Roma vista dai ciechi

Roma vista dai ciechi.
Scrivere storie nelle geografie di Roma. Per una mappa esperienziale della città
Il progetto Roma vista dai ciechi è il primo tratto di una strategia d’innovazione sociale tesa a Scrivere
storie nelle geografie di Roma. Per una mappa esperienziale della città, realizzato da Urban Experience con il
sostegno della Fondazione Roma-Arte-Musei.
La peculiarità del progetto è nell’uso del geoblog: una particolare mappa “scritta” sulla base di alcune
esperienze, avviate con le comunità dei non-vedenti connessi all’Istituto S.Alessio per i ciechi, in diversi punti
della città: dalla Tuscolana all’Aurelio, dal “Tridente” (Via Margutta in particolare, in un’isola residenziale di
straordinaria valenza storica) a Tor Marancia. Si sono realizzati dei report audio relativi ad alcune esplorazioni
svolte nei vari territori (prossimi alle comunità dei ciechi) sia per sondarne l’accessibilità sia per interpretarli
attraverso la percezione dei non-vedenti. Attraverso queste azioni sono state raccolte storie inscritte poi nelle
geografie delle mappe da consultare on line, anche attraverso gli smartphone. Queste esplorazioni urbane si
sono connotate con un originale format ludico-partecipativo, il radio-walkshow, una passeggiata combinata
con un sistema radio che permette di conversare mentre si cammina e ascoltare particolari repertori audio
pertinenti il percorso, come i frammenti di memoria di quei territori vissuti da ciechi di diverse generazioni.
Lungo i percorsi saranno allestiti dei particolari cartelli con scrittura braille e mobtag (detti anche qr-code, i
codici digitali che linkano al geoblog con audioclip posizionati su soundcloud).
Il 25 febbraio 2015 presso l’Istituto S.Alessio per i ciechi (Viale C. T. Odescalchi 38) ci sarà un momento di
restituzione di questa esperienza d’innovazione sociale.
Alle ore 15.00 partirà un radio-walkshow che prima di passeggiare nel quartiere Tor Marancia, esplorerà
l’Istituto dei ciechi Sant’Alessio, illustrandone le caratteristiche di pubblica assistenza per i non-vedenti e
ipovedenti e la sua storia. L’Istituto fu fondato nel 1868 per opera di alcuni privati cittadini e su iniziativa di Pio
IX. Come recita testualmente il documento ufficiale vaticano, l’Istituto venne fondato “pel ricovero e per la
educazione de’ poveri fanciulli ciechi dello Stato Pontificio”. Inizialmente affidato ai padri Somaschi, il S. Alessio
costituì la prima scuola per ciechi dove i ragazzi ricevevano una attenta preparazione musicale e letteraria con il
metodo Braille. Nel 1890 il S. Alessio fu riconosciuto come Ente Morale e classificato come IPAB, Istituzione
Pubblica di Assistenza e Beneficenza. Nel 1920 lo Stato Italiano ne approvò, con Regio Decreto, il primo statuto
che fu aggiornato successivamente con decreto del Presidente della Repubblica nel 1963. Negli anni ’30, dalla
sede originaria sull’Aventino, presso l’Istituto dei Padri Somaschi, la struttura si trasferì nell’attuale sede di Viale
Carlo Tommaso Odescalchi. Dall’interno dell’Istituto si uscirà nel quartiere di Tor Marancia, in quella exborgata
che fino agli anni Sessanta veniva definita “ Shanghai” per la sua caoticità di periferia estrema. Lo si farà
guidati dai ragazzi del S.Alessio con cui si ripercorrerà la strada che facevano quotidianamente e
orgogliosamente a piedi per andare a scuola. Ascolteremo parlare le fontanelle, i “nasoni” che per loro erano un
punto certo di riferimento acustico lungo il percorso. Si vedrà Roma con un “altro sguardo”.
Alle ore 17.00 si svolgerà un talk in cui si presenterà il geoblog di Roma vista dai ciechi con un digital
storytelling che illustrerà le caratteristiche di questa mappa esperienziale della città interpretata dai non
vedenti. In questo contesto si svolgerà un dibattito sui temi generali del “design for all” l’ambito di innovazione
sociale che riguarda la progettazione di ambienti, prodotti e servizi utilizzabili da tutti, a partire dai nonvedenti.
Il 1° marzo sono previsti altri due radio-walkshow d’esplorazione urbana in alcuni luoghi topici per la comunità
dei ciechi del S.Alessio: alle ore 16.00 al Casale di Pio V (Via del Casale di Pio V 44), già sede dell’Ospizio del
S.Alessio, fondato nel 1875 dalla principessa di Piemonte Margherita di Savoia – sovvenzionato con lasciti ed
eredità di nobili famiglie legate alla casa reale -, e l’area residenziale di Via Margutta 51 (alle ore 19.00), alle
pendici del Pincio, una zona in cui già nei primi anni del Seicento, prima dell’avvento della Roma Barocca, vide
svilupparsi una sorta di enclave di giovani viaggiatori stranieri, uno dei primi distretti creativi del mondo.
Per informazioni: info@urbanexperience.it, 3393669717