Scuola, supplenti senza stipendio da novembre: il programma del ministero in ritardo di due mesi

da Repubblica.it

Scuola, supplenti senza stipendio da novembre: il programma del ministero in ritardo di due mesi

Per la spending review, il governo ha introdotto una riforma del sistema di pagamenti. Colpiti tra i 50mila e i 100mila docenti. La denuncia di Flc Cgil: “Ministri dell’inefficienza e dell’arroganza”. Ma anche a regime, i bonifici partiranno due mesi dopo il lavoro svolto

di SALVO INTRAVAIA

ROMA – La spending review fa rimanere a secco i supplenti “saltuari”: quei figli di un Dio minore dell’organizzazione scolastica che tappano i buchi dei colleghi di ruolo. Migliaia di precari della scuola sono senza stipendio dal mese di novembre. La denuncia arriva dalla Flc Cgil che segue la partita da vicino. “I ministri dell’Istruzione e del Tesoro, pur ministri tecnici, meritano senz’altro il titolo di ministri dell’inefficienza e dell’arroganza”, dichiara senza troppi giri di parole Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil. “Ministri dell’inefficienza perché, invece di predisporre i servizi informatici di trasmissione dati per il pagamento delle supplenze  ad oggi non hanno saputo fare di meglio che varare un sistema che non funziona mandando in tilt il lavoro delle scuole”.

Con la spending review approvata a luglio, dal mese di gennaio anche i supplenti saltuari  –  che accettano incarichi di pochi giorni, ma che possono arrivare anche al mese intero, per assenze brevi dei titolari  –  vengono pagati direttamente dal ministero dell’Economia, come avviene per i docenti di ruolo. Ma il sistema informativo che avrebbe dovuto consentire alle scuole di caricare i contratti dei supplenti è stato aperto solo pochi giorni fa. Per gli stipendi di novembre e dicembre le scuole erano a corto di fondi e in alcuni casi li hanno anticipati con la promessa che li avrebbero riavuti quanto prima. Ma le scuole a corto di liquidi non hanno pagato ai supplenti neppure i giorni lavorati a novembre.


Il numero ‘virtuale’ di supplenti in queste condizioni è di 25.000, se si ipotizza che tutti lavorino per l’orario giornaliero intero e per sei giorni settimanali. Ma in realtà si tratta di un numero molto maggiore di soggetti, perché difficilmente un supplente ha quegli orari. La maledizione del sistema informativo,  andato in tilt  –  come ha ammesso lo scorso 4 febbraio la stessa Direzione generale del Bilancio, per subentrati dei problemi tecnici – potrebbe colpire dai 50 ai 100mila supplenti in carne e ossa. Secondo la Flc Cgil “il sistema non sarebbe stato potenziato e non è in grado di gestire tutti i contratti dei supplenti”.

“Non è sufficiente – ammonisce la Cgil – introdurre le riforme senza prima aver fatto tutte le operazioni d’implementazione e verifica, atte a garantire la piena ed efficace funzionalità del sistema informativo. In poche parole, prima si costruisce l’architettura del sistema, si roda e poi si fanno gli  interventi innovativi!”. Ma i problemi non finiscono qui. “Ministri dell’inefficienza – continua Pantaleo – perché non hanno trovato di meglio che predisporre un sistema che programma il pagamento a ben due mesi di distanza dal lavoro svolto”. Anche quando funzionerà alla perfezione, il nuovo corso del pagamento dei supplenti avverrà comunque con due mesi di ritardo.

E per tutte queste novità, che avrebbero dovuto alleggerire il lavoro delle segreterie scolastiche, le stesse non hanno avuto neppure un’ora di aggiornamento o istruzioni di sorta. “Il risultato inaccettabile e inqualificabile – conclude Pantaleo  – è che un gran numero di supplenti attende di essere pagato da novembre, il lavoro svolto sarà costantemente pagato dopo due mesi, e le segreterie nel frattempo sono precipitate nel caos organizzativo”. Ma forse la luce in fondo al tunnel è rappresentata da due emissioni (pagamenti) che il ministero del tesoro dovrebbe erogare a febbraio per recuperare il tempo perduto.