Tornano gli scatti e sgravi parziali alle private: la lunga notte prima del Cdm sulla scuola

da Repubblica.it

Tornano gli scatti e sgravi parziali alle private: la lunga notte prima del Cdm sulla scuola

Ministero e tecnici al lavoro per chiudere il pacchetto da presentare al tavolo del governo. Si parla anche di assunzioni in due tranche e più potere ai presidi

di SALVO INTRAVAIA

Salta il blocco degli scatti di stipendio dei docenti. Resta, ma solo in parte, la detrazione fiscale per coloro che manderanno i figli nelle scuole paritarie. E compare anche la “chiamata diretta” degli insegnanti da parte dei presidi. Mentre sul Piano assunzioni, che rappresenta il cuore della Buona scuola del governo Renzi, è tutto ancora in alto mare. Insomma, i 134mila precari inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento non sapranno neppure domani se saranno assunti dal primo settembre 2015 o dal primo settembre 2016.Se la discussione in Parlamento del disegno di legge che verrà presentato domani mattina sarà sufficientemente rapida, si potranno effettuare tutte le 120mila assunzioni ipotizzate dal provvedimento. Ma se, come appare più probabile, non si farà in tempo, le assunzioni verranno effettuate in due tranche.

Intanto, i tecnici del ministero stanno apportando le ultime modifiche al testo che fra qualche ora approderà a Palazzo Chigi. Le questioni politiche più insidiose riguardano la detrazione fiscale a favore delle famiglie che iscrivono i figli nelle scuole non statali paritarie  –  che, secondo l’ultimo articolato, escluderebbe gli studenti delle scuole superiori e forse anche quelli delle scuole dell’infanzia  –  e il merito degli insegnanti. L’agevolazione fiscale, stando alle ultime indiscrezioni, potrebbe essere sfruttata soltanto dai genitori che hanno figli iscritti nelle scuole del primo ciclo: elementare e media. La detrazione per tutti gli iscritti nelle paritarie  –  oltre un milione e 100mila alunni  –  potrebbe costare fino a mezzo miliardo di euro. Per questa ragione i tecnici del governo hanno studiato una maniera per ridurre la base che può fruire dello sconto. Altra questione spinosa è quella del merito, legata a doppio filo con gli scatti di stipendio degli insegnanti.

L’ipotesi avanzata col decreto-legge poi abortito  –  30 per cento di aumento legato all’anzianità e restante 70 per cento al merito  –  avrebbe portato incrementi irrisori in busta paga, anche perché le nuove figure  –  docente mentor, due per ogni scuola, e docente staff, uno per scuola  –  avrebbero assorbito gran parte del budget previsto. Per questa ragione il governo avrebbe abbandonato l’idea di cancellare gli scatti, decidendo di pagare il merito con risorse fresche. Ma l’ultima parola spetta sempre al ministero dell’Economia.

Resta appesa ai tempi parlamentari l’assunzione dei precari delle graduatorie ad esaurimento. Anche perché il numero di 120mila assunzioni è soltanto una stima basata sulle risorse disponibili: il famoso miliardo di euro per il 2015 annunciato dal governo. Il meccanismo previsto dall’esecutivo prevede che a determinare il numero degli assunti saranno i collegi dei docenti che dovranno richiedere l’organico dell’autonomia necessario a realizzare il Piano dell’offerta formativa di ogni scuola. E sulla base delle richieste dei dirigenti scolastici si effettueranno le assunzioni. Sembra piuttosto remota l’ipotesi che in tempi così stretti si possa concludere l’iter di approvazione del disegno di legge, raccogliere le richieste delle scuole ed effettuare le assunzioni. La cosa più probabile è che il primo settembre prossimo saranno 50mila le assunzioni e le restanti 70mila nel 2016 a meno che il ministero non decida di attribuire per il primo anno l’organico alle scuole con un conteggio automatico e rinviare il tutto al prossimo anno. All’organico dell’autonomia è legata anche la cosiddetta “chiamata diretta” dei dirigenti scolastici. La proposta prevede la chiamata, da parte dei presidi, di una parte degli insegnanti necessari alla realizzazione del Pof da albi distrettuali in cui sono inseriti docenti già assunti a tempo indeterminato. In altre parole, i presidi potranno assumere le figure presenti nell’organico di rete  –  che in una prima applicazione coinciderà con il distretto scolastico  –  scegliendo quelle con il curriculum più adatto alla realizzazione dell’offerta formativa del proprio istituto.