Secondarie, due scritti e un orale

da ItaliaOggi

Marco Nobilio

Gli aspiranti docenti delle secondarie che intendono partecipare al concorso ordinario hanno tempo dalle ore 9.00 del 15 giugno fino alle ore 23.59 del 31 luglio prossimo. Le prove sono previste nel mese di ottobre. In palio: 25 mila cattedre. I termini sono riportati in una bozza di decreto predisposta dal ministero dell’istruzione, che sarà pubblicato dopo il confronto con i sindacati, che si terrà oggi pomeriggio presso il dicastero di viale Trastevere. Le domande dovranno essere presentate via web, insieme al versamento di un contributo di 10 euro da versarsi con bonifico bancario. Ciascun candidato potrà concorrere in una sola regione e per una sola classe di concorso, distintamente per la scuola secondaria di primo e di secondo grado oltre che per le distinte e relative procedure sul sostegno. La richiesta di partecipazione a più procedure concorsuali dovrà essere effettuata mediante la presentazione di un’unica istanza con l’indicazione dei concorsi a cui si intenda partecipare.

L’accesso alle selezioni sarà consentito ai candidati in possesso dell’abilitazione specifica della classe di concorso di interesse e ai candidati in possesso della specifica laurea magistrale o titolo accademico di II livello o altro titolo equiparato e di 24 Cfu nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche. I candidati in possesso di un’abilitazione per una classe di concorso diversa da quella per cui si concorre saranno ammessi anche se non saranno in grado di vantare il possesso dei 24 Cfu.

Fermo restando, però, che dovranno comunque possedere il titolo di studio di accesso. I candidati delle classi di concorso degli insegnanti tecnico-pratici saranno ammessi al concorso anche se saranno in grado di vantare soltanto il diploma di scuola superiore specifico per la classe di concorso richiesta. Le nuove norme che prevedono il possesso della laurea triennale e dei 24 Cfu, infatti, entreranno in vigore solo dall’anno scolastico 2024/2025. Coloro che intendono partecipare alle selezioni per il sostegno, oltre ai requisiti di accesso per il posto comune, dovranno possedere anche il possesso del titolo di specializzazione per il sostegno. I candidati iscritti ai percorsi di specializzazione sul sostegno avviati entro la data del 29 dicembre 2019 saranno ammessi con riserva. Ma la riserva sarà sciolta positivamente solo se conseguiranno il titolo entro il 15 luglio prossimo. Qualora, sulla base del numero delle domande di partecipazione, a livello regionale e per ciascuna distinta procedura, il numero dei candidati risultasse superiore a quattro volte il numero dei posti messi a concorso e comunque non inferiore a 250, l’amministrazione potrà avvalersi della facoltà di procedere all’espletamento di una prova di preselezione computer-based.

Tale prova, comune alle diverse procedure concorsuali, sarà diretta all’accertamento delle capacità logiche, di comprensione del testo, di conoscenza della normativa scolastica e della conoscenza della lingua inglese almeno al livello B2. La prova preselettiva sarà costituita da 60 quesiti con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta. 20 domande verteranno sull’accertamento delle capacità logiche; 20 sulla capacità di comprensione del testo; 10 sulla conoscenza della normativa scolastica; 10 sulla conoscenza della lingua inglese. I quesiti saranno estratti da una banca dati, resa nota tramite pubblicazione sul sito del ministero, almeno 20 giorni prima dell’avvio delle sessioni di preselezione. Per svolgere la prova i candidati avranno a disposizione un’ora. Le risposte esatte saranno valutate 1 punto, quelle sbagliate od omesse 0 punti. All’esito delle preselettive sarà compilata una graduatoria e sarà ammesso alla prova scritta un numero di candidati pari al triplo dei posti messi a concorso. E in aggiunta a questo contingente saranno comunque ammessi tutti i candidati che avranno ottenuto la medesima valutazione dell’ultimo degli ammessi e i candidati portatori di handicap affetti da invalidità uguale o superiore all’80%.

Il concorso vero e proprio si articolerà in due prove scritte e in un colloquio. Per la prima prova scritta, che verterà sull’accertamento della padronanza della disciplina di insegnamento, i candidati avranno a disposizione due ore. E per superarla ed essere ammessi alla seconda prova, dovranno totalizzare un punteggio non inferiore a 28/40. La seconda prova scritta consisterà nella risposta a due quesiti a risposta aperta. Il primo sarà volto all’accertamento delle conoscenze e competenze antropo-psico-pedagogiche, il secondo, delle conoscenze e competenze didattico-metodologiche. Per superare la seconda prova ed essere ammessi alla prova orale, i candidati dovranno ottenere un punteggio non inferiore a 28/40. La prova orale avrà una durata massima complessiva di 45 minuti. E consisterà nella progettazione di una attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle Tic. Per le classi di concorso A-24 e A-25 la prova orale sarà condotta nella lingua straniera oggetto di insegnamento. Per le altre classi di concorso una parte del colloquio sarà dedicato all’accertamento delle capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2.

Per alcune classi di concorso potrà essere prevista anche una prova pratica. Anche la valutazione della prova orale sarà espressa in 40esimi. Nelle classi di concorso dove sarà effettuata la prova pratica anch’essa sarà valutata in quarantesimi e il risultato finale della prova pratica e della prova orale sarà dato dalla media delle due prove. Le commissioni valuteranno anche gli altri titoli di studio e professionali e, per tale valutazione, avranno a disposizione fino a un massimo di 20 punti. Il calendario delle prove sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e sul sito del ministero dell’istruzioni. Calendari analitici e sedi di svolgimento saranno pubblicati, invece, sui siti degli uffici scolastici regionali ed avranno valore di notifica.