Gli editori sparano a zero sul decreto per i libri di testo digitali

da tuttoscuola.com

Gli editori sparano a zero sul decreto per i libri di testo digitali

La  Stampa di Torino riporta oggi una infuocata intervista a Giorgio  Palumbo, presidente del settore scolastico dell’AIE (Associazione  Italiana editori), all’indomani della pubblicazione del decreto  ministeriale sui libri di testo digitali.

Il  ministro Profumo parla di un mondo che non c’è, per ritardi  infrastrutturali e per la mancanza di aggiornamento della classe  docente. Per il rapporto OCSE ci vorranno 15 anni perché nelle scuole  italiane le lavagne interattive multimediali arrivino al livello degli  altri Paesi europei, figuriamoci i tablet!

Per  quanto riguarda l’esigenza di cambiamento della scuola per stare al  passo con le innovazioni tecnologiche, Palumbo ha aggiunto: “è come se  il ministro ci chiedesse di costruire auto elettriche: noi possiamo, ma  loro sono pronti a installare le colonnine per ricaricarle? Il decreto è  irrealizzabile, i docenti dovranno preparare le lezioni basandosi su  una piattaforma che nessuno ancora conosce. Dovremmo abbattere le spese  del 50% in sei mesi; impossibile, anche perché il digitale non è solo un  PDF del libro, ci sono contenuti nuovi”.

Relativamente  al fatto che per le famiglie degli studenti dovrebbero esserci  vantaggi, il Presidente aggiunge: “le famiglie dovranno comprare i  tablet a proprie spese e per chi ha più figli i risparmi saranno minimi.  Stiamo valutando l’idea di ricorrere al TAR”.