Autismo e vista

Le alterazioni sensoriali nell’autismo: la vista
SuperAbile INAIL del 21/01/2024

Per molti bambini autistici il senso visivo è il più forte. La buona e cattiva notizia è che spesso questo senso, utilizzato per imparare e per orientarsi nel mondo (pensiero visivo), può essere il primo a diventare iperstimolato o “non ben indirizzato”. Quando parliamo di “ipersensibilità visiva” ci riferiamo al fatto che oggetti luminosi, luci o la presenza di troppi oggetti nel campo visivo possano creare distorsione e caos sensoriale. Quando invece parliamo di un senso “non ben indirizzato” ci riferiamo al fatto che il senso visivo spesso può essere anche semplicemente “disorganizzato” o diversamente orientato.

Aiutiamoci in questo concetto con l’uso delle illusioni ottiche. Nelle illusioni ottiche le operazioni di elaborazione del cervello combinano diversi stimoli trasformando un semplice schema di buio e luce in un’immagine completa. Il nostro cervello ha una tendenza innata organizzativa che quindi gli consente di fondere le figure e lo sfondo riuscendo, all’interno di una illusione ottica, ad estrapolarne una immagine completa. Nell’immagine con forme geometriche infatti il bambino autistico avrebbe grosse difficoltà nel distinguere la tridimensionalità della cosa per formulare l’immagine finale del triangolo bianco “che in realtà non esiste”.  

Il cervello autistico darebbe priorità alle sei diverse forme separate e delineate senza creare l’immagine finale del triangolo più luminoso. L’immagine finale è quindi completamente diversa. Quando concentriamo l’attenzione su un “un solo punto” delle immagini la realtà finale è completamente diversa: nei bambini nello spettro dell’autismo la minima variazione all’interno del campo visivo può spesso creare confusione e destabilizzazione. Per capire come questo sia possibile basta guardare la seconda illusione ottica. La stessa immagine se osservata concentrando l’attenzione su un particolare piuttosto che su un altro consente di vedere  una papera invece che un coniglio.  

Questo accade nella mente di una persona autistica: la modifica dei particolari spesso cambiano la totale visione dell’insieme.  

Avete già notato quanti SE e quanti MA si utilizzano quando si parla di autismo? Avete notato quante volte si sottolinea che questa cosa accade per alcuni ma non per altri? Eccoci: siamo solo all’inizio di quello che vuol dire SPETTRO dell’autismo. Come si può pretendere di aiutare o capire una realtà cosi complessa se non la si “segue a fondo”? Dai dai… forza e coraggio… imperterriti continuate a seguirci perché alla fine di questo meraviglioso viaggio dove tutto sembra impossibile scoprirete quanto meraviglioso recupero esiste! 

Info: scopriAMO l’autismo aps www.scopriamolautismo.it