Indire, allarme dell’Usb per il licenziamento di 70 precari

da tuttoscuola.com

Indire, allarme dell’Usb per il licenziamento di 70 precari

Dal prossimo 1 gennaio 70 precari storici “rischiano il licenziamento all’Indire, l’ente di ricerca che sostiene l’innovazione nella scuola“. A lanciare l’allarme per l’istituto è l’ Usb pubblico impiego ricordando che “tra le attività dell’Indire, ci sono quelle di seguire e aiutare il programma Erasmus e il sistema di finanziamento dei fondi Europei, divenuti risorsa imprescindibile dopo i tagli dei Governi Berlusconi-Renzi“.

Il ministero retto dalla Giannini, a causa di lungaggini veramente difficili da comprendere, sta provocando il licenziamento di questi precari, personale assolutamente necessario alla prosecuzione del programma Gup“, spiega Claudio Argentini, dell’Usb Pubblico Impiego. “Stiamo parlando di 3 miliardi di fondi europei che avranno ulteriori difficoltà ad essere distribuiti a causa della perdita di questo personale“.

Questo stato di cose non è accettabile – continua il sindacalista Usb – e la continuità contrattuale di questo personale, come ieri la USB P.I. ha chiesto a chiare lettere alla parte pubblica dell’Indire, deve essere garantita subito e senza incertezze con una presa di responsabilità che il ministro della Buona Scuola deve assumersi senza esitazioni“. L’Usb ha indetto lo stato di agitazione e preannuncia un’assemblea del personale nei prossimi giorni, in cui decidere le iniziative nelle varie sedi dell’Indire. “Il ministro Giannini – si afferma in una nota – deve una risposta a questi lavoratori, e la risposta non può che essere la continuazione dei contratti, convertendoli a tempo determinato. Non permetteremo licenziamenti in un ente pubblico di ricerca. A qualsiasi costo“.