Noi siamo i nostri perché

527 PERCHÉ? NOI SIAMO I NOSTRI perché di Umberto Tenuta

Canto 527 NOI SIAMO I NOSTRI perché Non siamo quello che siamo ma quello che vorremmo essere!

A differenza dei robot, noi non siamo le conoscenze possedute, ma le conoscenze che cerchiamo.

 

Filosofia.

Saggezza antica!

Non possesso del sapere, ma desiderio dei saperi.

Shelling non disse forse:

se mi dessero in una mano tutta la verità e nell’altra la ricerca della verità, io sceglierei la ricerca della verità.

Desiderio inesausto.

Se fosse soddisfatto, l’uomo non si distinguerebbe dagli animali, confinati nel loro patrimonio di istinti.

L’uomo è domanda inesausta, infinita, eterna.

Mai compiuto, mai finito, mai arrivato, mai pago.

Domanda.

Perché.

Docenti, non preparatevi a portare risposte.

Piuttosto, preparatevi ad ascoltare ed a suscitare domande.

−Oddio, se li lascio domandare, quelli ti fanno domande alle quali tu non sai rispondere!

Docenti cari, non preparatevi a dare risposte alle domande poste dai vostri studenti!

Preparatevi a insegnare come si ricercano le risposte.

Non riempite le memorie dei TABLET dei vostri studenti!

Piuttosto, insegnate loro come si ricercano le risposte.

Le cose più importanti del fare scuola sono il domandare ed il ricercare.

SCUOLA DELLA DOMANDA

SCUOLA DEI perché

SCUOLA DELLA RICERCA

<<Quel che si desidera è che l’insegnante smetta di essere un conferenziere e stimoli la ricerca e lo sforzo invece che accontentarsi di trasmettere delle soluzioni già pronte>>[1].

È forse soprattutto in questo senso che vanno utilizzati i TABLET a scuola.

Non per travasare nozioni, ma per ricercare risposte alle domande che i singoli studenti si pongono.

Docenti, i vostri studenti non sono sacchi vuoti da riempire.

Nasce il bimbo naturalmente curioso.

Curioso di toccare, di guardare, di ascoltare, di parlare…

Lasciatelo fare!

Lasciatelo esplorare il nuovo mondo con la bocca, con gli occhi, con le mani, con la lingua, con le orecchie, con il naso, con tutto il suo corpo.

Il suo NUOVO MONDO.

Un mondo fatto di cose, di persone, di animali, di piante.

Un mondo di cose!

Un mondo reale, concreto, iconico, simbolico.

Un mondo virtuale.

Bidimensionale e tridimensionale.

Un mondo in un TABLET.

Il tuo IPAD, il tuo Smartphone, il tuo tablet.

Uno strumento per domandare.

Domandi a SIRI e SIRI ti risponde.

Domandi a GOOGLE e Google ti risponde.

Imparare a domandare e imparare a ricercare.

Sono questi gli obiettivi formativi che ogni docente dovrebbe porre a capo della sua programmazione per il prossimo anno scolastico.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

[1] PIAGET, Dove va l’educazione, Armando, Roma, 1974, p.27.