd è arrivata una immagine terrificante, brutta e ci vorranno mesi di lavoro per recuperare questa situazione disastrosa. A chi interessa la data del congresso? La gente vuole risposte concrete”.

Radio Vaticana: la scuola inizia con 167mila precari e 62mila trasferimenti

da Tecnica della Scuola

Radio Vaticana: la scuola inizia con 167mila precari e 62mila trasferimenti
di P.A.
E’ iniziato il nuovo anno scolastico da poco più di una settimana e riemergono i problemi: non solo i genitori sono costretti a portare da casa per i loro figli carta igienica, sapone, e quant’altro serve, ma spesso nelle classi si assiste a una girandola di insegnanti. E’ quanto sostiene Radio Vaticana che ha dedicato uno ”speciale” proprio all’inizio del nuovo anno scolastico
L’emittente della Santa Sede ricorda che già la Fondazione Agnelli nel 2011 calcolava che più del 14% degli insegnanti va incontro alla probabilità di cambiare scuola.

Stime, inoltre, che fanno emergere come sarebbero circa 200 mila gli insegnanti che ogni anno cambiano cattedra. I precari sono 167 mila, 62 mila i trasferimenti registrati al 1° settembre 2013.

”L’Ocse, da almeno 15 anni – sottolinea ancora la radio del vaticano – sostiene che uno dei pilastri dell’efficacia dell’insegnamento è la stabilità del corpo docente, sia a livello di singolo gruppo degli alunni, sia a livello di istituzione scolastica. Questo che dovrebbe essere un obbiettivo di qualità del nostro sistema, è, di fatto, ignorato.

Paradossalmente l’immissione in ruolo mette in moto tutta la gamma delle opportunità contrattuali per cambiare posto; cioè, l’insegnante ha sette possibilità di cambiare posto per interessi personali, legittimi, evidentemente”.

 I sindacati, si legge nello speciale, parlano di un’istruzione ‘a spezzatino’, disomogenea tra Nord e Sud e tra città e campagne. Secondo il coordinatore nazionale del Gilda, Rino Di Meglio, intervistato dalla radio, ”bisognerebbe che chi governa tenesse in maggior conto l’interesse primario dei bambini ad aver un insegnante stabile che resti almeno per tutti il ciclo didattico”.

 Per quanto riguarda la responsabilità di dirigenti scolastici nella formazione delle classi e nella discontinuità didattica, per Di Meglio, ”i dirigenti scolastici hanno una responsabilità limitata: se si eccettua qualche caso di scarsa esperienza, di errori, direi che loro sono con le spalle al muro perché il sistema è complicato”.

 Inoltre, a proposito dei 69 mila insegnati che entreranno nei prossimi tre anni con il decreto del ministro Carrozza, Di Meglio ha spiegato che ”eccetto quelli che poi verranno nominati per il sostegno, che sono le uniche vere stabilizzazioni, per il resto si tratta semplicemente di turnover. Quindi inciderà minimamente sulla questione del precariato, che resterà endemico. La spesa ridicola, prevista dal Decreto per la stabilizzazione – 105 milioni – dimostra che il governo con un po’ più di coraggio avrebbe potuto non dico risolvere, ma avviare finalmente verso la soluzione del sistema del precariato. Se avessero speso 200 milioni, ne avrebbero stabilizzati 130 mila. In questo modo – conclude il sindacalista – si sarebbe limitato di molto il fenomeno del precariato e della discontinuità didattica”.

 Per Gianni Nicolì, responsabili dell’ufficio scuola e università dell’Age (Associazione italiana genitori), ”la scuola italiana soffre di problemi cronici e di problemi nuovi. La continuità didattica è collegata alle nomine che vengono fatte in primavera. Però, per la questione delle graduatorie molte di queste poi vanno ristabilizzate all’inizio di ogni anno scolastico. Questo crea agli alunni, alle famiglie e alle scuole stesse un disagio organizzativo di cui si risente. Negli ultimi anni si è cercato di limitare questo danno, ma ci deve essere ancora uno sforzo significativo da parte del ministero e dei sindacati per consentire alle famiglie un avvio normale e corretto dell’anno scolastico”.
Un ruolo importante, per Nicolì, lo svolgono anche i genitori che ”non sono clienti della scuola, ma componente scolastica; questo lo sappiamo fin dal 1974. Noi dell’Age siamo fortemente impegnati perchè il genitore si assuma nella scuola i suoi diritti e i suoi doveri. Per cui i genitori devono essere bene accolti nella scuola, collocati nel loro ambito, non possono ovviamente sostituire il lavoro dei docenti , devono poter dare il loro contribuito e quindi ci devono essere nel mondo giusto”

Collaboratori del dirigente: quanti possono essere?

da Tecnica della Scuola

Collaboratori del dirigente: quanti possono essere?
di Lucio Ficara
Dalla lettura coordinata del decreto 165/2001 e del CCNL si evince che i collaboratori possono essere quanti si vuole, ma solo due possono essere retribuiti con il fondo di istituto.
Ma quanti collaboratori possono essere nominati dal dirigente scolastico? Quanti collaboratori può nominare il dirigente scolastico in uno stesso anno scolastico? È la domanda che si pongono molti docenti, quando gli viene comunicato, in sede di collegio docenti, che più di due docenti sono stati nominati per aiutare il dirigente scolastico nell’assolvimento di compiti specifici. Bisogna riflettere e tenere conto che alcune scuole, soprattutto quelle formate da più plessi, con un organigramma complesso e ramificato, necessitano di un vero e proprio staff dirigenziale, formato a volte, anche da una decina di figure delegate a ruoli di responsabilità. Proprio la complessità organizzativa di certe scuole, richiedono, da parte del dirigente scolastico, la collaborazione di un sempre maggior numero di collaboratori. É lecito quindi nominare, da parte del capo d’istituto, più di due collaboratori e affidargli compiti specifici?  La risposta che dà piena legittimità al dirigente di nominare tre, quattro, anche un numero maggiore di collaboratori è scritta nel decreto legislativo n. 165/2001. Infatti, come previsto espressamente dal comma 5 dell’art. 25 del suddetto decreto, il dirigente scolastico, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative può avvalersi di docenti di sua fiducia e da lui stesso individuati, a cui, potrebbe affidare, con delega scritta l’assolvimento di compiti specifici. Nel comma 5 del su citato articolo si ricorda che il dirigente scolastico è comunque coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il relativo personale. Quindi in sostanza il dirigente scolastico potrebbe nominare, se lo volesse, più di due collaboratori, affidandogli compiti specifici, come ad esempio la responsabilità di un plesso scolastico. Quello che invece non è previsto, è poter retribuire, con il fondo d’Istituto le collaborazioni che eccedono le due previste dall’ordinamento legislativo scolastico. A tal proposito ricordiamo l’art. 34 e l’art. 88 comma 2 lettera f del contratto collettivo nazionale scuola. Nell’art. 34 è scritto che il dirigente scolastico può avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, di docenti da lui individuati ai quali possono essere delegati specifici compiti. Ma c’è anche scritto che tali collaborazioni sono riferibili a due unità di personale docente, che possono essere retribuite, in sede di contrattazione d’istituto, mentre nel su citato art. 88 è evidenziato che i compensi da corrispondere al personale docente ed educativo, non più di due unità, della cui collaborazione il dirigente scolastico intende avvalersi nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali. Tali compensi non sono cumulabili con il compenso per le funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa di cui all’art. 33 del CCNL. Per cui, si giunge alla logica conclusione, che il dirigente scolastico può nominare quanti collaboratori desidera, ma può retribuirne soltanto due con il fondo d’istituto, gli altri svolgeranno i propri compiti o nella qualità di funzioni strumentali, se il collegio dei docenti lo consentirà, oppure svolgeranno il loro compito a titolo gratuito.

Carrozza: basta col valore legale del voto di laurea e di maturità

da tuttoscuola.com

Carrozza: basta col valore legale del voto di laurea e di maturità

Sono contraria al valore legale del voto di maturità e di laurea. Sono contrarissima a dire che bisogna dare valore al voto, soprattutto se abbiamo commissioni che dipendono dalla soggettività”. Se confermata e precisata la dichiarazione fatta dal ministro Maria Chiara Carrozza nel corso di un forum organizzato dall’agenzia Ansa romperebbe clamorosamente con un totem della sinistra, quello del valore legale del titolo.

Su questa prospettiva potrebbe invece crearsi una larga convergenza politica e parlamentare, da ‘larghe intese’. Ma occorrerà attendere gli sviluppi del dibattito che certamente si aprirà nella sinistra.

Nell’intervista il ministro si occupa anche di altri problemi, a cominciare dallo scarso collegamento tra i programmi e il mondo del lavoro. Per la responsabile del Miur infatti “occorre che ci sia un patto tra chi si iscrive all’università e gli atenei stessi” in modo da “avere ben chiaro cosa si vuole fare”.

A propositi degli atenei il ministro insiste sulla moralizzazione dei concorsi universitari: “Servono concorsi nazionali con commissioni nazionali e responsabilità diretta dei commissari”. Per quanto riguarda la scuola Carrozza sottolinea l’esigenza di introdurre lo studio di una seconda lingua straniera e auspica che non si doppino più i programmi in tv.

Napolitano: Basta tagli alla cieca per l’istruzione

da tuttoscuola.com

Napolitano: Basta tagli alla cieca per l’istruzione

Tuttoscuola offre ai suoi lettori l’audio del Capo dello Stato

“La scuola negli ultimi anni ha sofferto delle ristrettezze provocate dalla crisi generale e ha sofferto – diciamo la verita’ – di incomprensioni e miopie, di rifiuti e tagli alla cieca – piu’ che di una necessaria lotta contro gli innegabili sprechi – da parte dei responsabili della cosa pubblica.

Come si può ascoltare in questo AUDIO, cosi’ il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico. Il Capo dello Stato ha pero’ sottolineato che “si sta ora comprendendo che bisogna cambiare strada: e’ questo il segno della giornata di oggi qui al Quirinale, e’ questo il segno nel quale inizia il nuovo anno scolastico”, come gia’ e’stato dimostrato dai provvedimenti varati dal governo promossi dal ministro Carrozza “con una passione e determinazione di cui desidero darle atto”.

Per il Presidente Napolitano “rafforzare l’istruzione a tutti i livelli, sviluppare la ricerca scientifica, rendere piu’ elevata e moderna la formazione dei giovani e’ decisivo per superare la crisi, per combattere la disoccupazione, per competere nel mondo d’oggi, per costruirci il futuro che l’Italia puo’ riuscire a darsi”. L’Italia purtroppo e’ ancora indietro, rispetto ai Paesi europei, per il numero di diplomati e laureati e dunque “e’ a rischio il progresso realizzatosi nel lungo periodo precedente”. Un ritardo particolarmente grave al Sud.

“Il potenziamento del sistema scolastico laddove si presenta piu’ debole – ha sottolineato il Capo dello Stato – e’ uno degli elementi del rinnovato impegno che l’attuale governo sta dedicando all’istruzione”, a cominciare dagli interventi di edilizia scolastica.

Per il Capo dello Stato e’ dunque necessario “investire perche’ la gia’ notevole professionalita’ dei nostri docenti si rafforzi. E’ giusto premiare il merito, incentivare chi lavora nella scuola a fare sempre meglio”.

Napolitano ha spronato gli studenti a ritenere che la loro formazione e’ il perno del loro successo e che una buona formazione, e’ ancora possibile in italia. “Non cosi’ in tutto il mondo, non dimentichiamolo. Ci sono Paesi nei quali lo stesso poter andare a scuola e’ una fortunata condizione della cui importanza noi qui non siamo consapevoli”.

Il futuro della scuola: non sprecare l’occasione delle ‘larghe intese’

da tuttoscuola.com

Il futuro della scuola: non sprecare l’occasione delle ‘larghe intese’ 

L’attuale governo si regge, si sa, su un equilibrio precario, dovendo mantenere la fiducia di forze politiche come il Pd e il Pdl, che durante la campagna elettorale si erano presentate come alternative l’una all’altra.

Tuttavia non solo l’esito delle elezioni è stato tale da impedire la formazione di una maggioranza omogenea, ma una serie di circostanze, e l’autoesclusione del Movimento 5 Stelle dal negoziato politico, hanno indotto il rieletto presidente Napolitano a dare continuità all’operazione già avviata con la nascita del governo Monti: quella di fare appello alle due più importanti formazioni politiche, Pd e Pdl, perché diano il loro sostegno a un governo impegnato, in primo luogo, a far uscire il Paese dalla crisi economica e occupazionale, e in secondo luogo a (tentare di) definire e condividere alcuni obiettivi e regole per migliorare il funzionamento delle nostre istituzioni: la crisi attraversata dal nostro Paese è così grave da poter essere affrontata solo in uno spirito di collaborazione e di maggiore coesione nazionale.

La stessa considerazione si potrebbe fare, a nostro avviso, anche con riferimento alla politica scolastica. Ecco perché.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 225

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 225 del 25-9-2013

Sommario

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 17 settembre 2013


Sostituzione del commissario straordinario per la gestione del comune
di Caspoggio. (13A07750)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


PROVVEDIMENTO 10 settembre 2013


Modifica del disciplinare di produzione della denominazione
«Casatella Trevigiana», registrata in qualita’ di denominazione di
origine protetta in forza al Regolamento (CE) n. 487 della
Commissione del 2 giugno 2008. (13A07614)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO 13 settembre 2013


Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalita’ degli
eventi calamitosi verificatisi nella provincia di Verona. (13A07704)

 

 

Pag. 4

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 30 luglio 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Cooperativa sociale Orione
ONLUS Pescara», in Pescara e nomina del commissario liquidatore.
(13A07709)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 30 luglio 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «C.V.A. – Distilleria di
Ortona societa’ cooperativa agricola», in Ortona e nomina del
commissario liquidatore. (13A07710)

 

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO 8 agosto 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Co.Se.B. – Consorzio
cooperative servizi di Basilicata – Societa’ cooperativa, o, in forma
abbreviata “Co.Se.B.”», in Pisticci e nomina del commissario
liquidatore. (13A07711)

 

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO 8 agosto 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «San Giuseppe societa’
cooperativa in liquidazione», in Villamassargia e nomina del
commissario liquidatore. (13A07712)

 

 

Pag. 7

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 12 settembre 2013


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Triatec» (ramipril),
ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n.
537. (Determina n. 799/2013). (13A07666)

 

 

Pag. 8

 

 

AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

 


DELIBERA 12 settembre 2013


Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di
comunicazione politica e di parita’ di accesso ai mezzi di
informazione, relative alle campagne per i referendum consultivi
indetti dalla Regione Emilia Romagna per il giorno 6 ottobre 2013.
(Delibera n. 510/13/CONS). (13A07822)

 

 

Pag. 9

 

 

CIRCOLARI

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

 


CIRCOLARE 29 luglio 2013, n. 3


Art. 2 del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito in legge n. 135
del 2012, c.d. «Spending review» – pensionamenti in caso di
soprannumero. (13A07754)

 

 

Pag. 11

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Mirtazapina Pfizer Italia». (13A07663)

 

 

Pag. 16

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Formoterolo EG»,
con conseguente modifica stampati. (13A07664)

 

 

Pag. 17

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Fastum», con
conseguente modifica stampati. (13A07665)

 

 

Pag. 17

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Fludarabina Kabi» (13A07667)

 

 

Pag. 18

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Fluorodopa Iason» (13A07668)

 

 

Pag. 18

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Valsartan e Idroclorotiazide Almus». (13A07669)

 

 

Pag. 19

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione, secondo procedura nazionale, del
medicinale per uso umano «Nitens». (13A07670)

 

 

Pag. 21

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione, secondo procedura nazionale, del
medicinale per uso umano «Fraxodi». (13A07684)

 

 

Pag. 22

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione, secondo procedura nazionale, del
medicinale per uso umano «Normison». (13A07685)

 

 

Pag. 23

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione, secondo procedura nazionale, del
medicinale per uso umano «Ultravist». (13A07686)

 

 

Pag. 23

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Feiba». (13A07775)

 

 

Pag. 23

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Glucosio
Baxter S.P.A.». (13A07776)

 

 

Pag. 23

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Filena».
(13A07777)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Havrix». (13A07778)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Moditen Depot». (13A07779)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Vancomicina Hospira». (13A07780)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Adreview». (13A07781)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Brunistill».
(13A07782)

 

 

Pag. 25

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Niflam». (13A07783)

 

 

Pag. 25

 

 

CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.P.A.

 


COMUNICATO


Avviso relativo all’emissione di dodici nuove serie di buoni
fruttiferi postali (13A07827)

 

 

Pag. 25

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 16
settembre 2013 (13A07823)

 

 

Pag. 25

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 17
settembre 2013 (13A07824)

 

 

Pag. 26

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 18
settembre 2013 (13A07825)

 

 

Pag. 26

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 19
settembre 2013 (13A07826)

 

 

Pag. 27

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Conclusione del procedimento avviato nei confronti del Comune di
Rende, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto
2000, n. 267. (13A07749)

 

 

Pag. 27

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


COMUNICATO


Domanda di registrazione della denominazione «BAYERISCHE
BREZE»/«BAYERISCHE BREZN»/«BAYERISCHE BREZ’N»/«BAYERISCHE BREZEL».
(13A07615)

 

 

Pag. 27

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Decadenza dell’autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ fiduciaria
e di organizzazione e revisione contabile di aziende, rilasciata alla
societa’ «Sigecon S.r.l.», in Brescia. (13A07717)

 

 

Pag. 27

 

 

REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA

 


COMUNICATO


Liquidazione coatta amministrativa della «CO.M.ET.A. Soc. Cooperativa
Sociale – Onlus», in Codroipo e nomina commissario liquidatore.
(13A07718)

 

 

Pag. 28

Rassegna Stampa 25 settembre 2013

in primo piano

 
   
Avvenire  del  25-09-2013  
SCUOLE, 8 MILIONI PER IL COMODATO D’USO [solo_testo] pag. 10  
il Sole 24 Ore  del  25-09-2013  
IN CAMPO DOTE DA 850 MILIONI (M.Frontera) [solo_testo] pag. 45  
la Repubblica  del  25-09-2013  
CONCORSI TRUCCATI, INTERVIENE IL MINISTRO “NEGLI ATENEI CAMPAGNA PER LA MORALITA'” (C.Zunino) [solo_testo] pag. 20  
il Messaggero  del  25-09-2013  
CARROZZA: IL VOTO DI MATURITA’ NON DEVE AVERE VALORE LEGALE (A.Campione) [solo_testo] pag. 10  
   

ministro

 
   
Corriere della Sera  del  25-09-2013  
NEL PD A RISCHIO L’INTESA SULLE REGOLE L’IPOTESI DI SEPARARE LEADER E CANDIDATO (M.Guerzoni) [solo_testo] pag. 15  
L’Unita’  del  25-09-2013  
CONGRESSO PD INTESA FATTA SU REGOLE E CALENDARIO (V.Frulletti) [solo_testo] pag. 6  
Giorno/Resto/Nazione  del  25-09-2013  
PD, LITE PER LE STANZE : BERSANI RESTA SENZA (S.g.) [solo_testo] pag. 9  
il Messaggero  del  25-09-2013  
CONGRESSO, DEMOCRAT VERSO L’INTESA IPOTESI CARROZZA PER LE PRIMARIE (N.b.m.) [solo_testo] pag. 6  
la Stampa  del  25-09-2013  
PD VERSO LA TREGUA, INTESA SULLE REGOLE (F.Schianchi) [solo_testo] pag. 13  
il Giornale  del  25-09-2013  
ORA BERSANI CANDIDA LETTA PER SFILARE LA “DITTA” A RENZI (L.Cesaretti) [solo_testo] pag. 6  
Libero Quotidiano  del  25-09-2013  
GLI UOMINI DI LETTA NEL CAOS: NON TROVANO L’ANTI-RENZI (B.Romano) [solo_testo] pag. 12  
La Notizia (Giornale.it)  del  25-09-2013  
CONTRO RENZI IL PARTITO DEMOCRATICO VA IN CARROZZA (L.Mazzei) [solo_testo] pag. 4  
La Padania  del  25-09-2013  
CULTURA, LA LEGA CONTRO LE MARCHETTE “SINISTRE” [solo_testo] pag. 7  
il Manifesto  del  25-09-2013  
“NO AL VALORE LEGALE DELLA LAUREA” [solo_testo] pag. 6  
   

ministero

 
   
Italia Oggi  del  25-09-2013  
LIBRI, PARTE IL COMODATO (A.Ricciardi) [solo_testo] pag. 37  
il Sole 24 Ore  del  25-09-2013  
NOTIZIE IN BREVE – LIBRI IN COMODATO, FONDI PER 8 MILIONI (Eu.b.) [solo_testo] pag. 22  
la Gazzetta del Mezzogiorno  del  25-09-2013  
LIBRI IN COMODATO D’USO SCOPPIA LA POLEMICA (A.Fanizzi) [solo_testo] pag. V  
Libero Quotidiano  del  25-09-2013  
BIMBI PIU’ ASINI SE C’E’ UNO STRANIERO IN CLASSE (G.Tedoldi) [solo_testo] pag. 15  
La Padania  del  25-09-2013  
CON GLI STRANIERI IN CLASSE IL RENDIMENTO COLA A PICCO (A.Ballarin) [solo_testo] pag. 11  
La Padania  del  25-09-2013  
LA PROPOSTA DI ZAIA: INTEGRAZIONE POSSIBILE CON LE “CLASSI PONTE” [solo_testo] pag. 11  
la Repubblica – ed. Milano  del  25-09-2013  
ADDIO MAESTRO SOLO DONNE ALLE ELEMENTARI (T.De giorgio) [solo_testo] pag. 1  
Avvenire  del  25-09-2013  
SCUOLA, PIU’ FORMAZIONE UMANISTICA (G.Ladolfi) [solo_testo] pag. 19  
L’Unita’  del  25-09-2013  
LA SCUOLA FA STORIA (F.Mascagni) [solo_testo] pag. 18  
La Padania  del  25-09-2013  
MARONI, 10 MILIONI PER LA MOBILITA’ E IL SOSTEGNO DEGLI STUDENTI DISABILI [solo_testo] pag. 2  
il Giornale – ed. Milano  del  25-09-2013  
TAGLIO DEI FONDI ALLE SCUOLE PRIVATE LA REAZIONE DI GENITORI E CURIA [solo_testo] pag. 1  
la Repubblica – ed. Milano  del  25-09-2013  
FONDI ALLE PRIVATE, IL COMUNE FRENA SUI TAGLI (Z.Dazzi) [solo_testo] pag. 9  
OGGI  del  02-10-2013  
RIVOLUZIONE IN FAMIGLIA (A.Mazzi/F.Vecchioni) [solo_testo] pag. 8/9  
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  25-09-2013  
UN’INSTALLAZIONE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE [solo_testo] pag. 2  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  25-09-2013  
SOLA FRA I MASCHI, PARTE LA DIFFIDA (G.De santis) [solo_testo] pag. 1  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  25-09-2013  
BAMBINI MALTRATTATI LE MAESTRE TORNANO LIBERE (A.Pierucci) [solo_testo] pag. 37  
Latina Editoriale Oggi  del  25-09-2013  
DOVE NASCE LA SICUREZZA LA MISSION DELLA “CABOTO” [solo_testo] pag. 30  
la Repubblica – ed. Milano  del  25-09-2013  
DAL COLLEGIO SAN CARLO AL QUIRINALE CON UNA DELLE PAGELLE MIGLIORI D’ITALIA (T.De giorgio) [solo_testo] pag. 9  
la Repubblica  del  25-09-2013  
I PROF CHE CI FANNO INNAMORARE DELL’ARTE (C.Augias) [solo_testo] pag. 28  
la Repubblica  del  25-09-2013  
TWEET E NOTIZIE, ECCO IL NUOVO REPUBBLICA@SCUOLA [solo_testo] pag. 20  
Corriere della Sera  del  25-09-2013  
EMOZIONA IL CORAGGIO DEI BAMBINI CHE SFIDANO LA NATURA PER STUDIARE (P.Mereghetti) [solo_testo] pag. 45  
Avvenire  del  25-09-2013  
CARROZZA: CONCORSI IN UNIVERSITA’ DA MORALIZZARE OLTRE LE BARONIE (B.Benvenuti) [solo_testo] pag. 10  
Giorno/Resto/Nazione  del  25-09-2013  
ATENEI PROPOSTA DEL MINISTRO “COMMISSIONE NAZIONALE PER CONCORSI TRASPARENTI” [solo_testo] pag. 20  
Gazzetta di Parma  del  25-09-2013  
LA CARROZZA DICHIARA GUERRA AI CONCORSI FARSA [solo_testo] pag. 2  
l’Eco di Bergamo  del  25-09-2013  
UNIVERSITA’ IL MINISTRO:”CONCORSI DA RIFORMARE” [solo_testo] pag. 6  
la Prealpina  del  25-09-2013  
IL MINSITRO:”ORA BASTA NEPOTISMI NEI CONCORSI DI MEDICINA” [solo_testo] pag. 5  
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  25-09-2013
AFFITTI IN NERO, ECCO LE TRAPPOLE PER STUDENTI SOLO IL 35 PER CENTO HA UN CONTRATTO REGOLARE (M.Lugli) [solo_testo] pag. 6/7
Italia Oggi  del  25-09-2013  
LORENZETTI SPINGEVA GLI ESAMI (B.Borruso) [solo_testo] pag. 14  
Corriere della Sera  del  25-09-2013    
“LA DEBOLEZZA ITALIANA: POCHE LAUREATE IN INGEGNERIA” (El.ser) [solo_testo] pag. 27    
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  25-09-2013  
ACCADEMIA BELLE ARTI GLI EXTRACOMUNITARI PAGHERANNO IL DOPPIO (C.Mozzetti) [solo_testo] pag. 32  
Italia Oggi  del  25-09-2013      
ASPIRANTI REVISORI, E’ CAOS (B.Pacelli) [solo_testo] pag. 43      
TST Tutto Scienze e Tecnologie(La Stampa)  del  25-09-2013      
SCOPRI E DISCUTI C’E’ LA “NOTTE DEI RICERCATORI” (A.De bortoli/S.Scaramuzzi) [solo_testo] pag. 3      
Corriere della Sera – ed. Milano  del  25-09-2013      
LA NOTTE PIU’ ALLEGRA DEI RICERCATORI (F.Cavadini) [solo_testo] pag. 1      
il Giornale – ed. Milano  del  25-09-2013      
AI GIARDINI MONTANELLI LA “NOTTE DEI RICERCATORI” [solo_testo] pag. 11      
Rapporti24 Impresa (Il Sole 24 Ore)  del  25-09-2013      
QUEL FILO “VERDE” CHE PORTA ALLO SVILUPPO (E.Abirascid) [solo_testo] pag. 52      
Corriere del Trentino (Corriere della Sera)  del  25-09-2013      
LA CARICA DEI 140 RELATORI TRA RICERCATORI E “GURU” [solo_testo] pag. 10/11      
Corriere della Sera  del  25-09-2013      
Int. a G.Vitale: VITALE: DA TELECOM AD ANSALDO, UN ERRORE VENDERE LE TECNOLOGIE (S.Bocconi) [solo_testo] pag. 5      
Il Secolo Piu’ (Il Secolo XIX)  del  25-09-2013      
Int. a M.Arata: “RAGAZZI SVEGLI, UN AIUTO REALE ALLA RICERCA” (G.Sansalone) [solo_testo] pag. 3      
TST Tutto Scienze e Tecnologie(La Stampa)  del  25-09-2013      
IL “FERMI” AGLI 007 DELLE PARTICELLE (S.Regina) [solo_testo] pag. 1      
       

pubblica  amministrazione  e  societa’

     
       
Corriere della Sera  del  25-09-2013      
AL QUIRINALE LEADER E MINISTRI IMPEGNO A CONTENERE LE POLEMICHE (M.Breda) [solo_testo] pag. 9      
Corriere della Sera  del  25-09-2013      
FINANZIAMENTO AI PARTITI: OGGI SI VOTA, MA L’ACCORDO NON C’E’ (D.Martirano) [solo_testo] pag. 8      
il Sole 24 Ore  del  25-09-2013      
DEBITI PA, I RIMBORSI A 11,3 MILIARDI (D.col.) [solo_testo] pag. 10      
il Sole 24 Ore  del  25-09-2013      
PIANO DISMISSIONI DA 4,5 MILIARDI (I.Bufacchi) [solo_testo] pag. 12      
Corriere della Sera  del  25-09-2013      
UN BUCO NELL’ACQUA DA 3,8 MILIARDI (L.Salvia) [solo_testo] pag. 21      
Corriere della Sera  del  25-09-2013      
I TAGLI “IMPOSSIBILI”, LE SPESE ECCESSIVE (S.Fassina/A.Alesina) [solo_testo] pag. 39      
Corriere della Sera  del  25-09-2013      
CAMUSSO: DEMOCRAZIA ECONOMICA, ORA APPLICARE L’ARTICOLO 46 (S.Camusso) [solo_testo] pag. 5      
Corriere della Sera  del  25-09-2013      
LA FEDE CONIUGATA CON LA RAGIONE RATZINGER DIALOGA COI NON CREDENTI (G.Vecchi) [solo_testo] pag. 39      
la Repubblica  del  25-09-2013      
LA NOVITA’ DI RATZINGER (C.Augias) [solo_testo] pag. 55      
la Repubblica  del  25-09-2013      
SIAMO IN LOTTA CONTRO IL MALE (U.Veronesi) [solo_testo] pag. 55      
Corriere della Sera  del  25-09-2013      
I 27 INCONTRI DEL FAI: MILANO RISCRIVE LA VITA DI MICHELANGELO (P.Panza) [solo_testo] pag. 35      
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  25-09-2013      
INVITO A PALAZZO (S.Grattoggi) [solo_testo] pag. 17      
       
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

Nota 25 settembre 2013, Prot. n. A00DGPER 9774

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

OGGETTO:  Chiarimenti conferimento supplenze scuola primaria nota n.1878 del 30.8.2013.

A seguito di quesiti pervenuti per le vie brevi circa l’interpretazione del punto 1- Disposizioni particolari per la scuola primaria – contenute nelle istruzioni operative in materia di supplenze per l’a.s. 2013/14 si osserva quanto segue.

I posti, gli spezzoni orari ed i posti part-time che residuano dopo le utilizzazioni del personale di ruolo devono essere integrate con le ore di programmazione da attribuire nei contratti a tempo determinato secondo il criterio indicato nella nota medesima 1 ora per 11 ore d’insegnamento, 2 ore per 22 ore di insegnamento.

Conseguentemente le ore di insegnamento da 12 fino a 21 devono essere integrate di 1 ora di programmazione.

Le SS. LL. provvederanno in tal senso anche nei confronti di incarichi già attribuiti fornendo opportune indicazioni ai Dirigenti Scolastici competenti alla stipula dei conseguenti contratti.

f.to   IL CAPO DIPARTIMENTO
Luciano Chiappetta