Lavoro e istruzione devono essere le priorità del Governo

Di Menna: lavoro e istruzione devono essere le priorità del Governo

Iniziativa nazionale Uil Scuola / #CAMBIAMENTO – Più istruzione / La parola alle scuole

Serve una forte assunzione di responsabilità del Governo per una revisione della spesa pubblica che, a saldi di bilancio invariati, sposti risorse a favore di cultura e scuola, per avviare un graduale avvicinamento ai livelli dei paesi europei.

 

Sul fronte dell’istruzione non si può più perdere tempo. In questi mesi, prima l’Ocse e poi l’Eurostat hanno fornito dati che mostrano il deficit di investimenti e di considerazione che il nostro Paese assegna all’istruzione, alla cultura, al merito, alla modernizzazione e alla promozione sociale.

L’Italia risulta all’ultimo posto in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,1%  fronte del 2,2% dell’Ue a 27) e al penultimo posto, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (l’8,5% a fronte del 10,9% dell’Ue a 27). In rapporto al Pil, la spesa per l’istruzione in Europa è del  6,1%, in Italia è del 4,8%.

Essere fanalino di coda in Europa per spesa in cultura e istruzione dà il segno di un Paese che non riesce a cambiare, a eliminare sprechi e privilegi per indirizzare risorse per l’istruzione, per la  modernizzazione.

PIU’ ISTRUZIONE: è il focus dell’appuntamento nazionale della Uil Scuola.

La scuola, l’innovazione, la cultura sono le chiavi per la ripresa – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – se restiamo ancora fermi, l’Italia rischia di essere fuori dalle spinte innovative dell’Europa proprio nel campo in cui abbiamo tutte le risorse per eccellere.

Ci sono misure che possono essere realizzate subito, per essere operative già a partire da settembre, con l’avvio del prossimo anno scolastico – mette in chiaro Di Menna:  le immissioni in ruolo per il personale Ata, interventi di modifica delle norme sul  sistema pensionistico che hanno ingiustamente penalizzato la scuola l’organico di rete, l’individuazione delle risorse per il pagamento degli scatti di anzianità per il terzo anno (2012) del blocco contrattuale, l’attivazione dei Tfa speciali, modificando le procedure.

Chiediamo al nuovo ministro una forte assunzione di responsabilità politica: lavoro e istruzione devono essere le priorità del Governo.
Tre le direttrici di intervento individuate dalla Uil Scuola: investimenti, stabilità, sburocratizzazione.

INVESTIMENTI
–  il riconoscimento del lavoro a partire dal rinnovo del contratto per il triennio 2014-16.
– un piano triennale di adeguamento degli stipendi, ormai non più sostenibili per una professione così importante.

STABILITA’
–  un piano di immissioni in ruolo sui posti vacanti in organico di diritto; incarichi pluriennali; organico funzionale pluriennale; reti di scuola.

SBUROCRATIZZARE IL SISTEMA SCOLASTICO
–  una vera ‘rivoluzione ministeriale’ che trasformi il ministero da organo di gestione a struttura servente, di supporto e monitoraggio con una forte caratterizzazione tecnico-professionale.

Al Parlamento, al nuovo Governo e al nuovo Ministro si chiede una politica decisamente europeista – spiega Di Menna – spirito di servizio, sobrietà, capacità di recuperare l’alto valore della politica che, puntando su cultura, sapere, istruzione, favorisca la capacità del nostro Paese di affrontare le difficili nuove sfide valorizzando le tante energie positive che abbiamo nello studio, nella ricerca, nel lavoro.