Archivi categoria: Rassegne

Posizioni economiche Ata, si va al recupero di quanto già erogato

da Tecnica della Scuola

Posizioni economiche Ata, si va al recupero di quanto già erogato
di R.P.
Lo ribadisce il Miur con una nota firmata dal Capo Dipartimento Chiapetta. Passa di fatto l’interpretazione restriittiva del Mef sul DL n. 78/2010
Sulla questione delle posizioni economiche Ata, il Mef non vuole sentire ragioni e così nelle ultime ore il Capo Dipartimento del Miur Luciano Chiappetta ha emanato una nuova nota di chiarimenti per ribadire che gli aumenti stipendiali attribuiti a partire dal settembre 2013 vanno bloccati. Non solo, ma risulta anche necessario recuperare tutte le somme erogate dal settembre scorso in poi. Stessa cosa vale per tutti gli aumenti con decorrenza 2011. Dalla tagliola del Mef si salvano solamente le posizioni attribuite prima del 2011 che continuano ad avere ancora effetto. Nelle audizioni al Senato di questi giorni i sindacati hanno chiesto che il problema venga affrontato e risolto in sede di conversione in legge del decreto n. 3/2014 ma le possibilità che la richiesta venga accolta dal Parlamento è molto tenue. D’altronde non da oggi lo stesso Ministro dell’istruzione continua a ripetere che le risorse finanziarie disponibili sono praticamente pari a zero. In queste condizioni, non si capisce neppure come il ministro possa pensare di dare avvio alla stagione contrattuale. Anche i sindacati sembrano ormai rassegnati ad un contratto povero, ma è davvero improbabile che possano accettare un contratto senza risorse.

Sostegno, ufficializzate le 4.447 immissioni in ruolo

da Tecnica della Scuola

Sostegno, ufficializzate le 4.447 immissioni in ruolo
di Alessandro Giuliani
Con la nota n. 362 del 6 febbraio 2014, il Miur specifica che si tratta di posti aggiuntivi che non si sommano a quelli attualmente vacanti, residuati dopo le precedenti immissioni in ruolo.
Con la nota n. 362 del 6 febbraio 2014, il ministero dell’Istruzione ha ufficializzato l’assunzione di 4.447 su posti di sostegno per l’anno scolastico in corso: facendo riferimento alla Legge n. 128/2013, il Miur specifica che si tratta “di posti aggiuntivi che non si sommano a quelli attualmente vacanti, residuati dopo le precedenti immissioni in ruolo, che confluiranno nel prossimo piano triennale di immissioni in ruolo”. Alla nota ministeriale sono allegate una serie di tabelle che riportano, per ciascuna provincia, la ripartizione dei posti, la cui entità è stata determinata in proporzione all’organico di diritto. Nelle stesse tabella viene indicata una colonna ((II tranche) con il numero massimo di nomine effettuabili per ogni provincia. “Tali posti vanno prioritariamente assegnati per riassorbire l’eventuale esubero esistente, evitando, comunque, di crearne di nuovo. Tutte le nomine dovranno avere decorrenza giuridica 1° settembre 2013 ed economica 1° settembre 2014. Mentre per la sede definitiva, i neo docenti di sostegno dovranno partecipare alla mobilità che avrà gli effetti nell’anno scolastico 2015/16.

Via libera al Sistema nazionale delle anagrafi dell’edilizia scolastica

da Tecnica della Scuola

Via libera al Sistema nazionale delle anagrafi dell’edilizia scolastica
di A.G.
Arriva l’accordo in Conferenza Unificata:  spazio a procedure più snelle per la raccolta dei dati, più uno nodo nazionale situato al Miur e altri nodi regionali in rapporto fra loro per lo scambio reciproco dei dati. L’aggiornamento sarà periodico. Creato anche un Osservatorio: verificherà la funzionalità del sistema e la conformità alle regole tecniche.
Come anticipato in un nostro articolo precedente, il 6 febbraio è arrivato il via libera al Sistema nazionale delle anagrafi dell’edilizia scolastica. È infatti giunto il preventivato accordo in Conferenza Unificata, che permetterà di adottare procedure più snelle per la raccolta dei dati relativi all’edilizia scolastica.
Dall’ufficio stampa del Ministero, inoltre, spiegano che l’accordo permetterà anche una nuova formulazione dell’Osservatorio sull’edilizia: “viene ripristinato per rendere efficaci gli interventi in materia previsti dalla normativa vigente e per garantire una loro efficiente programmazione”.
Il nuovo Sistema delle Anagrafi sarà (Snaes) costituito da uno nodo nazionale situato presso il Miur e da nodi regionali che saranno in rapporto fra loro per lo scambio reciproco di dati. L’aggiornamento viene reso periodico e costante nel tempo. L’Osservatorio per l’edilizia scolastica verificherà la funzionalità del sistema e la conformità alle regole tecniche.
Sempre oggi la Conferenza Unificata ha dato anche il suo via libera al decreto applicativo previsto dal Dl ‘L’Istruzione riparte’ sul contrasto della dispersione scolastica. Ci sarà un bando nazionale per le scuole che potranno presentare progetti di didattica integrativa e innovativa, anche attraverso il prolungamento dell’orario nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
“Sono molto soddisfatta del passo in avanti sul tema dell’edilizia scolastica fatto con la Conferenza Unificata di oggi – ha detto il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza – Finalmente un accordo che fa ripartire l’Anagrafe dell’edilizia e l’Osservatorio: due strumenti fondamentali per una maggiore trasparenza e una migliore gestione dei dati, ma anche per una programmazione efficiente degli interventi necessari. Si tratta di un ulteriore segnale di attenzione da parte del Governo ad un tema centrale come l’edilizia scolastica”.

Invalsi: perché non scegliere fra gli osservatori esterni anche i presidenti della maturità?

da Tecnica della Scuola

Invalsi: perché non scegliere fra gli osservatori esterni anche i presidenti della maturità?
di Aldo Domenico Ficara
L’incarico di osservatore esterno Invalsi è riservato un po’ a tutti i docenti con incarichi particolari a scuola, ma non a chi ha svolto la mansione di presidente agli esami di Stato.
Nel marzo del 2013 si scriveva che gli osservatori esterni delle prove Invalsi dovevano possedere i seguenti titoli: “Possono partecipare alla presente selezione i candidati che abbiano conseguito almeno una laurea di primo livello (triennale) entro il giorno di presentazione della domanda o che abbiano insegnato per almeno cinque anni presso la scuola (statale o paritaria) primaria o secondaria. Nel 2014 a distanza di un solo anno, l’incarico di osservatore esterno alle prove Invalsi è riservato ai dirigenti tecnici, ai dirigenti scolastici, ai docenti collaboratori dei dirigenti, alle funzioni strumentali, ai docenti comandati nell’amministrazione e all’ANSAS, e ai docenti coinvolti in precedenti esperienze di formazione e di valutazione delle indagini OCSE-PISA, IEA-PIRLS e IEA-TIMSS, secondo l’ordine di priorità descritto. Poteva essere data maggiore attenzione a tutti i presidenti di commissioni degli ultimi esami di stato della scuola secondaria di secondo grado (a.s. 2012/2913), ovvero maggiore attenzione a figure professionali che hanno saputo gestire le complicate dinamiche del cosiddetto esame di maturità. A tal proposito si ricorda l’articolo 2 del Decreto 30 gennaio 2003 (G.U. n. 84 del 10/4/2003) riguardante i criteri di nomina dei presidenti agli esami di stato, così recita: Il presidente e’ nominato tra il personale dirigente e docente della scuola secondaria superiore, secondo il seguente ordine di precedenza: a) dirigenti di istituti statali d’istruzione secondaria superiore, ivi compresi i dirigenti scolastici dei Convitti nazionali e degli Educandati femminili e dirigenti di istituti comprensivi nei quali funzionano corsi di studio di istruzione secondaria superiore; b) docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali d’istruzione secondaria superiore compresi in una graduatoria di merito nei concorsi per dirigente scolastico nelle scuole secondarie superiori; c) docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali d’istruzione secondaria superiore che abbiano svolto o svolgano da almeno tre anni incarico di dirigente scolastico nelle scuole d’istruzione secondaria superiore; d) docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali d’istruzione secondaria superiore che abbiano svolto o svolgano da almeno tre anni incarico di collaboratore del dirigente scolastico nelle scuole di istruzione secondaria superiore; e) docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali di istruzione secondaria superiore con almeno 10 anni di servizio di ruolo.

Carrozza: l’anagrafe edilizia giunge in Conferenza Unificata, risultato importantissimo

da Tecnica della Scuola

Carrozza: l’anagrafe edilizia giunge in Conferenza Unificata, risultato importantissimo
di A.G.
Il Ministro: fin dall’inizio del nostro insediamento abbiamo messo l’edilizia scolastica come priorità, io stessa ogni settimana vado in una regione diversa e so perfettamente qual è lo stato. I limiti per completare il progetto, atteso da anni, non sono solo nella scarsità di finanziamenti: c’è troppa frammentazione tra Governo, Comuni, Province, Regioni e per superarlo il Miur ha fornito poteri derogatori.
L’anagrafe sui rischi dell’edilizia scolastica sarebbe in dirittura d’arrivo. Con tanto di osservatorio nazionale. Ad annunciarlo, il 6 febbraio nel corso di un intervento a Unomattina su Rai Uno, è stato il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza: ”stiamo mettendo su l’anagrafe dell’edilizia scolastica e l’osservatorio. Proprio oggi va in Conferenza Unificata ed è un risultato importantissimo di collaborazione Stato-Regioni”, ha detto il responsabile del Miur.
Il Ministro ha tenuto a precisare che ”fin dall’inizio del nostro insediamento abbiamo messo l’edilizia scolastica come priorità della scuola italiana. Io stessa ogni settimana vado in una regione diversa e so perfettamente qual è lo stato”.

Carrozza ha anche accennato agli ostacoli che hanno trasformato l’operazione, attesa da anni, in una sorta di eterna incompiuta. ”C’è un problema – ha sottolineato il Ministro – di frammentazione tra Governo, Comuni, Province, Regioni. Abbiamo fatto di tutto per accelerare questo percorso, abbiamo anche dato dei poteri derogatori ai presidenti di Provincia e ai sindaci. Abbiamo già investito 150 milioni di euro e adesso con il ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, con i residui della programmazione europea, stiamo ancora soddisfacendo queste liste che abbiamo creato grazie alla collaborazione delle Regioni”.

Al via i concorsi del personale Ata a.s. 2013/2014

da Tecnica della Scuola

Al via i concorsi del personale Ata a.s. 2013/2014
di Lara La Gatta
Il Miur trasmette i modelli da inviare in modalità cartacea (B1 , B2, F e H), mentre l’allegato G è da trasmettere tramite Istanze on-line
Con precedente nota prot. 565 del 24 gennaio 2014 il Miur aveva annunciato l’imminente indizione per l’anno scolastico 2013/2014dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA (vedi notizia).
Alla nota del 24 gennaio fa ora seguito la nota prot. n. 920 del 5 febbraio 2014, con la quale sono trasmessi i modelli di domanda (Allegati B1, B2, F e H).
Gli Uffici scolastici regionali sono invitati a predisporre “ogni sollecita e tempestiva iniziativa idonea ad accelerare l’indizione” dei concorsi.
Come già anticipato nella precedente nota, dovranno essere inviati:
a) con modalità tradizionale (quindi cartacea) i modelli di domanda allegati B1 , B2, F e H mediante raccomandata a/r ovvero consegnati a mano, all’Ambito Territoriale Provinciale della provincia d’interesse entro i termini previsti dal relativo bando;
b) tramite le Istanze on-line il modello di domanda allegato G di scelta delle sedi delle istituzioni scolastiche. Per quest’ultimo non dovrà essere inviato il modello cartaceo in formato pdf prodotto dall’applicazione in quanto l’Ufficio territoriale destinatario lo riceverà automaticamente al momento dell’inoltro.
Tutti gli aspiranti interessati alle graduatorie d’istituto dovranno provvedere alla registrazione su Istanze on-line, qualora non siano già registrati. tutti gli aspiranti , ai fini dell’inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto di 1° fascia per l’ a. s, 2014/2015dovranno, necessariamente, utilizzare la procedura on-line .
Non cambia neanche la procedura per il personale che intenda usufruire dei benefici dell’art. 21 e dell’art. 33, commi 5, 6 e 7 della legge 104/92 con le modifiche apportate dall’art. 24 della legge 4.11.2010 n. 183: tale personale dovrà compilare un apposito Allegato H.

Mobilità personale: il 24 febbraio probabile sottoscrizione definitiva del Ccni

da Tecnica della Scuola

Mobilità personale: il 24 febbraio probabile sottoscrizione definitiva del Ccni
di Andrea Toscano
Nell’incontro del 5 febbraio tra Amministrazione e organizzazioni sindacali è stata esaminata la bozza dell’ordinanza sulla mobilità del personale e si è discusso sulla riformulazione dell’art. 30 del Ccni relativo al sostegno nella secondaria di secondo grado.
I rappresentanti del Ministero dell’istruzione e dei sindacati si sono confrontati sulla bozza di ordinanza predisposta dall’Amministrazione, che potrà essere emanata soltanto dopo la sottoscrizione definitiva del Ccni per la mobilità del personale docente, educativo ed Ata per l’a.s. 2014/2015, la cui Ipotesi è stata siglata lo scorso 17 dicembre e, al termine dell’esame interno effettuato dal Miur, è stato consegnata il 22 gennaio al Dipartimento della Funzione pubblica e al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, per il rilascio del previsto parere.
In considerazione del fatto che sono previsti al massimo 30 giorni per l’invio delle valutazioni di competenza, le parti si stanno adoperando affinché alla scadenza di tale termine si possano, con la massima tempestività, inviare agli Uffici territoriali sia il Ccni sottoscritto in via definitiva sia la successiva ordinanza ministeriale: per il 24 febbraio è fissato un nuovo incontro per sottoscrivere definitivamente il suddetto Ccni e definire senza ulteriori indugi le date di presentazione delle domande di trasferimento e di passaggio di cattedra e di ruolo (per la scadenza, che verrà certamente collocata nella seconda metà di marzo, bisognerà anche valutare quanti saranno i giorni di tempo a disposizione una volta emanata la relativa apposita O.M.).
Le istanze saranno effettuate dal personale interessato con procedura on line, previa registrazione (per chi non ha già – o sono scadute – le credenziali di accesso) su “Istanze on line” del sito ministeriale.
A seguito dell’intenzione, espressa dall’Amministrazione, in applicazione della legge n. 128/2013, che l’organico di sostegno della scuola secondaria di II grado (Dos) sia unificato, ai soli fini dell’effettuazione della mobilità sia provinciale (seconda fase per il trasferimento da posto comune a sostegno e viceversa), che interprovinciale, occorre effettuare una riscrittura dell’art. 30 dell’Ipotesi di Ccni relativo a: “sostegno – scuola secondaria di II grado”. Ma alcune organizzazioni sindacali hanno espresso contrarietà ad anticipare all’a.s. 2014/2015 la suddetta unificazione rispetto a quando diverrà operativa, con l’aggiornamento delle GaE, per le immissioni in ruolo e le supplenze.

Il Miur ha quindi mostrato “prudenza” su tale punto: “in tal senso l’Amministrazione – si legge in un comunicato dello Snals – ha predisposto una prima bozza di discussione per la definizione di tale articolo 30, che sarà oggetto di successiva riflessione e modifica, al fine di garantire i diritti del personale a tempo indeterminato, senza ledere i diritti degli inseriti negli elenchi di sostegno, ai fini delle nomine in ruolo”.

Storia dell’Arte dimezzata nelle scuole

da Tecnica della Scuola

Storia dell’Arte dimezzata nelle scuole
di P.A.
Con la bocciatura dell’emendamento presentato il 31 ottobre dal deputato Sel, Celeste Costantino, che chiedeva il ripristino della storia dell’arte nella scuola secondaria, si è aperto un fronte di preoccupazione per una materia base della nostra cultura nazionale.
Il motivo della bocciatura è sempre legato all’aumento di spesa che il Miur non potrebbe sopportare. Come è noto, tutto ebbe inizio nel 2008, con l’avvento della ministra Mariastella Gelmini all’istruzione e con la sua riforma epocale della secondaria di secondo grado, attraverso la quale si abolì o si ridusse drasticamente l’insegnamento delle discipline artistiche, a partire dai licei artistici per continuare nei bienni del classico e del linguistico, oltre che negli indirizzi Turismo e Grafica degli Istituti tecnici e dei professionali. E come è pure noto, sono partite delle petizioni e degli appelli alla ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sottoscritti da personalità come Adriano La Regina, Salvatore Settis, Cesare de Seta, Rosi Fontana. E nonostante il loro appello, accorato e motivato da una esigenza anche utilitaristica in funzione dell’occupazione nel mare dei siti artistici e archeologici e paesaggistici del nostro Paese, la ministra ha fatto orecchie da mercante, mentre Il giornale dell’arte scrive della nascita dell’associazione Artem Docere (Associazione nazionale Docenti Disegno e Storia dell’arte), che promette battaglia così come i duemila insegnanti precari della materia in questione. Scrivono i docenti della disciplina, se per un verso la “Riforma Gelmini abbia portato – nei regolamenti attuativi – ad un incremento della storia dell’arte nel Liceo Classico Tradizionale (passando dalle precedenti 4 ore complessive del triennio: 1+1+2, alle attuali 6 ore: 2+2+2)”, un drastico ridimensionamento della “presenza della disciplina nei curricoli scolastici si è registrato invece nell’istruzione Professionale (da dove è sparita), in quella Tecnica (dove è stata ridotta, per esempio, nell’indirizzo turistico).” “Più in generale, tutti gli indirizzi (Liceo Classico compreso) hanno perso ore di storia dell’arte a causa della eliminazione delle sperimentazioni che avevano permesso, in una notevolissima quantità di scuole italiane, l’incremento del monte ore proprio in risposta ad una esigenza formativa espressa dall’utenza e sostenuta dai Collegi Docenti in regime di autonomia. Tanti Licei Classici, per esempio, avevano inserito la Storia dell’Arte nell’offerta formativa del Ginnasio. Con l’eliminazione delle sperimentazioni, tale incremento è stato annullato. “La Storia dell’arte non è stata dunque eliminata”, mentre l’auspicio è che il dibattito “sulla presenza dell’educazione all’arte e al patrimonio nella scuola secondaria superiore possa riaprirsi”.

Storia dell’Arte dimezzata nelle scuole

da Tecnica della Scuola

Storia dell’Arte dimezzata nelle scuole
di P.A.
Con la bocciatura dell’emendamento presentato il 31 ottobre dal deputato Sel, Celeste Costantino, che chiedeva il ripristino della storia dell’arte nella scuola secondaria, si è aperto un fronte di preoccupazione per una materia base della nostra cultura nazionale.
Il motivo della bocciatura è sempre legato all’aumento di spesa che il Miur non potrebbe sopportare. Come è noto, tutto ebbe inizio nel 2008, con l’avvento della ministra Mariastella Gelmini all’istruzione e con la sua riforma epocale della secondaria di secondo grado, attraverso la quale si abolì o si ridusse drasticamente l’insegnamento delle discipline artistiche, a partire dai licei artistici per continuare nei bienni del classico e del linguistico, oltre che negli indirizzi Turismo e Grafica degli Istituti tecnici e dei professionali. E come è pure noto, sono partite delle petizioni e degli appelli alla ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sottoscritti da personalità come Adriano La Regina, Salvatore Settis, Cesare de Seta, Rosi Fontana. E nonostante il loro appello, accorato e motivato da una esigenza anche utilitaristica in funzione dell’occupazione nel mare dei siti artistici e archeologici e paesaggistici del nostro Paese, la ministra ha fatto orecchie da mercante, mentre Il giornale dell’arte scrive della nascita dell’associazione Artem Docere (Associazione nazionale Docenti Disegno e Storia dell’arte), che promette battaglia così come i duemila insegnanti precari della materia in questione. Scrivono i docenti della disciplina, se per un verso la “Riforma Gelmini abbia portato – nei regolamenti attuativi – ad un incremento della storia dell’arte nel Liceo Classico Tradizionale (passando dalle precedenti 4 ore complessive del triennio: 1+1+2, alle attuali 6 ore: 2+2+2)”, un drastico ridimensionamento della “presenza della disciplina nei curricoli scolastici si è registrato invece nell’istruzione Professionale (da dove è sparita), in quella Tecnica (dove è stata ridotta, per esempio, nell’indirizzo turistico).” “Più in generale, tutti gli indirizzi (Liceo Classico compreso) hanno perso ore di storia dell’arte a causa della eliminazione delle sperimentazioni che avevano permesso, in una notevolissima quantità di scuole italiane, l’incremento del monte ore proprio in risposta ad una esigenza formativa espressa dall’utenza e sostenuta dai Collegi Docenti in regime di autonomia. Tanti Licei Classici, per esempio, avevano inserito la Storia dell’Arte nell’offerta formativa del Ginnasio. Con l’eliminazione delle sperimentazioni, tale incremento è stato annullato. “La Storia dell’arte non è stata dunque eliminata”, mentre l’auspicio è che il dibattito “sulla presenza dell’educazione all’arte e al patrimonio nella scuola secondaria superiore possa riaprirsi”.

Anagrafe edilizia al via. Si chiama SNAES

da tuttoscuola.com

Anagrafe edilizia al via. Si chiama SNAES

Via libera al Sistema nazionale delle Anagrafi dell’edilizia scolastica (Snaes). Grazie all’accordo siglato in Conferenza Unificata riparte, con una nuova modalità e procedure più snelle, la raccolta dei dati sull’edilizia scolastica. Lo riferisce una nota del Miur.

Nuova formulazione anche per l’Osservatorio sull’edilizia, che viene ripristinato per rendere efficaci gli interventi in materia previsti dalla normativa vigente e per garantire una loro efficiente programmazione. “Sono molto soddisfatta del passo in avanti sul tema dell’edilizia scolastica fatto con la Conferenza Unificata di oggi“, commenta il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza. E ha aggiunto: “Finalmente un accordo che fa ripartire l’Anagrafe dell’edilizia e l’Osservatorio: due strumenti fondamentali per una maggiore trasparenza e una migliore gestione dei dati, ma anche per una programmazione efficiente degli interventi necessari. Si tratta di un ulteriore segnale di attenzione da parte del Governo a un tema centrale come l’edilizia scolastica“.

Il nuovo Snaes è costituito da un nodo nazionale al Miur e da nodi regionali che saranno in rapporto fra loro per lo scambio reciproco di dati. L’aggiornamento viene reso periodico e costante nel tempo. L’Osservatorio per l’edilizia scolastica verificherà la funzionalità del sistema e la conformità alle regole tecniche.

Sempre oggi la Conferenza Unificata ha dato il via libera al decreto applicativo previsto dal Dl ‘L’Istruzione riparte’ sul contrasto della dispersione scolastica. Ci sarà un bando nazionale per le scuole che potranno presentare progetti di didattica integrativa e innovativa, anche attraverso il prolungamento dell’orario nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Iscrizioni, il liceo non è la prima scelta

da tuttoscuola.com

Iscrizioni, il liceo non è la prima scelta

I licei non sono la prima scelta degli studenti: “Ci si lamenta che al classico si iscrivano in pochi. Uno su due sceglie l’istruzione tecnica o professionale, ci sono scuole che offrono davvero percorsi interessanti di alternanza scuola lavoro” ha detto Maria Chiara Carrozza, ministro dell’Istruzione, intervenuta a Unomattina, su Raiuno, commentando l’andamento delle iscrizioni online, partite lunedì scorso e che, contrariamente ad alcune voci diffuse dopo la prima giornata, non vede affatto un tracollo dell’istruzione tecnico-professionale.

Bisogna scegliere sulla base di quello che uno vuole fare e sulla base di interessi di tipo professionale, come si vede uno da grande. Non è solo il programma, il tipo di scuola, il nome della scuola, ma è cosa voglio essere dopo“, ha aggiunto il ministro, che nel cosro del suo intervento non ha nascosto la sua soddisfazione per il successo dell’operazione ‘iscrizioni online’: “Già 300mila iscrizioni confermate, molte più del 2013“, ha sottolineato Carrozza. “Le iscrizioni online stanno andando molto bene, questa è l’agenda digitale del Paese“.

Nessun panico, quindi, per il ricorso al web: “È una cosa semplicissima, anche rassicurante, perchè senza doversi spostare si riesce a fare tutto da casa“, e tutto ciò significa che “le famiglie italiane hanno imparato che questo è un adempimento che si deve fare online“.

Studenti di mattina in sala giochi, Gdf denuncia titolare

da tuttoscuola.com

Studenti di mattina in sala giochi, Gdf denuncia titolare

Mancata osservanza dell’ordinanza  che regola gli orari di apertura e chiusura delle sale, permettendo così ad alcuni minorenni, che avevano marinato la scuola, di giocare alle 9 di mattina: per questo al titolare di un’attività di Terni è stata contestata una sanzione amministrativa dalla Guardia di Finanza.

L’uomo rischia una multa da 516 a 3.098 euro, come previsto dall’ordinanza del sindaco del 10 maggio 2010, firmata proprio per scoraggiare il gioco, in particolare d’azzardo, dei minori di 18 anni.

Nell’ambito di un piano di controllo avviato a gennaio sui giochi e sulle scommesse, in particolare slot machine e videopoker – spiega oggi la gdf – i finanzieri hanno appurato che la sala giochi era aperta già nelle prime ore della mattina.

All’interno sono stati trovati quattro studenti minorenni, poi riaffidati a rispettivi genitori.

Ci auguriamo che il buon esempio dato dal Comune e dalla GdF di Terni sia contagioso…

Cosa accade alla Storia dell’Arte, facciamo chiarezza

da Com.Unita.it

Cosa accade alla Storia dell’Arte, facciamo chiarezza

Non so come e non so perché ieri tutti gli italiani (meglio tardi che mai) si sono svegliati difensori dell’Arte. Ripeto: meglio tardi che mai, visto il torpore a cui abbiamo assistito per circa 20 anni su alcuni temi.

Il tema era l’insegnamento della Storia dell’Arte nelle scuole. Tentiamo di fare un po’ di chiarezza semplicemente ricostruendo le vicende che l’hanno riguardato negli ultimi anni.

2010: il decreto Gelmini di riordino delle scuole secondarie di secondo grado (comunemente note con il nome scuole superiori) depotenzia lo studio dell’Arte. L’insegnamento dell’Arte viene fortemente ridotto negli Istituti tecnici e del tutto cancellata in quelli Professionali: dove è possibile diplomarsi in Moda, Grafica e Turismo senza sapere chi sono Giotto, Leonardo o Michelangelo. Nei Licei artistici vengono eliminati insegnamenti come il restauro e la catalogazione del nostro patrimonio artistico. Inoltre si chiudono tutte le sperimentazioni che rafforzavano l’esigua presenza (un’ora la settimana nel solo triennio finale) della Storia dell’arte negli altri licei (compresi i licei classici, da sempre scandalosamente a digiuno di figurativo, nei quali frequentissima era la sperimentazione in storia dell’Arte, cioè l’estensione dello studio di questa disciplina a tutto il corso dei 5 anni). Numeri alla mano, tale provvedimento riguarda, più della metà dei nostri ragazzi (iscritti in scuole tecnico-professionali) che crescerà in un radicale analfabetismo artistico. Subito, dal 2010, si crea un movimento di protesta  (io insegno arte e sono stata e sono tra costoro) per contrastare tali provvedimenti. Sparutissimo direi e ignorato da chiunque in questi anni, dal Paese, dalla politica, dal sistema informativo, persino dagli altri colleghi docenti. Il movimento si affida alla sola azione di noi docenti di arte, per lo più sulla rete e di alcune associazioni di docenti d’Arte. Arriviamo al 2013. Il movimento, come mille altri movimenti di protesta per qualcosa, tra i mille tentativi di ottenere ascolto, o trovare interlocutori, mette on line una petizione (esattamente questa: http://firmiamo.it/ripristiniamo-storia-dell-arte-nelle-scuole ). Accade no? Che vi arrivi tra le mail o sul profilo Facebook una petizione. Giusto? Accade anche che, senza che ce lo aspettassimo, noi docenti di arte soprattutto, dopo tre anni di proteste solitarie, spesso individuali, la petizione giri, venga firmata, si diffonda, raggiunge addirittura 16 mila firme. Forte di questo sostegno, un deputato di Sel, presenta nell’ ottobre del 2013 un emendamento in cui chiede il ripristino delle ore soppresse. Emendamento che viene fortemente sostenuto sia dal ministro Carrozza, sia dal ministro Bray. Perchè intanto si è insediato il governo Letta. L’emendamento non viene accolto a causa della mancanza di copertura finanziaria. Riparte la protesta. Cioè: non ha motivo di fermarsi visto che non si è risolto il problema.

Nonostante la raccolta di oltre 15 mila firme, nonostante l’appoggio esplicito del ministro per i Beni culturali Massimo Bray, nonostante la disponibilità di migliaia di storici dell’arte abilitati a quell’insegnamento, la ministra Maria Chiara Carrozza, nonostante il suo stesso desiderio, non è per ora riuscita a rimediare al grave errore di chi l’ha, purtroppo, preceduta.

Arriviamo a ieri: è accaduto che qualcuno ha messo on line un articolo in cui si parla di questa vicenda. Per onestà, dobbiamo dire che è dal 2010 che ne parliamo, e che si mettono on line articoli simili, basta fare una semplice ricerca in rete. Era l’ennesimo articolo sulla stessa questione. La novità è che, per gli oscuri meccanismi della rete, dell’informazione e della comunicazione, l’articolo inizia a “girare” vorticosamente e sembra quasi che il problema sia nato ieri. Il neo dell’articolo infatti è quello di non aver riportato passaggi e  date all’interno, che per alcuni di noi son scontati, mentre, lo abbiamo capito, per la maggioranza del Paese no. Non c’era nulla di non vero in quell’articolo, se non l’omissione di date. Per cui: enorme confusione, grida allo scandalo, e controscandalo, è una bufala, no non lo è…è stata tolta, non, non è stata tolta,..etc..etc.

Chi, distratto, in questi anni non aveva capito, chi non ne sapeva nulla, chi non c’era perché dormiva, all’ improvviso ieri si è svegliato. Scatta la caccia all”untore.

Gli anni dei governi Berlusconi hanno visto un depotenziamento nelle scuole di insegnamenti e tempo scuola, una di queste è l’Arte, che è stata depotenziata in alcuni corsi di scuola e tolta da altri.E vale anche per altri insegnamenti. Lo diciamo dal 2008, e ancor di più dal 2010, ma l’italiano medio, o anche basso, o anche alto, in genere se ne accorge solo quando ci sbatte la faccia.

Ancora oggi sono sommersa di mail di mamme, di papà, di rafffinati professionisti, come di normali casalinghe,  che si lamentano su come mai la loro bambina a Palermo esce da scuola alle 12.30 mentre prima usciva alle 14.30, su come mai il figlio non studi la geografia e su come mai il diritto è quasi scomparso dalle scuole superiori. Perchè non avevano capito nulla di quello che effettivamente comportavano i decreti della Gelmini. Pensavano che l’Italia avrebbe regalato un grembiulino ad ogni bambino. E invece è stato lo sfacelo, lo smottamento, l’impoverimento. Non parliamo poi della musica. Non pervenuta. Mentre celebriamo Abbado, lo seppelliamo nella mente dei nostri figli. Beh, esattamente per quella storia del “grembiulino…e degli sprechi e dei soldi spesi male”….Vi ricordate? Taluni la ripetono ancora adesso a cantilena. Salvo poi non saperne assolutamente nulla, di quello che realmente è stato tolto: ore di scuola, risorse e vivibilità scolastica. La Storia dell’Arte è tra le cose tolte o depotenziate. Metà degli studenti italiani medi non la studia più, l’altra metà la studia meno. In classi affollate e in scuole dove le attività progettuali (tra cui laboratori, visite, attività extracurriculari) sono ridotte a zero per il taglio quasi totale del fondo di funzionamento d’istituto.

O mutos deloi oti, la favola insegna che:

Identificare il colpevole è interessante, divertente, ma superfluo, ai fini della situazione di fatto attuale. Sarebbe utile attivarsi per la soluzione, se è un problema. E’ necessario, indispensabile e inderogabile, prima di fare qualunque riforma del sistema scolastico italiano, ribadire come facciamo da sempre, che tali “riforme” non sono ragionerie contabili da dare in pasto al paese puntando sulla criminalizzazione di una categoria, su un untore di comodo, per giustificare tagli e cambiamenti che poi si abbattono su altri, (così fecero Tremonti, la Gelmini e Brunetta) ma vanno descritte per bene ai cittadini e vanno raccontate per quel che sono: variazioni nei curriculi di studio dei nostri studenti e dunque nella loro formazione complessiva di cittadini prima che di lavoratori o professionisti. Poi, possiamo anche decidere di togliere, aggiungere, ridisegnare, ma con l’ estrema e precisa consapevolezza di ciò che vai a disegnare. Il punto, la visuale, la prospettiva, la base deve rimanere il curriculo formativo degli italiani, del Paese.

Io, personalmente, non sono affascinata dalla caccia all’ untore, ma dalla pioggia che lava la peste. Lo scompiglio di ieri una cosa buona però l’ha ottenuta: raccontarci un’Italia che ama l’Arte e il su Patrimonio. Non abbiatecene se ci siam commossi.

L’arte, la musica, i diritti di cittadinanza e lo sport sono il dna degli italiani. Non il superfluo, non il cassetto dei centesimi da risparmiare, non la chiacchiera al bar sugli sprechi della scuola e quei docenti fannulloni e che ce vò glielo dico io come si insegna, bensì il dna degli italiani, l’identità comune e imprescindibile su cui costruire il resto, sia che si tratti di insegnamenti che di professionalità. Noi siamo la Cappella Sistina, siamo Verdi, siamo Fellini, siamo il Diritto Romano. Non si scherza e nemmeno si chiacchiera superficialmente con cose serie come il proprio DNA. E non soltanto per la tutela e la valorizzazione di quel patrimonio, ma per la speranza di coltivare la produzione dell’Arte, della Musica, del Civismo e dello Sport. Se no domani non avremo novelli Michelangelo, novelli Puccini, o novelli Bottai..e i Mennea si ritrovano ad allenarsi con fatica in campetti extrascolastici e lontani.

La scuola, come organizzazione curriculare, per come è fatta oggi, per come ce l’ha lasciata Berlusconi, quel DNA è costretta quasi ad ignorarlo, al netto degli sforzi dei docenti di conservarlo in qualche modo. Per porre rimedio ci vogliono risorse, non chiacchiere, non ricerche di colpevoli. La situazione attuale è che più della metà degli studenti italiani delle scuole superiori non studia l’Arte, l’altra metà la studia pochissimo, la quasi totalità non studia la Musica, non studia il Diritto e fa pochissimo Sport. Gli effetti di tale scelta mi pare siano sotto gli occhi di tutti e costano molto di più delle risorse necessarie a riportarle nelle scuole. Non è possibile andare a votare senza avere idea della gerarchia delle leggi, ad esempio, non è possibile vivere, senza sapere cosa rappresenta la Primavera di Botticelli o il Nabucco o il valore di un paesaggio. Non solo per goderne ma per superarli nella produzione di leggi migliori, opere nuove e assetti del territorio utili perchè belli.

Ci vogliono risorse. Risorse. Risorse. Ci vogliono i docenti di arte, di musica, di diritto e di sport. Ci vogliono ore di scuola. Ci vuole un disegno diverso e una visione diversa. Perchè se no tra dieci anni gli effetti li pagheremo il doppio. Perchè le cose di cui sopra sono esattamente il nucleo della nostra competitività internazionale. La semisconosciuta nella scuola e nel paese competenza talento.

Compito, responsabilità degli italiani è prenderne atto e decidere quali sono le priorità e quali sono i tempi che vogliamo definire per la politica. Senza slogan, senza distrazioni e senza omissioni. Con rigore, approfondimento e serietà. Perché all’ epoca della Gelmini gli italiani sono stati sommersi in quantità massiccia di slogan, di distrazioni e di omissioni. Mi pare che lo scompiglio venuto fuori ieri abbia dato qualche indicazione su come noi docenti di Arte, ma vale anche per la Musica, per lo Sport e per il Diritto forse non siamo così soli come pensavamo. E questa è la cosa più importante. Il mio dubbio è che a via di disegnare la Scuola perfetta, nulla cambi, passino gli anni, e ci ritroviamo un popolo di twitteri, non di cittadini consapevoli e produttori attivi, oltre che conservatori, di patrimonio materiale e immateriale. Non si vive di rendita.

Mila Spicola

Pensierino della sera:

Qualcuno mi ha rimproverata aspramente perché, “in qualità di dirigente di partito”, non dovevo permettermi ieri di prendere posizione, rischiando di “aumentare gli equivoci”, visto che non è stato il mio partito a togliere e visto che ieri è “passato questo”. Io prendo posizione su questo dal 2010…Mica da ieri pomeriggio. No, non è stato il mio partito a togliere, lo ripeto, non è stato il mio partito a togliere, ma la Gelmini, tra il 2008 e il 2010. Ricordarlo e ripeterlo però non elimina il problema, se poi non riusciamo a ovviare a quei guasti. Il problema si elimina …eliminandolo, cioè sanando le cose che non vanno. E c’è un governo che, a fronte della mancata attenzione a quell’emendamento, non ha controproposto ad oggi adeguatamente delle azioni efficaci. So perfettamente che nel mio partito stiamo facendo di tutto per ridisegnare quel DNA. Ma se non ci mette i soldi è solo bella intenzione, esercizio di stile. Mi permetto però di dire, agli agitatori di rimproveri, che io sono nel PD per difendere la scuola e gli interessi di alcuni cittadini particolari, gli studenti, e sono in quel partito, perché quel partito difende la scuola e quei cittadini particolari, e io ne sono certa che li difende. Ma tale difesa deve tradursi in esiti, in sostegni alla Carrozza quando cerca di operare. Il mio PD deve essere la pioggia che lava la peste, facendo le cose, non mettendosi in posizione di difesa quando i cittadini chiedono qualcosa di giusto e utile a tutti. Dovrebbero esserne certi anche altri, più intenti a difendere se stessi.

Se la Scuola non avesse bisogno di nulla, sarei in classe, che è l’unico luogo e l’unico ruolo che mi riconosco. In questa difesa non mi son svegliata ieri sera con un tweet, o con una medaglietta, o con una carica, ma è la mia pratica quotidiana dall’ 89 ad oggi, il mio agire nel mondo, prescinde dalle parti e dalle persone e dai contesti. Nessuna sorpresa e nessun rimprovero dunque. Nè per ieri, nè per oggi, nè per domani. Nessuno si aspetti che io cambi.

LA NUOVA PRESIDENZA INVALSI

LA NUOVA PRESIDENZA INVALSI

Senza nulla togliere ai meriti accademici della Prof.ssa Ajello, le preoccupazioni che abbiamo manifestato all’atto della nomina del Comitato di selezione, ci sembrano confermate.
Ciò che oggi si può rilevare  è il prevalere di una visione tradizionale  che non ha mai sostenuto con coraggio e determinazione le  valutazioni standardizzate esterne a livello nazionale e internazionale come strumenti indispensabili alla modernizzazione del nostro sistema scolastico.
Nessun giudizio aprioristico, valuteremo l’operato del nuovo Presidente alla luce dei fatti, nella speranza che voglia arricchire l’azione dell’INVALSI  senza scardinare cio’ che l’Istituto  ha faticosamente costruito in questi anni.
Una cosa va invece detta da subito a chiare lettere: tutti i cittadini, non solo le persone di scuola, hanno diritto alla trasparenza delle procedure.  Il Ministro renda noti i  nominativi dei 21 candidati e i 4 indicati dal Comitato, su cui il Ministro ha operato la scelta.
Si ha notizia che i 4 nominativi formulati dal Comitato di selezione siano:
Annamaria Ajello, Pietro Lucisano, Giorgio Allulli, Luciano Modica
Se così fosse, le critiche a suo tempo espresse sul Comitato e sul Ministro che l’ha nominato, sarebbero ulteriormente confermate, considerato, ad esempio, che non è stato nemmeno inserito nella rosa dei quattro una persona di valore come Daniele Checchi.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 31

Gazzetta Ufficiale

Sommario

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 gennaio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Scheggino e nomina del
commissario straordinario. (14A00685)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 gennaio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Gualdo Tadino e nomina del
commissario straordinario. (14A00686)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 gennaio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Soresina e nomina del
commissario straordinario. (14A00687)

 

 

Pag. 2

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 gennaio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Ausonia. (14A00688)

 

 

Pag. 3

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 gennaio 2014


Accettazione delle dimissioni rassegnate dall’on. avv. Nunzia DE
GIROLAMO da Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
e conferimento al Presidente del Consiglio dei ministri dell’incarico
di reggere ad interim il medesimo Dicastero. (14A00926)

 

 

Pag. 3

 

 

 


DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 gennaio 2014


Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli
eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel territorio della
regione Abruzzo nei giorni dall’11 al 13 novembre ed il 1° e 2
dicembre 2013. (14A00668)

 

 

Pag. 3

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 28 gennaio 2014


Emissione dei buoni del Tesoro poliennali 2,50%, con godimento 3
febbraio 2014 e scadenza 1° maggio 2019, prima e seconda tranche.
(14A00751)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 28 gennaio 2014


Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei certificati di
credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (“CCTeu”)
con godimento 1° maggio 2013 e scadenza 1° novembre 2018, tredicesima
e quattordicesima tranche. (14A00752)

 

 

Pag. 6

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 20 novembre 2013


Aggiornamento dei diritti aeroportuali, per l’anno 2013. (14A00714)

 

 

Pag. 8

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalita’ degli
eventi calamitosi verificatisi nella provincia di Ferrara. (14A00693)

 

 

Pag. 12

 

 

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalita’ degli
eventi calamitosi verificatisi nella regione Toscana. (14A00694)

 

 

Pag. 13

 

 

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalita’ degli
eventi calamitosi verificatisi nella regione Puglia. (14A00695)

 

 

Pag. 14

 

 

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalita’ degli
eventi calamitosi verificatisi nella regione Basilicata. (14A00696)

 

 

Pag. 14

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA PER L’ITALIA DIGITALE

 


DETERMINA 22 gennaio 2014


Approvazione ed emanazione del documento recante «Linee guida per
l’effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche
amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi». (Determina
commissariale n. 8/2014 DIG). (14A00702)

 

 

Pag. 15

 

 

AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

 


DELIBERA 30 gennaio 2014


Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di
comunicazione politica e di parita’ di accesso ai mezzi di
informazione relative alle campagne per le elezioni del sindaco e del
consiglio comunale di Arco e Trambileno (Provincia di Trento) e di
Laces (Provincia di Bolzano), fissate per il giorno 9 marzo 2014.
(Delibera n. 53/14/CONS). (14A00733)

 

 

Pag. 36

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA PER L’ITALIA DIGITALE

 


COMUNICATO


Comunicato relativo alla pubblicazione della circolare n. 64/2014,
recante: Ordinativo informatico locale – Revisione e normalizzazione
del protocollo sulle regole tecniche ed obbligatorieta’ dell’utilizzo
nei servizi di tesoreria e di cassa. (14A00667)

 

 

Pag. 37

 

 

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO

 


COMUNICATO


Comunicato relativo alle disposizioni concernenti la Soprintendenza
speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e
per il polo museale di Napoli e la Reggia di Caserta, la
Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e
Stabia e la Soprintendenza per i beni archeologici di Napoli.
(14A00882)

 

 

Pag. 37

 

 

 


COMUNICATO


Avviso relativo alla concessione di contributi a favore delle reti
d’impresa operanti nel settore del turismo. (14A00883)

 

 

Pag. 38

 

 

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


COMUNICATO


Non assoggettabilita’ alla procedura di V.I.A. del progetto di
«Riqualificazione dell’esistente impianto idroelettrico
Salbertrand-Chiomonte» nei Comuni di Salbertrand, Exilles, Giaglione
e Chiomonte, presentato dalla Soc. Iren Energia S.p.A. (14A00716)

 

 

Pag. 38

 

 

MINISTERO DELLA DIFESA

 


COMUNICATO


Comunicato relativo all’estratto n. 618 del 14 marzo 2012, recante
«Concessione di talune ricompense al valore e al merito dell’Arma dei
Carabinieri». (14A00709)

 

 

Pag. 38

 

 

 


COMUNICATO


Concessione di ricompensa al merito dell’Esercito (14A00715)

 

 

Pag. 38

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Registrazione mediante procedura centralizzata, attribuzione del
numero identificativo nazionale e regime di dispensazione, del
medicinale per uso veterinario «Bravecto». (14A00710)

 

 

Pag. 38

 

 

 


COMUNICATO


Registrazione mediante procedura centralizzata, attribuzione del
numero identificativo nazionale e regime di dispensazione, del
medicinale per uso veterinario «Comfortis». (14A00711)

 

 

Pag. 39

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Boroflox Bovini» 100 mg/ml. (14A00712)

 

 

Pag. 39

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario ad azione immunologica «Bovilis
Lactovac C». (14A00713)

 

 

Pag. 40

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


COMUNICATO


Approvazione della delibera n. 160/2013 adottata dal Consiglio di
amministrazione della Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei
geometri liberi professionisti in data 12 novembre 2013. (14A00663)

 

 

Pag. 40

 

 

 


COMUNICATO


Approvazione della delibera adottata dal Consiglio di amministrazione
della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza forense in data 27
settembre 2013. (14A00665)

 

 

Pag. 40

 

 

 


COMUNICATO


Approvazione della delibera n. 159/2013 adottata dal Consiglio di
amministrazione della Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei
geometri liberi professionisti in data 12 novembre 2013. (14A00666)

 

 

Pag. 40

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato relativo al decreto del Presidente della Repubblica 28
ottobre 2013, n. 157, concernente: «Regolamento di armonizzazione dei
requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del
comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso
pubblico, nonche’ di categorie di personale iscritto presso l’INPS,
l’ex ENPALS e l’ex INPDAP, in attuazione dell’articolo 24, comma 18,
del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214». (14A00734)

 

 

Pag. 40

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


COMUNICATO


Domanda di registrazione della denominazione «HAVARTI» (14A00664)

 

 

Pag. 41

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 


COMUNICATO


Avviso relativo alla conferma del dott. Staffan de Mistura, in
qualita’ di Inviato Speciale, a Commissario straordinario del Governo
per la trattazione della questione dei due fucilieri «maro’»
appartenenti al reggimento della Marina militare «Brigata San Marco».
(14A00767)

 

 

Pag. 41

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

 


COMUNICATO


Atti internazionali entrati in vigore per l’Italia non soggetti a
legge di autorizzazione alla ratifica (Tabella n. 1), nonche’ atti
internazionali soggetti a legge di autorizzazione alla ratifica o
approvati con decreto del Presidente della Repubblica (Tabella n. 2).
(14A00680)

 

(Suppl. Ordinario n. 11)