Invalsi salvato dagli scioperi

da tuttoscuola.com

Invalsi salvato dagli scioperi

Un anno fa, a seguito dello sciopero generale del 5 maggio contro la Buona Scuola, le prove Invalsi, per concomitanza di date, furono coinvolte indirettamente nell’astensione degli insegnanti di scuola primaria con conseguente decisione di spostamento di data all’ultimo momento.

I sindacati rappresentativi, pur non avendo incluso tra i motivi dello sciopero il problema Invalsi, ritennero lo spostamento della data come azione antisindacale, criticando pesantemente ministero e Invalsi per quel che consideravano un tentativo di ostacolare la partecipazione allo sciopero.

Indubbiamente la polemica non ostacolò l’adesione allo sciopero. Anzi.

Con molta probabilità la maggior parte delle cinque organizzazioni sindacali rappresentative non avevano messo in conto la coincidenza di data del 5 maggio per lo sciopero e per la prima prova.

Ne è implicitamente la dimostrazione quanto successo quest’anno. Gilda ha deciso lo sciopero nei giorni delle prove Invalsi per il rinnovo del contratto, invitando Flc-Cgil, Cisl-scuola, Uil-scuola e Snals ad aderire.

Invito, come si sa, caduto nel vuoto, perché i sindacati maggioritari hanno proclamato lo sciopero per il rinnovo del contratto in altra data, facendo salve le prove Invalsi.

Manca ancora la prova del 12 maggio per la scuola secondaria, dove, più gli studenti che i loro professori, potranno forse limitare la partecipazione alle prove.

Ma si può dire che l’incidente dell’anno scorso è servito sia all’Invalsi che ai sindacati.

L’Invalsi, anche attraverso le recenti dichiarazioni di Roberto Ricci, “Responsabile Area Prove Invalsi”, ha mostrato apertura e flessibilità, prospettando innovazioni, pur salvaguardando le finalità delle rilevazioni in funzione della valutazione del sistema.

I sindacati, salvo qualche temperata osservazione, hanno taciuto probabilmente soddisfatti. Il silenzio, in questo caso, sa di consenso.