Università, il Processo di Bologna compie 20 anni. Italia capofila della riflessione sui sistemi universitari del futuro
Il 24 e 25 giugno l’evento con il Ministro Bussetti, 200 rettori e oltre mille fra docenti, studenti, ricercatori
Il Processo di Bologna, che ha profondamente ridisegnato i sistemi
universitari europei, compie 20 anni. L’Italia sarà protagonista di
questo importante compleanno ospitando, il 24 e 25 giugno prossimi, a
Bologna, presso Palazzo Re Enzo, un grande incontro pensato per fare il
punto sulla Dichiarazione di Bologna del 1999 e per delineare il volto
delle Università del futuro che dovranno essere sempre più
internazionali, sostenibili, connesse al mercato del lavoro e,
soprattutto, pensate per e con gli studenti.
L’evento è organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con l’Università di Bologna Alma Mater Studiorum sotto l’egida dell’Osservatorio della Magna Charta Universitatum, della European University Association e della European Students’ Union.
All’apertura delle celebrazioni, il 24 giugno alle 16.00, sarà
presente il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti.
“L’evento di Bologna è strategico per il futuro del sistema
universitario nazionale ed europeo. E l’Italia giocherà una partita da
protagonista – sottolinea Bussetti – ospitando un
momento di confronto internazionale di altissimo livello che vedrà
coinvolti oltre 200 rettori, più di mille tra docenti, studenti e
ricercatori del settore accademico, insieme a rappresentanti dei
Ministeri e delle organizzazioni internazionali, tutti provenienti da
più di settanta Paesi per riflettere sull’eredità della Dichiarazione di
Bologna e sul futuro del settore universitario a livello globale”.
“Questo evento rappresenta un momento centrale per immaginare le
università dei prossimi vent’anni e oltre”, dichiara il Rettore
dell’Università di Bologna Francesco Ubertini. “A partire da tre elementi fondamentali: la centralità della figura dello
studente, la propensione del sapere universitario a oltrepassare i
confini, il radicamento dell’università nella società. A Bologna si
ritroverà una comunità unica, legata da secoli di storia, che attraversa
l’Europa e avvicina, nel nome della formazione e dello studio,
generazioni diverse di studentesse e di studenti, di professoresse e
professori”.
“Siamo di fronte all’evento più importante e di maggiore impatto
sull’intero settore universitario a livello globale per il 2019 –
sottolinea Luca Lantero, responsabile del Segretariato
del Processo di Bologna che è guidato dall’Italia -. A Bologna saranno
riuniti tutti gli attori dei sistemi universitari europei e mondiali,
docenti, studenti, ricercatori e rappresentanti istituzionali dei
diversi Ministeri e delle organizzazioni internazionali. I risultati del
consesso, peraltro, serviranno da punto di partenza per stabilire i
contenuti del prossimo Comunicato di Roma dei Ministri nel 2020”.
L’Italia torna, dunque, protagonista nel processo di rinnovamento
della formazione universitaria europea, proiettata verso il post 2020.
La manifestazione del 24 e 25 giugno guarderà, nei suoi contenuti e
nelle sue riflessioni, alla riunione dei 48 Ministri dei Paesi dello
Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore, in programma a Roma nel giugno
2020 per decidere gli sviluppi del mondo universitario nei prossimi
dieci anni. Il nostro Paese è alla guida di questo percorso
internazionale, dato che ha ottenuto la presidenza del Segretariato del
Processo di Bologna dal 2018 al 2020.
L’obiettivo del Processo di Bologna è, fin dal suo lancio, stabilire
regole e strumenti condivisi in tema di mobilità, riconoscimento dei
titoli e dei crediti formativi, allineamento della durata dei corsi di
studio universitario sul ciclo 3+2, ruolo dell’università all’interno
della società e partecipazione degli studenti alla vita degli Atenei. Si
tratta di uno dei più rilevanti processi intergovernativi globali di
allineamento dei sistemi di istruzione universitaria dei Paesi
appartenenti al Consiglio d’Europa.
La due giorni sarà inaugurata, alle 16.00 del 24 giugno, dal corteo
dei Rettori che si snoderà dall’Archiginnasio, prima sede stabile
dell’Università di Bologna, fino a Palazzo Re Enzo, nel cuore della
città. Un momento dall’alto valore simbolico, pensato per celebrare
questo importante anniversario.
I lavori saranno aperti dal Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini. Seguiranno gli interventi dei rappresentati delle principali istituzioni collegate all’Istruzione superiore europea: Stefania Giannini (UNESCO); Sophia Eriksson Waterschoot (Commissione Europea); Michael Murphy (EUA – European University
Association); Sjur Bergan (Consiglio d’Europa); Cristina Ghiţulică (BFUG – Bologna Follow-up Group); Adam Gajek (ESU – European Students’ Union).
La prima giornata sarà conclusa dall’intervento del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti.
Martedì 25 giugno, gli oltre mille iscritti affronteranno le seguenti
tematiche: libertà accademica, innovazione della didattica, centralità
degli studenti, istruzione superiore come guida per uno sviluppo
sostenibile, dimensione sociale delle università, connessioni con il
mercato del lavoro. Al termine, verrà elaborata una sintesi dei lavori
utile all’intero Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore.
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