Lettera di 131 dirigenti scolastici lombardi

Lettera di 131 dirigenti scolastici lombardi
Tempi di lavoro impossibili. Ma chi conosce veramente il lavoro del dirigente scolastico ?

Indirizzata al direttore generale dell’USR Lombardia, al ministro Giannini e al sottosegretario Faraone sui contestati e discussi provvedimenti per costituzione delle reti scolastiche oggetto di una nota ministeriale che ne chiede l’attuazione entro la fine di giugno.

 

“Siamo un nutrito gruppo di dirigenti scolastici della Lombardia e abbiamo assoluta necessità di un confronto, scevro da polemiche sterili che non abbiamo né la voglia né il tempo di coltivare, ma denso della necessità di trovare, finalmente, un interlocutore capace di comprendere la complessità reale in cui ci troviamo ogni giorno a lavorare.

Lo spunto ci viene dalla convocazione per le conferenze di servizi in vista della costituzione delle reti di ambito discendenti dalla legge 107/2015. Il nostro USR emana una nota in data 10 giugno in cui ci convoca in data 28 e 29 giugno, ovviamente, chiedendoci non solo la presenza, ma anche l’invio (entro il 25 c.m. ) di una delibera del competente organo collegiale.

È evidente che nessuno di coloro che ci convoca conosce i tempi reali della scuola e il lavoro del dirigente scolastico. Le lezioni sono finite, in Lombardia, il giorno 8. Dal pomeriggio dello stesso giorno ciascuno di noi è stato impegnato nelle operazioni delicatissime degli scrutini finali.

Da sabato 11 sono iniziati gli esami di Stato della scuola secondaria di primo grado nei quali tutti dirigenti scolatici dei comprensivi sono impegnati. Nei primi giorni della settimana prossima si concluderanno gli scrutini della secondaria di secondo grado, si svolgeranno collegi docenti già programmati, avranno inizio gli esami di Stato della secondaria di secondo grado, saranno convocati i comitati di valutazione per i docenti neo assunti che il 1 luglio prenderanno servizio altrove, si riuniranno ancora i comitati di valutazione docenti per la scelta dei criteri di attribuzione del bonus e non vogliamo nemmeno parlare del PTTI o del PTCT e dei revisori nominati con notevolissimo ritardo. Senza toccare la formazione per il piano nazionale scuola digitale, l’enorme lavoro legato ai PON, le commissioni del concorso docenti, le diatribe sulle proroghe dei contratti ATA, le segreterie sguarnite, la riapertura del RAV e conseguenti modifiche, la fine dell’anno di prova di oltre un centinaio di dirigenti lombardi con conseguenti relazioni da fare.

Gli incastri per fare ogni cosa richiedono pianificazione e tempo. Per convocare un consiglio di istituto non si può, semplicemente, inviare una mail, si devono anche rispettare i tempi previsti di convocazione e statuiti nel T.U. Per organizzare un lavoro importante e che avrà ripercussioni di spessore sugli organici, come le reti di ambito, non si può semplicemente emettere una nota.

In Lombardia siamo abituati da tempo a lavorare in rete. Facciamo reti di scopo da anni, per qualsiasi ragione e per molti argomenti diversi. Sappiamo come funzionano e sappiamo che non basta trovarci due ore, il 28 e 29 giugno, per dire di avere fatto il nostro lavoro.

Tra l’altro chi ci convoca in quelle date sa davvero che razza di lavoro svolgiamo? Noi tutti saremo occupati negli esami di Stato! Chi alle medie, chi alle superiori.. ma comunque tutti al lavoro.

Il 27 c’è la terza prova e nei giorni immediatamente seguenti le correzioni degli scritti.. Alle medie saranno in pieni scrutini.. È anche per questo che chiediamo di rispettare il nostro lavoro, di essere considerati un valore aggiunto nella scuola e non, come spesso accade almeno in Lombardia, un problema da risolvere.. Vorremmo un confronto con chi emana queste note, siamo stanchi e provati dopo un anno particolarmente duro durante il quale abbiamo fatto fronte a mille impegni e, spesso, a mille improvvisazioni. In quelle date noi non possiamo soprassedere all’impegno degli esami, ma, soprattutto, vogliamo che ci si renda conto che lavorare in queste condizioni diventa ogni giorno sempre più complesso.

Certi di un riscontro sollecito quanto produttivo, chiediamo che una rappresentanza di noi possa essere ricevuta a breve”.

Dirigenti scolastici della Lombardia