Quota 96 tra due soluzioni

da ItaliaOggi

Quota 96 tra due soluzioni

Emendamento alla camera, ma è pronto anche il piano b

Nicola Mondelli

Si al pensionamento anticipato anche per il personale della scuola che avendo maturato, dopo il 31 dicembre 2011 ma entro il 31 agosto 2012, il diritto a pensione con i requisiti richiesti dalla normativa previgente l’entrata in vigore dell’art. 24 del decreto legge 201/2011 (sessanta anni di età e trentasei di contribuzione, o sessantuno anni di età e trentacinque di contribuzione oppure, indipendentemente dall’età anagrafica, 40 anni di contribuzione utile a pensione), era stato escluso dal beneficio di poter accedere al trattamento di quiescenza potendo fare valere tali requisiti. Lo prevede l’ennesimo emendamento, in questo caso al decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, finalizzato a recuperare gli esclusi, emendamento votato all’unanimità dalla V commissione bilancio presieduta da Francesco Boccia (Pd) e trasmesso alla I commissione affari costituzionali che da oggi, e nelle giornate di mercoledi e giovedi, ha all’ordine del giorno l’esame in sede referente del decreto legge. Se l’emendamento dovesse essere recepito e approvato dalla commissione affari costituzionali, si tratterebbe comunque di un si limitato numericamente e con una penalizzazione sui tempi e le modalità di liquidazione dell’indennità di buonuscita.

Il limite numerico

Ai fini del collocamento in quiescenza, con decorrenza dalla data del 1° settembre 2014, il beneficio verrebbe riconosciuto nel limite massimo di quattromila soggetti e nei limiti dell’autorizzazione di spesa. L’elenco numerico dovrà essere definito dall’Inps applicando un criterio progressivo risultante dalla somma dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva vantata dai singoli richiedente alla data del 31 dicembre 2012.

L’indennità di buonuscita

L’indennità di buonuscita verrebbe corrisposta non solo al momento in cui il soggetto avrebbe maturato il diritto alla corresponsione della stessa secondo le disposizioni di cui all’art. 24 (a partire da 66 anni e tre mesi per la vecchiaia, 41 anni e cinque mesi, se donna e 42 anni e cinque mesi, se uomo, per la pensione anticipata), ma anche con le modalità previste a legislazione vigente(pagamento a rate annuali con indennità superiori a 50.000 euro lorde).

Probabilità di approvazione

Le probabilità che l’emendamento possa essere approvato sembrano notevoli. C’è un consenso quasi unanime tra i parlamentari e il governo non pare contrario.

Piano B

Se invece per l’ennesima volta dovesse prevalere la tesi della insufficiente copertura finanziaria, sarebbe pronto un piano B. Il ministro della pubblica istruzione proporrebbe infatti, al consiglio dei ministri l’approvazione di un apposito decreto legge che, entrando subito in vigore, consentirebbe l’andata in pensione già dal prossimo 1° settembre dei quattromila soggetti risultanti dal monitoraggio disposto del Miur.