A Matera, ultima tappa del tour di presentazione della Buona Scuola, la ministra Giannini, dopo avere dichiarato che “I risultati sono straordinari”, ha ricordato i numeri della consultazione che, dopo due mesi dal suo avvio, si è conclusa sabato scorso 15 novembre: un milione e 200 mila accessi al sito, 170 mila questionari compilati e 1.650 dibattiti, oltre a 3.500 proposte integrative presentate.

“Questa consultazione – ha spiegato la Giannini – non voleva essere un referendum e non voleva essere un sondaggio: voleva essere un grande nastro registratore che ascolta tutte le voci diverse del Paese, le analizza, le sente anche non sempre in sintonia con quello che abbiamo scritto“: considerazioni di metodo, le sue, senza alcuna anticipazione di merito sulle proposte raccolte.

Con quei numeri, probabilmente, occorrerà un po’ di tempo per conoscere nel dettaglio gli esiti del questionario (170 mila compilati) e i contenuti delle 3.500 proposte presentate.

In effetti la Giannini non ha voluto rilasciare anticipazioni (che, comunque, giornali nazionali hanno già anticipato).

Non è stata di questo parere la collega della Giannini, la ministra delle Riforme Costituzionali, Maria Elena Boschi, che, quasi nello stesso momento, da Catanzaro ha dichiarato: “Oggi si conclude la consultazione pubblica sulla riforma della scuola ed i risultati saranno presentati all’inizio della prossima settimana dal ministro Giannini“.

Ma la Giannini lo sa?