Coronavirus e didattica a distanza, l’allarme degli esperti: «Studenti più stanchi e distratti»

da Corriere della sera

Antonella De Gregorio

Distratti dai videogiochi, poco attenti, troppo stanchi per imparare perché trascorrono troppo tempo davanti agli schermi. L’immersione nel digitale porta bambini e adolescenti anche a dormire meno e peggio di prima. È il rovescio della medaglia della didattica a distanza. Mentre il mondo intero si è imbarcato nel più grande esperimento educativo nella storia, con le lezioni trasferite sul web, un ampio studio condotto in Australia mette in luce risultati allarmanti sull’impatto della tecnologia sulla salute fisica e mentale dei piccoli. Il Gonski Institute for Education dell’University of New South Wales ha appena pubblicato il primo di una serie di rapporti su come la nuova generazione reagisce alla scuola digitale.

La ricerca

«Quello che stanno vivendo i nostri figli ora è il più grande esperimento educativo della storia – afferma il professor Pasi Sahlberg, coautore del rapporto -. Noi adulti abbiamo molto da imparare sulle loro abitudini e sui vantaggi e le insidie delle tecnologie». La ricerca che si intitola «Growing Up Digital» è stata condotta intervistando 1.900 tra insegnanti, presidi e personale scolastico delle scuole governative, cattoliche e indipendenti. Per il 59% degli intervistati, è enormemente aumentato il numero di studenti troppo stanchi per apprendere, e si moltiplicano i problemi comportamentali. «La digitalizzazione è diventata una forte distrazione dall’imparare e gli studenti sono meno capaci di concentrarsi sui compiti e lo studio – si legge nel rapporto -. Ricorrono troppo spesso agli assistenti digitali di Apple e Android per trovare risposte alle domande e si distraggono con i videogiochi».

I problemi

Resta un 43% di prof e presidi che pensano che la tecnologia digitale migliori le attività di insegnamento e apprendimento, ma l’84% concorda nell’affermare che aumenta la distrazione. Molti insegnanti esprimono preoccupazione per l’accesso limitato a computer e rete cda parte degli alunni svantaggiati. E molti avvertono che il tempo eccessivo davanti allo schermo può provocare deficit di sonno che possono aggravare il rischio di ansia e depressione. La ricerca inoltre conclude che l’eccesso di esposizione alle tecnologie potrebbe portare, nell’arco di cinque anni, a un aumento nel numero di alunni con problemi emotivi, sociali e comportamentali e con una riduzione dell’empatia.