Iscrizioni scolastiche: la scelta dell’attività alternativa si presenta a settembre

da tuttoscuola.com

Iscrizioni scolastiche: la scelta dell’attività alternativa si presenta a settembre

Nonostante le precisazioni contenute ogni anno nella circolare sulle  iscrizioni, sembra ci sia ancora qualche confusione sulla scelta delle  famiglie di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica (IRC) e  sulle conseguenti eventuali opzioni delle attività alternative per  coloro che non se ne avvalgono.

Lo segnala Nicola Incampo, responsabile sezione IRC del sito www.culturacattolica.it, riferendo, in proposito, l’erroneo comportamento di alcuni uffici scolastici regionali.

Negli allegati, secondo il responsabile IRC, si mette sullo stesso  piano il modulo per l’avvalenza dell’IRC con la scelta delle attività  alternative.

“La norma non dice proprio questo, anzi! La Circolare Ministeriale numero 28 del 10 gennaio 2014, protocollo numero 206, detta regole chiare e precise da seguire.

Infatti leggiamo che “La facoltà di avvalersi o non avvalersi  dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai  genitori (o dagli studenti negli istituti di istruzione secondaria  superiore), al momento dell’iscrizione, mediante la compilazione  dell’apposita sezione on line. La scelta ha valore per l’intero corso di  studi e, comunque, in tutti i casi in cui sia prevista l’iscrizione  d’ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno  successivo entro il termine delle iscrizioni esclusivamente su  iniziativa degli interessati.

Questo significa che all’atto dell’iscrizione la scuola deve consegnare solo il modello se l’alunno si avvale o meno dell’IRC.

Infatti la stessa continua “La scelta specifica di attività alternative è operata, all’interno di ciascuna scuola, utilizzando il modello di cui all’allegato C.

Si ricorda che tale allegato deve essere compilato, da parte degli interessati, all’inizio dell’anno scolastico,  in attuazione della programmazione di inizio d’anno da parte degli  organi collegiali, e trova concreta attuazione attraverso le seguenti  opzioni possibili: 1.   attività didattiche e formative;

2.   attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente;

3.   libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza  assistenza di personale docente (per studenti delle istituzioni  scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado);

4.   non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica.

Vorremmo ricordare che:

– Non può per nessun motivo essere sottoposto all’atto  dell’iscrizione anche il modello della scelta di una delle attività  alternative all’IRC. Infatti la Corta Costituzionale ha affermato “che  dinanzi alla proposta dello stato alla comunità dei cittadini di far  impartire nelle proprie scuole l’IRC, l’alternativa è tra un si e un no,  tra una scelta positiva e una negativa: di avvalersi o non avvalersi”. (Cfr. sentenza della Corte Costituzionale numero 13 dell’11 gennaio 1991).

– È illegittimo consegnare al momento dell’iscrizione anche il modello  delle opzione alternative all’IRC, perché non possono essere resi “equivalenti  e alternativi l’IRC ed altro impegno scolastico, per non condizionare  dall’esterno della coscienza individuale l’esercizio di una libertà  costituzionale, come quella religiosa, coinvolgendo l’interiorità della  persona”. (Cfr. sentenza della Corte Costituzionale numero 13 dell’11 gennaio 1991)”.