Informatica a scuola: insegnarla per creare cultura digitale

da Tuttoscuola

Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerose prese di posizione relative all’importanza della formazione “sul digitale” nella scuola. In moltissimi casi, però, non era poi ben chiaro su quali basi scientifico-pedagogiche fossero state definite le proposte. Ne abbiamo parlato in un articolo del numero di maggio di Tuttoscuola firmato da Enrico Nardelli, professore ordinario di informatica.

Prendiamo spunto dallo stesso titolo del Seminario Nazionale del MIUR in cui è inquadrato questo contributo “Cittadinanza e cultura digitale” per sottolineare che lo scopo primario della scuola è preparare i cittadini a partecipare in modo consapevole ed informato ad una società libera e democratica. Non c’è infatti vera democrazia senza istruzione. Poiché è evidente a tutti che la società contemporanea è una società digitale (e sempre di più lo sarà col passare degli anni) è necessario quindi preparare i ragazzi a diventare cittadini digitali.

Per capire come questo può accadere è necessario guardare al passato (come in molti altri casi). Tra il 1700 e il 2000 si è verificato un cambiamento radicale della nostra società: la rivoluzione industriale ha trasformato la società da una basata sulla forza dell’uomo e degli animali a una basata sulla forza delle macchine e dell’elettricità.

Come ha risposto la società a questo cambiamento? Prima di tutto è nato il concetto di scuola così come lo conosciamo adesso e poi sono sta- te aggiunte, a quelle materie essenzialmente umanistiche che erano sufficienti per una società agricola, quelle discipline necessarie per capi- re la “società delle macchine”: fisica, chimica, biologia. È importante sottolineare che per tali materie è stata introdotta nella scuola la formazione su concetti e princìpi fondamentali, non certo la formazione sugli aspetti operativi.

Lo stesso processo deve adesso accadere per la società digitale. Però la risposta non è la formazione di competenze digitali. O, meglio, non è solo quella. Ne abbiamo parlato in maniera approfondita nel numero di maggio di Tuttoscuola.