Corsi di specializzazione per il sostegno: tutto quello che devi sapere

da Tuttoscuola

Corsi di specializzazione per il sostegno: tutto quello che devi sapere

Con il decreto ministeriale n. 948 del 1° dicembre 2016 si riaprono i corsi per il conseguimento della specializzazione per docenti di sostegno agli alunni disabili. La norma di riferimento è quella di un precedente decreto (dm 30 settembre 2011) che regola tutte le procedure. Da quest’ultimo decreto abbiamo ricavato una sintesi essenziale.

 I bandi – I corsi, come per l’abilitazione in scienze della formazione primaria e per i TFA, sono a numero programmato e vengono definiti dai regolamenti didattici di ateneo, in base ai quali viene prevista, preliminarmente l’emanazione di apposito bando con definizione delle modalità di accesso. Occhio, quindi, ai bandi che verranno pubblicati dalle singole Università.

Il bando prevede:

1. il numero dei posti disponibili per ciascun percorso (numero comunicato dal Miur in base alla rilevazione del fabbisogno di posti di sostegno effettuata da ogni USR);
2. le disposizioni atte a garantire la trasparenza di tutte le fasi del procedimento e i criteri e le procedure per la nomina delle commissioni giudicatrici e dei responsabili del procedimento;
3. le modalità relative agli adempimenti per il riconoscimento dell’identità dei candidati, i loro obblighi nel corso dello svolgimento della prova ed le modalità relative all’esercizio della vigilanza sui candidati;
4. i programmi su cui vertono le prove di accesso;
5. le modalità di svolgimento della procedura sulla base di quanto previsto dal presente decreto;
6. le tipologie dei titoli culturali e professionali valutabili e il punteggio attribuibile (massimo 10 punti).

 Corsi di specializzazione per il sostegno: chi può partecipare – I corsi sono riservati a docenti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento per il grado di scuola per il quale intendono conseguire la specializzazione per il sostegno. Possono, quindi, partecipare anche i diplomati magistrali a tutto il 2001-02 in quanto, dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 2014 il loro diploma è titolo di studio pienamente abilitante. Tutti gli aspiranti ai corsi, ovviamente, oltre a possedere l’abilitazione, devono anche superare le prove di accesso e risultare inseriti nella graduatoria degli ammessi al corso.

Accesso ai corsi di specializzazione per il sostegno – La prova di accesso viene predisposta dalle università, ed è finalizzata a verificare, unitamente alla capacità di argomentazione e al corretto uso della lingua, il possesso, da parte del candidato, di:
1. competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
2. competenze su empatia e intelligenza emotiva;
3. competenze su creatività e pensiero divergente;
4. competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.

La prova di accesso si articola in:
a) un test preliminare;
b) una o più prove scritte ovvero pratiche;
c) una prova orale.

Corsi di specializzazione per il sostegno: il test preliminare – Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto. Almeno 20 di quei quesiti sono finalizzati a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 punti. Il punteggio richiesto per superare questa prima prova non può essere inferiore a 21/30. Il test ha la durata di due ore.

Corsi di specializzazione per il sostegno: la prova scritta – Sono ammessi alla prova scritta i candidati che hanno conseguito nel test preliminare una votazione non inferiore a 21/30. Tuttavia non tutti  i candidati che superano la prova preliminare con almeno 21/30 sono ammessi alla prova scritta. Infatti viene ammesso alla prova scritta un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili per gli accessi. In caso di parità di punteggio prevale il candidato con maggiore anzianità di servizio di insegnamento sul sostegno nelle scuole. In caso di ulteriore parità, ovvero nel caso di candidati che non hanno svolto il predetto servizio, prevale il candidato anagraficamente più giovane. L‘articolazione della prova scritta è stabilita dalle università. La prova scritta verte su una o più delle tematiche richiamate nel precedente paragrafo ‘accesso ai corsi’. Non sono previste domande a risposta chiusa. La valutazione della prova scritta viene espressa in trentesimi.

Corsi di specializzazione per il sostegno: la prova orale – Per essere ammesso alla prova orale il candidato deve conseguire nella prova scritta una votazione non inferiore a 21/30. Nel caso di più prove, la valutazione è ottenuta dalla media aritmetica della valutazione nelle singole prove, ciascuna delle quali deve essere comunque superata con una votazione non inferiore a 21/30. I contenuti della prova orale sono gli stessi previsti per la prova scritta. La prova orale è superata se il candidato riporta una votazione non inferiore a 21/30.

Graduatoria finale – I candidati che hanno superato anche la prova orale con almeno 21/30 sono inseriti nella graduatoria finale per l’accesso ai corsi. La graduatoria finale degli ammessi al corso non può essere in nessun caso integrata da altri candidati. Nel caso in cui la graduatoria dei candidati ammessi risulti composta da un numero di candidati inferiore al numero di posti messi a bando, non si procede ad alcuna integrazione e il corso e’ attivato per un numero di studenti pari agli ammessi. Non sono consentite ammissioni in soprannumero ai corsi.

Durata e superamento dei corsi – Il corso di specializzazione per il sostegno è superato con il conseguimento di 60 crediti formativi universitari, da acquisire in non meno di otto mesi, ed a seguito dell’esito positivo dell’esame finale. Il corso si intende superato con una valutazione complessiva non inferiore a 18/30 con conseguente ammissione all’esame finale. La valutazione riguarda sia gli insegnamenti sia le attività laboratoriali nonché le attività di tirocinio diretto e indiretto. La valutazione del corso viene espressa in trentesimi. Per accedere all’esame finale i candidati dovranno conseguire un voto non inferiore a 18/30.

 Corsi di specializzazione per il sostegno: esame finale – La commissione d’esame è composta dal direttore del corso,  dalla presiede, da due docenti che hanno svolto attività nel corso nominati dalla competente autorità accademica, nonché da un esperto sulle tematiche dell’integrazione dei disabili e da un dirigente tecnico o da un dirigente scolastico designati dal dirigente dell’ufficio scolastico regionale. Attraverso un colloquio con il candidato, la commissione esaminatrice valuta:

1. un elaborato di approfondimento teorico a scelta del candidato volto a dimostrare la completa padronanza dell’argomento scelto e gli aspetti applicativi in ambito scolastico;
2. una relazione sull’esperienza professionale di tirocinio consistente in una raccolta di elaborazioni, riflessioni e documentazioni;
3. un prodotto multimediale finalizzato alla didattica speciale con l’uso delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (T.I.C.).

L’esame finale si intende superato con il conseguimento di un punteggio non inferiore a 18/30. La valutazione complessiva finale del corso, espressa in trentesimi, risulta dalla somma della media aritmetica dei punteggi ottenuti nelle valutazioni di fine corso e dal punteggio ottenuto nell’esame di finale. La valutazione complessiva finale viene riportata nel titolo di specializzazione.