L’esame di “maturità” al tempo della pandemìa

L’esame di “maturità” al tempo della pandemìa: l’ANP chiede regole chiare

Giorni fa, con riferimento alla “ripartenza” scolastica di settembre, l’ANP ha chiaramente espresso la sua posizione: l’Esecutivo ha il dovere di rendere pubbliche – quanto prima possibile – le sue scelte concernenti il riavvio di tutte le attività sospese a causa della pandemia da Coronavirus e le modalità operative con cui intende contemperarle con l’esigenza di tutela della salute collettiva.

Ma il prossimo importante “appuntamento” del mondo della scuola è indubbiamente costituito dall’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo o, come molti ancora lo chiamano, l’esame di “maturità”.

La Ministra Azzolina ha dichiarato ieri, a questo proposito, che l’esame avrà luogo in presenza e questa decisione, presumibilmente, si basa sulla consulenza resa dal comitato di esperti di recente istituzione.

Come organizzazione maggiormente rappresentativa della dirigenza delle scuole, però, sentiamo il dovere di manifestare le notevoli perplessità che questa scelta sta sollevando tra tutti gli operatori coinvolti: dirigenti, docenti, personale ATA.

Il giorno 7 maggio avremo modo di incontrare il Ministero in videoconferenza ed espliciteremo le nostre riflessioni. Possiamo però fin da ora affermare che, pur nella piena consapevolezza del valore simbolico dell’esame, devono essere soppesate con estrema attenzione tutte le circostanze in cui esso dovrebbe svolgersi. Il mondo della scuola ha ampiamente dimostrato serietà e senso dello Stato: chi prospetta un diffuso assenteismo, sostenuto da certificazioni mediche compiacenti, sottovaluta e offende la professionalità del personale. Ciò non toglie che debba essere affrontato e risolto al più presto il vero problema: definire specifici protocolli di sicurezza inerenti gli strumenti, le procedure e le connesse responsabilità.

Non possiamo lasciare sole le scuole – e i dirigenti che ne gestiscono l’attività – nel decidere come organizzarsi. Non possiamo accettare un aggravio di responsabilità ulteriore e, soprattutto, evitabile.

Servono regole chiare e servono subito.