Paritarie, entro fine mese l’invio della «carta d’identità» al Miur

da Il Sole 24 Ore

Paritarie, entro fine mese l’invio della «carta d’identità» al Miur

di Lorena Loiacono

Dal numero degli studenti frequentanti alla composizione del collegio dei docenti: le scuole paritarie, per l’avvio dell’anno scolastico, preparano la documentazione necessaria da inviare al ministero. Una vera e propria carta di identità, come spiegato dall’Usr Abruzzo in una nota inviata agli istituti.

Il primo appello nelle classi
Innanzitutto, entro il 30 settembre prossimo, tutte le scuole statali paritarie dovranno compilare ed inviare all’Usr i modelli di comunicazione di regolare funzionamento della scuola dell’infanzia, della primaria e delle secondarie di primo e secondo grado. Nei moduli va indicato anche il numero di studenti specificando se di sesso maschile o femminile, il numero dei ragazzi disabili e di quelli stranieri e del personale scolastico docente e non docente con tanto di titolo di studio e tipologia di contratto di lavoro. Nella documentazione dovrà esserci anche la composizione degli organi collegiali e nel dettaglio la data di costituzione, i componenti di diritto e quelli eletti. I nomi degli eletti dovranno arrivare entro 15 giorni dalle elezioni. La dichiarazione, firmata dal legale rappresentante, dovrà essere corredata da una fotocopia del documento di identità e inviata in copia agli uffici degli ambiti territoriali che ne verificheranno l’esattezza chiedendo, in caso di necessità, chiarimenti o modifiche.

Per i disabili un’attenzione in più
Le informazioni relative agli studenti portatori di handicap saranno analizzate dagli Uffici degli ambiti territoriali che acquisiranno copia della certificazione in base alla legge 104/1992. Verranno inoltre acquisiti i pareri dei Gruppi di lavoro provinciali sull’handicap in merito alle ore di sostegno necessarie.

Anche le paritarie hanno l’anagrafe
L’Usr Abruzzo ribadisce inoltre l’importanza di comunicare nel dettaglio tutti i dati utili per l’anagrafe delle scuole paritarie: si tratta infatti di informazioni fondamentali per il calcolo dell’assegnazione dei contributi statali. Anche il codice Iban ed eventuali variazioni vanno comunicati attraverso il Sidi dal gestore autorizzato. Tutti i dati dovranno arrivare tramite il codice meccanografico, per garantire efficienza e trasparenza.

Diplomifici sorvegliati speciali
I dati richiesti dal Miur in concomitanza dell’avvio dell’anno scolastico servono a confermare e verificare le condizioni di parità della scuola privata. Ma il Governo, con la legge 107 di riforma della Buona scuola, ha deciso di avviare anche un lungo e attento monitoraggio su tutte le scuole private per “stanare” eventuali istituti dal diploma facile. I cosiddetti diplomifici su cui, entro 120 giorni dall’approvazione della legge, dovranno partire verifiche a tappeto con tanto di ispezioni soprattutto sul numero di iscritti e di frequentanti e sulle condizioni di lavoro del personale docente.

Per studenti e famiglie c’è la Buona scuola
Anche le scuole paritarie sono entrate di diritto nei contenuti più importanti della legge 107 di riforma della Buona scuola, con due innovazioni principali: lo school bonus e le detrazioni fiscali. Le spese sostenute dalle famiglie, per consentire la frequenza di uno studente nella scuola paritaria, sono infatti detraibili. Non solo: arriva anche lo school bonus per incentivare le donazioni a favore delle paritarie da parte dei privati, da destinare alla costruzione di nuovi edifici, alla manutenzione e alla promozione di progetti per l’occupabilità degli studenti. Si avrà diritto infatti ha un beneficio fiscale, con credito di imposta al 65%, sulla dichiarazione dei redditi per un limite massimo di 100mila euro di donazioni.