Una riforma dettata sempre e solo da una logica di tagli

In questi giorni di avvio del nuovo anno scolastico, il Governo annuncia una riforma dettata sempre e solo da una logica di tagli che limiterebbe e condizionerebbe definitivamente l’istruzione pubblica in Italia. La nostra presenza nelle scuole e le numerose segnalazioni pervenuteci testimoniano la preoccupante diffusione proprio nella scuola di prassi di illegalità in tutta la Sicilia:

  • classi in cui viene sforato il tetto massimo dei 2 alunni disabili presenti;
  • classi in cui viene sforato il tetto massimo degli alunni complessivi presenti;
  • alunni disabili che non si vedono riconosciuto il numero di ore di sostegno previsto dalla normativa.

I COBAS Scuola della Sicilia denunciano queste situazioni abnormi che rendono poco sicure le scuole e ledono i diritti all’istruzione a tutti gli alunni e, in particolare, agli alunni disabili e diffidano l’Amministrazione scolastica regionale e provinciale (vedi allegato) al rispetto della legge sui seguenti punti:

1) il numero di alunni per classe deve essere quello disposto dalla normativa e rapportato, secondo le norme di sicurezza, alla capienza dell’aula;
2) in presenza di alunni con handicap (due al massimo) il numero totale di alunni della classe deve essere al massimo di 20/22;
3) gli alunni con handicap devono poter usufruire dell’insegnante di sostegno per il numero di ore settimanali previste dalla legge; in caso contrario, le famiglie possono fare ricorso al TAR, come avvenuto negli scorsi anni in cui il MIUR è stato condannato per migliaia di questi casi (solo nella provincia di Palermo più di mille ricorsi vinti dai genitori di alunni disabili).

Per raggiungere livelli di efficienza e qualità, la scuola italiana, gli alunni, le famiglie hanno bisogno del lavoro di molti più insegnanti e di maggiori risorse rispetto a quelli voluti dai governi recenti e previsti dai vaghi e umilianti progetti di riforma.

Su questi temi continueremo a vigilare e a lanciare mobilitazioni dei lavoratori della scuola, dei genitori e dei cittadini tutti affinché cessi lo stato di illegalità che il MIUR continua a perpetrare. Un appuntamento importante sarò il prossimo 10 ottobre, giorno in cui il movimento degli studenti ha indetto uno sciopero contro le politiche scolastiche del governo Renzi. I Cobas Scuola, condividendo i motivi della protesta, hanno proclamato per il 10 ottobre lo sciopero generale nazionale della scuola e si rivolgono ai docenti e agli ATA, ai genitori, alle associazioni e alle forze sindacali perché in quella data, in tutta Italia, si svolgano manifestazioni unitarie per riaffermare la centralità della scuola pubblica. Per ribadire che la scuola, come dice la Costituzione, deve essere ‘luogo di democrazia’ e contribuire a rimettere in discussione le diseguaglianze sociali, per rifiutare le attuali politiche scolastiche, per difendere la scuola pubblica, qualificata e di massa.

Lorenzo Perrona
Cobas scuola di Siracusa