Il 22 aprile arriva l’anagrafe dell’edilizia scolastica

da Il Sole 24 Ore

Il 22 aprile arriva l’anagrafe dell’edilizia scolastica

di Eu. B.

Crollo colposo e lesioni. Sono i reati che la Procura di Brindisi ipotizza, al momento a carico di ignoti, in relazione al crollo che si è verificato lunedì nella scuola elementare Pessina di Ostuni (Br). Dove ieri si è recato in visita il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che ha annunciato per il 22 aprile il varo dell’anagrafe dell’edilizia scolastica attesa da 19 anni.

Gli sviluppi dell’inchiesta
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro, è affidata al commissariato di Ostuni che ha già depositato una prima informativa con l’indicazione delle imprese che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione dell’edificio che è stato riaperto a gennaio dopo quattro anni di chiusura. La polizia giudiziaria ha segnalato alla Procura di Brindisi i nomi di cinque persone che potrebbero avere avuto un ruolo nel crollo di un pezzo di intonaco in cui sono rimasti feriti due bambini e un’insegnante. Si tratta del capo Ufficio tecnico del Comune, del direttore dei lavori, dei titolari delle due ditte che hanno eseguito le opere di ristrutturazione e del collaudatore. Ma al momento, a quanto si apprende, non vi è stata alcuna iscrizione nel registro degli indagati, né avviso di garanzia.

La posizione del Miur
Durante la sua visita di ieri nella scuola elementare “Pessina” il sottosegretario Davide Faraone ha annunciato che il 22 aprile sarà presentata l’anagrafe dell’edilizia scolastica «in cui tireremo fuori casi come questo, e anziché tenerli secretati nei cassetti del ministero, li renderemo pubblici. I cittadini – ha aggiunto – devono sapere dove portano i loro bambini, gli insegnanti devono sapere in che scuole entrano». Nel sottolineare che «chi ha delle responsabilità deve pagare», Faraone ha sottolineato che «abbiamo il dovere dell’assoluta chiarezza». Qualche ora prima lo stesso sottosegretario si era soffermato sulle risorse che il governo ha messo a disposizione per gli interventi di edilizia scolastica:«Abbiamo investito 4 miliardi in due anni, tra il 2014 e il 2016. Alcuni interventi – ha specificato – sono stati realizzati, altri cantieri sono partiti e non si sono conclusi, altri inizieranno alla fine di quest’anno. Se sono sufficienti? No, sono una importante boccata d’ossigeno, ma la situazione delle scuole in questo Paese e’ molto grave. Servirebbero 12 di miliardi? È una stima plausibile».