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L’ultima campanella per milioni di ragazzi

da tuttoscuola.com

L’ultima campanella per milioni di ragazzi 

Ultima settimana di scuola per gli studenti di undici regioni italiane.

I primi a lasciare la scuola saranno gli alunni dell’Emilia Romagna giovedì 6 giugno; due giorni dopo toccherà a quelli dell’Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto.

Per i ragazzi delle altre regioni e province autonome l’ultimo giorno di lezione è previsto per la prossima settimana. Ultimi il 14 giugno saranno gli studenti della provincia autonoma di Bolzano: erano stati i primi a cominciare le lezioni il 5 settembre dell’anno scorso.

Per circa 580 mila studenti del terzo anno di scuola secondaria di I grado, terminate le lezioni, ci sarà subito dopo l’esame di licenza (con calendario delle prove fissato autonomamente da ogni scuola) con la prova nazionale fissata per il 17 giugno.

Per circa 475 mila studenti dell’ultimo anno delle superiori ci sarà l’esame di Stato con la prima prova scritta d’italiano fissata per il 19 giugno.

Per circa 1 milione e 700 bambini di scuola dell’infanzia (statali e paritarie) le attività didattiche cesseranno invece a fine giugno, ma molti di loro, ben prima di quella data, lasceranno la scuola seguendo l’esempio dei fratelli maggiori, soprattutto di scuola primaria, a casa da tempo.

I circa 2 milioni e 600 mila di scolari di scuola primaria non affronteranno alcun esame, visto che quello di licenza è stato abrogato dal 2005 (anche se la Costituzione continua a prevedere l’esame nel passaggio da un ordine di scuola ad un altro).

Con l’ultimo giorno di lezione in tutto lasciano la scuola poco meno di 6 milioni di ragazzi. Torneranno sui banchi di scuola tra tre mesi. Una lunga vacanza che li farà felici, ma che costituisce un bel problema per le famiglie, soprattutto quando i genitori sono al lavoro.

Accordo sindacati-Confindustria: un deja vu per la scuola

da tuttoscuola.com

Accordo sindacati-Confindustria: un deja vu per la scuola 

L’accordo sulle rappresentanze sindacali del settore privato raggiunto nei giorni scorsi da Confindustria e sindacati è stato definito dagli interessati “storico”, in quanto mette fine ad una lunga stagione di divisioni, perché dopo 60 anni sono state definite le regole per la rappresentanza che permettono di avere contratti nazionali pienamente esigibili.

L’accordo prevede regole per l’esercizio del diritto di sciopero e sanzioni per mancato rispetto e le conseguenti violazioni. “È un accordo importante che regolerà i rapporti, le relazioni industriali in modo più chiaro e trasparente”.

In attesa di conoscere nel dettaglio il testo dell’accordo, ci si chiede se esso avrà effetti anche sul pubblico impiego, come spesso è avvenuto in passato quando i criteri della contrattazione del settore privato venivano estesi al pubblico.

Per quanto riguarda la rappresentanza sindacale vera e propria questa volta è il privato che copia dal pubblico, perché con l’accordo dell’altro giorno si mettono nero su bianco le regole per certificare gli iscritti e il voto dei lavoratori, indicando la soglia del 5% per sedere al tavolo della contrattazione nazionale. Nel settore privato, come già accade da 20 anni nel pubblico impiego, la rappresentatività verrà misurata attraverso l’incrocio, il mix tra numero degli iscritti e voto proporzionale delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie). L’intesa indica anche le regole per validare gli accordi, definiti dalle organizzazioni sindacali che rappresentano almeno il 50% più uno, cioè la maggioranza semplice.

Gli effetti sul pubblico impiego, compreso il comparto scuola, potrebbero invece riguardare la consultazione dei lavoratori per la quale sarà richiesta la stessa maggioranza semplice per la consultazione certificata dei lavoratori, il voto a cui cioè verranno sottoposti gli stessi accordi.

Rassegna Stampa 4 giugno 2013

IN PRIMO PIANO

 
   
   
il Messaggero  del  04-06-2013  
ONLINE I COMMISSARI D’ESAME RECORD DI ACCESSI PER IL SITO (A.cam.) [solo_testo] pag. 11  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
PRESIDI INCARICATI, CONFERME AL VIA (M.D’adamo) [solo_testo] pag. 37  
il Sole 24 Ore  del  04-06-2013  
RIPARTITI I FONDI FIRST DEL 2012 PER GLI INVESTIMENTI NELLA RICERCA [solo_testo] pag. 21  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
ADOZIONE DEI TESTI, MA IL TETTO DI SPESA NON C’E’ (M.D’adamo) [solo_testo] pag. 38  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
L’E-BOOK A SCUOLA PUO’ ATTENDERE (M.D’adamo) [solo_testo] pag. 38  
   

MINISTERO

 
   
Giorno/Resto/Nazione  del  04-06-2013  
BONUS MATURITA’, RISCHIO RICORSI IL MINISTRO VERSO IL COLPO DI SPUGNA (S.Mastrantonio) [solo_testo] pag. 2/3  
Giorno/Resto/Nazione  del  04-06-2013
Int. a G.Rembado: MA I PRESIDI SI APPELLANO AL GOVERNO “LA CARRIERA SCOLASTICA DEVE CONTARE” (S.Mastrantonio) [solo_testo] pag. 3
Giorno/Resto/Nazione  del  04-06-2013  
L’INUTILITA’ DELLE RIFORME (M.D’orta) [solo_testo] pag. 2  
il Messaggero  del  04-06-2013  
MATURITA’ NEL CAOS IL MINISTRO STUDIA LE MODIFICHEAI NUOVI “BONUS” (A.Camplone) [solo_testo] pag. 10/11  
il Messaggero  del  04-06-2013  
I PRESIDI ALL’ATTACCO: SISTEMA INGIUSTO, VA CAMBIATO (L.De cicco) [solo_testo] pag. 10  
L’Unita’  del  04-06-2013  
MATURITA’, SUL WEB CACCIA AI COMMISSARI ESTERNI (N.Luci) [solo_testo] pag. 13  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
BASTA CON IL BLOCCO DEGLI STIPENDI (A.Di geronimo) [solo_testo] pag. 35  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
IL CDS BLOCCA IL CONCORSO IN CAMPANIA (M.D’adamo) [solo_testo] pag. 37  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA, VIA AL RICONOSCIMENTO DEI GRADONI (A.Di geronimo) [solo_testo] pag. 35  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
I CONTRATTI DI PRESTAZIONE D’OPERA NON CONTANO AI FINI CONCORSUALI (N.Mondelli) [solo_testo] pag. 36  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
NO ALL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO PRESIDENTE DI COMMISSIONE (A.Di geronimo) [solo_testo] pag. 36  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
POSSIBILI LE PROROGHE AI SUPPLENTI (F.Bastianini) [solo_testo] pag. 36  
Avvenire  del  04-06-2013  
“DALLA POLITICA PIU’ ATTENZIONE ALLA SCUOLA” (L.Morgano) [solo_testo] pag. 12  
Avvenire  del  04-06-2013  
EDUCARE UN UNA REALTA’ DISORIENTATA? NON BASTA IL GALATEO SOCIALE (A.Basso) [solo_testo] pag. 12  
Avvenire  del  04-06-2013  
L’ANALISI. OLTRE IL REFERENDUM DI BOLOGNA (L.m.) [solo_testo] pag. 12  
la Repubblica – ed. Bologna  del  04-06-2013  
LA TENTAZIONE CIVICA DEI REFERENDARI “MOVIMENTO LAICO CON LE ALTRE CITTA'” (E.Capelli) [solo_testo] pag. 3  
Avvenire  del  04-06-2013  
UNICREDIT PREMIA LA NAPOLI 2.0 (V.Chianese) [solo_testo] pag. 21  
la Gazzetta del Mezzogiorno  del  04-06-2013  
“PAGATE AI PRECARI LE FERIE NON GODUTE” [solo_testo] pag. VI  
Ciociaria Oggi  del  04-06-2013  
DOCENTE NOMINATA ALL’INDIRE [solo_testo] pag. 24  
la Gazzetta del Mezzogiorno  del  04-06-2013  
CON NEWSPAPERGAME LA “GAZZETTA” FA IL BOTTO [solo_testo] pag. 14  
il Messaggero  del  04-06-2013  
PROMOSSI E BOCCIATI, LA PAGELLA COMPIE 50 ANNI (A.cam.) [solo_testo] pag. 10  
il Messaggero  del  04-06-2013  
LE URNE ANTICIPANO LA FINE DELLE LEZIONI (A.cam.) [solo_testo] pag. 11  
la Stampa  del  04-06-2013  
IL MAESTRO CHE SPIEGA A OBAMA COME SI VIVE A “RIFIUTI ZERO” (G.Salvaggiulo) [solo_testo] pag. 1  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  04-06-2013  
LAUREA IN INGLESE, IL POLITECNICO SFIDA IL TAR (F.Cavadini) [solo_testo] pag. 2  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  04-06-2013  
PARLARE AL MONDO (F.Bertolini) [solo_testo] pag. 1  
il Giorno – ed. Milano  del  04-06-2013  
POLITECNICO,LAUREE IN INGLESE RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO (L.Salvi) [solo_testo] pag. 13  
la Repubblica – ed. Milano  del  04-06-2013  
CORSI IN INGLESE,IL POLITECNICO RILANCIA (L.De vito) [solo_testo] pag. 5  
Album (la Repubblica)  del  04-06-2013  
VIAGGIO NELLE “SERRE” DOVE SI COLTIVANO I CONTENUTI DI EXPO (L.De vito) [solo_testo] pag. 23  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
IL COLLEGIO DI MILANO CELEBRA 10 ANNI DI ECCELLENZA (F.Stammati) [solo_testo] pag. 38  
la Stampa  del  04-06-2013  
LA BOCCONIANA CHE INSEGNA AGLI AFGHANI A CANTARE LE STORIE (E.Martinet) [solo_testo] pag. 1  
Avvenire  del  04-06-2013  
DA MILANO UNO STUDIO SULLE MODERNE SCHIAVITU’ (V.Salinaro) [solo_testo] pag. 13  
la Repubblica – ed. Milano  del  04-06-2013  
TRIENNALI, SPECIALISTICHE E POST LAUREA LA MAPPA DEGLI ATENEI “INTERNAZIONALI” (L.De vito) [solo_testo] pag. 5  
Italia Oggi  del  04-06-2013  
LIBERALIZZAZIONI, LA MISTIFICAZIONE CONTINUA [solo_testo] pag. 33  
il Sole 24 Ore  del  04-06-2013  
NUOVE PARTNERSHIP PER LA RICERCA (F.Onida) [solo_testo] pag. 16  
Corriere della Sera  del  04-06-2013  
PAZIENTI SCELTI IN BASE AI GENI PER SPERIMENTARE I FARMACI (S.Ravizza) [solo_testo] pag. 22  
la Stampa  del  04-06-2013  
IL DECALOGO DI VERONESI “LA CURA NON SIA LOTTERIA E SOLO STANZE SINGOLE” (S.Ricotta voza) [solo_testo] pag. 21  
la Repubblica  del  04-06-2013  
DOBBIAMO CAMBIARE LE REGOLE (U.Veronesi) [solo_testo] pag. 20  
il Giorno  del  04-06-2013  
BIOTECNOLOGIE, VIETATO PERDERE IL TRENO META’ DELLA PRODUZIONE E’ IN LOMBARDIA (L.Zorloni) [solo_testo] pag. 24  
la Repubblica  del  04-06-2013  
E ORA LO DICE ANCHE LA SCIENZA: I VEGETARIANI VIVONO DI PIU’ (E.Dusi) [solo_testo] pag. 33  
   

PUBBLICA  AMMINISTRAZIONE E SOCIETA’

 
   
Corriere della Sera  del  04-06-2013  
IL PIANO DI NAPOLITANO: “CRONOPROGRAMMA PER TENERE IL RITMO” (M.Breda) [solo_testo] pag. 3  
il Sole 24 Ore  del  04-06-2013  
DEBITI PA, 400 MILIONI “SCIPPATI” ALLE IMPRESE (G.Trovati) [solo_testo] pag. 4  
Corriere della Sera  del  04-06-2013  
IL MERITO DEVE VINCERE (ANCHE NELLE IMPRESE) (R.Abravanel) [solo_testo] pag. 1  
Corriere della Sera  del  04-06-2013  
IL RICHIAMO DELLA CORTE DEI CONTI: LA LOTTA ALL’EVASIONE? ONDIVAGA (R.Bagnoli) [solo_testo] pag. 11  
il Messaggero  del  04-06-2013  
SOLDI AI PARTITI, STOP DEL GOVERNO AI TESORIERI (B.l.) [solo_testo] pag. 2  
la Stampa  del  04-06-2013  
ABOLIAMO IL FINANZIAMENTO NON I PARTITI (F.Patroni griffi) [solo_testo] pag. 1  
Corriere della Sera  del  04-06-2013  
“IN ITALIA MANCANO 1,7 MILIONI DI POSTI” (G.Ferraino) [solo_testo] pag. 13  
la Repubblica  del  04-06-2013  
UNA STAFFETTA NON CREA LAVORO (T.Boeri) [solo_testo] pag. 1  
il Messaggero  del  04-06-2013  
LAVORO CENTRI PER L’IMPIEGO, COSI’ SI CAMBIA (G.Franzese) [solo_testo] pag. 9  
Giorno/Resto/Nazione  del  04-06-2013  
Int. a A.Tajani: DISOCCUPAZIONE, LA SFIDA DI TAJANI “SERVE UN ERASMUS PER I LAVORATORI” (R.Carbutti) [solo_testo] pag. 4  
il Sole 24 Ore  del  04-06-2013  
AGENZIA PER IL DIGITALE, GOVERNANCE PIU’ SNELLA (M.Bartoloni) [solo_testo] pag. 42  
   
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

 

 
   

IL MINISTRO CARROZZA HA RICEVUTO I FORUM DELLE ASSOCIAZIONI DEI GENITORI E DEGLI STUDENTI

IL MINISTRO CARROZZA HA RICEVUTO I FORUM DELLE ASSOCIAZIONI DEI GENITORI E DEGLI STUDENTI

Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza ha ricevuto oggi presso la sede del Ministero i Forum nazionali delle Associazioni dei Genitori della scuola e delle Associazioni studentesche.
“Due incontri davvero proficui – ha commentato il Ministro – con i quali ho proseguito il lavoro di ascolto e dialogo già avviato nelle scorse settimane. Alle associazioni di genitori e agli studenti ho ribadito l’impegno del Ministero su temi come l’edilizia scolastica e il diritto allo studio. Ho anche chiesto loro di aggiornarci presto per discutere insieme le priorità nel campo dell’Istruzione del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea”.

Concerto degli studenti nel cortile della Minerva del Miur

Concerto degli studenti nel cortile della Minerva del Miur

(Roma, 03 giugno 2013) Torna l’appuntamento con la musica nel cortile della Minerva del Miur. Giovedì 6 giugno, dalle ore 10.30 alle ore 13.00, in occasione della “Settimana della musica”, il Ministero accoglie il consueto concerto degli studenti a conclusione dell’anno scolastico. L’evento vuole offrire visibilità sia alle attività musicali realizzate dalle scuole, sia ai percorsi attraverso i quali il Miur, con la collaborazione del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica presieduto dal prof. Luigi Berlinguer, tende a portare gradualmente l’educazione musicale nei curricoli di tutti i cicli e indirizzi in vista di una stabile collocazione ordinamentale. Il Concerto, diventato ormai una tradizione, è la festa di quelle punte di qualità che emergono in particolare nella pratica musicale d’insieme e che dallo scorso anno, attraverso il concorso Indicibili (in)canti, hanno modo di rivelarsi pienamente in una selezione che ha portato e porta alla luce significative esperienze di orchestre studentesche.

Il programma dell’evento

Maturità il ministro sul caso dei “bonus”: “Molte proteste, l’obiettivo è semplificare”

da Repubblica.it

Maturità il ministro sul caso dei “bonus”: “Molte proteste, l’obiettivo è semplificare”

Maria Chiara Carrozza rivela di ricevere appelli e lettere: “Provvedimento ereditato, lo esamineremo”. Per la prima volta gli studenti  potranno aggiungere fino a 10 punti al risultato dei test d’ammissione. Ma il sistema rischia che con lo stesso voto si prendano punti diversi anche in scuole della stessa città

di SALVO INTRAVAIA

Sul pasticcio del bonus-maturità per i test di accesso all’università interviene il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. E lo fa da Buti in provincia di Pisa, dove ha consegnato una copia della Costituzione ai ragazzi del comune toscano, dopo il caso sollevato dall’articolo di Repubblica.it sulla disparità di valutazioni che possono nascere dale nuove norme. “Sui bonus maturità ci sono molte discussioni, ma il mio obiettivo è quello di semplificare la normativa rispettando i principi”. Proprio l’altro ieri il ministero ha pubblicato gli intervalli di voti che consentiranno agli diplomanti di quest’anno di raggranellare qualche punto  –  da 4 a 10  –  che verrà sommato all’esito del test di ammissione a medicina e alle altre facoltà a numero chiuso nazionale.
Ma il meccanismo messo in piedi dall’ex ministro Francesco Profumo determina disparità fra alunni di scuole diverse anche della stessa città. Dai calcoli di Repubblica.it rischiano di essere avvantaggiati Avvantaggiando le scuole non statali e gli studenti degli istituti tecnici a scapito dei liceali. Nelle intenzioni l’obiettivo doveva essere esattamente quello opposto: evitare che gli studenti che frequentano i diplomifici privati o istituti poco seri venissero favoriti dalla manica larga dei giudizi. Ma i criteri messi creati rischiano di penalizzare soprattutto gli studenti dei licei o comunque degli istituti più selettivi. E il neoministro Carrozza prende le distanze dal suo predecessore.
“Ho ereditato  –  spiega il ministro  –  il provvedimento e sto cercando di capire. Sto ricevendo tantissimi appelli e lettere di giovani su questo tema, la cui normativa deve essere semplificata, altrimenti ci esponiamo a discussioni. Il ministero dell’Istruzione è pieno di ricorsi e controversie, alle quali si risponde superando i cavilli e provando a rendere il sistema molto più semplice”. Una dichiarazione che lascia pensare ad un intervento che potrebbe anche riguardare il bonus di quest’anno. I primi a protestare per le evidenti “disparità di trattamento” che la nuova normativa sul bonus-maturità introduce in vista dei test di accesso all’università sono stati gli studenti della rete degli studenti e dell’Unione degli universitari, che hanno chiesto all’inquilino di viale Trastevere un cambio di rotta rispetto al passato attraverso l’apertura di un tavolo di confronto.
“Queste discriminazioni, sommate all’anticipo dei test a luglio e al sempre ostico sistema di risposte a crocette, scoraggiano sempre più gli studenti e impediscono loro di accedere alla facoltà scelta” aveva detto Michele Orezzi, dell’Udu. “L’esame di Stato già di per sé ha tantissimi problemi, e spesso e volentieri non riesce minimamente a valutare correttamente gli studenti per quel che vale il loro percorso di studi. Dare una ulteriore importanza al voto di maturità rende questa ingiustizia ancora più grande e stabilisce delle nuove barriere al mondo della conoscenza, che già non è un mondo aperto a tutti” aveva aggiunto Daniele Lanni, portavoce della Rete degli Studenti Medi. 

Scuola media: ripensare la prova nazionale

da TuttoscuolaNews

Scuola media: ripensare la prova nazionale

Il 17 giugno prossimo, all’interno dell’esame di licenza media, circa 580 mila ragazzi affronteranno la prova nazionale Invalsi relative a italiano e matematica.

Quella prova, che costituisce per molti di loro uno spauracchio, è ormai entrata nel sistema da anni, temuta e accettata, criticata o apprezzata.

L’Invalsi, per parte sua, cerca ogni anno di affinare i test e di renderli sempre più aderenti agli obiettivi di apprendimento fissati.

Ma i limiti di quella prova non risiedono tanto nei suoi contenuti, bensì nell’uso che di essa se ne fa e del peso che ha nell’economia dell’esame.

Una critica (che equivale ad una proposta possibile di riforma) riguarda il fatto che, come previsto attualmente dal regolamento sulla valutazione (Dpr 122/2009), la prova concorre alla valutazione dell’esame in modo oggettivo, con un peso predeterminato che i docenti non possono modificare in alcun modo.

Meglio sarebbe escludere la prova nazionale dalla valutazione delle prove d’esame, considerato anche che le due discipline (italiano e matematica) che la compongono sono già oggetto di prova scritta e orale d’esame.

La prova nazionale, come oggi avviene per la rilevazione degli apprendimenti, dovrebbe avere valore a se stante e servire per l’autovalutazione d’istituto e per la valutazione del sistema.

I docenti potrebbero decidere se e quanto considerare la prova ai fini della valutazione finale dell’esame.

E a questo punto la prova nazionale potrebbe essere anticipata a maggio.

Carrozza: fondi in arrivo per la scuola, ma tempi incerti

da Tecnica della Scuola

Carrozza: fondi in arrivo per la scuola, ma tempi incerti
di A.G.
Serviranno a combattere la dispersione scolastica e favorire la mobilità sociale. Tra le misure immediate rimane quella di aprire gli istituti il pomeriggio. Per un quadro più dettagliato sui progetti del nuovo responsabile del Miur bisognerà attendere il 6 giugno, quando di fronte alle commissioni Cultura di Camera e Senato presenterà le linee programmatiche del suo dicastero.
Le buone intenzioni del ministro Carrozza cominciano a scontrarsi con la dura realtà. Composta da un Governo particolare, decisamente a corto di fondi e tutto proteso a far quadrare i conti. “Stiamo lavorando per reperire fondi per l’istruzione e la ricerca, ma i tempi per un provvedimento specifico sono ancora incerti”, ha detto il ministro dell’Istruzione a margine della consegna della Costituzione ai diciottenni a Buti (Pisa).
Per poi aggiungere una frase, stavolta indicativa sul programma del nuovo responsabile del Miur. “Faremo squadra con gli altri ministri – ha sottolineato Carrozza – per reperire fondi per le misure sull’occupazione, ma anche per sfruttare quelli sulla coesione per combattere la dispersione scolastica e favorire la mobilità sociale, oltre a utilizzare una parte di spending review finalizzata a sfruttare risorse per la ricerca e non nell’ottica di spremere sempre la scuola”.
In termini pratici, quanto detto dal ministro dovrebbe innanzitutto concretizzarsi nella possibilità di aprire maggiormente le scuole al territorio: da mattina a sera. Anche il sabato pomeriggio, visto che la stessa Carrozza si è compiaciuta di questo evento visitando sabato 1° giugno un istituto scolastico nel pisano. Ei fondi di cui parla servirebbero principalmente a sovvenzionare il personale (docenti e Ata) chiamato a rimanere in servizio in orario extra-curricolare.

Per avere un quadro più dettagliato sulle strategie del nuovo Ministro bisognerà attendere ancora qualche giorno: giovedì 6 giugno, presso le commissioni Cultura di Camera e Senato, sono previste, da parte sua, delle comunicazioni “sulle linee programmatiche del suo dicastero”: l’inizio della presentazione dell’intervento è fissato alle ore 13,30.

5,4 miliardi in armamenti a danno pure dell’istruzione

da Tecnica della Scuola

5,4 miliardi in armamenti a danno pure dell’istruzione
di P.A.
Non solo F35. Nella lista di tutti gli armamenti della nostra Difesa ci sono 5,4 miliardi in un anno, con un bilancio complessivo di 17miliardi tolti dai fondi per lo Sviluppo e l’Istruzione
“Il Fatto Quotidiano”, in occasione della parta militare del 2 giugno, dice che le spese militari italiane quest’anno ammontano a17,64 miliardi di euro, con cui si coprono i costi del personale (9,68 miliardi per gli stipendi di 177.300 persone) e quelli per la manutenzione di infrastrutture e mezzi (1,55 miliardi). Il resto serve a finanziare le missioni militari all’estero (un miliardo nel 2013, per due terzi destinati alla guerra in Afghanistan) ma soprattutto l’acquisto di nuovi aerei e navi da guerra, nuovi carri armati e nuove bombe, per un spesa totale che quest’anno sfiora i 5 miliardi e mezzo di euro. Più che per la difesa, dice il giornale, questi soldi escono dalle casse statali per le ambizioni che animano i nostri generali, oltre che dagli interessi economici dell’industria bellica. Dei 5,4 miliardi di spesa in armamenti per quest’anno, 3,18 miliardi provengono dalle casse della Difesa ma 2,18 miliardi sono fondi del ministero per lo Sviluppo Economico (che inoltre finanzia per intero le missioni all’estero) e 42 milioni provengono addirittura del ministero dell’Istruzione. “A scuola, università e ricerca – cui la neoministro Maria Chiara Carrozza ha appena risparmiato tagli per 75 milioni – quest’anno vengono sottratti, tramite il Cnr, 50 milioni di euro (5 quest’anno e il resto nel prossimo biennio) per l’acquisizione di una nave da guerra che servirà a fornire supporto alle forze speciali e a scorrere i sommergibili. Altri 97 milioni (37 quest’anno e 30 ognuno dei prossimi due anni) sono destinati dal Miur, attraverso l’Agenzia spaziale (Asi), al cofinanziamento del programma satellitare militareCosmos-Skymed: nello stesso triennio la Difesa sborserà da parte sua solo 27,5 milioni. Questo programma prevede per la sua prosecuzione nei prossimi cinque anni che, accanto ad altri 175 milioni a carico della Difesa, il ministero dell’Istruzione sganci altri 330 milioni di euro: cifra per ora non disponibile e quindi momentaneamente congelata.” Oltre ai programmi di riarmo, pubblica ancora Il Fatto, cofinanziati da ministeri civili, ci sono poi tutti quelli esclusivamente a carico della Difesa tra i quali l’acquisizione dei famosi cacciabombardieri F-35. Per dotarci di novanta di questi costosissimi velivoli (giudicati dallo stesso Pentagono inaffidabili e inferiori a qualsiasi potenziale aereo nemico) spendiamo mezzo miliardo quest’anno, 535,4 milioni l’anno prossimo e 657,2 milioni quello dopo. Nei prossimi dieci anni il programma F-35 ci costerà altri 10 miliardi secondo la Difesa, almeno 15 miliardi secondo stime indipendenti, senza tenere conto degli incalcolabili costi di manutenzione. Una spesa irrinunciabile – secondo il capo di stato maggiore della Difesa Luigi Binelli Mantelli – per non essere “esclusi” dai futuri interventi militari all’estero. Come se fosse quello il terreno di confronto per misurare il progresso e il prestigio della nostra Repubblica. Quella stessa Repubblica di cui – in uno dei suoi messaggi alla nazione – Pertini ebbe a dire: ”Si svuotino gli arsenali e si colmino i granai!”.

Mancata pubblicazione online delle graduatorie di istituto. Ma l’art. 32, L. 69/09, è chiaro

da Tecnica della Scuola

Mancata pubblicazione online delle graduatorie di istituto. Ma l’art. 32, L. 69/09, è chiaro
di Aldo Domenico Ficara
L’articolo 32 della legge n. 69/2009 al comma n 1 dice: “a far data dal 1° gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011) gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”.
Inoltre lo stesso articolo al comma 5 afferma:: “A decorrere dal 1° gennaio 2011 e, nei casi di cui al comma 2, dal 1? gennaio 2013, le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale”.  Di seguito si riporta l’intero articolo 32 con tutti i suoi sette commi:
Art. 32. (Eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento di documenti in forma cartacea) 1. A far data dal 1º gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati. 2. Dalla stessa data del 1º gennaio 2010, al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, le amministrazioni e gli enti pubblici tenuti a pubblicare sulla stampa quotidiana atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o i propri bilanci, oltre all’adempimento di tale obbligo con le stesse modalità previste dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore della presente legge, ivi compreso il richiamo all’indirizzo elettronico, provvedono altresì alla pubblicazione nei siti informatici, secondo modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per le materie di propria competenza. 3. Gli adempimenti di cui ai commi 1 e 2 possono essere attuati mediante utilizzo di siti informatici di altre amministrazioni ed enti pubblici obbligati, ovvero di loro associazioni. 4. Al fine di garantire e di facilitare l’accesso alle pubblicazioni di cui ai commi 1 e 2 il CNIPA realizza e gestisce un portale di accesso ai siti di cui al medesimo comma 1. 5. A decorrere dal 1º gennaio 2010 e, nei casi di cui al comma 2, dal 1º gennaio 2013, le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale, ferma restando la possibilità per le amministrazioni e gli enti pubblici, in via integrativa, di effettuare la pubblicità sui quotidiani a scopo di maggiore diffusione, nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio. 6. Agli oneri derivanti dalla realizzazione delle attività di cui al presente articolo si provvede a valere sulle risorse finanziarie assegnate ai sensi dell’articolo 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, e successive modificazioni, con decreto del Ministro per l’innovazione e le tecnologie 22 luglio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2005, al progetto «PC alle famiglie», non ancora impegnate alla data di entrata in vigore della presente legge. 7. È fatta salva la pubblicità nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e i relativi effetti giuridici, nonché nel sito informatico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 6 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2001, e nel sito informatico presso l’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, prevista dal codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
Per questo motivo stanno sorgendo dubbi amministrativi sul fatto della mancanza di pubblicazione on line delle graduatorie di istituto, utili alle future mobilità del personale indicato in soprannumero

Compensi accessori: cosa si può pubblicare?

da Tecnica della Scuola

Compensi accessori: cosa si può pubblicare?
di Reginaldo Palermo
Tabelle dei compensi accessori: una questione complessa e complicata anche se l’art. 6 del CCNL non dovrebbe prestarsi ad equivoci. Forse basterebbe una interpretazione autentica.
La questione dei compensi accessori liquidati dalle istituzioni scolastiche e della pubblicazione integrale di tabelle con tanto di nomi, cognomi e importi continua ad animare il dibattito sindacale.  Nei giorni scorsi avevamo dato notizia di una decisione del Garante per la Privacy che ha sanzionato l’Amministrazione penitenziaria per aver consegnato a RSU e sindacati il prospetto completo dei pagamenti. Nelle motivazioni, il Garante spiegava che tale procedura è possibile solo qualora sia espressamente prevista dal CCNL. FGU-Gilda è intervenuta sulla questione argomentando che la delibera del Garante riguarda un ben preciso comparto ma soprattutto che il CCNL prevede invece la pubblicità dei compensi. A noi sembra che la questione sia un po’ più complessa e articolata. Intanto va detto che le argomentazioni del Garante possono essere tranquillamente estese ad altri comparti del pubblico impiego per quanto compatibili. C’è poi da osservare che l’ art. 6 del CCNL stabilisce che sono materia di informazione successiva i “nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto” oltre che la “verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse”. In proposito bisogna rilevare che il CCNL parla espressamente di “nominativi” e non di compensi e, come è noto, in giurisprudenza vale il principio generale che la legge “dixit quod voluit”: in altri termini se nel CCNL si fosse voluto rendere pubblci i compensi, lo si sarebbe scritto chiaramente. E’ pur vero che ci sono stati casi di giudici del lavoro che – proprio su questa materia – hanno accolto in larga misura l’interpretazione sindacale motivando tale decisione con il fatto che in tale modo si tutela il legittimo interesse della parte sindacale di conoscere con precisione l’ammontare delle risorse contrattuali impiegate e quelle non spese. Ma è del tutto evidente che tale interesse risulta tutelato anche nel caso in cui il dirigente scolastico fornisca a RSU e rappresentanti sindacali un prospetto riassuntivo in cui gli importi sono aggregati. Per esempio, se il contratto di un istituto comprensivo prevede l’impegno di 3.000 euro per attività connesse con la continuità fra i diversi ordini di scuola, potrebbe essere sufficiente che il d.s. fornisca l’elenco nominativo del personale impiegato in quella attività e l’importo complessivo liquidato per quella voce.
Certamente però la questione è complessa e ben si presta a sviluppare il contenzioso. Paradossalmente il d.s. che decida di fornire prospetti completi (nomi, cognomi e importi) per evitare che la questione finisca di fronte al giudice del lavoro, correrebbe però il rischio di essere sanzionato dal Garante per la Privacy se un dipendente decidesse di ricorrere a tale autorità. Vista la delicatezza della materia, non sarebbe quindi una cattiva idea se Aran e sindacati fornissero una interpretazione autentica del punto, in modo da evitare vertenze e tensioni all’interno delle istituzioni scolastiche.

Albo pretorio e registro on line: atti dovuti per le scuole

da Tecnica della Scuola

Albo pretorio e registro on line: atti dovuti per le scuole
di Lucio Ficara
Lo prevede espressamente il DL 95 del 2012. Ma le scuole non ancora in regola sono davvero molte. Ministero e USR dovrebbero forse fare una accurata ricognizione sullo “stato dell’arte”
Viviamo ormai in una società ampiamente informatizzata, dove le informazioni e la trasparenza con cui esse devono essere date sono elementi cardine per tutti gli individui.  La Pubblica Amministrazione ed anche le scuole, che non dobbiamo scordare gestiscono i fondi d’Istituto e quelli europei, sono chiamate, da obblighi di legge, a cui non possono sottrarsi, a pubblicare negli albi pretori on line dei loro siti web istituzionali tutte le informazioni rivolte agli utenti e agli stessi dipendenti pubblici, che nel caso delle scuole sono rappresentati dal personale scolastico docente e non docente. Per cui ogni scuola dovrebbe dotarsi di albi pretori on line, in cui pubblicare i bandi dei progetti POF, i bandi dei progetti PON e POR, graduatorie interne d’Istituto, contrattazioni d’Istituto, organici di diritto e di fatto. In buona sostanza tutti gli atti che un tempo venivano pubblicati nel vecchio albo cartaceo, dovrebbero essere resi disponibili on line.  Infatti è utile ricordare che, a partire dal primo gennaio 2011 al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati.  A tal proposito bisogna ricordare che, a partire dall’inizio di questo anno solare, gli atti amministrativi pubblicati all’albo cartaceo non hanno più effetto legale, proprio perché è ormai obbligatoria la loro pubblicazione all’albo pretorio on line della scuola. Ovviamente è fatta salva da questa disposizione di legge tutto ciò che viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che rappresenta pienamente il mezzo legittimo della pubblicità legale.  Stesso ragionamento deve essere fatto per la trasparenza dovuta dai docenti per quanto riguarda la valutazione dei propri alunni, che dovrebbe essere registrata elettronicamente su i registri on line della scuola.  Quali sono le leggi che regolano l’obbligatorietà per la scuola di avere un albo pretorio on line accessibile e il registro on line anche esso accessibile?  L’obbligatorietà dell’albo pretorio on line è imposto dall’art.32 della legge n.69/2009, mentre l’obbligo di registrare on line i voti delle prove scritte e orali degli alunni e di redigere le pagelle online è scritto nell’ art. 7 del D.L n.95/2012, convertito nella legge n.135/2012, infatti in tale legge si , prevede che a decorrere dall’anno scolastico 2012/2013, le pagelle ed i registri vengano redatti on line, con successive comunicazioni alle famiglie via mail.  Facendo un giro sulla rete si scoprono invece siti istituzionali, anche di scuole di grande tradizione storico-culturale, scarsamente accessibili, contrariamente alla legge Stanca n. 4/2004; per non parlare di scuole che o non posseggono albo pretorio on line o in tale albo hanno riportate notizie che con gli atti amministrativi nulla hanno a che fare.  Nell’albo pretorio on line di qualche scuola abbiamo trovato persino il codice iban del conto corrente sul quale gli utenti dovrebbero versare i contributi per l’iscrizione scolastica.  Ma che trasparenza sarebbe questa?  Sarebbe bene che il ministro dell’istruzione, i direttori generali degli USR, i coordinatori degli ambiti provinciali, sollecitino i dirigenti scolastici al rispetto delle norme vigenti in tema di trasparenza e pubblicazione degli atti amministrativi imposti dalla legge.

Cedric Villani: ecco come la matematica abbatte i muri

da Tecnica della Scuola

Cedric Villani: ecco come la matematica abbatte i muri
di P.A.
Il genio della matematica al Wired Next Fest racconta come, attraverso le equazioni, è riuscito a creare ponti tra geometria, economia e fisica. “ I matematici condannati a vedere il mondo solo attraverso dei riflessi: le astrazioni e le equazioni”.
Cédric Villani, pubblica daily.wired.it/, è direttore dell’ Istituto Henri Poincaré e vincitore nel 2010 della prestigiosa medaglia Fields, che ha vinto soprattutto per i suoi lavori nelle teorie cinetiche dei gas e dei plasmi. Tema dell’incontro del Wired Next Fest sono state le barriere, intese come muri che separano le diverse discipline. Compito del matematico è abbatterli. Villani è un sicuramente quello che si può definire un personaggio eclettico. Sempre ben vestito, ama indossare una spilla a forma di ragno nel bavero della giacca. Adora i manga, non usa l’ automobile e si rifiuta di prendere gli ascensori. Per lui, la sua passione per la matematica è quasi erotica e il suo pantheon personale è popolato da personaggi le cui scoperte, apparentemente astratte, hanno rivoluzionato la nostra vita quotidiana. È proprio con tre dei suoi eroi personali che comincia. Il primo è Bernhard Reimann, ideatore della geometria ellittica, la geometria della superficie di una sfera, dove il tragitto più rapido tra due punti non è quello diretto, ma potrebbe essere una curva. “ Questo principio, che sembra astratto, viene applicato tutti i giorni per la navigazione sulla superficie terrestre e per calcolare le rotte attraverso il Gps”, spiega Villani. Il secondo matematico è l’autore di quella formula di cui Villani è uno dei massimi esperti mondiali e che nella sua autobiografia Il teorema vivente (Rizzoli) definisce “ la più bella del mondo”: l’ equazione di Boltzmann. Ludwig Boltzmann, fisico austriaco, ha sviluppato la teoria cinetica dei gas. “ Le particelle dell’aria attorno a noi sono miliardi e miliardi di molecole che rimbalzano continuamente. Una specie di caos che tuttavia grazie a Boltzmann riusciamo a prevedere con precisione, attraverso la sua formula dell’ entropia”, racconta Villani. Anche in questo caso le sue scoperte vivono intorno a noi. Per esempio, la sua equazione è utilizzata per i motori delle automobili, per studiare come l’aria si muove nel motore. L’ultimo caso, forse il più spettacolare, è il matematico russo Leonid Kantorovich. Ha lavorato su concetti molto astratti come l’analisi funzionale, ma anche a temi molto concreti come il trasporto ferroviario oppure il calcolo della tariffazione dei taxi. Ma il suo capolavoro è quello che gli ha fatto vincere il Nobel per l’economia nel 1975: l’allocazione ottimale delle risorse. “ Spiega qual è il miglior modo per distribuire la produzione in modo da spendere meno risorse possibili nel trasporto delle merci ai consumatori”, sottolinea Villani. Anche in questo caso si può vedere come il potere dell’astrazione ti consenta di risolvere diversi problemi contemporaneamente quando identifichi la formulazione corretta.
Questi tre uomini sono accomunati dal fatto di aver superato enormi ostacoli. Proprio grazie alle loro scoperte, Villani è riuscito, assieme ad alcuni collaboratori, ad abbattere le mura che separano le diverse discipline scientifiche e ad applicarle in un modo del tutto inedito. Il risultato è l’ esperimento del gas pigro, che Villani racconta così: “ Siamo partiti da un gas con una certa densità, in alcune zone maggiore e in altre più bassa. Poi abbiamo deciso che volevamo portare il gas a una nuova configurazione. Nell’obbedirti e spostare le molecole verso la nuova densità, il gas è pigro. Non vuole spendere troppe energie e quindi sposta le particelle nel modo più economico possibile, come nel mondo di Kantorovich. Mentre il gas svolgeva questo processo, abbiamo misurato la sua entropia, il suo disordine, usando la formula di Boltzmann. Se l’entropia in funzione del tempo ha una curvatura positiva, verso l’alto, allora incontriamo Reimann”. Quindi, in questo esperimento, tre teorie sono unite in un modo inaspettato. La morale della sua lezione è che se fai dei collegamenti tra diversi campi, tutta la conoscenza accumulata in una disciplina la puoi riciclare nell’altra. Improvvisamente sei più ricco di sapere, come uno scienziato che ha scoperto un nuovo modo di vedere il mondo.

Rassegna Stampa 1 – 3 giugno 2013

IN PRIMO PIANO

 
   
la Repubblica  del  02-06-2013  
IL PASTICCIO DEI BONUS PER LA MATURITA’ LICEI PENALIZZATI, FAVORITI TECNICI E PRIVATE (S.Intravaia) [solo_testo] pag. 18  
la Repubblica  del  03-06-2013  
BONUS MATURITA’, INTERVIENE IL MINISTRO “RISCHIO CAOS, CORREGGERO’ IL SISTEMA” (C.z.) [solo_testo] pag. 17  
la Nazione – ed. Empoli  del  03-06-2013  
IL MINISTRO CARROZZA AI NEO-DICIOTTENNI “NON ASTENETEVI, SCEGLIETE L’IMPEGNO” [solo_testo] pag. 5  
la Stampa  del  01-06-2013  
SPESA PER RICERCA AI MINIMI COSI’ L’ITALIA NON INNOVA PIU’ (R.Talarico) [solo_testo] pag. 4  
la Stampa  del  02-06-2013  
IN DIECI ANNI SONO FUGGITI 316 MILA GIOVANI “CERVELLI” (R.mas.) [solo_testo] pag. 5  
   

MINISTRO

 
   
Il Tirreno – Ed. Pontedera  del  03-06-2013  
“I GIOVANI SONO AI MARGINI STA A NOI PORTARLI AL CENTRO” [solo_testo] pag. 11  
Il Tirreno  del  03-06-2013  
CARROZZA: “LA SCUOLA HA SUBITO TROPPI TAGLI” [solo_testo] pag. 24  
L’Unita’  del  03-06-2013  
TREDICI ALUNNI INTOSSICATI IL MINISTERO: “ISPEZIONI” [solo_testo] pag. 9  
il Tempo  del  03-06-2013  
BIMBI INTOSSICATI A SCUOLA IL MINISTRO ORDINA ISPEZIONE [solo_testo] pag. 11  
Il Tirreno – Ed. Pisa  del  02-06-2013  
PISANI NELLE STANZE DEL POTERE ROMANO (G.Campanella) [solo_testo] pag. 14/15  
Il Tirreno – Ed. Pisa  del  02-06-2013  
IL LEGAME COL PREMIER NATO SUI CAMPATI DI PORTA A LUCCA [solo_testo] pag. 15  
Il Tirreno – Ed. Pisa  del  02-06-2013  
VECCHI CAPO DELLA SEGRETERIA DEL MINISTERO DI CARROZZA [solo_testo] pag. 15  
Il Tirreno – Ed. Pisa  del  02-06-2013  
NUOVI ALBERI SUL MONTE SERRA [solo_testo] pag. 22  
La Padania  del  02-06-2013  
IL “BONUS MATURITA'” CHE FALSA GLI ACCESSI NELLE UNIVERSITA’ DISCRIMANDO IL NORD [solo_testo] pag. 7  
Il Tirreno – Ed. Pisa  del  01-06-2013  
IL MINISTRO CARROZZA INCONTRA GLI STUDENTI [solo_testo] pag. 15  
La Nazione – Ed. Livorno  del  01-06-2013  
IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE CARROZZA CHIUDE OGGI IL FESTIVA! “QUANTO BASTA” [solo_testo] pag. 9  
Gente  del  11-06-2013  
MA LE SCUOLE SONO DAVVERO INAGIBILI ? (M.Carrozza) [solo_testo] pag. 13  
   

MINISTERO

 
   
Giorno/Resto/Nazione  del  03-06-2013  
SCUOLA, LA CARROZZA BOCCIA I BONUS MATURITA’ (L.Salvi) [solo_testo] pag. 5  
il Mattino  del  02-06-2013  
TEST NUMERO CHIUSO, E’ LITE SUL BONUS MATURITA’ (S.Sapio) [solo_testo] pag. 11  
la Repubblica – ed. Milano  del  03-06-2013  
LE REGOLE DEL MINISTERO PUNISCONO GLI STUDENTI DELLE SCUOLE PIU’ SERIE (I.Pessina) [solo_testo] pag. 5  
Domenica (Il Sole 24 Ore)  del  02-06-2013  
RAGAZZI, ESERCITATE LA RAGIONE (C.Cantillo) [solo_testo] pag. 28  
il Messaggero  del  02-06-2013  
MATURITA’ LA CARICA DEI COPIONI HI-TECH (A.Campione) [solo_testo] pag. 16  
il Messaggero  del  03-06-2013  
“NIENTE FERIE” PROTESTANO I COMMISSARI DEL CONCORSONE (A.camp.) [solo_testo] pag. 14  
Io Donna (Corriere della Sera)  del  01-06-2013  
“QUESTA MATURITA’ E’ INUTILE” E I PRESIDI LA RIFORMANO COSI’ (C.Lacava) [solo_testo] pag. 37/38  
il Messaggero  del  03-06-2013  
IL FLOP DELLA SCUOLA SOLO DUE PC PER OGNI CLASSE (A.Camplone) [solo_testo] pag. 14  
il Gazzettino  del  03-06-2013  
EDITORI AL TAR:NO AI TESTI DIGITALI [solo_testo] pag. 9  
Italia Oggi Sette  del  03-06-2013  
MONTESSORIANI DOC (F.Grossi) [solo_testo] pag. 42  
la Repubblica  del  03-06-2013  
WELFARE, UN PRIMATO E IL SUO CONTRARIO (M.Pirani) [solo_testo] pag. 23  
il Messaggero  del  03-06-2013  
DA MORRICONE A MANNOIA: “PIU’ MUSICA TRA I BANCHI” [solo_testo] pag. 14  
Corriere della Sera  del  01-06-2013  
UTILE O SIMBOLICO, ELOGIO DEL REGALO ALLA MAESTRA (S.Colombo) [solo_testo] pag. 49  
Avvenire  del  02-06-2013  
INSEGNANTI E GENITORI ALLEANZA “CORRESPONSABILE” (R.Carnero) [solo_testo] pag. 2  
Avvenire  del  01-06-2013  
FORMAZIONE PROFESSIONALE, L’ESEMPIO DI BOLZANO QUI SCUOLA E IMPRESA SI PARLANO. E L’OCCUPAZIONE VA (D.Andreatta) [solo_testo] pag. 5  
Domenica (Il Sole 24 Ore)  del  02-06-2013  
IL PREMIO AGLI STUDENTI [solo_testo] pag. 41  
Corriere della Sera  del  01-06-2013  
GELMINI: “SELEZIONE DEI DOCENTI, I CAVILLI CHE CI OSTACOLANO” (M.Gelmini) [solo_testo] pag. 26  
Corriere della Sera  del  03-06-2013  
NOI SCIENZIATI, AFFLITTI DA SNOBISMO (G.Remuzzi) [solo_testo] pag. 20  
la Repubblica  del  01-06-2013  
SE PERFINO L’UNIVERSITA’ ORA E’ MADE IN CHINA (G.Visetti) [solo_testo] pag. 1  
CorrierEconomia (Corriere della Sera)  del  03-06-2013  
NUMERI & PROPOSTE (Ba.mill.) [solo_testo] pag. 36  
CorrierEconomia (Corriere della Sera)  del  03-06-2013  
UNIVERSITA’ COSTO E QUALITA’: CHI OFFRE IL RAPPORTO MIGLIORE (I.Trovato) [solo_testo] pag. 36  
CorrierEconomia (Corriere della Sera)  del  03-06-2013  
ANALISI GIOVANI E STAKANOVISTI L’IDENTIKIT DEI NUOVI LAUREATI (B.Millucci) [solo_testo] pag. 37  
CorrierEconomia (Corriere della Sera)  del  03-06-2013  
TRE LINGUE IN TASCA: E IL LAVORO VA (P.Caruso) [solo_testo] pag. 37  
Corriere della Sera  del  02-06-2013  
LA RIVOLTA CONTRO IL PROF CHE SI DICHIARA A UNA SUA STUDENTESSA (F.Caccia) [solo_testo] pag. 21  
il Messaggero  del  02-06-2013  
L’UNIVERSITA’, I DISSERVIZI E LA RASSEGNAZIONE DEGLI STUDENTI (L.Scaraffia) [solo_testo] pag. 22  
Corriere della Sera  del  01-06-2013  
“SCARICARE DALLE TASSE LA META’ DELLA SPESA IN LIBRI” (Ar.to) [solo_testo] pag. 31  
Nova24 (il Sole 24 Ore)  del  02-06-2013  
RICERCA, PECCATO DISTRARSI (F.Cerati) [solo_testo] pag. 9  
Eventi (Sole 24 Ore)  del  03-06-2013  
RICERCA E INNOVAZIONE, I MOTORI PER RILANCIARE L’ECONOMIA [solo_testo] pag. 8  
la Stampa  del  03-06-2013  
LA START UP CHE SCOPRE SUBITO I TUMORI (A.Ciattaglia) [solo_testo] pag. 27  
Corriere della Sera  del  02-06-2013  
IN MARCIA CON I BEAGLE “STOP AGLI ESPERIMENTI” (P.Marelli) [solo_testo] pag. 22  
Corriere della Sera  del  02-06-2013  
L’INGEGNERE ITALIANO CHE DA’ LA SUPER-CONNESSIONE AL MONDO (E.Segantini) [solo_testo] pag. 23  
Italia Oggi Sette  del  03-06-2013  
TUTTE LE OCCASIONI OLTRECONFINE [solo_testo] pag. 41  
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  03-06-2013  
LE SPIN-OFF ACCADEMICHE ANTARES IL CASO DI SCUOLA (A.Di minin) [solo_testo] pag. 27  
Nova24 (il Sole 24 Ore)  del  02-06-2013  
VIRUS DELL’AIDS, GLI SCIENZIATI RIVELANO LA SUPER-CORAZZA (F.Cerati) [solo_testo] pag. 9  
   

PUBBLICA  AMMINISTRAZIONE  E  SOCIETA’

 
   
il Sole 24 Ore  del  01-06-2013  
RECORD DI GIOVANI DISOCCUPATI (M.Meneghello) [solo_testo] pag. 8  
Giorno/Resto/Nazione  del  03-06-2013
GIOVANI VIA DALL’ITALIA, LETTA SI SCUSA E METTE MANO ALLA RIFORMA FORNERO (M.Palo) [solo_testo] pag. 4/5
Giorno/Resto/Nazione  del  03-06-2013
Int. a S.Trapani/E.Cocchi: “DA CATANIA A BERLINO: QUI LA MIA IDEA HA VINTO” IN DIECI ANNI 316MILA CERVELLI ALL’ESTERO (R.Giardina/M.Sabattini) [solo_testo] pag. 4
la Repubblica  del  02-06-2013  
UN MILIARDO L’ANNO PER GLI UNDER 25 (R.Mania) [solo_testo] pag. 1  
la Repubblica  del  03-06-2013  
Int. a S.Camusso: “BENE IL PIANO UNDER 25 DEL GOVERNO MA INCENTIVI SOLO PER CONTRATTI STABILI” (R.Mania) [solo_testo] pag. 9  
la Stampa  del  03-06-2013  
A CACCIA DI UN POSTO CON INTERNET (R.e.) [solo_testo] pag. 31  
il Mattino  del  01-06-2013  
Int. a L.Bini smaghi: BINI SMAGHI: “SENZA RIFORME L’ITALIA MUORE SCUOLA E BUROCRAZIA I MALI DEL MEZZOGIORNO” (A.Chello) [solo_testo] pag. 3  
Giorno/Resto/Nazione  del  02-06-2013  
Int. a P.Celli: CELLI E IL LAVORO CHE NON C’E’ “CORAGGIO RAGAZZI, INVENTATELO” (N.Encolpio) [solo_testo] pag. 6  
Nova24 (il Sole 24 Ore)  del  02-06-2013  
COORDINATORE CERCASI PER L’AGENDA DIGITALE (L.De biase) [solo_testo] pag. 9  
il Sole 24 Ore  del  02-06-2013  
PER IL DOSSIER DIGITALE REGIA A PALAZZO CHIGI (C.fo.) [solo_testo] pag. 5  
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

 

 
   

2 GIUGNO: MINISTRO CARROZZA CONSEGNA COSTITUZIONE AI DICIOTTENNI

2 GIUGNO: MINISTRO CARROZZA CONSEGNA COSTITUZIONE AI DICIOTTENNI

“Tra i tanti testi che avete letto e leggerete nel vostro percorso di studi e di vita, sono certa che la Costituzione conserverà un posto speciale. Nei suoi articoli sono custoditi i valori più alti della nostra Repubblica che oggi celebriamo, i fondamenti della convivenza civile che sapranno guidarvi nelle vostre scelte di domani. Buona Festa della Repubblica”.

Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, in occasione della Festa del 2 giugno, consegnando una copia della Costituzione ai ragazzi del comune di Buti (Pisa) che compiono diciotto anni.