Esonero dei collaboratori del dirigente scolastico. Richiesta di misure urgenti

Dott. Matteo Renzi
Presidente Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
Dott. Pier Carlo Padoan
Ministro per l’Economia e le Finanze
Via XX Settembre
Sen. Stefania Giannini
Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca
Viale Trastevere 76/a

Oggetto: esonero dei collaboratori del dirigente scolastico. Richiesta di misure urgenti.

Questa organizzazione, che rappresenta più di ogni altra i dirigenti delle scuole, nell’approssimarsi dell’avvio delle lezioni, deve ricordare alle SS.LL., ed in particolare al Presidente del Consiglio dei Ministri, quanto più volte finora rappresentato senza esito nei mesi scorsi.
Per effetto della legge di stabilità 2015, non è più possibile esonerare parzialmente o totalmente dall’insegnamento i collaboratori del dirigente che sono incaricati di sostituirlo in caso di assenza o impedimento. Questo avviene in un contesto in cui ogni scuola ha mediamente mille alunni, cinque plessi ed oltre un centinaio di dipendenti: numeri in presenza dei quali è praticamente certo che le criticità si verificheranno e non potranno essere affrontate e gestite da una persona sola.
La legge di stabilità, nell’abolire l’esonero, faceva espresso richiamo all’attuazione dell’organico dell’autonomia, prevista per il 1° settembre 2015. Come è noto, questa parte della legge 107 è slittata al prossimo anno scolastico, lasciando le scuole in mezzo al guado ed i loro dirigenti nell’impossibilità di far fronte a tutte le necessità e le urgenze nella gestione del quotidiano.
E’ noto ormai che il piano di assunzioni non si completerà nei numeri previsti per il 2015-16: se da un lato questo priverà le scuole di una risorsa su cui ormai contavano, i risparmi che ne conseguiranno per l’Erario potrebbero essere almeno in piccola parte investiti nella reintroduzione, sia pure a titolo temporaneo, dell’istituto dell’esonero per i primi collaboratori del dirigente della scuola.
Le modalità per conseguire tale obiettivo sono molteplici e tutte tecnicamente praticabili anche in tempi brevi, ove la volontà politica sussista. La scuola, stremata da mille tensioni e polemiche che la legge 107 si è portata dietro, di tutto ha bisogno fuor che di una nuova, evitabile, emergenza.
Si ringrazia per l’attenzione e si resta in attesa di concreti interventi atti a risolvere il problema.

Il presidente nazionale Anp
Giorgio Rembado