Nota 23 novembre 2011, Prot. MIUA AOODGOS 7870

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia Scolastica

 

Ai Direttori Generali

degli Uffici scolastici regionali

Loro sedi

Ai Dirigenti scolastici

delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo ciclo

(per il tramite degli UU.SS.RR.)v Loro sedi

p.c. Al Capo di Gabinetto

Al Capo Dipartimento per l’istruzione

Al Capo dell’Ufficio legislativo

Sede

 

Oggetto: Monitoraggio delle Indicazioni per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo – Proroga

 

Con circolare n. 101 del 4 novembre 2011 questa Direzione Generale ha comunicato alle istituzioni scolastiche le modalità e i termini per la compilazione del questionario relativo al monitoraggio delle Indicazioni per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione presso l’Ansas, fissando al 30 novembre p.v. il termine ultimo di compilazione on line.

A causa della notevole quantità di richieste di accreditamento da parte delle scuole prive della password di accesso assegnata alla istituzione (cfr. circolare 101/2011 nella parte Indicazioni tecniche), si rende necessaria una proroga dei termini indicati al fine di favorire la completa compilazione del questionario.

Il nuovo termine è fissato al 12 dicembre 2011.

 

Il Direttore Generale

F.to Carmela Palumbo

 

Nota 23 novembre 2011, Prot. n. 0008884 R.U.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione, la Comunicazione

Ufficio VI

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

p.c.

Ai Referenti regionali della scuola in ospedale

Ai Referenti del portale telematico della scuola in ospedale

Ai Dirigenti scolastici delle scuole polo

Ai Dirigenti scolastici delle scuole con sezioni ospedaliere

Ai Dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado

LORO SEDI

 

Oggetto: Apertura del Forum telematico propedeutico al seminario di formazione nazionale per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare.

 

Con la C.M. n. 24 del 25/03/2011 è stata annunciata l’organizzazione di un’iniziativa nazionale di formazione, opportunamente preceduta da una rilevazione dei bisogni formativi attraverso un questionario, compilato telematicamente da dirigenti scolastici e docenti ospedalieri. I dati emersi sono stati significativi ed hanno fatto emergere l’opportunità di aprire spazi condivisi di comunicazione tra gli operatori stessi, a partire dai docenti, affinchè dall’incrocio delle esperienze in corso, diverse ma ugualmente interessanti e ricche di stimoli, possano emergere ulteriori spunti e prospettive degne di essere affrontate e approfondite attraverso la formazione.

 

Proprio in preparazione del seminario nazionale è parsa opportuna l’apertura sul portale della scuola in ospedale di un “FORUM” telematico ( http://pso.istruzione.it/index.php/forum ), luogo di incontro virtuale dove far incontrare e dialogare i dirigenti scolastici delle scuole polo e di sezioni ospedaliere, i referenti regionali presso gli USR, i referenti regionali per il portale, i docenti delle scuole ospedaliere e di istruzione domiciliare, i genitori, gli studenti, gli operatori sanitari per conoscere le rispettive esperienze e discutere dei vari aspetti di questa dimensione educativa, davvero peculiare, mettendone anche in evidenza problemi, criticità e bisogni. Il Forum vuole anche essere il luogo dove presentare e diffondere pratiche educative di successo e spesso innovative, sia sul versante metodologico-didattico sia sul versante tecnologico.

 

L’auspicio è che esso diventi presto lo strumento chiave per comunicare, per entrare in contatto con tutta la comunità, per evidenziare situazioni poco note o poco presidiate, che necessitano di sostegno, per presentare modelli nuovi ed efficaci d’intervento sia per la scuola in ospedale che per la scuola a domicilio, per esporre i propri problemi o difficoltà e scoprire come sono stati già affrontati e risolti o per ricevere suggerimenti, consigli e sostegno nell’azione quotidiana.

E’ uno spazio anche per presentare dubbi sugli aspetti amministrativi, organizzativi, pedagogici, didattici, relazionali e tecnologici sia in relazione all’ospedale che a domicilio.

 

I temi che emergeranno come più sentiti o più complessi diverranno oggetto di riflessione nel seminario di formazione che seguirà al forum.

E’ per questa ragione che l’apertura del Forum va intesa come una “palestra di riscaldamento” in vista del seminario nazionale.

Il forum rimarrà attivo per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio; ad esso seguirà il seminario e successivamente una riflessione sull’intera attività realizzata, che verrà messa a disposizione di tutta la scuola in ospedale attraverso un’apposita pubblicazione.

 

In virtù di quanto annunciato, si auspica che ad una attenta ed efficace diffusione dell’iniziativa da parte delle SS.LL. segua una positiva risposta in termini di adesioni e partecipazione da parte di operatori, docenti, genitori e studenti, al fine di avviare la nascita di una vera “comunità di pratiche” con il concorso attivo degli addetti ai lavori.

 

Si ringrazia per la consueta fattiva collaborazione.

 

f.to IL DIRETTORE GENERALE

Massimo Zennaro

 

Nota 23 novembre 2011, Prot. n. 0008886 R.U.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione, la Comunicazione
Ufficio VI

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

OGGETTO: Rilevazione conoscitiva relativa al numero di alunni affetti da MSC (Sensibilità multipla chimica). A.S. 2011/2012.

Lo scrivente Ufficio, nell’ambito delle proprie competenze relative alla scuola in ospedale e all’istruzione domiciliare, ha dovuto far fronte, nel corso degli ultimi due anni scolastici a richieste di autorizzazione agli esami di stato per il 1° grado di istruzione in modalità di videoconferenza per alunni affetti da MSC (Sensibilità multipla chimica), malattia che indica l’impossibilità per alcune persone di tollerare un ambiente o una classe di sostanze chimiche.
A tal proposito, ritenendo opportuno procedere ad una maggiore conoscenza del fenomeno, anche al fine di sperimentare possibili modelli di scolarizzazione che prevedano, per i casi gravi, l’utilizzo della teledidattica, si chiede alle SS.LL. di collaborare all’indagine, facendo pervenire allo scrivente le informazioni seguenti, a seguito di apposita verifica nella regione di appartenenza:
– Elenco nominativo dei minori affetti da MSC e relativa età,
– Scuola e classe frequentata,
– Modello educativo applicato,
– Principali problematiche e bisogni.
A seguito di tale verifica ricognitiva, in base all’entità del fenomeno e alle problematiche evidenziate, l’Ufficio si rende disponibile a sperimentare, in concorso con rappresentanti del mondo della ricerca e delle tecnologie avanzate, una possibile ipotesi progettuale che venga incontro a tali esigenze e che, successivamente, possa essere generalizzabile per tutte le situazioni di difficoltà o ostacolo a frequentare la scuola in presenza, anche per periodi limitati nel tempo.
Si rimane in attesa dei dati che le SS.LL. vorranno cortesemente far pervenire entro il 21 dicembre 2011.
Si ringrazia per la fattiva collaborazione.

f.to. IL DIRETTORE GENERALE
Massimo Zennaro

Rete MIUR – Licei Musicali e Coreutici

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

ATTO DI COSTITUZIONE DI RETE
“Qualità e Sviluppo dei licei musicali e coreutici”

Il giorno 23 del mese di novembre dell’anno 2011, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,

IL DIRETTORE GENERALE
per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica

E I DIRIGENTI SCOLASTICI
dei licei musicali e dei licei coreutici

VISTO il D.P.R. 15 Marzo 2010, n. 89 ( Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”), in particolare l’art. 3, comma 1, l’art. 7 e l’art. 13 commi 6, 7 e 8, allegato A e allegato E, che istituisce il liceo musicale e il liceo coreutico;
VISTO in particolare, l’art. 13, il quale prevede, al comma 8, che, in prima applicazione, l’istituzione di sezioni di liceo musicale sia subordinata alla stipula di apposita convenzione con i Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati, mentre richiede, al comma 9, per l’istituzione di sezioni di liceo coreutico una specifica convenzione con l’Accademia nazionale di danza;
VISTE le note del M.I.U.R., Dipartimento per l’istruzione, Direzione Generale per il Personale scolastico, n. 1348 del 21.04.2010, n. 4968 dell’ 11.05.2010 e n.5358 del 25.05.2010, aventi per oggetto “Attuali classi di concorso su cui confluiscono le discipline relative al primo anno di corso degli istituti di II grado interessati al riordino”, che forniscono istruzioni, tra l’altro, sull’attribuzione delle discipline previste dal Piano di studi del liceo musicale e del liceo coreutico alle esistenti classi di concorso e, conseguentemente, sul riordino del personale da destinare, in via transitoria, all’insegnamento delle discipline musicali e coreutiche cui non corrisponde, allo stato, alcuna classe di concorso specifica;
VISTO che la Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica con l’avvio del nuovo liceo musicale e del nuovo liceo coreutico ha predisposto un organico piano di interventi finalizzato:
a) al sostegno e all’attuazione del profilo generale e specifico del liceo e delle indicazioni di ogni disciplina;
b) alla verifica e al monitoraggio di idee, percorsi, progetti, processi messi in campo dalle scuole oltre che dei principali risultati conseguiti dagli studenti in termini di conoscenze e competenze;
c) alla costituzione di reti verticali e orizzontali a supporto della diffusione della cultura e della pratica musicale e coreutica nella scuola, alla qualificazione dell’insegnamento musicale e coreutico e alla formazione del personale ad esso destinato, alle possibili forme di verticalizzazione degli studi musicali e coreutici;
VISTO il D.P.R. n. 275 dell’ 8.03.1999, Regolamento recante “Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, che attribuisce autonomia funzionale alle istituzioni scolastiche e stabilisce in particolare, all’art. 7, comma 8, che “le scuole, sia singolarmente che collegate in rete, possono stipulare convenzioni con Università statali o private, ovvero con istituzioni, enti, associazioni o agenzie operanti sul territorio che intendono dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi”;
VISTO il D.I. n. 44 dell’ 1.02.2001, Regolamento concernente “Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”,Tit. IV, art. 31, commi 1 e 2, che stabilisce che “le istituzioni scolastiche, […] per il raggiungimento e nell’ambito dei propri fini istituzionali, hanno piena autonomia negoziale” e in particolare “possono stipulare convenzioni e contratti”;
VISTA la Legge n. 508 del 21.12.1999, “Riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia nazionale di danza, dell’Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati”, in particolare l’art. 2, commi 7 e 8, che, con riferimento alle istituzioni AFAM, prevede, fra gli aspetti da disciplinare mediante regolamenti ministeriali, “le modalità di convenzionamento con istituzioni scolastiche e universitarie e con altri soggetti pubblici e privati” e che include tra i principi e i criteri che devono informare tali regolamenti la “facoltà di convenzionamento, nei limiti delle risorse attribuite a ciascuna istituzione, con istituzioni scolastiche per realizzare percorsi integrati di istruzione e di formazione musicale o coreutica anche ai fini del conseguimento del diploma di istruzione secondaria
superiore o del proseguimento negli istituti di livello superiore”;
ESAMINATO il presente testo di costituzione della rete al fine di adottare i successivi adempimenti di adesione sottoscrivono il presente accordo con il quale viene istituita presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, viale Trastevere,n°76/A, Roma, la Rete “Qualità e Sviluppo dei licei musicali e coreutici”.

Articolo 1
COSTITUZIONE DELLA RETE
La Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici per l’Autonomia scolastica e le istituzioni scolastiche firmatarie si costituiscono nella Rete nazionale denominata “Qualità e Sviluppo dei licei musicali e coreutici”.

Articolo 2
FINI E OBIETTIVI ISTITUZIONALI DELLA RETE
La Rete si propone di perseguire i seguenti obiettivi:
a) realizzare incontri tra i licei musicali e i licei coreutici statali e paritari indirizzati alla definizione di contenuti, ambiti, obiettivi al centro dell’accordo;
b) progettare e sviluppare un portale della Rete dei licei musicali e dei licei coreutici italiani ideato come ambiente collaborativo di supporto alle attività e allo scambio/integrazione di pratiche, prodotti, processi e modelli, sviluppati dalle scuole;
c) realizzare un monitoraggio dedicato alla rilevazione dei più significativi processi messi in campo dai licei musicali e coreutici, statali e paritari, e dei risultati raggiunti dagli studenti in termini di conoscenze e competenze, a partire dalla fine del primo biennio;
d) organizzare incontri con distinti gruppi di licei, dedicati alla condivisione della struttura / contenuti / modalità collaborative del portale e dell’impianto del monitoraggio e della scheda di monitoraggio;
e) organizzare gruppi di lavoro (anche a base interregionale) dedicati: allo sviluppo di modelli/processi collegati al curricolo verticale; allo sviluppo di modelli/strumenti di valutazione e certificazione delle competenze in entrata e in uscita e per il passaggio tra i diversi cicli scolastici;
f) elaborare proposte in merito ad azioni di orientamento in ingresso ed in uscita finalizzate alla promozione di scelte consapevoli per il successo formativo;
g) potenziare la risorsa della collaborazione e della progettazione in dimensione europea nella prospettiva dell’integrazione tra i sistemi dell’istruzione e del sostegno all’innovazione didattica e metodologica. Potenziare ed estendere la Rete oltre i confini nazionali, promuovendone le finalità presso istituzioni scolastiche europee ed extraeuropee e progettando azioni/esperienze di tirocinio formativo e di scambio tra gli studenti dei licei musicali e coreutici dei paesi dell’Unione;
h) sviluppare l’attitudine al monitoraggio, alla valutazione e alla documentazione secondo criteri di efficacia, promozione e valorizzazione delle risorse professionali dei docenti;
i) promuovere momenti seminariali e interventi di aggiornamento/ formazione in servizio del personale scolastico su temi di particolare interesse ordinamentale, strettamente collegati allo sviluppo del curricolo e
all’innovazione didattico – metodologica, con particolare attenzione alle tecnologie multimediali;
j) promuovere attività di ricerca-azione finalizzate al rinnovamento della didattica delle discipline d’indirizzo del curricolo, anche alla luce della definizione degli obiettivi di apprendimento;
k) formulare proposte al M.I.U.R. in ordine alle modalità di reclutamento ed utilizzazione del personale docente di discipline di indirizzo, al fine di garantire la qualità dell’offerta formativa e il conseguimento delle conoscenze, abilità e competenze così come definite dalle indicazioni nazionali.

Articolo 3
COMPITI IN MATERIA DI FORMAZIONE
La Rete, anche su iniziativa del M.I.U.R., cura l’ideazione, la progettazione, la realizzazione e il monitoraggio della formazione e dell’ aggiornamento dei docenti delle discipline di indirizzo musicale e di indirizzo coreutico.

Articolo 4
DURATA DELL’ACCORDO DI RETE
Il presente accordo di Rete ha durata quadriennale a decorrere dalla data della sottoscrizione ed è automaticamente prorogato salvo che pervenga disdetta, alla scuola capofila, da parte di ciascuna scuola aderente.

Articolo 5
MODALITÀ DI ADESIONE DI NUOVE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
La richiesta di adesione alla Rete da parte di nuove istituzioni scolastiche dovrà pervenire alla scuola capofila entro il 30 settembre di ciascun anno. L’adesione decorrerà dal medesimo anno scolastico.

Articolo 6
ORGANI DI GESTIONE DELLA RETE
Costituiscono organi di gestione della Rete:
a) la Cabina di regia nominata dal Direttore Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica, in cui siano rappresentati sia l’indirizzo musicale sia quello coreutico;
b) l’Assemblea generale costituita dai dirigenti scolastici, o loro delegati, delle istituzioni aderenti alla Rete e dai componenti della Cabina di regia.

Articolo 7
RIUNIONI DELL’ASSEMBLEA GENERALE
L’Assemblea generale si riunisce, di norma, una volta all’anno, per verificare lo stato dei lavori realizzati durante il precedente anno scolastico e per programmare le nuove attività di formazione e ricerca didattica.

Articolo 8
SCUOLA CAPOFILA DELLA RETE
Il Liceo Ginnasio di Stato “Carlo Rinaldini” di Ancona è individuato quale scuola capofila della Rete “Qualità e Sviluppo dei licei musicali e coreutici” con compiti di gestione amministrativa delle attività.

Articolo 9
CUSTODIA DEGLI ATTI
Copie del presente accordo sono depositate presso la Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica oltre che presso la scuola capofila.

Articolo 10
MODIFICHE E INTEGRAZIONI
Il presente atto potrà essere modificato in tutto o in parte su proposta dell’ Assemblea generale o della Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici.

Il Direttore Generale
per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica
Carmela Palumbo

LICEI MUSICALI STATALI
Denominazione scuola: Dirigente Scolastico: Firma:
L.M. (I. S. A.) – Forlì (FC) Vittorio SERVADEI MORGAGNI
L.M. “C. Sigonio” – MO Roberta PINELLI
L.M. “A. Bertolucci” – PR Aluisi TOSOLINI
L.M. “G. Carducci” – TS Maria Cristina ROCCO
L.M. “C. Percoto” – UD Gabriella ZANOCCO
L.M. “S. Pertini” – GE Carla Angela CASTELLI
L.M. “P. Secco Suardo” – BG Giuseppe PEZZONI
L.M. “V. Gambara” – BS Giovanni SPINELLI
L.M. “T. Ciceri” – CO Nicola D’ANTONIO
L.M. “A. Stradivari”- CR Mirelva MONDINI
L.M. “G. B. Grassi” – LC Eugenio RIPAMONTI
L.M. “C. Tenca” – MI Clara RODELLA
L.M. “L. Da Vinci – MI Maria Concetta GUERRERA
L.M. “A. Cairoli” – PV Claudio TANZI
L.M. “A. Manzoni” – VA Giovanni BALLARINI
L.M. “E. Bianchi” – CN Nirvana CERATO
L.M. “F. Casorati” – NO Marina VERZOLETTO
L.M. “Gobetti” – Omegna (VB) Michela MAULINI
L.M. “”A. Passoni” – TO Giovanni LA ROSA
L.M. “Giorgione” – Castelfranco Veneto (TV) Giuseppe CECCON
L.M. “Fusinato” – S.A. “Marchesi”- PD Antonella VISENTIN
L.M. “Marco Polo” – VE Patrizio MARANGON
L.M. “C. Montanari”- VR Calogero CARITA’
L.M. “A. Pigafetta” – VI Antonio MINGARDI
L.M. “O. Colecchi” – AQ Carlo FONZI
L.M. “G. Misticoni” – PE Matilde TOMASSINI
L.M. “Chris Cappell College” – Anzio (RM) Perla FIGNON
L.M. “A. Manzoni” – LT Pietro ALTOBELLI
L.M. “Farnesina” – RM Olga OLIVIERI
L.M. “C. Rinaldini” – AN Giulietta BRECCIA
L.M. “G. Marconi” – PS Riccardo ROSSINI
L.M. “F. Petrarca”- AR Gianpiero GIUGNOLI
L.M. “Dante” – FI Donatella FRILLI
L.M. “A. Palli Bartolomei” – LI Nedi ORLANDINI
L.M. “A. Passaglia” – LU Walter RINALDI
L.M. “F. Angeloni”- TR Ermanno SCARAMUZZA
L.M. “T. Stigliani” – MT Eustachio ANDRULLI
L.M. (I.S.A.) – PZ Rosalinda CANCRO
L.M. “G. Rechichi” – Cinquefrondi (RC) Giovanni LARUFFA
L.M. “L. Della Valle” – CS Ermenegilda DE CARO
L.M. “G. V. Gravina” – KR Alberto D’ETTORIS
L.M. “V. Capialbi” – VV Giovanni POLICARO
L.M. “P. E. Imbriani” – AV Luciano DI RIENZO
L.M. “G. Guacci” – BN Nicola MIRESSI
L.M. “M. Di Savoia” – NA Fiorella COLOMBAI
L.M. “A. Galizia” – Nocera Inferiore (SA) Maria Giuseppa VIGORITO
L.M. “Alfano I” – SA Antonio LEPRE
L.M. Conv. Naz. “A. Nifo” – Sessa Aurunca (CE) Anna Maria PICANO
L.M. “Don L. Milani” – Acquaviva delle Fonti (BA) Nicola Francesco LUCARELLI
L.M. “Simone” – BR Salvatore AMORELLA
L.M. “Archita – Andronico” – TA Michele MARANGI
L.M. “S. Satta” – NU Carla Rita MARCHETTI
L.M. “D. A. Azuni” – SS Massimo SECHI
L.M. “D. Alighieri” – EN Luigi MINACAPILLI
L.M. “G. Verga” – Modica (RG) Alberto MOLTISANTI
L.M. “Regina Margherita” – PA Guido GAMBINO

LICEI MUSICALI PARITARI
Denominazione scuola: Dirigente Scolastico: Firma:
L.M. “Mater Misericordiae” – Sanremo (IM) Gabriella FREZZA
L.M. “Opera S. Alessandro” – BG Lucio SISANA
L.M. Coll. Vesc. “Barbarigo”– PD Don Cesare CONTARINI
L.M. “Seraphicum” – RM Elisabetta GUIDI
L.M. “S. Guzzi” – Lamezia Terme (CZ) Gennaro POLLICE
L.M. “Fidia” – Stefanaconi (VV) Michele LICATA
L.M. “Avvenire” – Battipaglia (SA) Annunziata ACCETTA
L.M. “Villaggio dei Ragazzi” – Maddaloni (CE) Claudio PETRONE
L.M. “C. M. Giulini” – Barletta (BT) Rita LANOTTE

LICEI COREUTICI STATALI
Denominazione scuola: Dirigente Scolastico: Firma:
L.C. “M. di Canossa” – R.E. Lorella BONICELLI
L.C. “Uccellis” – UD Maria Letizia BURTULO
L.C. “Gobetti” – GE Carla Angela CASTELLI
L.C. “Candiani” – Busto A.(VA) Andrea MONTEDURO
L.C. “Delfico” – TE Loredana DI GIAMPAOLO
L.C. “ V.E. II” –RM Emilio FATOVICH
L.C. “Filelfo” –Tolentino (MC) Silvio MINNETTI
L.C. “P.della Francesca” – AR Luciano TAGLIAFERRI
L.C. “Alfano I” – SA Antonio LEPRE
L.C. “L.Da Vinci”- Bisceglie(BA) Saverio MONGELLI
L.C. “Giannelli” – Parabita (LE) Cosimo PREITE

LICEI COREUTICI PARITARI
L.C. “Teatro Nuovo”- TO Germana ERBA
L.C. “ M. Buonarroti” – VR Renato ANDREATTA
L.C. “ Damus” – FR
L.C. “Giovanni Paolo II”- Ostia (RM) Massimo DI PAOLO
L.C. “ Seraphicum” – RM Elisabetta GUIDI
L.C. “International Montessori School” – PG Luciano MAZZETTI

Avviso 22 novembre 2011

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

 

Sala della Comunicazione del Ministero, II piano, Viale Trastevere, 76/A, Roma, dalle ore 15.00

Il decreto legislativo 150/2009 prevede, all’art. 11, fra le iniziative tese a favorire lo sviluppo di una cultura amministrativa orientata all’accessibilità totale, all’integrità e alla legalità lo svolgimento della Giornata della Trasparenza nell’ambito della quale presentare il Piano e la Relazione sulle Performance.

A tal fine, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha programmato per mercoledi 30 novembre 2011, dalle ore 15.00, l’effettuazione della Prima Giornata della Trasparenza, rivolta anche a soggetti istituzionali, associazioni e altri osservatori qualificati. In tale occasione sarà presentato ai portatori di interesse il Piano della Performance 2011/2013 nel quale sono individuati gli obiettivi strategici ed operativi e gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance di ciascuna struttura amministrativa.

Sarà, inoltre, dato ampio spazio alla presentazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, di recente adozione, nel quale sono riportate le azioni che il Ministero intende portare avanti per rendere effettiva la trasparenza nella nuova accezione di accessibilità totale delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione.

18 novembre Crisi di Governo

Il 18 novembre il nuovo esecutivo ottiene anche la fiducia dalla Camera con 556 voti favorevoli e 61 contrari.
Il 17 novembre il Presidente del Consiglio dei Ministri svolge le sue comunicazioni al Senato ed ottiene la fiducia con 281 voti favorevoli e 25 contrari.

Legislatura 16º – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 637 del 17/11/2011

MONTI Mario, presidente del Consiglio dei ministri e ministro dell’economia e delle finanze ad interim. Signor Presidente, onorevoli senatrici, onorevoli senatori, è con grande emozione che mi rivolgo a voi, come primo atto del percorso rivolto ad ottenere la fiducia del Parlamento al Governo ieri costituito. L’emozione è accresciuta dal fatto che prendo oggi la parola per la prima volta in quest’Aula, nella quale mi avete riservato qualche giorno fa un’accoglienza che mi ha commosso. Sono onorato di entrare a far parte del Senato della Repubblica.

Desidero rivolgere un saluto deferente al Capo dello Stato, presidente Napolitano; che con grande saggezza, perizia e senso dello Stato ha saputo risolvere una situazione difficile, in tempi ristrettissimi, nell’interesse del Paese e di tutti i cittadini. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, IdV, Misto-MPA-AS e dei senatori Colombo, Astore e Del Pennino). Vorrei anche rinnovargli la mia gratitudine per la fiducia accordata alla mia persona, per il sostegno e la partecipazione che mi ha costantemente assicurato nei miei sforzi per comporre un Governo che potesse soddisfare le richieste delle forze politiche e, al contempo, dare risposte efficaci alle gravi sfide che il nostro Paese ha di fronte a sé.

Rivolgo il mio saluto ai Presidenti emeriti della Repubblica, ai senatori a vita e a tutti i senatori.

Mi auguro di poter stabilire con ciascuno di voi anche un rapporto personale come vostro collega, sia pure l’ultimo arrivato. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, IdV, Misto-MPA-AS e dei senatori Colombo, Astore e Del Pennino).

Il Parlamento è il cuore pulsante di ogni politica di Governo, lo snodo decisivo per il rilancio e il riscatto della vita democratica. Al Parlamento vanno riconosciute e rafforzate, attraverso l’azione quotidiana di ciascuno di noi, dignità, credibilità e autorevolezza. Da parte mia, da parte nostra, vi sarà sempre una chiara difesa del ruolo di entrambe le Camere quali protagoniste del pubblico dibattito.

Un ringraziamento specifico e molto sentito desidero, infine, esprimere al vostro, al nostro, Presidente. Il presidente Schifani (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, IdV, Misto-MPA-AS, dei senatori Colombo, Astore, Del Pennino e dai banchi del Governo) ha voluto accogliermi, fin dal primo istante di questa mia missione – come potete immaginare, non semplicissima – svoltasi, in gran parte, a Palazzo Giustiniani, con una generosità e una cordialità che non potrò dimenticare. (Applausi dai Gruppi PdL e PD).

Rivolgo, infine, un pensiero rispettoso e cordiale al presidente, onorevole dottor Silvio Berlusconi (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, Misto-MPA-AS e dei senatori Colombo, Astore, Del Penninoe dai banchi del Governo), mio predecessore, del quale mi fa piacere riconoscere l’impegno nel facilitare in questi giorni la mia successione nell’incarico.

Il Governo riconosce di essere nato per affrontare in spirito costruttivo e unitario una situazione di seria emergenza. Vorrei usare questa espressione: Governo di impegno nazionale. Governo di impegno nazionale significa assumere su di sé il compito di rinsaldare le relazioni civili e istituzionali, fondandole sul senso dello Stato. È il senso dello Stato, è la forza delle istituzioni, che evitano la degenerazione del senso di famiglia in familismo, dell’appartenenza alla comunità di origine in localismo, del senso del partito in settarismo. Ed io ho inteso, fin dal primo momento, il mio servizio allo Stato non certo con la supponenza di chi, considerato tecnico, venga per dimostrare un’asserita superiorità della tecnica rispetto alla politica; al contrario, spero che il mio Governo e io potremo, nel periodo che ci è messo a disposizione, contribuire, in modo rispettoso e con umiltà, a riconciliare maggiormente – permettetemi di usare questa espressione – i cittadini e le istituzioni, i cittadini alla politica. (Prolungati applausi dai Gruppi PdL, PD, CN-Io Sud-FS, IdV, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, Misto-MPA-AS, dei senatori Colombo, Astore, Del Pennino e dai banchi del Governo).

Io vorrei, noi vorremmo, aiutarvi tutti a superare una fase di dibattito – che fa naturalmente parte della vita democratica – molto, molto, acceso, e consentirci di prendere insieme, senza alcuna confusione delle responsabilità, provvedimenti all’altezza della situazione difficile che il Paese attraversa, ma con la fiducia che la politica che voi rappresentate sia sempre più riconosciuta, e di nuovo riconosciuta, come il motore del progresso del Paese.

Le difficoltà del momento attuale. L’Europa sta vivendo i giorni più difficili dagli anni del secondo dopoguerra. Il progetto che dobbiamo alla lungimiranza di grandi uomini politici, quali furono Konrad Adenauer, Jean Monnet, Robert Schuman e – sottolineo in modo particolare – Alcide De Gasperi (Applausi dai Gruppi PdL, PD, CN-Io Sud-FS, IdV, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, Misto-MPA-AS, dei senatori Colombo, Astore e Del Pennino), e che per sessant’anni abbiamo perseguito, passo dopo passo, dal Trattato di Roma – non a caso di Roma – all’atto unico, ai Trattati di Maastricht e di Lisbona, è sottoposto alla prova più grave dalla sua fondazione.

Un fallimento non sarebbe solo deleterio per noi europei. Farebbe venire meno la prospettiva di un mondo più equilibrato in cui l’Europa possa meglio trasmettere i suoi valori ed esercitare il ruolo che ad essa compete, in un mondo sempre più bisognoso di una governance multilaterale efficace.

Non illudiamoci, onorevoli senatori, che il progetto europeo possa sopravvivere se dovesse fallire l’Unione monetaria. La fine dell’euro disgregherebbe il mercato unico, le sue regole, le sue istituzioni. Ci riporterebbe là dove l’Europa era negli anni Cinquanta.

La gestione della crisi ha risentito di un difetto di governance e, in prospettiva, dovrà essere superata con azioni a livello europeo. Ma solo se riusciremo ad evitare che qualcuno, con maggiore o minore fondamento, ci consideri l’anello debole dell’Europa, potremo ricominciare a contribuire a pieno titolo all’elaborazione di queste riforme europee. Altrimenti, ci ritroveremo soci di un progetto che non avremo contribuito ad elaborare, ideato da Paesi che, pur avendo a cuore il futuro dell’Europa, hanno a cuore anche i lori interessi nazionali, tra i quali non c’è necessariamente un’Italia forte.

Il futuro dell’euro dipende anche da ciò che farà l’Italia nelle prossime settimane. Anche: non solo, ma anche. Gli investitori internazionali detengono quasi metà del nostro debito pubblico. Dobbiamo convincerli che abbiamo imboccato la strada di una riduzione graduale ma durevole del rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo. Quel rapporto è oggi al medesimo livello al quale era vent’anni fa, ed è il terzo più elevato tra i Paesi dell’OCSE.

Per raggiungere questo obiettivo, intendiamo far leva su tre pilastri: rigore di bilancio, crescita ed equità.

Nel ventennio trascorso l’Italia ha fatto molto per riportare in equilibrio i conti pubblici, sebbene alzando l’imposizione fiscale su lavoratori dipendenti e imprese, più che riducendo in modo permanente la spesa pubblica corrente. Tuttavia, quegli sforzi sono stati frustrati dalla mancanza di crescita. L’assenza di crescita ha annullato i sacrifici fatti. Dobbiamo porci obiettivi ambiziosi sul pareggio di bilancio, sulla discesa del rapporto tra debito e PIL. Ma non saremo credibili, neppure nel perseguimento e nel mantenimento di questi obiettivi, se non ricominceremo a crescere.

Ciò che occorre fare per ricominciare a crescere è noto da tempo. Gli studi dei migliori centri di ricerca italiani avevano individuato le misure necessarie molto prima che esse venissero recepite nei documenti che in questi mesi abbiamo ricevuto dalle istituzioni europee. Non c’è nessuna originalità europea nell’aver individuato ciò che l’Italia deve fare per crescere di più. È un problema del sistema italiano riuscire a decidere e poi ad attuare quanto noi italiani sapevamo bene fosse necessario per la nostra crescita.

Non vediamo i vincoli europei come imposizioni. Anzitutto, permettetemi di dire, e me lo sentirete affermare spesso, che non c’è un “loro” e un “noi”. L’Europa siamo noi! (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, IdV, Misto-MPA-AS, dei senatori Colombo, Astore, Del Pennino e dai banchi del Governo). E sono per lo più, quelli che poi ci vengono, in un turbinio di messaggi, di lettere e di deliberazioni dalle istituzioni europee, provvedimenti volti a rendere meno ingessata l’economia, a facilitare la nascita di nuove imprese e poi indurne la crescita, migliorare l’efficienza dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e delle donne, le due grandi risorse sprecate del nostro Paese. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, IdV, Misto-MPA-AS, dei senatori Colombo, Astore, Del Pennino edai banchi del Governo).

L’obiezione che spesso si oppone a queste misure è che esse servono, certo, ma nel breve periodo fanno poco per la crescita. È un’obiezione dietro la quale spesso si maschera – riconosciamolo – chi queste misure non vuole, non tanto perché non hanno effetti sulla crescita nel breve periodo (che è vero che non hanno), ma perché si teme che queste misure ledano gli interessi di qualcuno. Ma, evidentemente, più tardi si comincia, più tardi arriveranno i benefici delle riforme. Ma, soprattutto, le scelte degli investitori che acquistano i nostri titoli pubblici sono guidate sì da convenienze finanziarie immediate, ma – mettiamocelo in testa – sono guidate anche dalle loro aspettative su come sarà l’Italia fra dieci o vent’anni, quando scadranno i titoli che acquistano oggi.

Quindi, non c’è iato tra le cose che dobbiamo o fare oggi o avviare oggi, anche se avranno effetti lontani, perché anche gli investitori, che ci premiano o ci puniscono, agiscono oggi, ma guardano anche agli effetti lontani.

Riforme che hanno effetti anche graduali sulla crescita, influendo sulle aspettative degli investitori, possono riflettersi in una riduzione immediata dei tassi di interesse, con conseguenze positive sulla crescita stessa.

I sacrifici necessari per ridurre il debito e per far ripartire la crescita dovranno essere equi. Maggiore sarà l’equità, più accettabili saranno quei provvedimenti e più ampia – mi auguro – sarà la maggioranza che in Parlamento riterrà di poterli sostenere. Equità significa chiedersi quale sia l’effetto delle riforme non solo sulle componenti relativamente forti della società, quelle che hanno la forza di associarsi, ma anche sui giovani e sulle donne. Dobbiamo renderci conto che, se falliremo e se non troveremo la necessaria unità di intenti, la spontanea evoluzione della crisi finanziaria ci sottoporrà tutti, ma soprattutto le fasce più deboli della popolazione, a condizioni ben più dure.

La crisi che stiamo vivendo è internazionale: questo è ovvio, ma conviene ripeterlo ogni volta, anche ad evitare demonizzazioni. (…) È internazionale, ma l’Italia ne ha risentito in maniera particolare. Secondo la Commissione europea, al termine del prossimo anno il prodotto interno lordo dell’Italia sarebbe ancora quattro punti e mezzo al di sotto del livello raggiunto prima della crisi. Per la stessa data, l’area dell’euro nel suo complesso avrebbe invece recuperato la perdita di prodotto dovuta alla crisi. Francia e Germania raggiungerebbero il traguardo di riportarsi al livello precrisi nell’anno in corso.

La relativa debolezza della nostra economia precede l’avvio della crisi. Tra il 2001 e il 2007 il prodotto italiano è cresciuto di 6,7 punti percentuali, contro i 12 della media dell’area dell’euro, i 10,8 della Francia e gli 8,3 della Germania. I risultati sono deludenti al Nord come al Sud. E non vi propongo un paragone con la Cina o con altri Paesi emergenti, ma con i nostri colleghi ed amici stretti della zona euro.

La crisi ha colpito più duramente i giovani. Ad esempio, nei 15 Paesi che componevano l’Unione europea fino al 2004, tra il 2007 e il 2010 il tasso di disoccupazione nella classe di età 15-24 anni è aumentato di cinque punti percentuali; in Italia, di 7,6 punti percentuali.

Il nostro Paese rimane caratterizzato da profonde disparità territoriali. Il lungo periodo di bassa crescita e la crisi le hanno accentuate. Esiste una questione meridionale: infrastrutture, disoccupazione, innovazione, rispetto della legalità (Applausi dal Gruppo PD). I problemi nel Mezzogiorno vanno affrontati non nella logica del chiedere di più, ma di una razionale modulazione delle risorse. Esiste anche una questione settentrionale: costo della vita, delocalizzazione, nuove povertà, bassa natalità. (Applausi del senatore Valditara).

Il riequilibrio di bilancio, le riforme strutturali e la coesione territoriale richiedono piena e leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali. Occorre riconoscere il valore costituzionale delle autonomie speciali, nel duplice binario della responsabilità e della reciprocità. (Applausi dei senatori Fosson, Peterlini e Garavaglia Mariapia).

In quest’ottica, per rispondere alla richiesta formulata dalle istituzioni territoriali che, devo dire, ho ascoltato con molta attenzione (…), ho deciso di assumere direttamente in questa prima fase le competenze relative agli affari regionali. Spero in questo modo di manifestare una consapevolezza condivisa circa il fatto che il lavoro comune con le autonomie territoriali debba proseguire e rafforzarsi, nonostante le difficoltà dell’agenda economica. In tale prospettiva, si dovrà operare senza indugio per un uso efficace dei fondi strutturali dell’Unione europea.

Sono consapevole che sarebbe un’ambizione eccessiva da parte mia e da parte nostra pretendere di risolvere in un arco di tempo limitato, qual è quello che ci separa dalla fine di questa legislatura, problemi che hanno origini profonde e che sono radicati in consuetudini e comportamenti consolidati. Ciò che ci prefiggiamo di fare è impostare il lavoro, metterndo a punto gli strumenti che permettano ai Governi che ci succederanno di proseguire un processo di cambiamento duraturo.

Per questo il programma che vi sottopongo oggi si compone di due parti, che hanno obiettivi e orizzonti temporali diversi. Da un lato, vi è una serie di provvedimenti per affrontare l’emergenza, assicurare la sostenibilità della finanza pubblica, restituire fiducia nelle capacità del nostro Paese di reagire e sostenere una crescita duratura ed equilibrata. Dall’altro lato, si tratta di delineare con iniziative concrete un progetto per modernizzare le strutture economiche e sociali, in modo da ampliare le opportunità per le imprese, i giovani, le donne e tutti i cittadini, in un quadro di ritrovata coesione sociale e territoriale.

In considerazione dell’urgenza con la quale abbiamo dovuto operare per la formazione di questo Governo – ed in questo senso voglio ringraziare le diverse forze politiche che, nei miei confronti, figura estranea al vostro mondo, si sono gentilmente e con sollecitudine apprestate all’ascolto e all’offerta di contributi, dei quali ho cercato di tenere conto – quello che intendo fare oggi è semplicemente presentarvi gli aspetti essenziali dell’azione che intendiamo svolgere. Se otterremo la fiducia del Parlamento, ciascun Ministro esporrà alle Commissioni parlamentari competenti le politiche attraverso le quali, nei singoli settori, queste azioni verranno avviate.

È in discussione in Parlamento una proposta di legge costituzionale per introdurre un vincolo di bilancio in pareggio per le amministrazioni pubbliche, in coerenza con gli impegni presi nell’ambito dell’Eurogruppo. L’adozione di una regola di questo tipo può contribuire a mantenere nel tempo il pareggio di bilancio programmato per il 2013, evitando che i risultati conseguiti con intense azioni di risanamento vengano erosi negli anni successivi, come è accaduto in passato. Affinché il vincolo sia efficace, dovranno essere chiarite le responsabilità dei singoli livelli di governo.

A questo proposito, e anche in considerazione della complessità della regola – ad esempio, con riguardo all’aggiustamento per il ciclo – sarà opportuno studiare l’esperienza di alcuni Paesi europei che hanno affidato ad Autorità indipendenti la valutazione del rispetto sostanziale della regola, dato che in questa materia la credibilità nei confronti di noi stessi e del mondo è un requisito essenziale. Sarà anche necessario attuare rapidamente l’armonizzazione dei bilanci delle amministrazioni pubbliche. Opportunamente la proposta di legge in discussione in Parlamento già prevede l’assegnazione allo Stato della potestà legislativa esclusiva in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici.

Nell’immediato, daremo piena attuazione alle manovre varate nel corso dell’estate, completandole attraverso interventi in linea con la lettera di intenti inviata alle autorità europee. Nel corso delle prossime settimane valuteremo la necessità di ulteriori correttivi.

Una parte significativa della correzione dei saldi programmata durante l’estate è attesa dall’attuazione della riforma dei sistemi fiscale ed assistenziale. Dovremmo pervenire al più presto ad una definizione di tale riforma e ad una valutazione prudenziale dei suoi effetti. Dovranno inoltre essere identificati gli interventi, volti a colmare l’eventuale divario rispetto a quelli indicati nella manovra di bilancio.

Di fronte ai sacrifici che sono stati e che dovranno essere richiesti ai cittadini, sono ineludibili interventi volti a contenere i costi di funzionamento degli organi elettivi. I soggetti che ricoprono cariche elettive, i dirigenti designati politicamente nelle società di diritto privato finanziate con risorse pubbliche, più in generale quanti rappresentano le istituzioni ad ogni livello politico e amministrativo dovranno agire con sobrietà e attenzione al contenimento dei costi, dando un segnale concreto ed immediato. Si dovranno rafforzare gli interventi effettuati con le ultime manovre di finanza pubblica, con l’obiettivo di allinearci rapidamente alle best practices europee.

Per quanto di mia diretta competenza, avvierò immediatamente una spending review del Fondo unico della Presidenza del Consiglio.

Ritengo inoltre necessario ridurre le sovrapposizioni tra i livelli decisionali e favorire la gestione integrata dei servizi per gli enti locali di minori dimensioni. Il riordino delle competenze delle Province può essere disposto con legge ordinaria. La prevista specifica modifica della Costituzione potrà completare il processo, consentendone la completa eliminazione, così come prevedono gli impegni presi con l’Europa. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, IdV e Misto-MPA-AS).

Per garantire la natura strutturale della riduzione delle spese dei Ministeri, decisa con la legge di stabilità, andrà definito rapidamente il programma per la riorganizzazione della spesa previsto dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, in particolare per quanto riguarda l’integrazione operativa delle agenzie fiscali, la razionalizzazione di tutte le strutture periferiche dell’amministrazione dello Stato, il coordinamento delle attività delle forze dell’ordine, l’accorpamento degli enti della previdenza pubblica, la razionalizzazione dell’organizzazione giudiziaria. Gli interventi saranno coordinati con la spending review in corso, che intendo rafforzare e rendere particolarmente incisiva con la precisa individuazione di tempi e responsabilità.

Negli scorsi anni la normativa previdenziale è stata oggetto di ripetuti interventi, che hanno reso a regime il sistema pensionistico italiano tra i più sostenibili in Europa e tra i più capaci di assorbire eventuali shock negativi. Già adesso l’età di pensionamento, nel caso di vecchiaia, tenendo conto delle cosiddette finestre, è superiore a quella dei lavoratori tedeschi e francesi. Ma il nostro sistema pensionistico rimane caratterizzato da ampie disparità di trattamento fra diverse generazioni e categorie di lavoratori, nonché da aree ingiustificate di privilegio.

Il rispetto delle regole e delle istituzioni, e la lotta all’illegalità, riceveranno attenzione prioritaria da questo Governo. Per riacquistare fiducia nel futuro dobbiamo avere fiducia nelle istituzioni che caratterizzano uno Stato di diritto. Quindi, lotta all’evasione fiscale e all’illegalità. Non solo per aumentare il gettito (il che non guasta), ma anche per abbattere le aliquote. Questo può essere fatto con efficacia prestando particolare attenzione al monitoraggio della ricchezza accumulata (ho detto monitoraggio) e non solo ai redditi prodotti.

L’evasione fiscale continua a essere un fenomeno rilevante: il valore aggiunto sommerso è quantificato nelle statistiche ufficiali in quasi un quinto del prodotto. Interventi incisivi in questo campo possono ridurre il peso dell’aggiustamento sui contribuenti che rispettano le norme. Occorre ulteriormente abbassare la soglia per l’uso del contante, favorire un maggior uso della moneta elettronica, accelerare la condivisione delle informazioni tra le diverse amministrazioni, potenziare e rendere operativi gli strumenti di misurazione induttiva del reddito e migliorare la qualità degli accertamenti.

Il decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 prevede per il 2014 l’entrata in vigore dell’imposta municipale che assorbirà l’attuale ICI (escludendo tuttavia la prima casa) e l’IRPEF sui redditi fondiari da immobili non locati, comprese le relative addizionali. In questa cornice intendiamo riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare. Tra i principali Paesi europei, l’Italia è caratterizzata da un’imposizione sulla proprietà immobiliare che risulta al confronto particolarmente bassa. L’esenzione dall’ICI delle abitazioni principali costituisce, sempre nel confronto internazionale, una peculiarità – se non vogliamo chiamarla anomalia – del nostro ordinamento tributario.

Il primo elenco di cespiti immobiliari da avviare alla dismissione sarà definito nei tempi previsti dalla legge di stabilità, cioè entro il 30 aprile 2012. La lettera di intenti inviata alla Commissione europea prevede proventi di «almeno 5 miliardi all’anno nel prossimo triennio». A tale scopo verrà definito un calendario puntuale per i successivi passi del piano di dismissioni e di valorizzazione del patrimonio pubblico.

Ma è necessario volgere tutte le politiche pubbliche, a livello sia macroeconomico sia microeconomico, a sostegno della crescita, sia pure nei limiti che sono determinati dal vincolo di bilancio.

La pressione fiscale in Italia è elevata nel confronto storico e in quello internazionale (nel testo scritto che avrete a disposizione si danno ulteriori elementi). Nel tempo, e via via che si manifesteranno gli effetti della spending review, sarà possibile programmare una graduale riduzione della pressione fiscale. Ma anche prima, a parità di gettito, la composizione del prelievo fiscale può essere modificata in modo da renderla più favorevole alla crescita. Coerentemente con il disegno della delega fiscale e della clausola di salvaguardia che l’accompagna, una riduzione del peso delle imposte e dei contributi che gravano sul lavoro e sull’attività produttiva, finanziata da un aumento del prelievo sui consumi e sulla proprietà, sosterrebbe la crescita senza incidere sul bilancio pubblico. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI e IdV).

Dal lato della spesa, un impulso all’attività economica potrà derivare da un aumento del coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione di infrastrutture. Gli incentivi fiscali stabiliti con legge di stabilità sono un primo passo, ma è anche necessario intervenire sulla regolamentazione del project financing, in modo da ridurre il rischio associato alle procedure amministrative. Occorre inoltre operare per raggiungere gli obiettivi fissati in sede europea con l’Agenda digitale.

Con il consenso delle parti sociali dovranno essere riformate le istituzioni del mercato del lavoro, per allontanarci da un mercato duale dove alcuni sono fin troppo tutelati mentre altri sono totalmente privi di tutele e assicurazioni in caso di disoccupazione. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI, IdV e Misto-MPA-AS).

Le riforme in questo campo dovranno avere il duplice scopo di rendere più equo il nostro sistema di tutela del lavoro e di sicurezza sociale e anche di facilitare la crescita della produttività, tenendo conto dell’eterogeneità che contraddistingue in particolare l’economia italiana. In ogni caso, il nuovo ordinamento che andrà disegnato verrà applicato ai nuovi rapporti di lavoro per offrire loro una disciplina veramente universale, mentre non verranno modificati i rapporti di lavori regolari e stabili in essere. (Applausi dai Gruppi PdL e PD).

Intendiamo perseguire lo spostamento del baricentro della contrattazione collettiva verso i luoghi di lavoro, come ci viene chiesto dalle autorità europee e come già le parti sociali hanno iniziato a fare. Questo va accompagnato da una disciplina coerente del sostegno alle persone senza un impiego volta a facilitare la mobilità e il reinserimento nel mercato del lavoro, superando l’attuale segmentazione. Più mobilità tra impresa e settori è condizione essenziale per assecondare la trasformazione dell’economia italiana e sospingerne la crescita. È necessario colmare il fossato che si è creato tra le garanzie e i vantaggi offerti dal ricorso ai contratti a termine e ai contratti a tempo indeterminato, superando i rischi e le incertezze che scoraggiano le imprese a ricorrere a questi ultimi. Tenendo conto dei vincoli di bilancio, occorre avviare una riforma sistematica degli ammortizzatori sociali, volta a garantire a ogni lavoratore che non sarà privo di copertura rispetto ai rischi di perdita temporanea del posto di lavoro. Abbiamo da affrontare una crisi, abbiamo da affrontare delle trasformazioni strutturali, ma è nostro dovere cercare di evitare le angosce che accompagnano questi processi. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, IdV e Misto-MPA-AS). È necessario, infine, mantenere una pressione costante nell’azione di contrasto e di prevenzione del lavoro sommerso.

Uno dei fattori che distinguono l’Italia nel contesto europeo è la maggiore difficoltà di inserimento o di permanenza in condizione di occupazione delle donne. Assicurare la piena inclusione delle donne in ogni ambito della vita lavorativa, ma anche sociale e civile, del Paese è una questione indifferibile. È necessario affrontare le questioni che riguardano la conciliazione della vita familiare con il lavoro, la promozione della natalità (Applausi dei senatori Carloni e Peterlini) e la condivisione delle responsabilità legate alla maternità, o alla paternità, da parte di entrambi i genitori, nonché studiare l’opportunità di una tassazione preferenziale per le donne. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI e IdV).

C’è poi un problema legato all’invecchiamento della popolazione, che si traduce in oneri crescenti per le famiglie. Andrà quindi prestata attenzione ai servizi di cura agli anziani, questioneche oggi è una preoccupazione sempre più urgente nelle famiglie, in un momento in cui esse affrontano difficoltà crescenti. (Applausi dal Gruppo PD).

Infine, un’attenzione particolare andrà assicurata alle prospettive per i giovani; io direi «in fine», nel senso di fine come di tutta la nostra azione. Questa sarà una delle priorità di azione di questo Governo, nella convinzione che ciò che restringe le opportunità per i giovani si traduce poi in minori opportunità di crescita e di mobilità sociale per l’intero Paese. Dobbiamo porci l’obiettivo di eliminare tutti quei vincoli che oggi impediscono ai giovani di sfruttare le proprie potenzialità in base al merito individuale, indipendentemente dalla situazione sociale di partenza. Per questo, ritengo importante inserire nell’azione di governo misure che valorizzino le capacità individuali ed eliminino ogni forma di cooptazione. L’Italia ha bisogno di investire sui suoi talenti: deve essere lei, Italia, orgogliosa dei suoi talenti, e non trasformarsi in un’entità di cui i suoi talenti non sempre sono orgogliosi. Per questo la mobilità è la nostra migliore alleata: mobilità sociale, ma anche geografica, non solo all’interno del nostro Paese, ma anche e soprattutto nel più ampio orizzonte del mercato del lavoro europeo e globale.

L’ultimo punto che desidero brevemente presentarvi – ed è una caratteristica spero distintiva del nostro Esecutivo, se consentirete al nostro, o vostro, Governo di nascere – è quello delle politiche microeconomiche per la crescita.

Un ritorno credibile a più alti tassi di crescita deve basarsi su misure volte a innalzare il capitale umano e fisico e la produttività dei fattori.

La valorizzazione del capitale umano deve essere un aspetto centrale. Sarà necessario mirare all’accrescimento dei livelli di istruzione della forza lavoro, che sono ancora oggi nettamente inferiori alla media europea, anche tra i più giovani. Vi contribuiranno interventi mirati sulle scuole e sulle aree in ritardo – identificando i fabbisogni anche mediante i test elaborati dall’INVALSI – e la revisione del sistema di selezione, allocazione e valorizzazione degli insegnanti. Nell’università, varati i decreti attuativi della legge di riforma approvata lo scorso anno, è ora necessario dare rapida e rigorosa attuazione ai meccanismi d’incentivazione basati sulla valutazione previsti dalla riforma.

Gli investimenti in infrastrutture, di cui tante volte e giustamente si è parlato negli corso degli anni, sono fattori rilevanti per accrescere la produttività totale dell’economia. A questo scopo, abbiamo per la prima volta valorizzato in modo organico nella struttura del Governo le politiche di sviluppo dell’economia reale con l’attribuzione ad un unico Ministro delle competenze sullo sviluppo economico e sulle infrastrutture e i trasporti. Questo vuole indicare quasi visivamente e in termini di organigramma del Governo che pari attenzione e centralità vanno attribuite a ciò che mantiene il Paese stabile, la disciplina finanziaria, e a ciò che ad esso consente di crescere e, quindi, di restare stabile a lungo termine, cioè appunto la crescita.

Occorre anche rimuovere gli ostacoli strutturali alla crescita, affrontando resistenze e chiusure corporative. In tal senso, è necessario un disegno organico, volto: a ridurre gli oneri e il rischio associato alle procedure amministrative; a stimolare la concorrenza, con particolare riferimento al riordino della disciplina delle professioni regolamentate, anche dando attuazione a quanto previsto nella legge di stabilità in materia di tariffe minime. Intendiamo anche rafforzare gli strumenti d’intervento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in caso di disposizioni legislative o amministrative, statali o locali, che abbiano effetti distorsivi della concorrenza; accrescere la qualità dei servizi pubblici, nel quadro di un’azione volta a ridurre il deficit di concorrenza a livello locale; ridurre i tempi della giustizia civile in modo tale da colmare il divario con gli altri Paesi, anche attraverso la riduzione delle sedi giudiziarie; rimuovere gli ostacoli alla crescita delle dimensioni delle imprese, anche attraverso la delega fiscale.

Un innalzamento significativo del tasso di crescita è condizione essenziale non solo del riequilibrio finanziario, ma anche del progresso civile e sociale. In tal senso, una strategia di rilancio della crescita non può prescindere da un’azione determinata ed efficace di contrasto alla criminalità organizzata e a tutte le mafie, che vada a colpire gli interessi economici delle organizzazioni e le loro infiltrazioni nell’economia legale. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, IdV e Misto-MPA-AS).

Il risanamento della finanza pubblica e il rilancio della crescita contribuiranno a rafforzare la posizione dell’Italia in Europa e, più in generale, la nostra politica estera. Vocazione europeistica, solidarietà atlantica, rapporti con i nostri partner strategici, apertura dei mercati, sicurezza nazionale e internazionale rimarranno i cardini di tale politica. Voglio qui ricordare i nostri militari impegnati in missioni all’estero, le Forze armate e i rappresentanti delle forze dell’ordine, che sono in prima linea nella difesa dei nostri valori e della democrazia. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, IdV, Misto-MPA-AS e dai banchi del Governo). L’Italia ha bisogno di una politica estera coerente con i nostri impegni e di una ripresa di iniziativa nelle aree dove vi siano significativi interessi nazionali.

Dimenticavo di dirvi, a proposito di militari impegnati in missioni all’estero, che se non vedete ancora in questi banchi il nostro collega Ministro della difesa è perché l’altra sera l’ho svegliato alle tre di notte in Afghanistan, pensando che fosse a Bruxelles dove si trova la sua sede ordinaria di lavoro. Ho notato prima una certa esitazione e poi grande entusiasmo nell’accettazione della proposta. (Applausi dai Gruppi PdL e PD). Ecco un esempio di militare impegnato all’estero che sta facendo i salti mortali per arrivare a giurare nelle mani del Capo dello Stato nelle prossime ore. Scusate quindi la sua assenza.

La gravità della situazione attuale richiede una risposta pronta e decisa nella creazione di condizioni favorevoli alla crescita, nel perseguimento del pareggio di bilancio, con interventi strutturali e con un’equa distribuzione dei sacrifici.

Il tentativo che ci proponiamo di compiere, onorevoli senatori, e che vi chiedo di sostenere, è difficilissimo. E’ difficilissimo, sennò ho il sospetto che non mi troverei qui oggi. I margini di successo sono tanto più ridotti, come ha rilevato il Presidente della Repubblica, dopo anni di contrapposizioni e di scontri nella politica nazionale.

Se sapremo cogliere insieme questa opportunità per avviare un confronto costruttivo su scelte e obiettivi di fondo, avremo l’occasione di riscattare il Paese e potremo ristabilire la fiducia nelle sue istituzioni. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, IdV, Misto-MPA-AS, dei senatori Colombo, Astore, Del Pennino e dai banchi del Governo. Congratulazioni.)

Il 16 novembre il presidente incaricato Mario Monti si reca al Quirinale ed accoglie il mandato conferitogli dal Capo dello Stato.
Alle ore 17,oo si svolge il giuramento del nuovo esecutivo. Dopo il passaggio delle consegne con il precedente presidente del consiglio si svolge il primo Consiglio dei Ministri.

Questa la composizione del nuovo esecutivo (17 ministeri):
– 12 ministeri con portafoglio:
Economia, Mario Monti (interim)
Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata
Interno, Anna Maria Cancellieri
Giustizia, Paola Severino
Difesa, Giampaolo Di Paola
Sviluppo-Infrastrutture, Corrado Passera
Agricoltura, Mario Catania
Ambiente, Corrado Clini
Lavoro-Pari Opportunità, Elsa Fornero
Salute, Renato Balduzzi
Istruzione, Francesco Profumo
Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi
– 5 ministeri senza portafoglio:
Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi
Turismo-Sport, Piero Gnudi
Coesione Territoriale, Fabrizio Barca
Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda
Cooperazione Interna e Internazionale, Andrea Riccardi
– Sottosegretario alla presidenza del consiglio Antonio Catricalà

Il 15 novembre proseguono le consultazioni del presidente incaricato con le forze politiche, le rappresentanze delle parti sociali, della Rete Nazionale delle Consigliere e dei Consiglieri di Parità, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dell’ANCI e dell’UPI e del Forum nazionale dei giovani.

Il 14 novembre si svolgono le consultazioni delle forze politiche da parte del neo incaricato Mario Monti.

Il 13 novembre si svolgono le consultazioni del Presidente della Repubblica che si concludono con il conferimento dell’incarico di costituire un nuovo esecutivo al senatore Mario Monti, che accetta con riserva.

Il 12 novembre, chiuso l’iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di stabilità e del bilancio di previsione dello Stato, al termine del Consiglio dei Ministri, il presidente del Consiglio rassegna le dimissioni del Governo al Capo dello Stato che si riserva di decidere ed invita il Governo dimissionario a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

Avviso 18 novembre 2011

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Direzione Generale per gli Affari Internazionali

Uff. II

 

Avviso 18 novembre 2011

 

XIV EDIZIONE “MEDIASHOW”: OLIMPIADE INTERNAZIONALE DELLA MULTIMEDIALITA’ 23 – 24 – 25 marzo 2012

 

Anche per il corrente anno viene promossa la XIV edizione della Manifestazione internazionale “Mediashow” rivolta agli studenti delle scuole secondarie superiori che si confronteranno sulla produzione di un elaborato multimediale.

 

L’iniziativa è inserita nel programma nazionale di valorizzazione delle eccellenze del MIUR.

 

La manifestazione è organizzata dal Liceo Scientifico “Federico II” di Melfi e vede coinvolti ogni anno circa 300 partecipanti, provenienti da diversi Paesi.

 

Referenti per il Ministero sono:

 

Isp. Giuseppe Marucci: giuseppe.marucci@istruzione.it

Prof.ssa Giuseppina Martelli: giuseppina.martelli@istruzione.it

Nota 18 novembre 2011, Prot. n. AOODGPER 9498

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per il Personale scolastico – Ufficio III

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali

Ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado

LORO SEDI

 

Oggetto: Pubblicazione graduatorie definitive di circolo e di istituto per il triennio scolastico 2011/14. – posti di sostegno. Precisazione.-

 

Facendo seguito alla nota n.9379 del 15.11.2011 si chiarisce che le disposizioni di conferma su posti di sostegno del personale privo di titolo già in servizio sui posti stessi con contratto “in attesa dell’avente titolo” riguardano, ovviamente, i docenti a suo tempo individuati come destinatari in quanto inclusi nella prima fascia delle graduatorie di circolo e di istituto vigenti per il corrente triennio scolastico. Per gli stessi posti, invece, ricoperti da supplenti eventualmente attinti dalle precedenti graduatorie di seconda e terza fascia si dovrà procedere all’attribuzione di nuovi contratti a titolo definitivo scorrendo integralmente le nuove graduatorie definitive.

 

f.to IL DIRETTORE GENERALE

Luciano Chiappetta

Avviso 18 novembre 2011

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane,Finanziarie e Strumentali

Direzione Generale per le Risorse Umane del Ministero, Acquisti e Affari Generali

Oggetto: “Concorso pubblico, per esami, a 20 posti, per l’accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo/giuridico, legale e contabile, area C, posizione economica C1, del ruolo del personale del Ministero dell’Università e della Ricerca”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 96 – 4ª Serie speciale – “Concorsi ed esami”, del 09 dicembre 2008.

Si comunica che la prova preselettiva del concorso di cui all’oggetto è confermata per il giorno 14 dicembre 2011.

I candidati, ai fini della partecipazione alla preselezione, dovranno presentarsi, presso le scuole di cui in prosieguo si riporta la denominazione e l’indirizzo, entro le ore 8.30 del menzionato 14 dicembre 2011, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità, tra quelli previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.

I candidati, il cui cognome inizia con le lettere A – G – H – I – K – L, presso l’I.P.S.S.S. “Edmondo DE AMICIS”, Via Galvani 6, 00153 Roma;

I candidati, il cui cognome inizia con le lettere B – C – T, presso il Liceo Scientifico “J.F. KENNEDY”, Via Nicola Fabrizi 7, 00153 Roma;

I candidati, il cui cognome inizia con le lettere R – Z, presso la Succursale del Liceo Scientifico “J.F. KENNEDY”, Vicolo del Cedro 1 d, 00153 Roma;

I candidati, il cui cognome inizia con le lettere D – E – F – U – V, presso l’I.T.I.S. “G. ARMELLINI”, Largo Beato Placido Riccardi 13, 00146 Roma;

I candidati, il cui cognome inizia con le lettere M – N – O – P – Q – S, presso il Liceo Scientifico “G. B. MORGAGNI”, Via Fonteiana 125, 00152 Roma.

Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale – “Concorsi ed esami”, del 20 gennaio 2012, sarà pubblicato un avviso relativo all’elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte; tale pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti.

 

IL DIRETTORE GENERALE

F.to Antonio Coccimiglio

17 novembre Indicazioni Prove scritte Concorso DS

Con Avviso 17 novembre 2011, il MIUR comunica che:

  • le due prove scritte si svolgono il 14 e 15 dicembre 2011 su tutto il territorio nazionale. Tali date sono state indicate dagli Uffici Scolastici Regionali all’interno dell’arco temporale dal 12 al 16 dicembre 2011 previsto dal MIUR;
  • il tempo a disposizione dei candidati per l’espletamento delle stesse è fissato in 8 ore;
  • i candidati potranno consultare, durante le medesime prove, esclusivamente testi di legge non commentati e il dizionario della lingua italiana.

Nota 17 novembre 2011, Prot. n.7720

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Uff.II

 

 

Ai Direttori degli

Uffici Scolastici Regionali

Loro Sedi

 

e,p.c.:

 

Ai Dirigenti scolastici

degli Istituti Tecnici

per il Turismo

 

Ai Dirigenti scolastici

degli Istituti tecnici

con sezioni per il Turismo

 

Ai Dirigenti scolastici

degli Istituti Professionali di Stato

per i Servizi Commerciali e Turistici

 

Ai Dirigenti scolastici

degli Istituti Professionali

per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione

 

LORO SEDI

 

Oggetto: 10° premio ‘Pandolfo-Roscioli’ – 2012.

 

Il Premio “Pandolfo – Roscioli”, in collaborazione con la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica e giunto quest’anno alla sua decima edizione, interessa una specifica tipologia di istituti, quella degli Istituti Tecnici per il Turismo, degli Istituti Professionali per i Servizi Commerciali e Turistici e per gli Istituti Professionali per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione.

 

Il concorso è riservato agli studenti che frequentano l’anno conclusivo di tali corsi di studio.

 

Il premio riveste particolare interesse in quanto l’Associazione che lo promuove, l’A.I.C.T. – Associazione Internazionale dei Cavalieri del Turismo -, riserva per il 1° e 2°classificato uno stage di 3/6 mesi presso una struttura alberghiera (cucina, front office, ecommerce, food & beverage, human resources), con 5 gg. lavorativi, 8h/giorno, €. 200.00 nette al mese di rimborso, vitto in mensa, possibilità di alloggio in foresteria (solo se strettamente necessario).

 

Per il 3° classificato l’AICT prevede un premio in denaro.

Il luogo e la data della premiazione saranno comunicati direttamente ai vincitori e l’A.I.C.T. provvederà alle eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio per loro e di vitto e alloggio per un accompagnatore/trice (esclusivamente un familiare).

 

L’intento, in sintonia con le più recenti acquisizioni in tema di ammodernamento del sistema istruzione, è quello di corrispondere allo sviluppo delle attitudini personali e professionali degli studenti, per un facilitato approccio con la realtà socio-economica e del lavoro esterna alla scuola, in un ambito così complesso e importante per il nostro Paese, qual è quello del turismo.

 

Per quanto attiene alla prova di concorso, ogni anno la formula viene attualizzata, avvalendosi delle esperienze e degli esiti conseguiti nelle precedenti edizioni. Quest’ anno si richiede di produrre, entro il 10 febbraio 2012 , un elaborato sul seguente argomento:

 

Per il rilancio dell’industria del settore turistico è necessario adeguarsi ai cambiamenti e alle esigenze della moderna società. Quali proposte lo studente ritiene opportune per adeguare l’accoglienza e le strutture ricettive nel prossimo futuro?

 

Maggiori dettagli vengono forniti nell’allegato Bando di Concorso.

 

Si invitano pertanto le SS.LL., ove condividano il giudizio positivo sull’iniziativa, a darne diffusione presso le scuole interessate, favorendone la più ampia partecipazione in conformità al Bando allegato.

 

Si confida nella cortese collaborazione delle SS.LL. e si ringrazia per l’attenzione prestata.

 

IL DIRETTORE GENERALE

Carmela Palumbo

———————–

PREMIO PANDOLFO – ROSCIOLI
10° PREMIO ANNUALE DELLE PROFESSIONI TURISTICHE ALBERGHIERE
Promosso dall’Associazione internazionale dei Cavalieri del Turismo – A.I.C.T.- in collaborazione con
il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e
per l’Autonomia Scolastica – Ufficio II.
BANDO DI CONCORSO
Il premio Pandolfo-Roscioli è riservato agli studenti del 5° anno degli Istituti Tecnici per il
Turismo, degli Istituti Professionali per i Servizi Commerciali e Turistici e per gli Istituti Professionali
per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione. Tale premio, per il successo riscosso, negli scorsi anni è
stato inserito tra le “Eccellenze” del MIUR.
L’iscrizione si effettua compilando l’allegata scheda di partecipazione.
Il premio Pandolfo-Roscioli verrà assegnato da una giuria presieduta dal dirigente amministrativo del
MIUR e composta da rappresentanti dell’Associazione Internazionale Cavalieri del Turismo.
La prova consiste in un elaborato sul seguente argomento:
Per il rilancio dell’industria del settore turistico è necessario adeguarsi ai cambiamenti e alle esigenze
della moderna società. Quali proposte lo studente ritiene opportune per adeguare l’accoglienza e le strutture
ricettive nel prossimo futuro?
Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 10 febbraio 2012 corredati della scheda di
partecipazione, e pervenire alla Presidenza dell’Associazione, all’attenzione della:
Dott.ssa MARIACARLA MENAGLIA
Segretario Generale dell’A.I.C.T.
Via Velletri n. 50
00198 ROMA
(per informazioni: TEL 06.85357191 e FAX 06.85344085 – e-mail: cavalieri.turismo@email.it)
I lavori dovranno essere spediti entro e non oltre la data di scadenza, fissata al giorno 10 febbraio
2012 e, a tal fine, farà fede il timbro di spedizione postale.
Per il 1° e il 2°classificato l’A.I.C.T. prevede uno stage di 3/6 mesi presso una struttura
alberghiera (cucina, front office, ecommerce, food & beverage, human resources), con 5 gg.
lavorativi, 8h/giorno, € 200.00 nette al mese di rimborso, vitto in mensa, possibilità di alloggio
in foresteria (solo se strettamente necessario).
Per il 3° classificato l’A.I.C.T. prevede un premio in denaro.
Il luogo e la data della premiazione saranno comunicati direttamente ai vincitori e l’A.I.C.T.
provvederà alle eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio per loro e di vitto e alloggio per un
accompagnatore/trice (esclusivamente un familiare).

PRESIDENTE A.I.C.T.
Dr. Silvio Pizzichemi

——————————

PREMIO PANDOLFO – ROSCIOLI
10° PREMIO ANNUALE DELLE PROFESSIONI TURISTICHE ALBERGHIERE
Promosso dall’Associazione Internazionale dei Cavalieri del Turismo – A.I.C.T.
in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia Scolastica – Ufficio II

SCHEDA DI PARTECIPAZIONE
(da compilare in stampatello)

IL/LA SOTTOSCRITTO/A
Cognome Nome
nato/a Il
residenza e/o domicilio – città Cap
Indirizzo n.
tel.(con prefisso) cell.
e-mail
documento – descrizione
(allegare fotocopia del documento e del codice fiscale)
n.
corso di studi (solo V anno)
presso l’Istituto
con sede a Cap
indirizzo n.
tel.(con prefisso) Fax
e-mail
CHIEDE DI PARTECIPARE al 10° Premio Pandolfo-Roscioli, con l’elaborato allegato alla presente scheda.

FIRMA DEL CONCORRENTE (leggibile)

AUTENTICA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (timbro e data)

Avviso 17 novembre 2011

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per il Personale scolastico – Ufficio II

 

CONCORSO PER ESAMI E TITOLI PER IL RECLUTAMENTO DI DIRIGENTI SCOLASTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA, SECONDARIA DI PRIMO GRADO, SECONDARIA DI SECONDO GRADO E PER GLI ISTITUTI EDUCATIVI (D.D.G. 13/07/2011 pubblicato sulla G.U. – 4a Serie Speciale – “Concorsi” n. 56 del 15/07/2011) – DIARIO PROVE D’ESAME

 

Ai sensi dell’articolo 10 del D.D.G. 13/07/2011 si comunica che lo svolgimento delle due prove scritte avverrà in data 14 e 15 dicembre 2011 su tutto il territorio nazionale. Tali date sono state indicate dagli Uffici Scolastici Regionali all’interno dell’arco temporale dal 12 al 16 dicembre 2011 previsto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

La prova si svolgerà presso le istituzioni scolastiche dei capoluoghi di regione individuate dagli Uffici Scolastici Regionali.

I candidati, muniti di documento di riconoscimento valido, devono presentarsi nelle rispettive sedi di esame in tempo utile, tenendo conto che le operazioni di appello e di identificazione hanno inizio alle ore 8:00, onde consentire di iniziare le prove scritte con la necessaria tempestività.

Il tempo a disposizione dei candidati per l’espletamento delle suddette prove è fissato in 8 ore ed i candidati, durante le medesime, potranno consultare esclusivamente testi di legge non commentati e il dizionario della lingua italiana.

Nella sede di esame non potranno essere introdotti carta da scrivere, appunti manoscritti, libri, pubblicazioni, telefoni portatili e strumenti idonei alla memorizzazione o alla trasmissione di dati, né i candidati potranno comunicare tra di loro. In caso di violazione di tali disposizioni la Commissione esaminatrice o il Comitato di vigilanza deliberano l’immediata esclusione dal concorso.

Sulla rete INTRANET e sul sito INTERNET del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nonché sul sito di ciascuno Ufficio Scolastico Regionale competente sarà pubblicato l’elenco delle sedi scolastiche disponibili per lo svolgimento delle prove con la ripartizione dei candidati.

Nota 17 novembre 2011, Prot.n. 9434

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per il Personale della Scuola Ufficio III

Oggetto: Graduatorie di circolo e d’istituto di terza fascia del personale Ata – Tempistica

Si comunica che, come da avviso sul portale Sidi, in data 15 novembre sono state rese disponibili le funzioni di acquisizione delle domande della procedura in oggetto.
Di seguito si riporta la tempistica prevista per il procedimento in esame:

  • acquisizione del numero di domande pervenute (scuola) dal 15 novembre 2011;
  • acquisizione delle domande (scuola) dal 15 novembre 2011;
  • conferma delle domande (scuola) dal 22 novembre 2011;
  • trasmissione on line sedi Allegato D3 (aspirante supplente tramite le istanze on line) entro le ore 14.00 del 20 dicembre 2011;
  • presa in carico allegati D3 (sistema informativo) entro il 10 gennaio 2012;
  • convalida operazioni di acquisizione domande (scuola) dal 12 gennaio 2012;
  • procedura di attribuzione automatica della scuola che ha valutato la domanda agli aspiranti che a conclusione delle attività di acquisizione e quadratura domande-sedi non hanno ancora alcuna sede attribuita alla domanda (Ust) dal 12 gennaio 2012;
  • prenotazione graduatorie provvisorie (Ust) dal 16 gennaio 2012;
  • prenotazione massiva delle graduatorie provvisorie per gli UST che non hanno provveduto autonomamente (sistema informativo) dal 26 gennaio 2012;
  • esame reclami e rettifiche a seguito dei reclami accolti (scuola) entro il 10 febbraio 2012;
  • convalida esame reclami Allegati D1 e D2 (scuola) entro il 10 febbraio 2012;
  • prenotazione graduatorie definitive (UST) dall’8 febbraio 2012;
  • prenotazione massiva delle graduatorie definitive per gli UST che non hanno provveduto autonomamente dal 24 febbraio 2012.

 

Contestualmente alla produzione delle graduatorie provvisorie sarà resa disponibile agli aspiranti, tramite le istanze on line, la funzione web di visualizzazione della posizione assunta nelle graduatorie.
Si raccomanda la massima attenzione e puntualità nella trasmissione delle domande, al fine di consentire la corretta produzione delle graduatorie nei tempi previsti.

IL DIRETTORE GENERALE
Luciano Chiappetta