da La Tecnica della Scuola
Di Lara La Gatta
La nota 71700 del 9 maggio 2025 disciplina i comandi dei dirigenti scolastici e del personale docente anno scolastico 2025/26 ai sensi dell’articolo 26, comma 8 della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e dell’articolo 1, comma 65 della legge 13 luglio 2015, n. 107.
Ai sensi della normativa vigente, a decorrere dall’anno scolastico 2023/2024, possono essere disposte assegnazioni di docenti e dirigenti scolastici, nel limite massimo di centocinquanta unità di personale, presso:
a) enti e associazioni che svolgono attività di prevenzione del disagio psico-sociale, assistenza, cura, riabilitazione e reinserimento di tossicodipendenti, di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 ; in tali casi possono concorrere alle assegnazioni i docenti e i dirigenti scolastici che documentino di avere frequentato i corsi di studio di cui al comma 5 dell’articolo 105 del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990;
b) associazioni professionali del personale direttivo e docente ed enti cooperativi da esse promossi, ivi compresi gli enti e le istituzioni che svolgono, per loro finalità istituzionale, attività nel campo della formazione e della ricerca educativa e didattica.
Per le assegnazioni, le domande devono essere trasmesse entro le ore 23.59 del 4 giugno 2025.
Le assegnazioni comportano il collocamento in posizione di fuori ruolo del personale interessato. Il servizio prestato in posizione di collocamento fuori ruolo dai dirigenti scolastici e dai docenti è valido come servizio d’istituto per il conseguimento di tutte le posizioni di stato giuridico ed economico nelle quali sia richiesta la prestazione del servizio medesimo.
Qualora il collocamento fuori ruolo abbia durata non superiore ad un quinquennio i docenti, all’atto della cessazione dalla posizione di comando, sono assegnati alla sede nella quale erano titolari all’atto del provvedimento. I collocamenti fuori ruolo che abbiano durata superiore ad un quinquennio comportano quindi la perdita della sede di titolarità. A tal fine, i periodi trascorsi in posizione di comando si sommano, se tra gli stessi non vi sia soluzione di continuità.
I docenti che perdono la titolarità, all’atto del rientro in ruolo o della cessazione del comando hanno priorità di rientro come titolari, secondo le modalità definite in sede di contrattazione collettiva nazionale integrativa in materia di mobilità. Ai dirigenti scolastici si applicano le disposizioni dei vigenti contratti collettivi dell’area della dirigenza scolastica.