E’ dedicata a Bomprezzi la riforma del terzo settore

da Superabile

E’ dedicata a Bomprezzi la riforma del terzo settore. On-line il suo “vademecum”

In occasione dell’approvazione della riforma che Renzi volle dedicare al “giornalista a rotelle” gli amici e i colleghi giornalisti e blogger pubblicano su LombardiaSociale una raccolta dei sui scritti su disabilità, welfare e diritti. “La disabilità è negli occhi di chi la guarda”

ROMA – La riforma del terzo settore è stata dedicata a lui, il “giornalista a rotelle” e fondatore di SuperAbile, Franco Bomprezzi. Lo aveva annunciato il premier Matteo Renzi nel giorno della sua scomparsa, il 18 dicembre scorso. E oggi, all’indomani dell’approvazione della riforma, torna il ricordo. E danno voce alla memoria i più stretti collaboratori di Bomprezzi, giornalisti di Vita e di altre testate, insieme agli amici blogger di Invisibili, con il vademecum “La disabilità è negli occhi di chi la guarda. Welfare e società secondo Franco Bomprezzi”, pubblicato per LombardiaSociale.it. Poco meno di 60 pagine, in cui sono raccolti tutti gli articoli e gli interventi del giornalista su welfare, diritti e disabilità, pubblicati tra il 2011 e il 2014 su diverse testate.

Il vademecum è suddiviso in tre parti: la prima è dedicata ai “diritti difficili”, la seconda ai §”servizi per la disabilità”, la terza allo “sguardo sulla società”. Come si legge nell’introduzione, firmata da Riccardo Bonacina, Cristiano Gori, CeciliamGuidetti, Giovanni Merlo e i blogger di Invisibili, “Franco era divenuto, forse suo malgrado, un grande esperto di “servizi sociali”. La presidenza prima della Uildm Nazionale e poi della Ledha, intervallata da una lunga militanza come ‘portavoce’ di fatto dell’intero movimento associativo, lo avevano posto spesso al centro delle analisi e delle riflessioni inerenti i temi del welfare sociale, sia di carattere nazionale che regionale e locale”. Bomprezzi si rivolgeva “sia ai decisori, con un forte contributo a contrastare la campagna sui falsi invalidi, ma anche agli operatori senza mai dimenticare ovviamente le persone con disabilità, ancora una volta strappate al velo di silenzio e di invisibilità, grazie al suo sguardo ed alle sue parole”.

Ma “Franco era anche un grande costruttore di relazioni, frequentava e faceva incontrare persone con idee, competenze e percorsi assai diversi. Fedeli al suo messaggio di incontro e contaminazione reciproca abbiamo pensato di unire gli sforzi per raccogliere in questo Vademecum alcuni suoi scritti tratti dalle diverse testate delle quali ci occupiamo. Ma è solo l’inizio. Nel prossimo futuro – infatti – vi saranno numerose occasioni per continuare a confrontarci sulle idee di Franco, diversi tra noi ci stanno lavorando”. Significativa la scelta del titolo, che “parafrasa una frase di William Shakespeare, ‘la bellezza è negli occhi di chi la guarda’ – spiegano i curatori – Ed è stato scelto per comunicare con immediatezza uno dei principali contenuti trasversali agli articoli riportati: parlare di disabilità è parlare del mondo, così come parlando del mondo si può parlare di disabilità”.

(10 aprile 2015)